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[Musica] Giosuè: Ciao Guerrieri di Luce, io sono
Giosuè. Valerio: e io sono Valerio. Giosuè: Questo è spiritual podcast
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lo spazio dove parliamo di spiritualità, crescita personale, meditazione, sciamanesimo,
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esoterismo e lo facciamo sempre partendo da un
libro di ispirazione. E oggi il libro che abbiamo
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scelto è "Le quattro rivelazioni sciamaniche" di
Alberto Villoldo. Valerio: Io inizierei dicendo che Alberto Villoldo
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intanto ha una formazione scientifica
poiché è uno psicologo ma anche un antropologo.
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Ha studiato diverse culture sciamaniche in
particolare quelle delle Ande e dell'Amazzonia.
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In particolare i Laica che sono degli sciamani
chiamati anche "I Custodi della Terra" perché hanno
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dei segreti che sono stati rivelati solo
negli ultimi anni ovviamente al mondo.
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Giosuè: Si infatti possiamo dire che i Laica, questo gruppo di sciamani, ha tenuto segrete determinate
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conoscenze e consapevolezze fino ai giorni nostri.
E perché adesso hanno iniziato a rivelare quella
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che è la loro conoscenza? Lo fanno perché hanno la consapevolezza che ci troviamo in un punto di non ritorno.
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Un punto nel quale se l'uomo non inizia a
risvegliarsi, non inizia a prendere consapevolezza si sé
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e a rispettare soprattutto il pianeta che
lo ospita è destinato a distruggere se stesso
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e tutte le altre forme di vita. Onde evitare questo, chiaramente il tentativo
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ultimo di questi sciamani è fornire determinate
conoscenze che sono antichissime a più
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persone possibili. Sperando che questo
possa avviare il processo di risveglio.
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Valerio: Prima di entrare nel succo del libro, mi sorge una domanda.
Chi scrive questi tipi di libri viene accusato di
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divulgare troppe informazioni.
Si dice che questi siano dei messaggi quasi
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sacri ,che devono essere preservati, devono essere fatti conoscere solo a persone coscienti, persone che riescono a comprenderli.
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Io credo che questo in realtà
non sia proprio così perché tanto noi possiamo
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divulgare tutte le informazioni di questo mondo,
ma se una persona non ha quella conoscenza quella consapevolezza
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di poter capire questi messaggi, questi messaggi entrano in un orecchio e escono dall'altro.
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Nel senso che non lasciano niente e
quindi possiamo dirli tranquillamente.
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Giosuè: Diciamo che è la paura che ha portato alcuni ordini a tenere
segrete certe informazioni e certe conoscenze.
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La paura alla base è proprio che qualcuno possa
fare un utilizzo negativo di queste conoscenze.
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Soprattutto quando si parla di esoterismo, di
magia, di pratiche sciamaniche, chiaramente se
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qualcuno è in grado di poter eseguire determinate
pratiche può anche farlo sia a scopo positivo
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ma anche a scopo negativo. Allora onde evitare che questo avvenga chiaramente c'è sempre stata sia
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nei vari lignaggi sciamanici, ma anche in numerosi ordini esoterici, molta segretezza. Però quello che
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dici te è giusto. Perché chiaramente per riuscire
a comprendere determinati insegnamenti, soprattutto
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quando si parla di insegnamenti sciamanici,
bisogna necessariamente avere acquisito un
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livello di evoluzione spirituale. In qualche
modo la nostra anima si deve per forza essere
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un po' evoluta affinché noi possiamo comprendere
questi insegnamenti, altrimenti non ne comprendiamo
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assolutamente il senso. Tant'è che anche chi legge
magari i nostri libri e possono essere persone che
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provengono dallo stesso livello culturale, hanno
ricevuto la stessa formazione, ci sono coloro che
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comprendono i messaggi che ci sono scritti e
gli insegnamenti e però a me è capitato anche
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di parlare con persone laureate, con persone
estremamente colte, che mi hanno confessato
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e penso che i miei libri siano scritti in maniera
semplicissima, mi hanno confessato che non hanno
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capito assolutamente niente. Per loro quello
che era scritto non aveva alcun senso.
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Questo ci fa già capire che ci sono dei livelli
di consapevolezza al di sotto dei quali certi
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concetti non possono arrivare. Valerio: Ovviamente concordo
con quello che dici. E se tu dovessi riassumere
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in poche parole il pensiero di questo lignaggio
sciamanico cosa ci diresti? Giosuè: Ti direi che i
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Laica in tempi antichissimi già sostenevano che tutto è energia, tutto è luce, cosa che
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oggi la scienza ha dimostrato. Quindi andando ad
ingrandire col microscopio e con microscopi sempre
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più avanzati ed evoluti la materia, si arriva a
un punto in cui c'è soltanto energia.
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Un'energia composta di elettroni che compaiono e scompaiono
quindi un un campo energetico anche non facilmente
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decifrabile dalle nostre conoscenze. Quindi
tutto è effettivamente energia, e questo i Laica
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lo sostenevano fin dall'antichità. I Laica sostengono anche che la prossima evoluzione dell'uomo... sai che
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c'è stato l'uomo di Neandertal, poi l'uomo Sapiens, l'uomo Sapiens Sapiens... la prossima evoluzione
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dell'uomo sarà l'uomo "luminoso". Quindi l'uomo piano piano perderà diciamo le sue caratteristiche più
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fisiche, più materiche, per avvicinarsi sempre di
più, anche a livello fisico, alla sua essenza che
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appunto è l'energia e la luce. Tant'è che l'uomo ha effettivamente un corpo luminoso,
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anche se non è visibile dagli occhi umani.
Tutti i guaritori, ma anche tutti i lignaggi
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spirituali del mondo, riconoscono quello che è il
concetto di campo energetico o di aura o il
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sistema dei sette Chakra. Per esempio i Laica
conoscono molto bene questi centri energetici e
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gran parte delle loro pratiche verte proprio nel
riportare equilibrio in questi centri energetici
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in modo da far sì che ogni disarmonia, ogni
squilibrio, possa in qualche modo ritornare a posto.
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Valerio: Nel corpo luminoso quello che è diverso rispetto ad altri lignaggi ad altre pratiche spirituali è che
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non si basa su sette Chakra ma ben nove centri
energetici. Giosuè: Sì infatti possiamo dire che i primi
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sette Chakra corrispondono a quelli dello Yoga, e
quindi abbiamo il chakra della radice, il chakra
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splenico, il plesso solare, e così via. Tutti e sette
i chakra sono esattamente i medesimi riconosciuti
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da altre dottrine orientali. Poi abbiamo invece
altri due Chakra che sono l'ottavo e il nono
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che sono un po' più distaccati dal corpo.
L'ottavo Chakra è posto a circa 50 cm da
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dalla testa, e poi abbiamo il nono Chakra che
è la fonte del tutto nel concetto dei Laica.
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Quindi potrebbe avere lo stesso principio, lo
stesso concetto, del Grande Spirito.
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Infatti loro sostengono che noi tutti proveniamo da questa fonte di energia che identificano anche
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con questo nono Chakra, che è appunto la sorgente. Valerio: Possiamo dire che l'ottavo è il nostro
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Sé Superiore, e il nono invece è proprio l'unione col Grande Spirito? Giosuè: Sì infatti anche noi abbiamo fatto
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un corso proprio su queste rivelazioni sciamaniche, che chi fosse interessato può trovare come tutti
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gli altri nostri video corsi sul nostro sito
www.giosuestavros.it e in questo corso che si chiama
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"Iniziazione alle quattro rivelazioni sciamaniche"
noi insegniamo appunto come entrare a livello di
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coscienza, in comunicazione con l'ottavo Chakra.
Perché è lì che risiede il nostro Sé Superiore.
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E quindi nel momento in cui noi iniziamo a
comunicare con questa parte di noi più vicina
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al Divino, più illuminata, chiaramente abbiamo
delle informazioni che ci permettono di seguire
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la nostra strada in maniera molto più fluida.
Sappiamo esattamente dove andare, percepiamo
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subito in maniera immediata la persona di cui ci
possiamo fidare dalla persona che invece vuole in
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qualche modo approfittarsi di noi. Quando siamo
allineati col Sé Superiore tutto questo diventa chiaro.
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Il problema è quando non lo siamo. Allora
subentra la mente razionale che mette in dubbio
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continuamente il nostro intuito e ci fa prendere
delle decisioni soltanto in base alle congetture
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della mente razionale. Che in
alcuni casi possono non essere la cosa più giusta da fare.
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Valerio: Parlando dei Chakra di questa cultura sciamanica hai parlato di guarigione, ci vuoi
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spiegare meglio che cosa si intende per guarigione dei Chakra? Giosuè: La guarigione sciamanica fatta dai
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Laica proprio su ognuno dei sette Chakra... perché voglio specificare che questo tipo di trattamento
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lo si fa solo sui Sette Chakra principali, perché
chiaramente sono connessi al corpo fisico.
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Gli altri due Chakra non hanno bisogno di guarigione.
Però ecco è molto simile all'estrazione sciamanica.
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Quindi che cosa fanno i Laica? Prima chiaramente si connettono con il loro sé superiore attraverso
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delle loro pratiche, e poi in questo stato di
espansione della coscienza vanno prima ad aprire
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con un movimento antiorario il chakra sul quale
vogliono operare e poi vanno ad estrarre... perché
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sono in uno stato di coscienza tale che permette
loro di percepire, di sentire, se ci sono delle disarmonie...
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quindi vanno ad estrarre tutto ciò che
non deve essere presente in quel centro energetico.
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Valerio: Perché ricordiamolo questo tipo di
guarigione viene fatta non in uno stato ordinario di coscienza
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ma in uno stato alterato o espanso di coscienza.
Giosuè: Certo perché devi ricevere la visione sciamanica.
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Io posso tranquillamente avere la persona
sul lettino, magari sono un operatore olistico,
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e se voglio fare questo tipo di di trattamento
devo acquisire quelle conoscenze che mi permettono
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di espandere la coscienza e poter ricevere la
visione sciamanica. lo magari già a livello
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di sensazione posso percepire un blocco, non so
all'altezza del plesso solare. Mi connetto, vado ad
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aprire il chakra con questo movimento antiorario.
Mi connetto con l'energia del Chakra e magari
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potrei percepire queste disarmonie, presenti in
quel centro energetico, come dei pezzi di metallo,
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oppure come degli insetti, che piano piano vado
a rimuovere. Tutto ciò che magari appare anche
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con delle sembianze disgustose. Ho parlato di
insetti, ma può essere anche del sudiciume, dello
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sporco, del fumo nero, tutto ciò che la nostra mente individua come qualcosa di negativo e sporco, nel
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linguaggio spirituale è sinonimo di negatività
e quindi lo sciamano si prende cura di rimuovere
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tutte queste intrusioni e poi ricaricare il chakra
con Luce Divina per poi andarlo a riarmonizzare
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e a richiuderlo invece con un movimento in senso
orario. Valerio: Diciamo che questa è una pratica
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molto semplice, ma allo stesso tempo molto efficace che spieghiamo poi all'interno del nostro corso.
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Giosuè: Sì è semplice chiaramente nel momento in cui si acquisisce la facoltà di poter espandere
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la coscienza e ricevere la visione sciamanica.
Altrimenti, come dicevamo prima, per chi non capisce
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magari i nostri testi è assolutamente una pratica
che non ha senso. Ecco, per loro non ha senso.
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Valerio: Un'altro aspetto interessante della cultura dei Laica, dello sciamanismo dei Laica, è anche il
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concetto di ruota di medicina. La cosa particolare
è che ogni direzione possiamo dire che è legata a
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degli animali e anche a una coscienza evolutiva
dell'uomo. Giosuè: Sì la ruota di medicina dei Laica che
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come spesso accade è diversa dalla ruota
di medicina dei Lakota o dalla ruota di medicina
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celtica o di altri lignaggi, è chiaramente strettamente legata alla loro cultura sciamanica.
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La cosa che chiaramente è interessante, che legato ad ogni punto cardinale di questa ruota di medicina
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c'è un totem, c'è uno spirito animale, che è un
guardiano della direzione ma è anche un archetipo
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che è anche dentro di noi e che rappresenta
una fase della nostra evoluzione.
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Evoluzione che comunque è ciclica, quindi esattamente come
all'interno della ruota, noi siamo portati
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ad apprendere tutte le lezioni della nostra vita,
tutte le varie prove, passando attraverso queste
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quattro fasi. Che sono la fase del serpente,
la fase del giaguaro, la fase del colibrì e
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la fase dell'Aquila o del Condor. Valerio: Intanto direi che possiamo partire dal sud che è il serpente
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come totem legato alla direzione? Giosuè: Sì il totem del serpente che appunto è associato la direzione sud
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secondo i Laica rappresenta quel livello evolutivo
dove noi siamo focalizzati principalmente sul
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nostro corpo fisico, sul mondo della materia.
Infatti il serpente è un animale che chiaramente
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è a stretto contatto con la terra perché
proprio striscia sulla terra. Non è sollevato
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attraverso gli arti. Quindi tutto il suo corpo
è poggiato sulla terra ed è proprio per questo
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che rappresenta questo livello evolutivo.
Livello evolutivo che però passa anche attraverso
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delle fasi di evoluzione e trasformazione, perché
il serpente cambia pelle e quindi man mano che si
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evolve e cresce anche la sua pelle si trasforma
e può accedere a un livello evolutivo più alto.
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Valerio: Cambia pelle e lascia il passato alle spalle. Giosuè: Il totem del serpente rappresenta anche la nostra
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capacità di sopravvivere e quindi di essere
ben ancorati alla terra. Rappresenta anche la
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nostra forza vitale, la nostra energia, quindi
diciamo che è un totem estremamente importante
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per garantire il nostro benessere e la nostra
sopravvivenza. Lo step successivo invece ha a
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che fare con la direzione Ovest. E qui entra in
campo un altro spirito animale che appunto è il giaguaro.
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Il giaguaro rappresenta il focalizzarsi
non più sul corpo ma sulla mente e
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quindi sul pensiero ma anche sulle emozioni. Quindi l'attenzione si sposta dalla fisicità e
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quindi dal livello della pelle del corpo, a livello
interiore e quindi io mi chiedo che cosa penso,
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che cosa provo, che cosa sento. Quello è il livello
del giaguaro, che è più legato ai processi psicologici,
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all'introspezione, alla riflessione e alla
conoscenza di sé. Quindi puoi capire già subito che
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siamo a un livello evolutivo più alto. Valerio: Qui mi viene da pensare che ogni volta che si fa un passaggio
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evolutivo ci si allontana sempre più dal corpo
fisico? Giosuè: Certo, infatti non a caso il prossimo step
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evolutivo dell'essere umano sarà "l'uomo luminoso" che perde gran parte della sua fisicità.
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Valerio: Io direi che il giaguaro è colui
che ci aiuta a superare tutte le nostre paure
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Giosuè: E c'è un motivo se il giaguaro ci aiuta a superare
le nostre paure o i nostri blocchi emotivi,
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psicologici, proprio perché il suo lavoro di azione
avviene all'interno di noi e quindi nel momento
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in cui noi spostiamo l'attenzione dal di fuori
al dentro di noi emergono anche quelle che sono
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chiaramente le nostre paure. Paure che il totem
del giaguaro attraverso anche la sua fisicità
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e quindi il suo simbolismo di forza, di vitalità,
ci aiuta a superare. Valerio: Il passaggio successivo in
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questa ruota di medicina ovviamente è la direzione nord che è legata al Colibrì. Possiamo dire che è
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il viaggio dell'anima. Quindi lavorare con
il colibrì è uno dei passaggi più importanti.
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Giosuè: Non tutti ci arrivano Valerio: Non tutti riescono a scoprirla
durante appunto la vita. Giosuè: Assolutamente no, tutti si
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fermano a livello del giaguaro. La maggior parte
delle persone si si ferma a livello del giaguaro.
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Solo alcuni, coloro che sono assetati di conoscenza, che vogliono ricevere delle risposte sul perché
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siamo qui, sul senso della vita... Beh chiaramente
fanno un processo di esplorazione e arrivano a
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quel livello di consapevolezza attraverso
un percorso. Percorso che può passare attraverso la spiritualità,
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attraverso la ricerca, attraverso lo sciamanesimo o attraverso altre strade.
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Valerio: Diciamo che te sei stato anche positivo perché hai detto tutti arrivano al giaguaro.
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In realtà molti si fermano al primo passaggio. Giosuè: Non
volevo essere così pessimista, però è vero ci sono
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anche persone che si fermano al livello proprio
basico delle necessità primarie del corpo.
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Valerio: Basta uscire di casa, guardarsi un po' intorno, fare un giro e ci accorgiamo che ci sono diverse
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persone che sono ancora ferme a quel livello
evolutivo. Giosuè: Purtroppo è così.
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Valerio: L'ultimo passaggio in questa ipotetica ruota di medicina è l'est. Giosue`: Sì ed è strano perché in altri lignaggi
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l'est è la direzione che viene presa per prima in
considerazione. Per esempio nella ruota di medicina dei Lakota,
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l'est rappresenta l'inizio e quindi è associata alla primavera, alla nascita, all'infanzia.
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Quindi viene messa proprio all'inizio della
ruota, mentre nel lignaggio dei Laica è come se
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fosse un punto di arrivo. Ed è effettivamente così.
Innanzitutto, Il totem legato a questa direzione è
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l'aquila o il condor. Valerio: Per ovvie ragioni. Giosuè: Ma l'aquila la ritroviamo sempre legata
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all'est anche nella ruota di medicina dei Lakota.
Quindi troviamo anche delle corrispondenze tra
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le varie culture. Come possiamo notare, man mano ci innalziamo sempre più in alto, dal serpente che
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striscia, al giaguaro che chiaramente sta sulle sue zampe, poi siamo passati al Colibrì che con le sue
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alette piccole inizia a volare, fino all'aquila che
vola in alto spedita, plana e cattura tutto ciò che vuole
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guardando tutto dall'alto. Quando siamo
a livello dell'aquila, l'attenzione si sposta
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dall'anima allo Spirito. Perché ricordiamo che
l'anima fa comunque l'esperienza terrena insieme
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a noi, insieme al nostro corpo e l'anima viene
anche ferita dagli eventi della vita.
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Gli sciamani lo sanno ed è per questo che esistono tecniche di
guarigione come il recupero dell'anima. Gli sciamani vanno
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a recuperare quei frammenti che l'individuo ha
perso a causa di sofferenze, di lutti, di traumi.
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Quindi l'anima soffre. Quando siamo sul piano del
colibrì siamo ancora sul piano dell'anima.
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Quando ci spostiamo a livello evolutivo sul piano
dell'Aquila, invece lì, siamo connessi con lo spirito
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e quindi prendiamo consapevolezza che
non siamo più distinti e separati dal tutto.
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Ma siamo uniti al tutto e quindi trascendiamo l'ego. Nel momento in cui noi trascendiamo l'ego,
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non siamo più limitati a livello di coscienza, di
quelli che sono i nostri meri bisogni egoistici,
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ma abbracciamo l'universo intero. E quindi fluiamo liberamente con l'universo. Valerio: Detta così sembra che
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quest'ultima direzione, l'est, sia un punto di
arrivo... in realtà però si sta parlando di una
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ruota di medicina e quindi dalla direzione ultima
che abbiamo detto essere l'est si passa nuovamente
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alla direzione sud. Perché non è un punto d'arrivo, ma è un punto di passaggio anche quello della consapevolezza.
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Giosuè: È vero perché la nostra consapevolezza fa esperienza
in base agli eventi della nostra vita.
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Alle prove della nostra vita. Quindi ci possono essere delle prove, legate ad esempio alla sfera professionale,
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delle prove particolarmente dure, dove un soggetto riesce già ad acquisire
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quella saggezza propria del totem dell'Aquila.
Mentre su altri settori della vita, magari è
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ancora a livello del serpente o del giaguaro. Ed
è per questo che è una ruota. In ogni prova che
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la vita ci mette davanti, noi dobbiamo arrivare
al livello dell'Aquila. E non sempre chiaramente è facile e non sempre ci riusciamo.
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Valerio: Fino adesso abbiamo parlato di chakra, corpo luminoso,
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ruota di medicina, ma non abbiamo ancora parlato delle vere e proprie rivelazioni di questo libro.
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Giosuè: Si le abbiamo lasciate per ultime perché chiaramente è tutto connesso, tant'è che le quattro rivelazioni,
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guarda caso, sono legate ognuno ad ognuno di questi Totem e quindi a ognuno di questi punti cardinali
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della ruota di medicina. La prima rivelazione
è la via del visionario. Intraprendendo la via
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del visionario, impariamo a creare la nostra
realtà anche attraverso l'immaginazione.
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Però, prima di arrivare a questo dobbiamo comprendere profondamente la natura energetica della realtà.
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Dobbiamo prima capire che tutto è energia. Dobbiamo prima comprendere che siamo connessi a tutto.
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Quindi attraverso semplicemente il nostro intento,
quando siamo totalmente allineati con la nostra essenza,
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possiamo manifestare anche attraverso
il pensiero. Anche attraverso l'utilizzo delle emozioni,
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di tutto ciò che si muove dentro di noi. Viene chiaramente chiamata la via del visionario
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perché bisogna essere un po' pazzi per acquisire
questa consapevolezza. Ci hanno sempre insegnato
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che non abbiamo il controllo di niente, che gli
eventi non dipendono da noi, mentre gli sciamani
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ci dicono il contrario. Tutto ciò che abbiamo
alimentato dentro di noi, in termini di pensieri,
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di emozioni, di sentimenti, porterà come conseguenza eventi più o meno negativi. Se io dentro di me alimento
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costantemente la paura , la paura di fallire, la
paura di sbagliare, la paura di essere licenziato,
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inevitabilmente questa energia prenderà una
forma materica, che si manifesterà attraverso
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degli eventi che non faranno altro che alimentare
ulteriormente questa mia paura. Per spezzare questo
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circolo vizioso, bisogna intraprendere la via del
visionario e quindi bisogna avere il coraggio di
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prenderci la responsabilità della nostra
vita e di capire che tutto parte dentro di noi.
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Attraverso la visione, attraverso l'atto immaginativo, attraverso delle emozioni di alto livello vibrazionale,
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possiamo plasmare, modificare
completamente la nostra realtà. Certo se per 20 anni,
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30 anni abbiamo alimentato pensieri, sentimenti ed emozioni negative, non possiamo
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pretendere che questo switch, questo cambio, porti dei risultati nell'immediato, ci vorrà del tempo
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affinché l'energia, che abbiamo prodotto in
precedenza, piano piano venga sempre meno.
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Valerio: Ci vorrà del tempo o bisognerà intraprendere la via del guaritore e quindi riuscire a trasformare
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le paure, tutto ciò che è
negativo, in un punto di forza.
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Giosuè: Possiamo anche dire che la via del il guaritore è il passaggio successivo, che avviene di conseguenza.
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Nel momento in cui abbiamo compreso le
regole di come manifestare la nostra realtà,
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di come si manifestano gli eventi della nostra
vita, abbiamo già messo le mani in pasta, nel campo energetico
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che crea tutto ciò che ci circonda. E quindi possiamo anche spostarci sul piano del guaritore.
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Che non è una guarigione allopatica
così come la la concepiamo noi nel mondo materiale,
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nel mondo ordinario. È una guarigione
energetica. Chiaramente parliamo di sciamanesimo
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e quindi anche attraverso le pratiche, quali il
riequilibrio dei Chakra, il viaggio sciamanico,
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il recupero dell'anima, la persona acquisisce
sempre maggiore luce, potere, guarigione.
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Valerio: Non dobbiamo scordarci che il giaguaro
è il totem della direzione dell'ovest e come
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avevamo visto prima, quando abbiamo parlato
del piano evolutivo, la direzione dell'ovest è
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quella direzione evolutiva che ci fa lavorare
su noi stessi. Giosuè: Esattamente.
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Ed è per questo che chiaramente il giaguaro è associato
alla via del guaritore. Valerio: Possiamo passare alla
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terza rivelazione che ovviamente è legata alla
direzione nord, ed è legata alla via del guerriero.
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Giosuè: Anche associata al Colibrì, dove chiaramente ci stiamo innalzando sempre di più nel processo evolutivo.
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Che cosa fa il guerriero secondo la
visione dei Laica? Perché chiaramente, se pensiamo
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all'archetipo del guerriero attraverso una lente
occidentale, il guerriero è colui che combatte,
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che lotta, che uccide, che si difende con la forza bruta. In realtà qui parliamo di un guerriero spirituale
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e quindi il guerriero deve compiere
costantemente una battaglia con stesso per poter
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riuscire ad essere impeccabile ogni giorno della
sua vita. Che cosa vuol dire essere impeccabile?
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Vuol dire non perdere energia inutilmente.
Vuol dire non donare la propria energia
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per alimentare un litigio, alimentare del rancore,
della rabbia e della cattiveria. Tutto questo va a
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svuotarci completamente della nostra energia, oltre a farci ammalare nel tempo. Quindi il guerriero inteso nel concetto sciamanico,
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è colui che trascende la dualità, che impara a
non giudicare. Impara l'arte del non giudizio.
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Valerio: bella quest'arte del non giudizio.
In realtà sono delle pratiche presenti
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in tante culture sciamaniche. La ritroviamo nello
sciamanesimo tolteco, ma anche nello sciamanesimo Huna.
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Giosue`: Certo, perché il giudizio è un qualcosa che ci lega fortemente alla dualità,
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alla dimensione duale della realtà e ci porta a dividere tutto, in giusto e sbagliato, e quindi ci porta a scindere l'uno.
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Perdiamo di vista attraverso il giudizio,
attraverso questa visione duale, che ogni cosa ha
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il suo lato di ombra. Anche noi abbiamo un aspetto di luce che gli altri possono riconoscere come
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bello, luminoso, accogliente, dolce, amorevole, ma abbiamo anche un aspetto di ombra. Esattamente
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come i nostri corpi quando vengono illuminati, si
portano dietro comunque un'ombra che li segue.
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Lo scindere sempre il giusto dallo sbagliato, ci
fa perdere il contatto con il vero senso della vita.
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Per cui anche quando ci capita qualcosa di
brutto, qualcosa che razionalmente etichettiamo
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come brutto, come ingiusto, se noi rimaniamo
focalizzati sul senso di ingiustizia e quindi
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stiamo giudicando l'evento, non riusciamo a
comprendere l'insegnamento che l'evento è
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venuto a portarci. Ogni cosa viene da noi per
spingerci verso la nostra missione nel mondo.
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Anche gli eventi più negativi secondo la visione
sciamanica, vengono a noi per farci evolvere,
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per farci crescere o addirittura per metterci di
fronte a una realtà che per noi è molto più positiva.
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Quante volte sentiamo storie di
persone che sono state licenziate e sul
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momento magari volevano addirittura togliersi
la vita. Ma questa in realtà è stata la loro più grande fortuna.
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Questo è un esempio, che quando noi
abbracciamo l'ignoto, anche l'evento più terrifico
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e abbiamo fede nell'evento, è l'esempio calzante,
che l'evento poi ci ricompensa con i suoi doni
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che è venuto a portarci. Valerio: Una volta che abbiamo
superato questa dualità nella nostra ruota
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evolutiva il passaggio successivo è la via del
saggio e quindi quella via che ci fa trascendere l'ego.
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Giosuè: Non a caso la via del saggio viene proprio
percorsa da pochissime anime presenti in questo mondo.
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Chiaramente quando percorriamo la via
del saggio, abbiamo compreso perfettamente anche
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il nostro potenziale, i nostri doni spirituali.
Abbiamo imparato a cocreate la nostra realtà.
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La via del saggio è quella via che ci insegna
anche a compiere dei miracoli. Qui si spiega
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in chiave sciamanica come mai alcune anime,
quando raggiungono un livello estremamente evolute,
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sono in grado anche di compiere dei miracoli. E quindi mi ricollego a personaggi
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chiaramente come Gesù, o più recentemente come Yogananda. Quindi personaggi dei quali sono
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stati documentati dei veri e propri miracoli.
Quando raggiungiamo la via del saggio possiamo
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dire di aver raggiunto anche l'illuminazione.
Quindi abbiamo trasceso non soltanto la dualità,
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ma abbiamo trasceso addirittura la materia. Infatti ci sono anche delle documentazioni di personaggi,
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come appunto dicevamo Yogananda piuttosto, che Sai Baba che in alcuni casi tendevano anche a smaterializzarsi,
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a comparire in altri luoghi, o a far apparire dal
nulla degli oggetti come dei fiori o quant'altro.
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Quindi si ha il controllo totale della Matrix
nella quale noi viviamo. Valerio: Come sempre Giosuè
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prima di concludere questa puntata ti chiedo se
consigli o meno questo libro. Io ovviamente lo
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consiglio. È un libro molto bello, è un libro sia
teorico che pratico. Però se una persona vuole
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comprendere queste leggi in maniera ancora più
chiara e riuscire ad applicarle nel quotidiano,
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io credo che il nostro corso sia il corso ideale da fare.
Giosuè: Il corso ha certamente una marcia in più
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perché che oltre ad avere una parte teorica, si
concentra soprattutto nel far acquisire a chi lo
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frequenta, quelle facoltà, quelle competenze che gli permettono poi di compiere il viaggio sciamanico
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o le varie pratiche sciamaniche che vengono trattate all'interno del corso. Quindi senz'altro siamo a un
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livello superiore. Anch'io consiglio questo libro,
magari non lo consiglio come prima lettura per chi
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si vuole approcciare allo sciamanesimo perché già tratta degli argomenti un pochino più complessi
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rispetto a testi più semplici come possono
essere il mio libro "Sciamanesimo. Viaggio nel mondo dello Spirito",
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che chiaramente è stato scritto e ideato proprio per chi è all'inizio o anche il tuo
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"Sciamanesimo facile". Qui siamo già a un livello un pochino più complesso, per cui
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lo consiglierei a quelle persone che già hanno
un'infarinatura di sciamanesimo, magari hanno già
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partecipato a dei cerchi sciamanici, hanno già
fatto qualche viaggio. Allora, questo può dare
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delle chiavi di lettura, delle marce in più per il
loro percorso evolutivo e spirituale.
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Anche per oggi è tutto, fateci sapere nei commenti
se avete letto "Le Quattro Rivelazioni Sciamaniche"
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di Alberto Villoldo e soprattutto che cosa ne
pensate delle quattro rivelazioni e di tutti gli
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insegnamenti presenti nel testo. Se avete domande
anche riguardo agli argomenti trattati in questa
00:33:24
puntata scriveteli nei commenti e vi risponderemo appena possibile. Se questo video vi è piaciuto
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Vi chiediamo di lasciare un bel pollice in su per
sostenere questo canale e se non l'avete ancora
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fatto iscrivetevi al canale. Noi ci vediamo per
la prossima puntata di spiritual podcast
