00:00:00
Traduttore: Viviana Quarto
Revisore: Michele Gianella
00:00:24
Vi voglio porre una domanda.
00:00:25
Secondo voi la fotografia
è una riproduzione della realtà,
00:00:28
o in qualche maniera
ne è un'interpretazione?
00:00:30
Possiamo, con la fotografia,
00:00:32
vedere qualcosa che vada
oltre i nostri occhi?
00:00:35
Ve lo siete mai chiesto?
00:00:36
Io ho trovato la risposta a tutto ciò
00:00:38
realizzando degli scatti
che sono andati oltre la mia visione.
00:00:46
In questo scatto in notturna di Manarola
si possono notare dei dettagli
00:00:50
che di norma il nostro occhio
potrebbe non cogliere appieno:
00:00:53
vediamo la trasparenza del mare;
00:00:54
vediamo la scogliera
particolarmente luminosa;
00:00:57
ma soprattutto, vediamo il cielo.
00:00:59
Il cielo appare molto più luminoso
00:01:00
di come appare normalmente
ai nostri occhi.
00:01:03
Ciò avviene grazie a una tecnica
chiamata "lunga esposizione".
00:01:06
È una tecnica di scatto
in cui la durata della nostra foto
00:01:09
non è di pochi secondi,
ma dura diversi secondi:
00:01:12
magari otto o dieci secondi o più,
00:01:15
alcuni minuti, o talvolta
anche diverse ore.
00:01:17
Con questa tecnica, quindi,
00:01:19
noi riusciamo ad avere
uno scatto molto più luminoso
00:01:21
rispetto a ciò che potremmo
vedere normalmente.
00:01:24
Questa tecnica, quindi, ci aiuta a vedere
00:01:26
qualcosa che il nostro occhio
non potrebbe mai cogliere.
00:01:29
Ma proviamo ad andare ancora un po’ oltre.
00:01:36
Questo è lo scatto completo.
00:01:38
Sulla destra abbiamo una chiara
e distinta visione della Via Lattea.
00:01:42
Sono diversi anni che mi sto occupando
di questa tipologia di foto
00:01:45
e da alcuni luoghi particolarmente bui
00:01:47
si riescono ad ottenere
degli scatti di questo genere.
00:01:50
La Via Lattea è la nostra galassia,
dove si trova il nostro sistema solare,
00:01:53
e con le opportune tecniche di scatto
è possibile riprenderla al meglio.
00:01:57
È possibile coglierne forme e colori
00:01:59
che di norma sarebbero
quasi invisibili per noi.
00:02:01
Per quale ragione?
00:02:02
Di notte, i nostri occhi non vedono
così bene questi colori nel buio.
00:02:06
Al contrario, con la macchina fotografica
possiamo ottenere questi risultati.
00:02:14
In realtà questa mia passione
per il cielo notturno
00:02:17
è nata ben prima della fotografia,
e del mio lavoro da fotografo.
00:02:20
È nata da bambino,
00:02:21
quando da bambino
ero appassionato di astronomia
00:02:23
e per un qualche periodo
ho voluto fare l'astronomo.
00:02:26
Poi crescendo, ovviamente,
ho cambiato interesse e ho cambiato lavoro
00:02:31
e l'astronomia però è tornata
00:02:32
nel momento in cui ho avuto a disposizione
degli strumenti fotografici
00:02:36
particolarmente adatti
a questa tipologia di scatti.
00:02:38
Macchine fotografiche
che lavorano molto bene al buio,
00:02:41
obiettivi luminosi che mi hanno aiutato
a realizzare queste foto.
00:02:44
E quindi, in qualche maniera,
00:02:46
ho assegnato questa sorta
di sfida a me stesso,
00:02:48
questa ricerca continua
di vedere questi cieli notturni
00:02:52
da diversi luoghi,
ma soprattutto da luoghi
00:02:54
in cui l'inquinamento luminoso,
spesso e volentieri, ne copre la visione.
00:03:01
Come si può immaginare,
00:03:02
i primi risultati
non sono stati eccezionali.
00:03:04
Devo dire che, all'inizio,
i risultati non erano per niente belli.
00:03:08
Però nel tempo sono migliorato.
00:03:09
Come ho fatto a migliorare?
00:03:11
Studiando molto, prima di tutto,
00:03:12
come sfruttare al meglio
la mia attrezzatura.
00:03:15
Ho studiato il fotoritocco,
00:03:16
perché comunque un po’
di fotoritocco è necessario
00:03:18
per estrapolare al meglio
i dettagli e il colore del cielo;
00:03:21
ma soprattutto ho studiato
00:03:23
il momento giusto
per realizzare queste foto,
00:03:25
che è, diciamo, il fattore fondamentale.
00:03:29
La Via Lattea, infatti,
è visibile, praticamente, tutto l'anno.
00:03:32
Però bisogna inquadrare
nella giusta direzione,
00:03:35
e nel giusto periodo dell'anno in realtà.
00:03:37
Questa che vedete
è la Via Lattea detta “estiva”.
00:03:40
È una Via Lattea,
una zona della Via Lattea,
00:03:42
che si vede per lo più nei mesi estivi.
00:03:45
In realtà già in questa
stagione è visibile,
00:03:47
solo che è visibile in ore
non particolarmente comode per scattare,
00:03:50
poco prima dell'alba,
quindi già con la presenza del Sole.
00:03:53
Più si va verso l'estate,
più diventa visibile in ore notturne,
00:03:56
e quindi è più semplice realizzare
gli scatti di questo genere.
00:04:02
Al contrario, in inverno,
si vede la Via Lattea “invernale”
00:04:05
che è molto meno interessante
rispetto a quella precedente.
00:04:08
Presenta meno colori, meno forme
00:04:10
e soprattutto ha
una colorazione meno intensa
00:04:14
che è quella che, quindi,
rende un po’ particolari gli scatti.
00:04:17
In inverno, al contrario, però,
00:04:18
si possono realizzare
scatti differenti, sempre astronomici,
00:04:21
più relativi alle galassie
e alle nebulose.
00:04:25
Infatti, in questo scatto
si può notare sul lato
00:04:29
quella piccola linea chiara
che è una galassia.
00:04:31
È la Galassia di Andromeda,
00:04:32
che è facilmente fotografabile
00:04:34
e in questo scatto,
pur molto grandangolare,
00:04:36
già si riesce a vedere chiaramente.
00:04:43
Un fattore importantissimo
quando si scatta, poi,
00:04:46
è tenere conto
di tutte quelle variabili,
00:04:48
e soprattutto del meteo.
00:04:49
Il meteo è uno dei fattori fondamentali
per ottenere una buona foto.
00:04:53
Quindi, una buona foto astronomica
si basa soprattutto sull'organizzarsi
00:04:56
e trovare, al di là
del giusto punto di scatto,
00:04:59
la giusta nottata
dove realizzare gli scatti.
00:05:02
Una nottata completamente tersa
00:05:03
aiuta particolarmente
la realizzazione delle foto,
00:05:06
ma teniamo anche in conto
00:05:07
che la presenza della Luna
va a offuscare la visione del cielo
00:05:10
e di conseguenza una notte senza Luna,
o con la Luna nuova,
00:05:13
è perfetta per realizzare questi scatti.
00:05:18
Uno dei problemi maggiori
della fotografia notturna
00:05:21
è l'inquinamento luminoso.
00:05:22
Purtroppo, l'inquinamento luminoso
va a coprire in qualche maniera il cielo,
00:05:25
creando questo effetto
offuscato su di esso
00:05:28
e creando questa forte dominante gialla.
00:05:30
Di conseguenza, la parte più importante
successiva allo scatto, del fotoritocco,
00:05:35
è proprio togliere questo effetto visivo.
00:05:38
L'effetto visivo, quindi,
va a coprire la visione del cielo.
00:05:41
La copre nella macchina fotografica,
ma la copre anche per i nostri occhi.
00:05:45
Di conseguenza, buona parte del lavoro
00:05:48
è relativo proprio a togliere
questo effetto visivo fastidioso.
00:06:30
Come avete visto in questo breve video,
00:06:32
l'inquinamento luminoso
è un fattore molto importante
00:06:34
che copre fisicamente
la visione del cielo.
00:06:36
Avete visto che, durante il video,
00:06:38
quasi i colori cambiavano
di volta in volta
00:06:40
proprio perché le luci artificiali
andavano, in qualche maniera,
00:06:43
a cambiare la tonalità del cielo
su cui si riflettono esse stesse.
00:06:46
L'Italia, purtroppo,
ha un fortissimo inquinamento luminoso,
00:06:49
quindi trovare zone in cui riuscire
a realizzare questi scatti
00:06:52
è quasi una sfida.
00:06:53
In Liguria, abbiamo la fortuna
00:06:54
di avere la zona
del Parco delle Cinque Terre
00:06:57
in cui è particolarmente buio,
quindi è fattibile realizzare queste foto.
00:07:00
Ma si possono trovare
anche tante altre zone interessanti.
00:07:04
Personalmente, sono rimasto stupito
scoprendo di trovare una zona così idonea
00:07:09
tra Genova Voltri e Arenzano.
00:07:11
Stranamente, in questa zona
c'è una serie di spiagge
00:07:13
in cui è particolarmente buio,
00:07:15
e dove spesso vado
a realizzare queste foto.
00:07:17
Diciamo che è il primo punto
in cui vado a scattare,
00:07:19
quando voglio provare dei nuovi scatti.
00:07:22
Poco tempo fa, alla fine
dell'estate scorsa,
00:07:24
ho realizzato proprio questa foto.
00:07:26
Una foto, diciamo, unica,
credo che sarà impossibile ripeterla,
00:07:29
in cui ho avuto, in contemporanea:
la visione dalla Via Lattea, da un lato;
00:07:32
e dall'altra parte, una tempesta
di fulmini sopra Genova.
00:07:35
Credo che sia stata totalmente la fortuna
00:07:37
che mi ha provato
quella sera in quel luogo,
00:07:39
però sono stato ripagato.
00:07:44
Con la continua voglia
di migliorare i miei scatti,
00:07:47
tempo fa ho fatto un po’ una pazzia,
00:07:49
quella che, sicuramente,
molti fotografi non farebbero mai.
00:07:51
Ho smontato la mia reflex,
e l'ho modificata
00:07:54
per migliorarla per l’astrofotografia.
00:07:56
È stata una modifica
un po’ azzardata, devo dire,
00:07:59
che non si dovrebbe fare.
00:08:00
E che però mi ha ampliato
le capacità di lettura del cielo notturno.
00:08:04
Fondamentalmente, come funzionano
tutte le macchine fotografiche,
00:08:07
ma anche i nostri cellulari?
00:08:09
Funzionano attraverso un sensore
che legge la luce che li colpisce.
00:08:13
Sul sensore è posto un filtro
che va a filtrare la luce
00:08:16
affinché la macchina possa vedere
00:08:18
dei colori simili
a quelli del nostro occhio.
00:08:22
Infatti, ciò che vede l'occhio umano
00:08:24
è una zona molto ridotta
dello spettro di emissione.
00:08:26
Esistono ad esempio
gli infrarossi, gli ultravioletti
00:08:29
che l'occhio umano non percepisce.
00:08:31
Al contrario, ci sono degli animali,
quali i rettili oppure gli insetti,
00:08:34
che invece possono vedere
queste lunghezze d'onda.
00:08:37
Io cosa ho fatto?
00:08:38
Fondamentalmente ho messo, al posto
del filtro originale della macchina,
00:08:41
che va a bloccare l'infrarosso,
00:08:43
un filtro che invece
ne consente la lettura.
00:08:45
Cosa ha fatto questa modifica?
00:08:47
Ha consentito alla mia macchina
00:08:48
di iniziare a leggere dei colori
che prima non poteva vedere.
00:08:51
Ha iniziato a vedere sfumature di colore
nei gas interstellari
00:08:54
che la macchina proprio
non poteva percepire assolutamente.
00:08:57
Con questa modifica, invece,
ha iniziato a vederli
00:09:00
e i miei cieli notturni sono stati
molto più colorati rispetto a prima.
00:09:07
La fotografia poi non è solo lato tecnico,
come ho parlato fino ad ora.
00:09:10
A volte è anche tanta,
tanta pianificazione.
00:09:13
Vi racconterò questo.
00:09:14
L'estate scorsa, a giugno,
00:09:16
ho raggiunto il rifugio Monzino,
in Valle d'Aosta,
00:09:18
sulle pareti del Monte Bianco.
00:09:20
Ho raggiunto questo rifugio
perché, l'estate precedente,
00:09:23
avevo visitato questo luogo
con alcuni miei amici
00:09:26
e avevo deciso, mi ero proposto l'idea,
00:09:28
di ritornarci una seconda volta
per realizzare gli scatti in notturna.
00:09:31
Avevo notato che il posto
00:09:33
era particolarmente adatto
a realizzare degli scatti
00:09:35
per la veduta che avevo sul panorama,
00:09:37
ma soprattutto perché immaginavo
che sarebbe stato particolarmente buio.
00:09:41
Di conseguenza, per diversi mesi
ho pianificato questa mia scalata.
00:09:45
È stata una scalata,
anche abbastanza difficile,
00:09:47
perché abbiamo trovato -
eravamo in due fotografi -
00:09:50
dei tratti innevati
e dei tratti di scalata,
00:09:52
quindi non era semplice scalare
già in queste condizioni,
00:09:55
oltretutto portando
tutta questa attrezzatura,
00:09:57
quindi oltre l'attrezzatura da scalata
anche quella fotografica.
00:10:02
L'esperienza vissuta
è stata indubbiamente bellissima,
00:10:05
perché vedere un luogo del genere,
in queste condizioni, era spettacolare.
00:10:09
Il problema qual è stato?
00:10:10
Verso il tramonto, notai che il cielo
non era perfettamente terso, come speravo,
00:10:14
ma trovai diverse nuvole.
00:10:16
Ero un po’ sconfortato
di cosa stava accadendo
00:10:18
e di conseguenza,
00:10:19
pensavo già di non ottenere
nessun risultato interessante.
00:10:22
Durante la nottata, però,
mi accorsi per caso
00:10:25
che nel cielo vi erano delle strane forme,
00:10:27
delle forme che non riuscivo
a interpretare.
00:10:29
Domandandomi cosa fossero,
provai a fare una foto,
00:10:31
e scoprii che in realtà stavo vedendo,
a occhio nudo, la Via Lattea.
00:10:38
È stato questo
00:10:40
lo scatto forse più riuscito
di tutti i miei mai realizzati.
00:10:43
Per quale ragione?
00:10:44
Perché offre la visione
dell'intero arco della Via Lattea.
00:10:47
E soprattutto,
00:10:48
la visione è particolarmente distinta
rispetto ad altri scatti.
00:10:51
Lo scatto è stato
molto difficile da realizzare,
00:10:54
non tanto tecnicamente,
00:10:55
ma per l'attenzione che ho dovuto dare
a tutte le fasi di scatto.
00:10:58
Per quale ragione?
00:10:59
Perché ogni errore fatto in quel momento
lo avrei ripagato a casa,
00:11:02
non avendo magari lo scatto necessario.
00:11:04
Lo scatto è, infatti,
una panoramica di sette foto verticali
00:11:08
e per ognuna di esse
ho dovuto realizzare più di una foto.
00:11:11
Alcune più chiare,
per esporre bene l'ambiente;
00:11:14
e alcune più scure,
00:11:15
per esporre quelle zone troppo luminose,
quali il centro abitato,
00:11:19
oppure il rifugio stesso
che vedete poco in basso.
00:11:25
È interessante anche notare
tutti gli oggetti celesti
00:11:28
che erano visibili in quella nottata
00:11:30
e che quasi si potevano
percepire a occhio nudo,
00:11:32
da quanto era terso il cielo.
00:11:36
Come dicevo prima,
00:11:37
il lato organizzativo è fondamentale
per realizzare queste foto.
00:11:40
E come potete vedere ho utilizzato,
prima della partenza, alcune applicazioni
00:11:44
che mi hanno aiutato a capire
la direzione dello scatto.
00:11:47
Per quale ragione?
00:11:48
Il rifugio, purtroppo,
rimane aperto tre mesi all'anno,
00:11:51
quindi in un periodo
tra giugno e settembre,
00:11:53
ho dovuto tenere in conto
delle fasi lunari,
00:11:55
ho dovuto tenere
un po' in conto anche il meteo.
00:11:57
In poche parole avevo
identificato, in un'estate,
00:12:00
tre o quattro occasioni per scattare.
00:12:01
Di conseguenza, ho dovuto
00:12:03
pianificare molto bene
quello che dovevo fare
00:12:05
e soprattutto scegliere l'inquadratura.
00:12:07
In qualche maniera,
sono arrivato sul posto
00:12:09
già sapendo quello che volevo ottenere
00:12:11
perché è l'unico modo
per ottimizzare la mia fase di scatto.
00:12:14
Questo è un altro scatto
in cui si notano ancora più dettagli.
00:12:17
Uno scatto più zoomato, rispetto a prima.
00:12:19
E anche in questo si possono notare
00:12:21
le diverse sfumature e colori
che compongono la Via Lattea.
00:12:24
E anche tante piccole nebulose,
00:12:25
che sono quelle macchie,
tendenzialmente più rosse,
00:12:28
che sono visibili nel cielo.
00:12:33
Tra i tanti scatti,
ho realizzato anche questo,
00:12:35
che è una tecnica completamente diversa,
00:12:37
questa è detta star trail.
00:12:38
È una tecnica di scatto
00:12:40
in cui la durata della nostra foto
non dura 8, 10 secondi,
00:12:43
come avviene normalmente
per il cielo notturno,
00:12:45
ma dura 25 minuti.
00:12:46
È un tempo molto lungo.
00:12:47
E cosa accade in questi 25 minuti?
00:12:49
Vediamo la rotazione della volta celeste:
00:12:52
l'unica stella che rimane fissa
è la stella polare.
00:12:54
Le altre stelle, invece,
00:12:56
lasciano queste strisce
che è la loro rotazione.
00:12:58
È quindi interessante pensare
00:13:00
che con la fotografia riusciamo
a fotografare il tempo,
00:13:03
che è qualcosa che noi
non possiamo vedere,
00:13:05
lo possiamo solamente percepire.
00:13:07
Quindi, grazie alla fotografia
lo trasportiamo nella realtà.
00:13:10
È anche interessante
pensare a un'altra cosa:
00:13:12
le stelle che stiamo vedendo noi
sono stelle che arrivano dal passato.
00:13:16
Il tempo che la luce impiega
00:13:19
tra l'essere emessa da una stella
e l'arrivare a noi,
00:13:22
può essere molto lungo.
00:13:23
Ad esempio, la luce del Sole
00:13:24
impiega otto minuti
per giungere fino a noi.
00:13:26
Quindi, le stelle che sono distanti
miliardi di anni luce
00:13:29
impiegano miliardi di anni
per arrivare a noi,
00:13:31
di conseguenza noi stiamo vedendo
un cielo del passato.
00:13:35
Quindi con la fotografia
00:13:36
noi possiamo ottenere qualcosa
che va oltre il nostro sguardo,
00:13:39
che va oltre quello
che è per noi la normalità.
00:13:41
Possiamo anche creare qualcosa
che non possiamo percepire,
00:13:44
come il passaggio del tempo.
00:13:46
A tal proposito, vi starete domandando
00:13:47
cosa abbia fatto all'inizio,
con quei lanci di sabbia.
00:13:50
In quel caso ho realizzato
una tecnica particolare,
00:13:52
in cui ho realizzato qualcosa
che in realtà non esiste,
00:13:55
ma lo realizzo e lo rendo reale
grazie alla fotografia.
00:13:59
Ho realizzato una tecnica come questa,
un abito di sabbia.
00:14:02
Questo non è lo scatto realizzato prima,
è un altro realizzato precedentemente.
00:14:06
Questa tecnica è una sorta
di mia piccola sfida
00:14:09
che ho avuto in questi anni.
00:14:11
Sono anni che sto sperimentando
questa tipologia di foto
00:14:13
in cui realizzo questi abiti
con diversi materiali.
00:14:16
Ho usato la sabbia,
ho usato della vernice e tanto altro.
00:14:23
Fondamentalmente, come avete visto,
00:14:25
realizzo diversi lanci di materiale
sul corpo della modella
00:14:28
e poi vado a riassemblare tutti gli scatti
assieme in Photoshop,
00:14:31
per riunire e ricreare l'abito intero.
00:14:34
È quindi una tecnica un po’ particolare.
00:14:36
Ma da dove nasce?
00:14:37
In realtà mi sono ispirato
00:14:38
a un noto fotografo
che si chiama Aurum Light,
00:14:40
che è stato il primo
a sperimentare questa tecnica.
00:14:43
Interessato dal suo risultato,
ho deciso di crearne una mia versione
00:14:46
e quindi ho iniziato a sperimentare
00:14:48
provando diverse tecniche di scatto
e tantissimi materiali.
00:14:52
Come potete immaginare,
quando si usa la vernice
00:14:54
è molto più caotico
che lanciare la sabbia,
00:14:57
come ho fatto prima.
00:15:00
Nel tempo, poi,
00:15:01
provando a discostarmi completamente
dai risultati iniziali,
00:15:05
ho deciso di passare
ad altri materiali, altri elementi:
00:15:08
in questo caso, del caffè e della verdura.
00:15:10
Ovviamente ho sempre usato
dei cibi scaduti, per non sprecare nulla,
00:15:14
e questo non va detto
assolutamente alle modelle.
00:15:17
(Risate)
00:15:19
Ho provato anche a realizzare
scatti più simpatici, alcuni pubblicitari,
00:15:23
anche per dare un aspetto
molto diverso al mio lavoro,
00:15:26
in qualche maniera variarlo sempre.
00:15:29
Successivamente,
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ho deciso di uscire dalla sala pose,
in qualche maniera,
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quindi non stare più in ambiente chiuso,
ma ambientare tutto in esterno.
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E quindi ho scelto diversi luoghi
dove ambientare questi scatti.
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È stato più difficile farlo,
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perché quando sono in studio
ho molta più attrezzatura disponibile,
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in esterno meno.
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Però ho ottenuto comunque
dei risultati interessanti,
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in qualche maniera ambientando
la figura, il materiale dell'abito,
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con l'ambiente stesso.
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Ad esempio, questo è uno
dei miei scatti preferiti,
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per quanto sia stato
uno dei più difficili da realizzare.
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Per quale ragione?
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Perché le foglie, quando le lanciavo,
volavano via, ovviamente,
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quindi ogni volta che facevamo un lancio
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dovevamo, per forza,
recuperare moltissime foglie.
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Come avete visto è un lavoro di squadra.
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Lavoro sempre con una o due persone
che mi aiutano nei lanci,
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perché una persona deve lanciare,
l'altra deve scattare.
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Quindi è sempre un lavoro di team questo.
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Recentemente, poi, ho deciso
di tornare in sala posa.
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Ho deciso di fare un lavoro
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completamente diverso
da quello precedente.
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Ho realizzato i dodici segni zodiacali
con questa tecnica dell'abito liquido.
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È una tecnica, in questo caso,
mixata con altre realtà:
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ho mixato con la grafica 3D.
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Sono andato a inserire la grafica 3D
per realizzare alcune parti dell'abito
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che non potevo realizzare
lanciando semplicemente la vernice
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e per realizzare poi i piedistalli,
quindi avevo bisogno di qualcosa in più.
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La cosa interessante, nella realizzazione
di queste foto, qual è stata?
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Cercare quel piccolo dettaglio
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che fosse rappresentativo
del singolo segno
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provando a mantenere, comunque,
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una continuità stilistica
tra tutte le foto,
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che era il fattore principale
per creare una serie intera.
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Giustamente, adesso vi faccio vedere
quello che abbiamo fatto prima.
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Mentre stavate vedendo i primi speaker,
io ero giù a "montare" l'abito.
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E questa è una versione molto velocizzata,
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giusto per farvi capire
quello che ho fatto.
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Fondamentalmente sono andato
a sovrapporre i vari scatti
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cercando di fonderli al meglio.
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Non è uno dei risultati
migliori, devo ammetterlo,
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perché ho lavorato molto di fretta
in uno spazio non completamente idoneo.
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Però vi dà un'idea
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di come il risultato si possa ottenere
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e quale sia la magia che sta
dietro a questa tipologia di foto.
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(Applausi)
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Per me, questa è la magia.
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Da un lato riuscire a trasportare chiunque
in luoghi che ho fotografato,
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in qualche maniera
farli rivivere agli altri.
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Dall'altra parte,
creare qualcosa che non esiste,
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e che con la fotografia,
invece, diventa reale.
00:18:21
Grazie a tutti.
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(Applausi)