Etica della comunicazione - lezione 2

00:26:45
https://www.youtube.com/watch?v=tpT8JBAd-vo

摘要

TLDRNel secondo incontro di etica della comunicazione, si analizza il significato di buona comunicazione, legandolo all'etica e alla responsabilità. Si presentano quattro modelli di comunicazione buona: 1) comunicare in conformità alla natura umana; 2) il dialogo come forma ideale di comunicazione; 3) comunicare in modo chiaro e coinvolgente a un pubblico; 4) comunicazione utile, che serve a uno scopo collettivo. Si introduce anche un quinto modello, l'etica nella comunicazione, che implica giustizia, solidarietà e responsabilità nelle interazioni comunicative. La lezione sottolinea l'importanza di mettere in pratica questi principi nella comunicazione quotidiana.

心得

  • 🗣️ La comunicazione è fondamentale per l'essere umano.
  • 🤝 Il dialogo è essenziale per una comunicazione buona.
  • 📢 Comunicare in modo chiaro è cruciale per coinvolgere il pubblico.
  • 💡 La comunicazione utile serve a uno scopo collettivo.
  • ⚖️ L'etica nella comunicazione implica giustizia e responsabilità.

时间轴

  • 00:00:00 - 00:05:00

    Nel secondo incontro di etica della comunicazione, viene discusso il concetto di 'buona comunicazione' e il suo legame con l'etica. Si evidenzia come l'etica aiuti a distinguere tra comunicazione buona e cattiva, non solo per evitare punizioni, ma anche per orientare le azioni verso il rispetto e la responsabilità morale. La responsabilità è vista come un imperativo interiore che va al di là delle semplici norme deontologiche, indicando che ciascuno ha una coscienza etica da cui attingere per agire correttamente.

  • 00:05:00 - 00:10:00

    La lezione prosegue analizzando l'importanza dell'etica nella comunicazione, sottolineando che tutti noi, anche se non professionisti, siamo coinvolti nella comunicazione. Si introducono quindi quattro modelli di comunicazione 'buona', mettendo in evidenza che una comunicazione etica deve tener conto della natura umana stessa. Si afferma che ogni essere umano ha diritto alla libertà di espressione e che la buona comunicazione implica il rispetto di questo diritto.

  • 00:10:00 - 00:15:00

    Il primo modello di comunicazione buona è legato alla natura umana, affermando che comunicare bene significa farlo in conformità a questa natura. Viene discussa l'importanza di rendere possibile l'espressione di ogni persona, in quanto comunicare in modo errato significa non rispettare questa capacità. Si sostiene che il discorso non deve mai fuorviare, ma deve rispettare la capacità degli interlocutori di comunicare.

  • 00:15:00 - 00:20:00

    Il secondo modello enfatizza il dialogo come forma eticamente premiante di comunicazione. In questo contesto, il dialogo deve essere autentico, caratterizzato da uno scambio reciproco di idee e rispetto delle ragioni altrui. La comunicazione è vista come una costruzione comune e solidale, necessaria per creare una comunità comunicativa. Il dialogo è, quindi, un modello fondamentale per una comunicazione davvero 'buona' e rispettosa.

  • 00:20:00 - 00:26:45

    Il terzo modello di comunicazione buona si concentra sull'interazione 'uno a molti', dove un comunicatore si rivolge a un pubblico. In questo caso, è importante cercare di essere chiari e comprensibili per l'audience, evitando però di abbassare il livello del discorso. Infine, si discute di un'etica dell'utile, dove la comunicazione è valutata anche in base alla sua capacità di essere utile per la comunità, culminando nell'etica 'nella comunicazione', in cui i principi di giustizia, solidarietà e responsabilità diventano essenziali per ogni atto comunicativo.

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视频问答

  • Cosa significa comunicare bene?

    Comunicare bene implica rispettare la natura umana, favorire il dialogo, essere chiari e utili nel messaggio.

  • Quali sono i modelli di comunicazione buona?

    I modelli includono comunicare secondo la natura umana, il dialogo, la comunicazione chiara a un pubblico e la comunicazione utile.

  • Qual è il ruolo dell'etica nella comunicazione?

    L'etica guida la comunicazione, stabilendo principi di giustizia, solidarietà e responsabilità.

  • Perché è importante il dialogo nella comunicazione?

    Il dialogo permette una comunicazione reciproca e rispettosa, fondamentale per una buona interazione.

  • Cosa si intende per comunicazione utile?

    Comunicazione utile è quella che serve a uno scopo collettivo e contribuisce al benessere della comunità.

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    nel nostro secondo incontro di etica
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    della comunicazione
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    noi ci interrogheremo su che cosa vuol
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    dire comunicare bene che cosa vuol dire
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    buona comunicazione questa parola buono
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    e il suo corrispettivo cattivo è
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    chiaramente una parola che appartiene
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    all'ambito dell'etica e nella lezione
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    precedente nell'incontro precedente
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    abbiamo detto che cos'è l'etica l'etica
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    ricordo e quella disciplina che riflette
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    su quelli che sono i criteri e principi
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    del nostro agire distinguendo quindi un
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    agire buono da un agire cattivo
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    comunicazione è una di queste forme di
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    agire e anzi è quel modo che
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    caratterizza particolarmente l'essere
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    umano l'abbiamo detto la storia
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    assumendo e caratterizza anche
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    determinate attività professionali
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    questa attività professionale viene
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    regolamentata da una serie di codici che
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    si chiamano codici deontologici che
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    dicono ciò che è doveroso
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    ciò che deve essere fatto da una
  • 00:01:19
    determinata categoria professionale
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    nel nostro caso da una delle diverse
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    forme di attività di professione
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    comunicativa bene ma abbiamo detto la
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    deontologia per regolamentare l'attività
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    comunicativa aiuta è fondamentale un
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    punto di riferimento essenziale ma non è
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    sufficiente perché perché quando io devo
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    comportarmi in un certo modo piuttosto
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    che in un altro modo
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    bene piuttosto che male giustamente
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    piuttosto che ingiustamente solo perché
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    altrimenti ci sono delle sanzioni che
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    sono delle punizioni
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    c'è un diritto che stabilisce
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    ciò che è lecito e ciò che non lo è
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    beh lo sappiamo se in qualche modo
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    abbiamo la possibilità di fare anche
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    qualcosa di male senza essere scoperti
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    la tentazione è forte non si sfugge
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    invece ad una esigenza etica la istanza
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    etica e alla base è più profonda di
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    quella che semplicemente determinata dai
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    doveri stabiliti in un codice
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    deontologico l'etica è alla base di ogni
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    tipo di regolamentazione perché l'etica
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    motiva l'etica induce e l'etica orienta
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    al rispetto anche di quelle regole che
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    sono stabilite da un codice lo possiamo
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    vedere ad esempio se riflettiamo su un
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    concetto fondamentale della del
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    vocabolario dell'etica il concetto di
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    responsabilità
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    il concetto di responsabilità non viene
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    semplicemente spiegato con riferimento
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    al fatto che
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    io posso essere scoperto oppure no
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    perché ho fatto bene o male determinate
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    cose
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    io mi sento responsabile io non
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    solamente rispondo delle conseguenze di
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    determinate mie azioni che possono
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    essere in qualche modo sanzionate o
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    punite se sono conseguenze cattive ma io
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    anche insieme
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    rispondo mi sento di dover rispondere
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    alla mia coscienza o a diversi principi
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    criteri che rendono le mie azioni azioni
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    valide o buone
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    ognuno di noi a questi punti di
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    riferimento che fanno sì che possa
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    ciascuno di noi definirsi come un essere
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    morale
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    appunto ma tutto ciò è qualche cosa che
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    prima che presidente che antecedente
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    rispetto a qualsiasi deontologia
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    qualsiasi regolamentazione esteriore
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    questa è una regolamentazione che ha la
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    sua radice in noi in noi stessi e quel
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    qualcosa di cui noi ci sentiamo
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    responsabili ed è per questo che appunto
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    siamo indotti ad agire bene allora
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    applichiamo tutto questo semplicemente
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    all'ambito dell'attività comunicativa
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    abbiamo detto tutti quanti noi
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    comunichiamo ci sono delle persone che
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    lo fanno per mestiere e noi in ogni caso
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    anche se non lo facciamo per mestiere
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    però siamo i referenti siamo gli
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    interlocutori siamo i target addirittura
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    i bersagli di questa attività
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    comunicativa e allora appunto se questo
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    è vero noi dobbiamo a maggior ragione
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    capire che cosa vuol dire
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    comunicare bene questo è l'ambito di cui
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    si occupa che vuole approfondire l'etica
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    della comunicazione propriamente detta
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    un ambito ulteriore più profondo più
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    radicale che sta alla base rispetto al
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    livello semplicemente deontologico di
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    cui ho parlato nella lezione precedente
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    ci sono nel dibattito contemporaneo ma
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    anche nella storia della riflessione su
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    che cosa vuol dire comunicare bene ci
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    sono alcuni modi alcuni significati che
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    vengono dati a questa parola a questa
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    parola bene a questa parola buono quando
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    si dice che si tratta di una buona
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    comunicazione possiamo anzitutto
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    definire quattro modelli di
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    comunicazione poi ce ne sarà un quinto
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    che è leggermente diverso lo vedremo
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    ne parliamo appunto è l'argomento della
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    lezione di questa seconda lezione
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    quattro modelli di comunicazione
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    anzitutto di comunicazione buona quattro
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    modi in cui noi intendiamo che cosa vuol
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    dire bene buono giusto virtuoso quando
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    comunichiamo il primo il primo modello è
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    quello che riconduce questa bontà questo
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    bene a quella che è la specifica natura
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    umana comunicare bene significa comunità
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    comunicare in conformità quella che è la
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    specifica natura dell'uomo
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    adesso li elenco questi modelli poi le
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    approfondiscono uno per uno
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    il secondo modello invece fa riferimento
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    ad una particolare modalità di
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    comunicazione ad una particolare
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    esperienza comunicativa e considera
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    questa esperienza come quella
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    determinante
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    l'unica il modello di ogni altro tipo di
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    comunicazione perché questa
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    comunicazione della comunicazione buona
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    il modello del dialogo il dialogo
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    comunicare bene il terzo modello è
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    quello che si pone il problema di una
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    buona comunicazione di fronte a un
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    pubblico di fronte ad un audience e qui
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    venire incontro al pubblico venire al
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    contro all'audience essere chiari
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    convincenti coinvolgenti questo è il
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    contrassegno del comunicare bene questo
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    significa bene buono quando io comunico
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    secondo questo terzo modello il quarto
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    semplicemente intende bene buono come
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    nel senso nei termini di una utilità
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    comunicare bene significa comunicare in
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    maniera utile
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    cosa vuol dire utile lo approfondiremo
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    fra poco poi ripeto c'è una quinta
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    modalità di intendere la comunicazione
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    buona ma siamo momentaneamente da parte
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    ne parliamo tra poco cominciamo un
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    pochino di più a spiegare analizzare
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    questi quattro modelli il primo modello
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    abbiamo detto e quello che caratterizza
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    la cosiddetta natura dell'uomo che fa
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    riferimento ad una natura umana e che
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    dice comunicare bene significa
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    comunicare in conformità a quella che è
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    la natura dell'uomo
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    abbiamo detto l'essere umano è un essere
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    definito come capace di comunicare come
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    quell essere che ha in sé questa questo
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    dono questa caratteristica
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    a differenza degli animali gli animali
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    beh noi non sappiamo adesso fino a che
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    punto si può parlare di una
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    comunicazione vera e propria nel caso
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    degli animali non sappiamo chiaramente
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    in che modo e in che termini sia una
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    comunicazione articolata certo se c'è
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    c'è in una maniera molto più embrionale
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    gli studiosi non sono d'accordo su
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    questo punto ma sono d'accordo che nel
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    caso ci fosse c'è in un'accezione molto
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    più embrionale di quella degli esseri
  • 00:09:51
    umani
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    ma allora se l'essere umano è
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    caratterizzato da questa capacità
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    comunicativa bisogna rispettare questa
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    capacità bisogna rendere possibile a
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    ogni essere umano appunto la possibilità
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    che si esprima ogni essere umano ha
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    diritto di parola
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    ogni essere umano deve avere
  • 00:10:14
    salvaguardata la libertà di espressione
  • 00:10:18
    non è un caso che appunto la carta
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    fondamentale dei diritti dell'uomo ponga
  • 00:10:25
    la libertà di espressione ponga il
  • 00:10:28
    diritto ad essere informati e ad
  • 00:10:31
    informare ponga il diritto di parola
  • 00:10:34
    al centro del rispetto e della
  • 00:10:37
    salvaguardia di ogni essere umano in
  • 00:10:41
    quanto tale è dunque allora ecco buona
  • 00:10:45
    comunicazione e quella comunicazione che
  • 00:10:47
    rispetta questa situazione che rispetta
  • 00:10:51
    e che anzi rende possibile l'esercizio
  • 00:10:54
    della capacità comunicativa degli esseri
  • 00:10:58
    umani
  • 00:11:00
    e allora di nuovo non è buona
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    comunicazione quella attraverso la quale
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    io conduco il discorso al fine di
  • 00:11:09
    fuorviare i miei interlocutori perché
  • 00:11:12
    non rispetterei la loro capacità di
  • 00:11:14
    essere interlocutori non rispetterei la
  • 00:11:18
    loro possibilità di comunicare e via
  • 00:11:21
    dicendo a partire da qui io posso
  • 00:11:23
    giustificare alcuni
  • 00:11:26
    comportamenti comunicativi come validi
  • 00:11:29
    buon illeciti e posso condannarne altri
  • 00:11:34
    questo è il primo modello che giustifica
  • 00:11:37
    un certo modo di comunicare bene a
  • 00:11:40
    partire da una certa idea di
  • 00:11:43
    comunicazione come qualche cosa di
  • 00:11:45
    collegato alla possibilità alla natura
  • 00:11:49
    al modo in cui un essere umano è quello
  • 00:11:52
    che è ma poi c'è un secondo modello che
  • 00:11:56
    non considera l'essere umano come tale
  • 00:11:58
    ma considera invece le forme diverse
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    della comunicazione le forme in cui
  • 00:12:04
    l'essere umano può esprimersi
  • 00:12:06
    comunicativamente tra le diverse forme
  • 00:12:09
    tra i diversi modi in cui un essere
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    umano si esprime nella comunicazione beh
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    forse quella che eticamente risulta più
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    premiante è la forma del dialogo dialogo
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    nella lezione precedente vi ricorderete
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    abbiamo brevemente illustrato il
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    cosiddetto modello standard della
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    comunicazione quel modello per cui
  • 00:12:38
    comunicare significa trasmettere un
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    messaggio un'informazione da
  • 00:12:44
    un'emittente destinatario il quale poi
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    certamente secondo la modalità del
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    feedback dimostra di avere inteso e
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    magari rilancia un altro messaggio un
  • 00:12:56
    altra informazione all'emittente che
  • 00:12:58
    diventa destinatario questa volta del
  • 00:13:01
    suo messaggio
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    ma nel dialogo nel dialogo vero non
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    accade questo
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    nel dialogo vero sia una intesa sia la
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    ricerca di una intesa non sia un
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    emittente un destinatario che è sempre
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    unilateralmente si relazionano uno
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    all'altro sia la presenza di due o più
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    interlocutori di interlocutori sono
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    coloro che in maniera reciproca si danno
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    spazio riconoscono ciascuno
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    o all'altro il diritto di parola in un
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    dialogo un dialogo vero
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    le buone ragioni dell'altro il fatto
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    cioè che l'altro possa avere le sue
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    buone ragioni e beh tutto questo è fin
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    dall'inizio ammesso perché se io non do
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    credito all'altro non si ha la
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    possibilità di un dialogo vero non si ha
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    la possibilità di una intesa siano forme
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    semmai di dialogo falso di dialogo
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    fasullo siano forme narcisistiche in cui
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    io monologo dico quello che ritengo
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    essere la verità e i miei interlocutori
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    non fanno altro che dire si si hai
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    ragione è vero quello che dici ma non
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    sono veri interlocutori non mettono il
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    loro cuore a loro anima la loro
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    intelligenza nel discorso cercando in
  • 00:14:34
    qualche modo di condurre insieme a me il
  • 00:14:40
    discorso comune verso una intesa
  • 00:14:44
    possibile nel dialogo vero io sempre da
  • 00:14:47
    imparare
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    nel dialogo finto io non faccio altro
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    che trovare negli altri la mia conferma
  • 00:14:54
    vedete così inteso come attività di
  • 00:14:58
    reciproca interazione il dialogo
  • 00:15:03
    presenta un modello comunicativo che è
  • 00:15:06
    di per sé il modello di una buona
  • 00:15:08
    comunicazione
  • 00:15:09
    il modello all'interno del quale ad
  • 00:15:11
    esempio si può
  • 00:15:14
    trovare tra diversi interlocutori una
  • 00:15:18
    comunanza si può fare comunità
  • 00:15:20
    da questo punto di vista allora questo
  • 00:15:24
    modello biologico e quello che noi
  • 00:15:28
    vediamo ad esempio all'opera in alcune
  • 00:15:32
    emergenze comunicative dei nostri giorni
  • 00:15:35
    all'interno della mediazione
  • 00:15:37
    comunicazione interculturale all'interno
  • 00:15:41
    della mediazione del dialogo
  • 00:15:42
    interreligioso all'interno cioè di tutte
  • 00:15:46
    quelle urgenze in cui è necessario
  • 00:15:50
    trovare alla fine un punto di arrivo
  • 00:15:54
    comune partendo da prospettive diverse e
  • 00:15:59
    riconoscendo che ciascun interlocutore
  • 00:16:01
    ha dignità e diritto di partecipare a
  • 00:16:06
    questo discorso condiviso se buona
  • 00:16:11
    comunicazione in questo senso e allora
  • 00:16:14
    l'esperienza di questo discorso
  • 00:16:16
    condiviso in una forma dialogica beh
  • 00:16:20
    il terzo modello rimanda ad una
  • 00:16:25
    dimensione in cui non ci sono vari
  • 00:16:27
    interlocutori tutti sullo stesso piano
  • 00:16:30
    ma c'è una modalità comunicativa
  • 00:16:32
    potremmo dire one to many uno parla ad
  • 00:16:37
    un pubblico ad una audience ampia e
  • 00:16:42
    articolata potrebbe essere l'esempio di
  • 00:16:45
    quello che sto facendo io adesso di
  • 00:16:48
    fronte a voi io sto appunto rivolgendomi
  • 00:16:51
    ad una potenziale audience e di tutti
  • 00:16:54
    coloro che possono assistere a questa
  • 00:16:56
    lezione
  • 00:16:57
    bene allora a questo punto che cosa vuol
  • 00:16:59
    dire comunicare bene in questo contesto
  • 00:17:02
    in questa situazione particolare e
  • 00:17:04
    specifica significa che io cerco per
  • 00:17:09
    come posso di essere comprensibile di
  • 00:17:12
    venire incontro alle vostre esigenze di
  • 00:17:16
    comprensione
  • 00:17:17
    cerco di farmi capire cerco di
  • 00:17:20
    raggiungere con voi un punto di intesa
  • 00:17:25
    in cui le cose che mi preme comunicare
  • 00:17:28
    vengono effettivamente da voi accolte e
  • 00:17:31
    comprese tutto questo però anche un
  • 00:17:36
    rischio un pericolo che non possiamo
  • 00:17:38
    trascurare perché il pericolo insito ad
  • 00:17:43
    esempio che vediamo all'opera in tante
  • 00:17:47
    trasmissioni televisive è in pericolo
  • 00:17:51
    appunto qual è il pericolo è appunto di
  • 00:17:54
    abbassare sempre di più il livello del
  • 00:17:58
    discorso di solleticare di sollecitare
  • 00:18:02
    quelli che sono gli istinti più
  • 00:18:04
    elementari addirittura primordiali e
  • 00:18:07
    allora davvero si abbassa anche
  • 00:18:12
    radicalmente il livello dei contenuti il
  • 00:18:15
    livello dell'informazione quello che una
  • 00:18:18
    trasmissione televisiva mi può
  • 00:18:20
    comunicare e ci ritroviamo pieni di
  • 00:18:25
    tanta spazzatura che effettivamente a un
  • 00:18:28
    certo punto ci fa spegnere l'apparecchio
  • 00:18:31
    televisivo
  • 00:18:33
    ecco allora venire incontro all'uditorio
  • 00:18:37
    venire incontro alle persone che mi
  • 00:18:41
    stanno ascoltando anche qui deve essere
  • 00:18:44
    fatto con intelligenza tenendo conto che
  • 00:18:48
    buona comunicazione e insieme anche
  • 00:18:52
    sempre una comunicazione che eleva che
  • 00:18:57
    porta l'interlocutore anche se un
  • 00:18:59
    pubblico ampio sulla stessa linea d'onda
  • 00:19:03
    di quello che io sto cercando di fare
  • 00:19:06
    questo è il modo in cui noi riusciamo a
  • 00:19:09
    realizzare una comunicazione utile utile
  • 00:19:13
    è il quarto significato di buono quando
  • 00:19:17
    io parlo di buona comunicazione utile
  • 00:19:20
    utile me non è un termine che va
  • 00:19:23
    demonizzato vi è un etica dell'utile vi
  • 00:19:26
    è tutta una riflessione
  • 00:19:27
    sull'utilitarismo che mette in primo
  • 00:19:30
    piano della mia azione il fatto per una
  • 00:19:34
    considerazione una valutazione della mia
  • 00:19:36
    azione
  • 00:19:37
    il fatto che la mia azione sia utile per
  • 00:19:39
    me o addirittura per tutta la
  • 00:19:41
    collettività
  • 00:19:43
    nell'ambito di un etica della
  • 00:19:44
    comunicazione e questa utilità
  • 00:19:46
    comunitaria quella che soprattutto mi
  • 00:19:49
    permette di qualificare un certo tipo di
  • 00:19:53
    attività comunicativa come buona ad
  • 00:19:56
    esempio un comunicare bene in maniera
  • 00:19:58
    efficiente in maniera adeguata in
  • 00:20:01
    maniera chiara in maniera diretta
  • 00:20:06
    beh è qualche cosa che è al servizio di
  • 00:20:10
    un contenuto e se il contenuto è valido
  • 00:20:13
    la comunicazione così diretta così
  • 00:20:16
    chiara così efficiente esalta questo
  • 00:20:19
    contenuto è
  • 00:20:21
    permette che esso venga effettivamente
  • 00:20:24
    condiviso che ve che raggiunga il suo
  • 00:20:27
    scopo e che coinvolga l'interlocutore
  • 00:20:29
    l'ultimo significato il quarto di buono
  • 00:20:33
    dunque utile buona comunicazione una
  • 00:20:36
    comunicazione utile una comunicazione di
  • 00:20:38
    utilità di utilità collettiva capace di
  • 00:20:41
    far crescere adeguatamente lo standard
  • 00:20:45
    il tasso di democrazia di dibattito di
  • 00:20:51
    partecipazione che è proprio dei diversi
  • 00:20:54
    soggetti appartenenti ad un medesimo
  • 00:20:58
    ambito comunitario e politico ti ho
  • 00:21:03
    detto che però c'è un quinto modello che
  • 00:21:05
    un poco diverso perché io lo chiamerei
  • 00:21:10
    etica non della comunicazione non quella
  • 00:21:14
    riflessione che identifica che cosa
  • 00:21:17
    significa buono e lo giustifica e lo
  • 00:21:20
    approfondisce e abbiamo visto buono è
  • 00:21:23
    corrispondente alla natura dell'uomo
  • 00:21:25
    corrispondente al modello dialogico
  • 00:21:27
    corrispondente al venire incontro all
  • 00:21:29
    audience corrispondente al modello
  • 00:21:32
    dell'utilità dell'utilitarismo no
  • 00:21:34
    in questo quinto modello l'etica e nella
  • 00:21:38
    comunicazione
  • 00:21:41
    vi sono autori autori del novecento mi
  • 00:21:44
    riferisco anzitutto a un autore
  • 00:21:47
    importante una filosofo tedesco che si
  • 00:21:50
    chiama karl otto apel ma poi anche ha
  • 00:21:55
    ripreso queste teorie di a per un
  • 00:21:58
    filosofo noto al giorno d'oggi habermas
  • 00:22:03
    vi sono pensatori che dicono che già nel
  • 00:22:07
    momento in cui io faccio comunicazione
  • 00:22:11
    già nell'atto del comunicare bene io
  • 00:22:15
    metto in opera in qualche modo sono
  • 00:22:19
    legittimato è costretto a operare in
  • 00:22:24
    maniera etica perché
  • 00:22:27
    se io comunico non posso non comunicare
  • 00:22:33
    secondo alcuni criteri che non possono
  • 00:22:35
    che essere detti etici quali sono questi
  • 00:22:40
    criteri appel parla di tre criteri etici
  • 00:22:43
    fondamentali che sono impliciti in ogni
  • 00:22:47
    attività comunicativa messi in opera
  • 00:22:51
    performativamente dice appel in ogni
  • 00:22:54
    attività comunicativa e questi principi
  • 00:22:56
    sono il principio della giustizia
  • 00:23:00
    il principio della solidarietà il
  • 00:23:03
    principio della responsabilità giustizia
  • 00:23:07
    appunto quando io comunico quando io mi
  • 00:23:10
    rivolgo a voi beh vi considerano
  • 00:23:12
    interlocutori quindi voi avete diritto
  • 00:23:14
    di parola
  • 00:23:15
    riconosco che è giusto che anche voi
  • 00:23:17
    possiate ad esempio rivolgervi a me dire
  • 00:23:21
    che non è corretto quello che dico
  • 00:23:23
    oppure ampliare il mio discorso
  • 00:23:27
    solidarietà
  • 00:23:29
    siamo tutti solidali all'interno di
  • 00:23:32
    questa impresa comunicativa all'interno
  • 00:23:34
    di questa comunità della comunicazione
  • 00:23:37
    come la chiama upper solidali perché
  • 00:23:40
    perché insieme con partecipiamo di
  • 00:23:44
    questa attività di questo evento è solo
  • 00:23:48
    se siamo in più di uno può avvenire la
  • 00:23:52
    comunicazione non sia comunicazione se
  • 00:23:55
    io parlo da solo davanti ad una
  • 00:23:57
    telecamera o peggio ancora davanti allo
  • 00:23:59
    specchio e giustamente potete chiamare
  • 00:24:01
    l'ambulanza e farmi internare in
  • 00:24:03
    manicomio ma poi tutti quanti come
  • 00:24:07
    comunità come comunità comunicativa
  • 00:24:11
    siamo anche corresponsabili di quelle
  • 00:24:14
    che sono le conseguenze della mia
  • 00:24:16
    attività di comunicazione e io lo devo
  • 00:24:19
    anticipare questo io lo devo mettere in
  • 00:24:21
    opera perché comunicando creo comunità
  • 00:24:23
    creo comunità solidale do diritto di
  • 00:24:26
    parola agli altri e creò tutta una serie
  • 00:24:29
    di conseguenze del mio discorso
  • 00:24:32
    comunicativo di cui io sono responsabile
  • 00:24:36
    ma in cui io chiamo alla risposta
  • 00:24:40
    stabilita anche tutti i miei potenziali
  • 00:24:41
    interlocutori
  • 00:24:43
    quindi ecco il modello dell'etica nella
  • 00:24:46
    comunicazione quando io comunico già
  • 00:24:49
    metto in opera criteri principi
  • 00:24:53
    giustizia solidarietà corresponsabilità
  • 00:24:55
    che sono criteri principi di carattere
  • 00:24:58
    etico e allora concludo il discorso che
  • 00:25:02
    abbiamo fatto oggi è semplice abbiamo
  • 00:25:06
    detto che cos'è l'etica della
  • 00:25:09
    comunicazione quella disciplina che mi
  • 00:25:11
    dà la indicazione la individuazione di
  • 00:25:14
    quei principi di quei criteri che mi
  • 00:25:18
    fanno comunicare bene piuttosto che male
  • 00:25:21
    però dobbiamo sapere che cosa vuol dire
  • 00:25:24
    bene dovremmo sapere che cosa vuol dire
  • 00:25:26
    buono quando parlo di buona
  • 00:25:28
    comunicazione
  • 00:25:29
    ecco quello che abbiamo fatto oggi
  • 00:25:30
    abbiamo illustrato quelle dottrine che
  • 00:25:34
    individuano la categoria di buono che
  • 00:25:37
    definiscono buono come corrispondente
  • 00:25:40
    nella natura dell'uomo piuttosto come
  • 00:25:42
    corre che corrispondente ad un modello
  • 00:25:44
    dialogico come un venire incontro abile
  • 00:25:48
    anche retoricamente impegnato verso
  • 00:25:51
    l'audience con tutti i limiti ai
  • 00:25:53
    problemi che ciò comporta
  • 00:25:54
    oppure come legato ad un utile per lo
  • 00:25:58
    più inteso in the in termini collettivi
  • 00:26:00
    e poi abbiamo addirittura visto il modo
  • 00:26:04
    in cui si motiva questo comunicare bene
  • 00:26:06
    vedendo analizzando nell'attività
  • 00:26:10
    comunicativa stessa la presenza
  • 00:26:13
    trovandone l'attività comunicativa
  • 00:26:15
    stessa la presenza di criteri etici come
  • 00:26:17
    quelli che ha per identifica nella
  • 00:26:21
    giustizia nella solidarietà nella
  • 00:26:23
    corresponsabilità sappiamo adesso cosa
  • 00:26:26
    vuol dire buona comunicazione
  • 00:26:30
    tutto sta però a metterla in pratica
  • 00:26:33
    e per metterla in pratica dobbiamo fare
  • 00:26:35
    un altro passaggio che coinvolge anche
  • 00:26:38
    le pratiche comunicative dei
  • 00:26:40
    professionisti della comunicazione ma
  • 00:26:42
    questo lo facciamo
  • 00:26:43
    nell'ultima lezione
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