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avendo visto il principio di
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funzionamento del motore asincrono
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trifase
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passiamo adesso a vedere il suo
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comportamento dal punto di vista
00:00:09
elettrico quindi cosa succede un
00:00:12
circuito elettrico quando noi
00:00:14
alimentiamo un motore asincrono trifase
00:00:17
per fare questo abbiamo la necessità di
00:00:20
cercare un circuito equivalente che
00:00:23
rappresenti il funzionamento del motore
00:00:26
essendo il motore una macchina in questo
00:00:30
caso trifase di tipo simmetrico ed
00:00:33
equilibrato come costruzione possiamo
00:00:38
studiarne il comportamento di una fase
00:00:40
per poi estendere lo stesso
00:00:42
comportamento alle altre 2 ottenendo
00:00:45
comportamenti analoghi
00:00:48
partiamo quindi da un
00:00:52
dall'immaginare il nostro motore
00:00:55
asincrono trifase
00:00:57
con il rotore fermo e con gli
00:01:01
avvolgimenti ero tonici aperti
00:01:04
questa è una condizione di funzionamento
00:01:07
non usuale nel senso che io chiamo g20
00:01:12
rotori c o la gambia di scoiattolo
00:01:14
ancora di più sono sempre chiusi in
00:01:16
corto circuito però per iniziare il loro
00:01:19
lo studio del circuito equivalente
00:01:21
facciamo appunto l'ipotesi di avere gli
00:01:24
avvolgimenti
00:01:25
rotoni c o le sbarre della gabbia di
00:01:29
scoiattolo aperte
00:01:31
quindi dei poteri di di partenza che
00:01:35
facciamo
00:01:36
sono queste
00:01:39
rotore sia fermo
00:01:44
è avvolgimenti rotori cina
00:01:53
aperti
00:01:58
in queste condizioni il nostro motore
00:02:01
asincrono trifase si comporta
00:02:03
sostanzialmente come un trasformatore
00:02:07
nel senso che gli avvolgimenti primari
00:02:11
sono quelli storici e gli avvolgimenti
00:02:15
del rotore costituiscono gli
00:02:17
avvolgimenti
00:02:18
secondari del nostro
00:02:21
della nostra macchina simile al
00:02:24
trasformatore
00:02:25
quindi nella descrizione del circuito
00:02:29
possiamo
00:02:30
partire appunto da una descrizione in
00:02:33
cui immaginiamo il nostro motore
00:02:37
con un comportamento ideale
00:02:43
che possiamo semplicemente rappresentare
00:02:46
con il circuito equivalente di un
00:02:50
trasformatore ideale
00:02:53
quindi
00:02:55
questo è il nostro trasformatore
00:03:05
ideale
00:03:07
quello che sappiamo di un trasformatore
00:03:11
ideale che
00:03:13
le tensioni
00:03:15
l'opera
00:03:17
allo svolgimento primario
00:03:20
le tensioni indotte sullo svolgimento
00:03:24
secondario
00:03:25
sono legate tra di loro dal rapporto di
00:03:30
trasformazione a vuoto nel caso del
00:03:34
motore asincrono trifase noi avremo che
00:03:39
a
00:03:42
tensione
00:03:45
e con uno sarà legata al numero di
00:03:50
conduttori attivi della fase è
00:03:55
la frequenza di alimentazione che al
00:03:59
flusso nel campo magnetico o rotante
00:04:02
attraverso un coefficiente che dipende
00:04:05
da altre particolarità costruttive del
00:04:08
del motore per la corrente
00:04:14
al secondario in questo caso a vuoto
00:04:18
aggiungiamoci un pedice al suono e la
00:04:23
indichiamo con è con 02
00:04:25
ricordarci che il rotore è fermo in
00:04:30
questo caso la nostra e con 0 2
00:04:33
ha un'espressione simile al late con uno
00:04:38
ma dipenderà dalle caratteristiche
00:04:42
costruttive del rotore attraverso il
00:04:44
coefficiente k 2 e dal numero di
00:04:47
conduttori attivi per fase del reattore
00:04:49
n 2
00:04:52
il legame tra queste due tensioni e
00:04:57
quello che definisce il rapporto di
00:04:59
trasformazione
00:05:01
al rotore fermo o bloccato
00:05:05
come il rapporto tra i valori efficaci
00:05:09
della tensione
00:05:10
botta
00:05:12
al primario quindi gli avvolgimenti
00:05:15
stato rich
00:05:16
rispetto alla tensione indotta al
00:05:20
secondario quindi a gli avvolgimenti
00:05:22
retorici
00:05:24
che
00:05:26
sostituendo
00:05:30
le espressioni delle due tensioni dei
00:05:33
due valori efficaci semplificando
00:05:36
frequenza e fare flusso che hanno lo
00:05:41
stesso valore per entrambe le tensioni
00:05:43
indotte
00:05:45
abbiamo in questo rapporto e questo è il
00:05:49
nostro rapporto di trasformazione
00:05:57
narratore bloccato
00:06:06
nel nostro caso sarebbe meglio dire
00:06:09
dottore fermo in quanto il fattore non è
00:06:13
tenuto bloccato ma avendo ipotizzato
00:06:16
diamo g20 rotori c aperti
00:06:19
non ci sono le condizioni affinché il
00:06:23
dottore possa ruotare
00:06:30
avendo definito il
00:06:33
rapporto di trasformazione il k 0
00:06:38
avremmo in pratica che è se il
00:06:41
comportamento del
00:06:43
motore fosse ideale a questo punto
00:06:47
chiudendo il nostro circuito sulla sulla
00:06:51
tensione di alimentazione di fase
00:06:56
possiamo indicare come buco l'uno
00:06:59
relativa alla fase 1
00:07:03
il circuito sarebbe di questo tipo se il
00:07:06
trasporti il motore fosse effettivamente
00:07:10
ideale
00:07:11
avendo qua al secondario una
00:07:19
sull'attore essendo aperto una corrente
00:07:23
i due ovviamente
00:07:25
uguale a zero
00:07:28
avremo che
00:07:31
deve essere necessariamente
00:07:34
uguale a zero anche la corrente di uno
00:07:40
richiamata
00:07:44
sul sulla volgimento primario
00:07:48
nella realtà ovviamente il motore e non
00:07:51
ha un comportamento ideale e assorbirà
00:07:54
una corrente dal
00:07:57
dall'alimentazione della fase per
00:08:01
consentire la generazione del campo
00:08:05
magnetico che accoppia i due circuiti
00:08:09
stato rico e rotto rico e per vincere le
00:08:14
perdite
00:08:16
nel ferro è
00:08:19
che caratterizzano il comportamento di
00:08:23
un materiale ferromagnetico reale quindi
00:08:26
per tenere conto di queste due
00:08:29
condizioni è necessario aggiungere al
00:08:33
nostro circuito equivalente due
00:08:37
componenti in parallelo che
00:08:42
consentano di tenere conto di queste
00:08:45
condizioni
00:08:47
reali di funzionamento
00:08:52
questi due
00:08:53
componenti in parallelo sono
00:08:58
una conduttanza
00:09:02
solitamente chiamata angy zero è una su
00:09:07
70 solitamente chiamata b0
00:09:13
che tengono conto la prima magi 0 delle
00:09:18
perite nel ferro per gli stage ii
00:09:20
correnti parassite e la b 0 per la
00:09:23
corrente di magnetizzazione necessaria a
00:09:26
creare appunto il campo magnetico
00:09:29
quindi in queste condizioni la corrente
00:09:33
che viene assorbita dalla
00:09:38
l'alimentazione
00:09:42
in queste condizioni con la logica
00:09:45
interruttori coperto che possiamo
00:09:48
chiamare i zero
00:09:51
allora intanto quale avevo detto che
00:09:53
anche la nostra you know how uguale a
00:09:56
zero
00:09:57
l'aj 0 che viene assorbito in queste
00:10:00
condizioni a due componenti
00:10:04
che sono quelle relative ai due rami
00:10:09
che possiamo chiamare la corrente di
00:10:13
magnetizzazione
00:10:16
imu che scorre nella società nhtsa di
00:10:21
magnetizzazione b 0 la corrente
00:10:27
indicare con io
00:10:32
sono dei falsi
00:10:34
che tiene conto delle perdite nel ferro
00:10:37
per gli stesi e per correnti parassite
00:10:41
in queste condizioni sappiamo che a
00:10:44
questo nodo
00:10:45
vale la legge di kirchhof al nodo
00:10:49
appunto abbiamo detto che essendo questa
00:10:53
rappresentazione è quella di un
00:10:55
trasformatore ideale
00:10:58
avendo corrente secondarie uguale zero
00:11:00
anche la corrente nel primario di questo
00:11:04
trasformatore ideale sarà uguale a zero
00:11:06
ma non sarà zero la corrente totale
00:11:08
assorbita dal nostro motore perché
00:11:10
appunto
00:11:12
la possiamo comporre in due componenti
00:11:15
la prima necessaria per vincere le
00:11:18
perdite la seconda per la generazione
00:11:20
del campo magnetico e per la legge di
00:11:24
kirchhof al nodo possiamo scrivere che
00:11:26
la nostra è zero è data dalla somma al
00:11:31
vettoriale delle due correnti ea
00:11:36
e per la corrente di magnetizzazione
00:11:42
in questo modo abbiamo già individuato
00:11:46
due componenti che andranno a far parte
00:11:50
del circuito equivalente del nostro
00:11:53
motore asincrono ancora il circuito
00:11:56
equivalente non è completo in quanto
00:11:59
non siamo in una condizione di
00:12:02
funzionamento normale del motore perché
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se ipotizzando il rotore fermo e
00:12:07
avvolgimenti rotori c aperti che non
00:12:10
sono quelli del normale funzionamento
00:12:14
la determinazione di questi due
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parametri trasversali g0 e b 0 viene
00:12:22
fatta mediante la misura la prova a
00:12:27
vuoto del il motore asincrono
00:12:29
nella quale il dottore si viene lasciato
00:12:34
libero di ruotare appunto senza carico
00:12:37
quindi a una velocità di rotazione
00:12:39
prossima a quella di sincronismo che
00:12:42
vedremo essere in una situazione di
00:12:44
funzionamento che
00:12:46
si avvicina a questo comportamento
00:12:49
ideale è che ci consentirà appunto dalle
00:12:53
misure effettuate nella prova a vuoto di
00:12:56
determinare i parametri trasversali del
00:13:01
circuito equivalente