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buongiorno mi trovo qui oggi a
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registrare la seconda parte della
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lezione sulle avanguardie storiche del
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novecento un argomento che mi appassiona
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e in maniera veramente particolare per
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cui spero di riuscire ad essere
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abbastanza sintetica perché davvero come
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dico spesso la sintesi non è una delle
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doti che mi contraddistingue per cui
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parto subito nel mostrarvi un'immagine
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secondo me emblematica e sicuramente
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esplicativa cioè molto utile a
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comprendere quello che veramente è lo
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spirito delle avanguardie e cioè quello
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della soggettività unita al concetto di
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libertà cominciamo a capire il concetto
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di soggettività è la soggettività e non
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l'oggettività la vera natura della
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percezione questo è quello che dicono
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gli artisti delle avanguardie e cioè che
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non è quello che veramente i nostri
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occhi vedono la natura della percezione
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cioè quello che io sento ma è la mia
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soggettività e come io mi pongo nei
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confronti del mondo che mi circonda per
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usare una parola inglese è il mio moov
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quindi il mio stato d'animo
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ciascun uomo avrà sempre una propria
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visione del mondo significativamente
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diversa da quella di qualsiasi altro due
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persone di fronte alla stessa cosa ne
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avranno una veramente una percezione
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completamente differente e secondo me la
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lezione principale che che le
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avanguardie ci hanno lasciato non parlo
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solo delle avanguardie artistiche ma
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anche
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delle avanguardie letterarie musicali
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diciamo dell'avanguardia in genere
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insieme a quella ancora forse più
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importante del concetto di libertà cioè
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se voi ci pensa te le avanguardie hanno
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dato uno scossone anno hanno come
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mettere una bomba sotto sotto la sedia
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di tutti quanti e hanno dato uno
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scossone non vi è un'altra parola alla
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tradizione figurativa che fino ad allora
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aveva caratterizzato tutto il mondo non
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solo l'europa veramente tutto il mondo
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quindi aveva sconvolto i soggetti ha
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sconvolto il linguaggio ha sconvolto la
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polka cioè quello che i quadri dovevano
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contenere non è solo una questione
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estetica intende temi bene e anche una
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questione etica vuol dire morale non è
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solo questione di esteriorità ma anche
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veramente di qualcosa che va nel
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profondo di tutti noi oggi cercherò
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proprio in maniera molto sintetica già
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detto due volte che la sintesi non è il
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mio forte ma ci provo
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cercherò di dare una visione generale di
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tutti i movimenti d'avanguardia
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invito poi ciascuno di voi ad
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approfondirli perché veramente meritano
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di passarci nel tempo meritano di essere
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capite al di là dell'apparenza
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perché provate a pensarci fino ad allora
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che cosa caratterizzava il mondo
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dell'arte l'uso della prospettiva il
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chiaroscuro
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la distinzione tra lo sfondo è la figura
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il realismo la verosimiglianza di tutto
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l'insieme e questo viene travolto
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insieme come vi ho già detto l'altra
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volta ha l'idea che l'arte debba essere
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bella chiaro lo confesso anche io se
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dovessi scegliere un quadro da penn armi
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sulla parete di fronte al mio letto
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sceglierei un quadro che mi comunichi
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bellezza gioia difficilmente scegliere
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un quadro dell'espressionismo tedesco ma
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ciononostante quando io vedo un quad
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dell'espressionismo tedesco io mi
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incanto per il messaggio che c'è dietro
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anche se obiettivamente non posso dire
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che sia bello questo vorrei che vi
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rientrasse veramente dentro che fosse il
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messaggio che io riesco oggi a
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trasmetterli non fermatevi alla
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superficie e soprattutto quando mi viene
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da dire
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lo so che molti di voi lo fanno questo
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potevo farlo pure io
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e vero ci sono dei quadri molto semplici
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addirittura sembrano disegnati male
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diciamo così in una maniera frettolosa
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approssimativa
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eppure anche questa è stata una
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conquista artistica difficile ed
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emozionante per cui non ditemi questo
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potevo farlo pure io fatelo e questo è
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mio invito
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quando mi viene da dire questo potevo
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farlo pure io provateci fate n'è uno
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anche voi cari non uguale ma secondo la
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vostra sensibilità perché questa è come
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già detto l'eredità più grande è quella
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della libertà che ci hanno trasmesso
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quindi adesso non voglio dilungarmi
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oltre in questo discorso
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andrei proprio nel merito di ognuna di
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queste correnti artistiche
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inizierei come in questo questa sorta di
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mosaico che che vi ho preparato
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inizierei a analizzare ciascuno dei
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singoli pezzi di questo mosaico dal
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punto di vista diciamo generale per poi
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magari dare qualche notizia
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più in particolare del quadro che io vi
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ho qui mostrato allora vi sono sicura
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che tutti voi abbiate indovinato al
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quale corrente artistica
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appartenevano gli otto pezzetti di
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questo di questo mosaico vi ho anche
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detto che sono otto sebbene i movimenti
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d'avanguardia siano solo 7
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allora i primi due di questo chiamiamolo
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tabloid sono tutte e due appartengono
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entrambe all'espressionismo ma c'è un
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abisso tra l'espressionismo francese e
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l'espressionismo tedesco che vediamo in
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questi primi due immagini
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allora andiamo a vedere l'espressionismo
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francese in particolar modo
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l'espressionismo francese ha un altro
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nome viene anche chiamato favismo questo
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termine un po strano deriva dalla parola
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francese force che significa belve ma
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perché e belve è molto semplice e le
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belve nascono nel 1905 e loro soggetti
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in un certo senso sono molto simili a
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quelli degli impressionisti però il
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linguaggio e spontaneo i disegni sono
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semplificati il colore che è il vero
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protagonista diventa accesissimo quasi
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violento quasi come se un selvaggio si
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fosse divertito appunto a dipingere i
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contrasti sono fortissimi
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ci sono questi contrasti tra colori
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primari soprattutto che colpiscono
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immediatamente
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e ovvio quindi che i critici che per
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primi videro queste opere di queste mi
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sembrano dipinte da uno che non sa
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neanche cosa sia la pittura saranno
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stati dei selvaggi
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ovviamente il nome piacque ai fori che
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lo fecero proprio da qui i fori appunto
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i selvaggi
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chi è diciamo il capo però non è la
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parola giusta che è la figura guida ecco
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questo è più giusto la figura guida di
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questo movimento che noi chiamiamo
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espressionismo francese henri matisse
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che ha un suo linguaggio assolutamente
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originale stende il colore in maniera
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veramente innaturale a campiture molto
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uniformi le forme sono semplificate al
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massimo a volte troppo semplificate se
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noi andiamo ad analizzare uno adesso i
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quadri ci viene da dire quello che vi
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dicevo privano questo saprei farlo io
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e forse lo farei anche anche meglio ma
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tutto è espressione della gioia di
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vivere dell'artista e della potenza
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creatrice dell'arte il colore quindi non
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corrispondono al vero
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abbiamo dei fiumi che diventano gialli
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gli alberi sono rosa è una stanza intera
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si colora si colora di rosso immobili le
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pareti pavimento tanto che a volte non
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si riesce neanche più a distinguere
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quali siano appunto i piani cartesiani
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ma tutto questo è espressione
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dell'energia creatrice dell'artista e
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della vitalità del mondo quindi capite
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qual è il messaggio questa questa
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veramente giù a davis cioè questa gioia
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di vivere irrefrenabile che irrompe in
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questi quadri il contrario di quello che
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invece troviamo in germania in germania
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il gruppo si chiamerà si auto chiamerà
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di brooke e cioè il ponte perché vuole
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gettare un ponte tra quello che è il
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passato quindi l'arte del passato che
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secondo lui è totalmente da lasciare
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alle spalle e l'arte del futuro intesa
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arte nuova l'arte dell'avanguardia
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ma il ponte a differenza del turismo a
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un retroscena totalmente diverso mentre
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in francia
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prevale l'atmosfera direi spensierata ma
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spensierato forse in maniera sbagliata
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perché superficiale anche del francese
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ancora legati al concetto di belle
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epoque di bella epoca dove tutto può
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accadere dove tutto può succedere
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dove io posso ottenere tutto invece ecco
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che in germania
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salta fuori proprio il disagio
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esistenziale la l'angoscia psicologica e
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una fortissima critica alla società
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borghese che gli artisti ritengono
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ipocrita nonché allo stato che già
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all'inizio del novecento e si era
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dimostrato militarista e violento mi
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sono dimenticato di dire che questi
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movimenti nascono proprio nei primi anni
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del novecento nel 1905 circa che cosa
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prevale nei quadri degli espressionisti
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tedeschi quindi prevale la deformazione
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anche nell'altro espressionismo quello
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francese c'è una deformazione ma questa
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deformazione ci porta a percepire un
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atmosfera stridente una freddezza
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un'angoscia che invece nei quadri e
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dell'espressionismo francese non c'era
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assolutamente quindi prevale dicevamo la
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deformazione dei corpi degli oggetti di
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alcuni aspetti della realtà così da
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accentuarne i valori emozionali ed
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espressivi il quadro che io ho messo nel
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tabloid cioè marcella di kirchner che in
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un certo senso l'artista guida di die
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brucke è esemplare in questo senso
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colori acidi naturale tinte piatte linea
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di contorno molto molto marcata
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il tutto unito a un aspetto spigoloso e
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tagliente che proprio chi dà una
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sensazione di freddezza non sembra una
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ragazzina viva e fredda ha un colore
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livido trasmette questa veramente questo
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disagio
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ma è proprio quello che gli artisti
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vogliono fare il disagio interiore che
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loro posseggono viene fuori e si
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trasmette allo spettatore
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tutto ciò è un'espressione non della
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giovane di qua ma della sofferenza
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dell'artista questa è direi in sintesi
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il messaggio che ci lasciano gli
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espressionisti tedeschi passo al cubismo
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una trattazione così veloce veramente
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non mi permette di entrare nel merito
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tuttavia il cubismo che prende forse il
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via dalla concezione nuova di spazio e
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tempo teorizzata da einstein il cubismo
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e fondamentale per tutta la storia
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dell'arte sebbene durerà veramente pochi
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anni
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nasce nel 1907 l'eredità che ci lascia è
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enorme
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gli artisti del cubismo si divideranno
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poi in tre diversi momenti
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tuttavia i due chiamiamole artista guida
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perché in questo caso non è uno solo è
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l'unico movimento in cui gli artisti
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guida sono due e georges braque e
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picasso pablo picasso
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i due artista guida saranno talmente
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uniti erano talmente gli stessi intenti
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che a volte il loro modo di dipingere ci
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porta a pensare che un quadro sia
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dipinto dall'uso piuttosto che
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dall'altro indifferentemente tanto si
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assomigliano
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non è che si copiano e proprio che
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partono dagli stessi presupposti e
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arrivano le stesse conclusioni
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il quadro che da origine dal via al
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cubismo è identificato con il quadro nel
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1907 di pablo picasso che si intitola
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les demoiselles d'avignon cioè tradotto
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in italiano le signorine d'avignone è un
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quadro particolare a dire il vero il
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cubismo qui si inizia a percepire ma ci
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sono ancora diverse influenze che non
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fanno proprio diciamo così capo al
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cubismo una di questa è un'influenza che
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verrà a questi artisti dall arte
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africana e che possiamo vedere benissimo
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nel volto di una di queste cinque
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demoiselles appunto quella in basso a
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destra come sono queste queste donne
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sono molto semplificate sono geometriche
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non sono spigolose geometrica da qui il
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termine cubismo cioè la riduzione a
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forme geometriche semplici a cubi
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cilindri a a piramidi o oa quadrati
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insomma forme geometriche semplici e la
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cosa che del cubismo però a volte non
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non si ricorda mai importantissimo
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è che lo sfondo praticamente assume la
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stessa sostanza matera c'è la stessa
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materialità delle figure stesse come se
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lo sfondo vedete si materializzasse si
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si consolidasse anche lo sfondo in
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solidi in solidi quindi in materia nuzzi
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ha fatto di aria o di oggetti in
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lontananza per cui trame e gli oggetti
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c'è comunque la presenza dell'atmosfera
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questo è importantissimo
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la cosa più importante però è la
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moltiplicazione dei punti di vista
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come si vede appunto nel quadro delle
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demoiselles d'avignon o come vediamo in
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tantissimi altri quadri del cubismo la
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moltiplicazione dei punti di vista e
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quindi la negazione di un unico punto di
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vista cosa che è sempre stata invece
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fondamentale per i quadri soprattutto
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nel periodo rinascimentale in cui entra
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in gioco e rimane a fare da padrone fino
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alla fine dell'ottocento la prospettiva
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i volumi dicevo sono semplificati i
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soggetti quindi sono visti da più punti
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di vista e non c'è più distinzione tra
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sfondo e figure questo proprio in
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massima sintesi il cubismo
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cosa posso dire subito dopo il cubismo
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a me viene da parlare immediatamente del
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futurismo perché il futurismo in un
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certo senso riassume o meglio fonde non
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riassume perdonatemi fonde insieme
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quelle che erano le caratteristiche del
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cubismo con quelle dell'espressionismo
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perché c'è questa libertà del colore
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questa violenza nell'uso del colore
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unita alla scomposizione alla
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moltiplicazione dei punti di vista ma a
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tutto questo si unisce qualcosa che fino
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ad allora proprio nei quadri nelle opere
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d'arte ma neanche nelle architetture
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nelle sculture aveva mai trovato un
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posto e cioè il movimento
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come fa un quadro a muoversi come fa una
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scultura dare l'idea del momento eppure
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i futuristi ci riescono
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il futurismo nasce anche come movimento
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letterario grazie a filippo tommaso
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marinetti che pubblicherà il manifesto
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del futurismo non ho abbastanza tempo
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purtroppo per leggervelo neo tempo per
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commentarlo ma vi invito caldamente a
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farlo
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mi è spiaciuto solo non poterlo fare
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insieme a voi
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il testo cosa esalta questo testo sul
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futurismo esalta il progresso esalta la
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civiltà urbana esalta il futuro appunto
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il futurismo
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purtroppo esaltava anche la guerra
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esaltava anche l'inferiorità della donna
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ma di questo adesso non ne voglio non ne
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voglio parlare
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il pittore che invece redigerà il
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manifesto del futurismo sarà umberto
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boccioni che si può vedere come
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l'artista guida anche se devo dire che
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anche balla giacomo balla avrà
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un'importanza fondamentale in questo
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movimento ci sono diversi manifesti
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mentre gli altri ne avevano uno di
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solito che riguardava la pittura in
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questo caso abbiamo addirittura quattro
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manifesti avremo un manifesto della
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letteratura futurista quindi marinetti
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un manifesto della pittura manifesto
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della scultura di boccioni futurista
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sempre è un manifesto dell'architettura
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futurista
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qui potrete andare adesso per ore ma mi
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autocensuro e non dico niente se non che
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il manifesto dell'architettura futurista
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sarà redatto da antonio sant'elia
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comasco come
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morirà giovanissimo a 28 anni senza aver
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realizzato nulla dei suoi progetti
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profetici nella parola corretta
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anche in questo caso vi invito
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caldamente ad approfondirlo ma vediamo
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ancora meglio le caratteristiche del
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futurismo
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allora si esalta abbiamo detto la
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civiltà e progresso si esalta il
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movimento si esalta la bellezza della
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velocità e la bellezza della città
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pensate che sant'elia profeticamente
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progetta degli edifici altissimi con dei
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con degli ascensori che salgono come
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siluri verso l'alto vetrate ecco qualche
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mania la parola come quelli ascensori si
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trova in certi grattacieli e su questi
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sui tetti di questi edifici avrebbero
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dovuto atterrare gli aeroplani mentre
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tutto il traffico sarebbe dovuto essere
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sotterraneo per lasciare la superficie
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della città libera ai cittadini diciamo
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che mi ricorda qualcosa mi ricorda
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qualcosa
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il dipinto che vi ho messo nella figura
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diciamo riassuntiva si intitola la città
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che sale di boccioni e ritrae una città
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in costruzione però quello che veramente
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colpisce e l'energia sprigionata da
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questo dipinto
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forse però avrei dovuto metterli
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un'altra immagine quella della della
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scultura che noi tutti penso almeno una
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volta avremmo visto maneggiando una
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monetina da venti centesimi e cioè forme
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uniche della continuità dello spazio
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questa scultura è esemplare proprio per
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farci capire quelli che sono gli intenti
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del futurismo il dinamismo dei corpi ma
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anche il dinamismo degli stati d'animo
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le forme che sono semplificate ma al
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tempo stesso curve dinamiche e sembrano
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mosse dal vento o deformate per la
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velocità e questo uomo
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l'uomo che avanza senza poter essere
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fermato verso il futuro è una scultura
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bellissima passo però ve l'ho detto di
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essere veloce passo all'astrattismo cosa
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dire dell'astrattismo se non che è
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veramente l'apoteosi delle emozioni il
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trasmettere emozione solo attraverso
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forme colori e linee è una cosa che
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l'arte non aveva mai fatto
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da qui in avanti ci è sembrato normale
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che l'arte potesse farlo ma fino a quel
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momento l'unica in grado di trasmettere
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emozione senza diciamo un linguaggio
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parlato e potremmo dire che le immagini
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le figure realistiche di figure che noi
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siamo abituati a vivere nella realtà
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potrebbero essere paragonate alle parole
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in un testo diciamo così che l'unica
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arte che era riuscita a trasmettere
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mozione senza nulla divisivo ne è
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parlato era stata la musica in questo
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caso dell'arte di kandinsky riesce a
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trasmettere emozioni allo stesso modo
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della musica solo con colori e forme
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non per niente molti dei quadri di
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kandisky si intitoleranno composizione
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proprio come
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come un brano appunto musicale
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io in questo caso vi ho parlato di
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kandinsky avevo detto di quest'arte
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molto spontanea di questo modo di
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trasferire sulla tela le proprie
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emozioni senza contorni decisi a volte a
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volte fatte solo di linea volte di
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macchie di colori però c'è tutta
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un'altra parte dell'astrattismo che era
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agli antipodi
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stiamo parlando dell'astrattismo
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geometrico il cui padre
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possiamo così definire e mondrian
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quando io vado a vedere un quadro di
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mondrian
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l'unica cosa che posso oggettivamente da
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qui il nome di nuova oggettività cosa
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che posso oggettivamente percepire sono
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delle linee nere orizzontali e verticali
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e dei rettangoli o dei quadrati di
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colore primario null'altro
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qui non c'è la trasmissione della
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dell'emozione qui non c'è una
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trasmissione dell'interiorità
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dell'artista
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qui c'è solo una pura oggettività cioè
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tutti quelli che vedono un quadro i
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mondi uccideranno le stesse cose nessuno
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che come nei quadri di kandinsky tenterà
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di dire a questo qua se mi sembra vi
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sembra un pesce rosso che che nuota in
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uno stagno azzurro
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no nessuno tutti vedranno le stesse cose
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addirittura montréal litigherà con mandy
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moore che un altro artista della stessa
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corrente perché quest'ultimo certo punto
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introdurrà la linea obliqua ma morgan
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dirà no io la linea obliqua
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no non la userò mai perché la linea
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obliqua comunque trasmettere una
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sensazione di tensione che io non voglio
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che i miei quadri trasmettono tutto deve
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essere immobile ed oggettivo
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vado avanti e so che ogni tanto mi
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dilungo mi accaloro il dadaismo allora è
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certo qua qua c'è l'apoteosi di questo
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lo potevo fare anch'io
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vero questo lo potevo fare anch'io
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questo ogni tanto quando vado nella
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cantina di mio padre che è piena di
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oggetti che lui conserva magari
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vecchissime biciclette o sgabelli
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improbabili ecco vedo la ruota di
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bicicletta di marcel duchamp e dico così
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quasi la faccio anch'io non l'ho mai
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fatta però mi pento mi pento di non
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averla mai fatta che cos'è il dada il
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dada nasce nel 1916 a zurigo
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qui dovete pensare siamo negli anni
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della guerra ma la svizzera è neutrale
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quindi non a caso molti artisti si
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rifugiano in svizzera
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tra questi marcel di champs e tristan
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tzara che non è un artista ma è uno
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scrittore un poeta nasce il movimento da
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da da da non vuol dire niente ma loro
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stessi scelgono data perché data non
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deve voler dire niente sembra un po al
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balbettio dei bambini no che non sono
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ancora parlare da così no
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loro lo vogliono dada deve essere l'anti
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arte da da non è arte e anti arte fanno
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opposta le loro opere sono basati sul
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non senso devono scandalizzare il
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pubblico come quando diciamo prende la
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gioconda e le appiccica e baffi
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non vi dico poi cosa significa il titolo
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chi sa il francese lo capirà comunque il
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titolo in italiano è detto in italiano è
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l punto h oh oh oh
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quindi queste lettere iniziali maiuscole
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lh op
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se io però lo leggo in francese che è la
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lingua che parlava di champs io devo
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leggere se lo leggo tutto di seguito è
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la shock non dico altro
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chi ha orecchie intenda comunque loro si
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distinguono per il disgusto verso la
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guerra è anche per il desiderio di
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distruggere tutti quelli che erano stati
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fino ad allora i modelli culturali
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occidentali per cui lo fanno dissacrando
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lo fanno
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diciamo così con l'intento di
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scandalizzare quindi quando marcel
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deschamps prende una ruota di bicicletta
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nella mette su un piedistallo fatto da
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uno sgabello certo lo potevo fare
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anch'io vado nel garage di mio padre
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oggi pomeriggio che lo faccio però però
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io non l'ho fatto
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l'ha fatta di choc vi lascio riflettere
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anche su questo e abbiamo il suo
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realismo e surrealismo
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adesso veramente capisco ad avere
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pochissimo tempo a disposizione e quindi
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corrompe allora stavo dicendo il sun red
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cosa vuol dire la parola surreale sul
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sopra sopra la realtà allora
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dovendo semplificare al massimo possiamo
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dire che nessun realismo ci sono dei
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paesaggi che solo la nostra mente mentre
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dormiamo è in grado di immaginarci a dei
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paesaggi si dice onirici da sogno questo
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non vuol dire da sogno e senso
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bellissimi ma ci sono nel sogno noi
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potremmo vedere quindi paesaggi e
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oggetti che sicuramente sono presi ad
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uno ad uno reale ma che nel contesto
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diventano surreale
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non so se sono riuscito a spiegarmi
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comunque diciamo che il loro 1 le loro
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delle loro caratteristiche principali è
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quella di creare il paradosso visivo
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paradosso vuol dire qualcosa come ho
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detto prima che può sembrare reale ma
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che poi ci accorgiamo invece non può
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proprio esistere nella realtà atmosfere
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misteriose della nostra mente come in
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certi quadri di da lì dove ci sono degli
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orologi molli che pendono quasi
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sciogliendosi oppure ci sono delle
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atmosfere dove noi non riusciamo bene a
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percepire dove siamo anche se
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riconosciamo qualcosa di reale non
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riusciamo a capire dove effettivamente
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ci troviamo
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ma secondo me almeno questo è una mia
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idea è soggettiva il pittore che può
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essere definito l'artista guida del
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surrealismo ema dritta lui si basa molto
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sulle libere associazioni sulle
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contraddizioni sugli enigmi anche sono
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famosissimi i suoi omini con con la
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bombetta che rappresentano un po
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l'ipocrisia della borghesia
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a volte queste questi omini hanno una
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mela chi va a coprire il volto
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altrettanto famoso è un quadro che io
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adoro e che uso spesso per spiegare
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appunto il paradosso ai miei alunni ed è
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il quadro
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se sì ne può un pip cioè questa è una
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pippa
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però noi vediamo chiaramente un enorme
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pipa
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tuttavia quella non è una pipa perché
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quella è l'immagine dipinta di una pipa
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per cui non aveva torto nel dirlo
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comunque questo paradosso visivo trova
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veramente spazio in tutti i quadri di
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magritte e ce n'è uno no di questo non
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ve ne parlo adesso perché diventa
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veramente troppo lungo ci perderei
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troppo tempo mi piace troppo
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vado avanti invece con la metafisica
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cioè con l'ultima delle avanguardie
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artistiche del novecento è un
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avanguardia anche questa che nasce prima
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della seconda guerra mondiale mentre le
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altre sono andate quasi tutte prima
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della prima guerra mondiale scusate
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questa nasce prima della seconda guerra
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mondiale nasce meglio alla fine della
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prima c'e nel 1917
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i due artista guida sono giorgio de
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chirico e carlo carrà dire metafisica è
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diverso da dire sul realismo metafisica
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vuol dire oltre meta e oltre oltre la
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realtà fisica quindi partono da paesaggi
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diciamo della pittura tradizionale per
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realizzare nei pe dei paesaggi
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metafisici fuori dal tempo immobili e
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silenziosi ecco qui mi commuovo mi
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commuovo perché le immagini di questi
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paesaggi così immobili silenziosi e
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fuori dal tempo
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fanno parte di quello che noi purtroppo
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in quest'ultimo periodo abbiamo visto
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tante tantissime volte a causa
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dell'emergenza sanitaria che ci ha
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colpito
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perdonatemi sono un attimo commossa
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perché mi sono venuta in mente tutte le
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immagini e quello che sta dietro queste
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immagini comunque vado avanti
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il senso di in realtà è dato anche da
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elementi
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volutamente sbagliati la prospettiva non
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è corretta la direzione delle ombre ci
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disorienta perché a volte va da una
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parte a volte va dall'altra come se la
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luce del sole non fosse orientato in un
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verso ma cambiasse a seconda di come la
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guardiamo tutto l'insieme produce un
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mondo immaginario immaginario scusate
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classico e malinconico con atmosfera un
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tempo stesso così sospese ma anche molto
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inquietanti a volte soprattutto in certi
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quadri dove sono anche presenti dei
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manichini di sartoria anno dalla
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sensazione veramente poco piacevole a
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volte io ritengo di avere detto tutto
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ritengo anche che il tempo a mia
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disposizione sia terminato da qui in
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avanti
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mi rivolgo non solo ai miei alunni
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dell'attuale terza media per cui chi mi
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sta ascoltando
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ma mi sta ascoltando chi non mi conosce
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può può benissimo terminare qui il video
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ragazzi allora è stato un anno non
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facile ecco mi sto mi sto commuovendo di
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nuovo
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e stato un anno non facile per nessuno
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di noi io sono orgogliosa veramente ve
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lo dico col cuore sono orgogliosa di
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quello che avete saputo fare davvero
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siete stati veramente bravi
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giur questa è l'ultima lezione che
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registro per voi ci vedremo ci vedremo
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ancora citrino sud ci vedremo al
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colloquio finale avremo modo di di
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salutarci tuttavia io voglio da voi una
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promessa promettetemi che appena
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un'emergenza sanitaria terminerà appena
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saremo ancora in grado di uscire non
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dovremmo farlo come nel quadro di
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magritte del bacio avvolti da da un vero
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che protegga le nostre bocche allora
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promettetemi che faremo la festa di fine
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anno faremo il ballo faremo tutto quello
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che non abbiamo fatto abbiamo fatto in
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presenza
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io vi lascio con la promessa che farò di
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tutto perché questo avvenga
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un grande abbraccio
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ovviamente virtuale e un arrivederci a
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prestissimo
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vi voglio bene ciao ragazzi