00:00:00
giovanni verga tutti quanti avrete letto
00:00:02
comunque sentito parlare dei malavoglia
00:00:04
uno dei romanzi più importanti della
00:00:06
letteratura italiana perché leggiamo
00:00:07
verga ancora oggi beh innanzitutto per
00:00:09
il suo valore storico è un autore che ha
00:00:11
rinnovato la letteratura italiana ha
00:00:13
cambiato il modo di scrivere romanzi a
00:00:16
fine ottocento ma anche perché le sue
00:00:18
riflessioni e la sua attenzione alla
00:00:20
realtà alla verità dei fatti è ancora
00:00:22
estremamente attuale ci racconta cioè
00:00:24
ancora il mondo di oggi
00:00:26
la letteratura di vergare una
00:00:27
letteratura che raccontata al basso e
00:00:29
racconta il mondo degli emarginati ci fa
00:00:31
immergere totalmente nella realtà
00:00:33
davvero è presentata questo anche grazie
00:00:35
a delle nuove tecniche di scrittura che
00:00:37
per che utilizzerà ma ne parleremo
00:00:39
vediamo intanto la vita di giovanni
00:00:40
verga nasce il 2 settembre 1840 a
00:00:43
catania si forma nella scuola di
00:00:45
antonino abbate che era un letterato
00:00:46
patriota appassionato di poesia
00:00:48
romantica quindi verga riceve questo
00:00:51
tipo di formazione e infatti questa
00:00:52
influenza si nota fin da subito a soli
00:00:54
16 anni e scrive il suo primo romanzo
00:00:56
amore pari a un romanzo che vuole
00:00:58
raffigurare proprio le lotte
00:00:59
risorgimentali velleca passerà da
00:01:00
diversi anni a bizzini vicino catania
00:01:03
perché questi sono gli anni
00:01:04
dell'epidemia di colera nel 1854 in
00:01:07
particolar modo ci fu una grande ondata
00:01:09
di epidemia che costrinse verga a
00:01:11
spostarsi dalla grande città nei casi
00:01:14
iscrive all'università di legge ma
00:01:15
abbandona gli studi in quasi subito da
00:01:17
strada che vuole intraprendere per
00:01:19
esempio a quella del giornalismo ma non
00:01:20
solo dopo l'arrivo dei mille di
00:01:22
garibaldi a catania si arruola
00:01:23
addirittura nella guardia nazionale e
00:01:25
continua a scrivere nel frattempo
00:01:26
ispirato da tutto questo pubblica per
00:01:28
esempio i carbonari della montagna che è
00:01:30
un romanzo di nuovo risorgimentale il
00:01:32
primo grande cambiamento nella vita di
00:01:34
verga e quindi anche nella sua
00:01:35
produzione artistica sia quando si
00:01:38
sposta dalla sicilia a firenze firenze è
00:01:40
sicuramente un ambiente più ricco per la
00:01:42
sua ispirazione letteraria tra l'altro
00:01:44
in quegli anni era anche capitale del
00:01:45
regno d'italia e cominciano nome fate
00:01:47
nei suoi scritti non è più soltanto
00:01:49
quella patriottico risorgimentale ma è
00:01:51
anche quella romantica scrive per
00:01:52
esempio una peccatrice nel 67
00:01:54
in realtà sono anni molto difficili per
00:01:56
lui perché si sente in colpa per aver
00:01:58
abbandonato la sua terra d'origine per
00:02:00
aver abbandonato la sua famiglia e per
00:02:01
vivere sostanzialmente a carico della
00:02:05
sua famiglia
00:02:05
sperando che arrivi il successo
00:02:07
letterario in questo periodo infatti
00:02:08
verga sta frequentando i salotti
00:02:10
letterari più importanti di firenze
00:02:12
conoscere per esempio i pittori
00:02:13
macchiaioli l'incontro decisivo sempre a
00:02:15
firenze con luigi capuana e luigi
00:02:17
capuana sarà fondamentale per lui perché
00:02:19
insieme a lui getterà le basi per la sua
00:02:22
poetica verista luigi capuana ancora
00:02:24
oggi ha ricordato come il massimo
00:02:26
teorico del verismo e infatti negli anni
00:02:29
settanta cominciò a scrivere romanzi che
00:02:31
ancora oggi ricordiamo per esempio eva
00:02:33
oppure storia di una capinera romanzo
00:02:35
epistolare che parla di questa giovane
00:02:37
maria che è destinata al chiostro ma che
00:02:40
inizia una relazione appunto con un
00:02:41
giovane dal quale poi dovrà distaccarsi
00:02:44
dopo il periodo fiorentino c'è il
00:02:45
periodo milanese vergata al 72 si
00:02:47
trasferisce a milano che era sicuramente
00:02:49
una città ancora più aperta ancora più
00:02:50
dinamica rispetto a firenze qui si
00:02:52
fermerà per circa un ventennio entra nei
00:02:54
circoli culturali e mondani della città
00:02:56
entra in contatto con gli scapigliati in
00:02:58
con i quali avrà degli stretti rapporti
00:03:00
ed è effettivamente a milano che venga
00:03:02
scrive il più grandi capolavori comincia
00:03:04
a esserci un cambiamento nel suo modo di
00:03:06
scrivere viene pubblicata la novella
00:03:08
anedda che è un primo esperimento di
00:03:09
narrazione di un ambiente che è
00:03:11
rusticano di un ambiente che è popolare
00:03:13
e il successo di questa novella lo
00:03:15
spinge a scrivere in questo modo ormai
00:03:17
nel 1878 perche ha capito qual è la sua
00:03:20
strada pubblica il suo primo vero e
00:03:21
proprio racconto verista che conosciamo
00:03:23
tutti quanti che tutti quanti abbiamo
00:03:25
letto e il rosso malpelo raccoglie le
00:03:27
sue novelle in vita dei campi del 1880
00:03:29
una raccolta di otto novelle ambientate
00:03:32
della sicilia rurale con protagonisti
00:03:34
dei personaggi umili che vivono da
00:03:36
emarginati in una realtà del tutto lo
00:03:38
stile nel 1881 pubbliche ma la voglia di
00:03:41
cui a breve parleremo e poi pubblica
00:03:42
novelle rusticane nel 1883 questa volta
00:03:45
12 novelle e sempre ambientate in
00:03:47
sicilia diciamo quindi che in questi
00:03:49
anni per gazà scrivendo le sue
00:03:50
grandi opere viene addirittura
00:03:51
rappresentata a torino per la prima
00:03:53
volta all'opera cavalleria rusticana
00:03:55
tratta proprio della sua novella omonima
00:03:57
che ebbe un grande successo tra le
00:03:59
attrici c'era anche eleonora duse che
00:04:00
ricordiamo per d'annunzio sano anche
00:04:02
anni di grandi viaggi dei grandi
00:04:04
rapporti professionali incontrato l'ad
00:04:06
di cui parleremo nel 1888 un altro suo
00:04:09
grande romanzo mastro don gesualdo che
00:04:11
parla di questo gesualdo motta un uomo
00:04:13
di umili origini che si è costruito da
00:04:15
solo una grande fortuna gli anni 90 non
00:04:18
sono così produttivi come le erano stati
00:04:20
gli anni 80 per berg a verga ritorno a
00:04:22
catania e rimarrà lì sostanzialmente
00:04:24
fino alla morte
00:04:24
il suo nome è talmente grande e ormai
00:04:26
che nel 1920 viene addirittura nominato
00:04:28
senatore nomina che però lui riceverà
00:04:31
con una certa indifferenza morirà il 27
00:04:33
gennaio 1922 a catania entriamo per ora
00:04:36
nel dettaglio delle opere di verga per
00:04:38
cercare di capire al di là della sua
00:04:40
vita al di là della trama delle sue
00:04:41
opere
00:04:42
quello che mi arriva ci vuole comunicare
00:04:43
con i suoi romanzi quello cioè che ci ha
00:04:45
trasmesso perché i suoi romanzi sono
00:04:47
ancora attuali perché sono un importante
00:04:50
documento letterario ricordiamoci che
00:04:53
questi sono anche gli anni a livello
00:04:55
storico del positivismo tuttavia verga
00:04:57
non ha questa fede e ottimistica quasi
00:04:59
cieca del progresso che molti
00:05:01
intellettuali dell'epoca avevano al
00:05:02
contrario verga del positivismo prende
00:05:05
più che altro il metodo scientifico il
00:05:07
metodo di osservazione della realtà la
00:05:08
realtà va studiata osservato in modo
00:05:10
scrupoloso e poi raccontata questo
00:05:12
progresso nel quale tutta la belle
00:05:14
epoque credeva avrebbe portato poi
00:05:17
effettivamente il mondo alle due guerre
00:05:19
mondiali avrebbe portato il mondo
00:05:20
sull'orlo del baratro perché si rende
00:05:23
conto che in tutto questo sia l'inizio
00:05:24
della fine
00:05:25
è per questo che non riesce ad aderire
00:05:26
fino in fondo anzi comincia a rivolgere
00:05:29
la sua attenzione nei confronti delle
00:05:31
comunità rurali i confronti di quei
00:05:33
personaggi che sono i gradini più bassi
00:05:35
della scala sociale
00:05:36
sperando inizialmente di trovare quella
00:05:38
purezza che nel mondo
00:05:39
il progresso cominciava non esserci più
00:05:41
ma rendendosi conto invece molto presto
00:05:43
che erano stati corrotti dal
00:05:45
materialismo da questa idea
00:05:47
capitalistica del possesso
00:05:49
non a caso una delle sue novelle più
00:05:51
famose che ancora oggi presenta una
00:05:53
grande modernità e la roba che parla
00:05:55
proprio di questa ossessione di mazzarò
00:05:57
per i suoi possedimenti verga si rende
00:05:59
conto che alla base dei comportamenti
00:06:00
umani c'è questo bisogno di possedere di
00:06:03
avere questo ci porta sia verso quello
00:06:05
che viene definito giustamente il
00:06:06
pessimismo verdiano sia verso la fase è
00:06:09
quella velista cioè verga capisce che
00:06:11
tutta questa realtà va raccontata anche
00:06:14
perché in quegli anni questa esigenza
00:06:15
del vero non è soltanto un esigenza che
00:06:18
sente verga per esempio in francia
00:06:19
scrittori come zola avevano dato il via
00:06:21
a questa corrente definita naturalismo
00:06:24
cioè nei romanzi non ci si interessava
00:06:26
più delle storie dei grandi nobili dei
00:06:27
grandi nomi ma delle storie degli utili
00:06:30
e queste storie andavano raccontate con
00:06:31
lo stesso atteggiamento che ha un
00:06:33
ricercatore o uno scienziato nei
00:06:36
confronti della sua materia cioè in modo
00:06:37
impersonale come se fosse un inchiesta
00:06:39
sociale per la diceva proprio di
00:06:41
esaminare i suoi personaggi come un
00:06:43
medico esamina le patologie dei suoi
00:06:45
pazienti questo tipo di lavoro
00:06:47
permetteva secondo il naturalismo
00:06:48
francese di far emergere la realtà delle
00:06:50
cose e quindi di criticare la realtà
00:06:52
nella quale vivevano questi personaggi
00:06:54
in modo più efficace senza mettere il
00:06:57
proprio giudizio personale senza
00:06:59
commentare l'ottocento di solito penso a
00:07:02
manzoni con i promessi sposi l'autore
00:07:03
interveniva diceva la sua giudicava
00:07:06
moralmente quello che accadeva cioè
00:07:08
invece credeva che la realtà parlasse
00:07:09
già abbastanza da sola cioè soltanto
00:07:11
raccontando in modo oggettivo i fatti
00:07:13
veniva fuori la critica sociale verdetto
00:07:15
accordo sicuramente il verismo certa
00:07:17
alle sue radici ideologiche nel
00:07:19
naturalismo francese anche se ci sono
00:07:21
delle differenze da fare perché zola
00:07:23
crede che attraverso la letteratura ci
00:07:25
possa essere una denuncia sociale e
00:07:27
quindi un miglioramento della società
00:07:28
stessa
00:07:29
verga al contrario si limita a
00:07:31
raccontare quello
00:07:32
che vede e ad inserire tutto in una
00:07:34
visione estremamente persini stica in
00:07:36
cui non c'è possibilità di cambiamento
00:07:38
di miglioramento la vita è una marcia
00:07:40
spietata che travolge i vinti non a caso
00:07:42
il ciclo di romanzi che ha ideato tra
00:07:45
cui poi ricordiamo i malavoglia si
00:07:47
chiama proprio il ciclo dei vinti
00:07:49
cioè racconta le storie di questi
00:07:50
personaggi che sono vinti dalla società
00:07:53
dall'ambiente dal contesto in cui vivono
00:07:55
dalla legge spietata della realtà e
00:07:57
allora tutto questo pensiero nokia che
00:07:59
fare anche con la società con la vita
00:08:01
concreta delle persone
00:08:03
come si può tradurre in scrittura cioè
00:08:05
come si può rappresentare questa
00:08:08
ideologia a livello pratico verga
00:08:10
innanzitutto aderisce al cane
00:08:12
dell'impersonalità facendosi ispirare da
00:08:14
flaubert un altro grande autore francese
00:08:16
che diceva che l'autore nella sua opera
00:08:18
deve essere come dio nell'universo
00:08:20
presenti ovunque e visibile nessuna
00:08:22
parte e allora verga capisce che quando
00:08:24
scrive queste storie deve essere
00:08:26
completamente invisibile l'opera deve
00:08:28
sembrare fatta da sé che racconta la
00:08:29
storia se l'autore si eclissa e quindi
00:08:32
non accompagna più il lettore nella
00:08:33
comprensione dei fatti è il giudizio di
00:08:35
quello che avviene allora ci dovrà
00:08:37
essere un narratore e non onnisciente un
00:08:39
testimone anonimo che è completamente
00:08:41
integrato nell'ambiente in cui la storia
00:08:43
di svolgere riguarda quegli avvenimenti
00:08:45
con gli stessi occhi dell'ambiente in
00:08:47
cui vive quindi è in sintonia con quei
00:08:49
valori con quel modo di pensare in
00:08:50
questo modo quindi il narratore non si
00:08:52
mette a descrivere al lettore il
00:08:54
carattere dei personaggi è quello che
00:08:57
pensano i personaggi vengono fuori dai
00:08:59
loro comportamenti non da quello che
00:09:01
provano dentro perché non lo sappiamo e
00:09:03
non c'è narratore onnisciente che ce lo
00:09:04
raccontano questo modo il lettore è
00:09:06
sicuramente più coinvolto gli sembra di
00:09:07
galaxy fin da subito nella realtà
00:09:09
rappresentata un'altra sfida che si pone
00:09:11
fin da subito è quella
00:09:12
lingua c'è anche modo parlare i
00:09:14
personaggi come questo narratore
00:09:16
racconta i fatti
00:09:17
e qui c'è un problema gigante no perché
00:09:19
l'italiano di quegli anni non coincideva
00:09:22
con la lingua realmente parlata poi sul
00:09:24
territorio che era invece dialetto no a
00:09:26
seconda del luogo in cui ci trovavamo
00:09:28
allora perché non usare la lingua
00:09:29
italiana
00:09:30
perché quei personaggi non parlerebbero
00:09:32
quella lingua lì allo stesso tempo però
00:09:34
non può scrivere dei romanzi in dialetto
00:09:36
siamo destinati a un pubblico più grande
00:09:38
che allora la lingua di verga è una
00:09:39
lingua sostanzialmente italiana che però
00:09:41
è aperta le forme dialettali e aperta
00:09:44
soprattutto a livello di sintassi alla
00:09:46
semplificazione alla cadenza le
00:09:49
inflessioni che sono quelle dei dialetti
00:09:51
in particolar modo del dialetto
00:09:52
siciliano
00:09:53
tutto quello di cui abbiamo parlato è
00:09:54
evidente soprattutto nei due testi
00:09:56
principali di verga sicuramente la
00:09:58
novella rosso malpelo che inaugura la
00:10:00
svolta verista e il romanzo il primo del
00:10:04
ciclo dei vinti i malavoglia già rosso
00:10:06
malpelo il narratore è una voce interna
00:10:08
a questo mondo di miniera in cui vive
00:10:12
questo ragazzo che subisce pregiudizi e
00:10:15
le malignità di tutti soltanto per il
00:10:18
fatto di avere capelli rossi e quindi
00:10:19
proprio la voce popolare si esprime su
00:10:21
di lui dandogli una condanna che si
00:10:23
porterà avanti a vita il narratore
00:10:24
infatti si presenta fin da subito questo
00:10:26
nesso tra capelli rossi e cattiveria al
00:10:29
quale chiaramente l'autore verga ma
00:10:31
anche noi lettori mi auguro non possiamo
00:10:33
aderire è una voce popolare che viene
00:10:36
espressa però dal narratore stesso e
00:10:37
questo crea lo straniamento
00:10:38
cioè ci troviamo subito inseriti immersi
00:10:41
nel contesto anche valoriale in cui
00:10:44
racconto si svolge il personaggio è un
00:10:47
vinto è un emarginato è uno sfruttato
00:10:50
eppure non c'è una lettura pietosa da
00:10:52
parte dell'autore l'autore si limita a
00:10:54
raffigurare a mostrarci questo mondo
00:10:56
spietato nel quale vive rosso malpelo
00:10:57
per il quale non c'è possibilità di
00:10:59
miglioramento
00:11:01
tant'è che la sua storia finisce proprio
00:11:03
come tutti si aspettavano cioè
00:11:05
scomparirà per sempre nella miniera come
00:11:08
un diavolo proprio come quel diavolo che
00:11:10
tutti lui vedevano a causa dei capelli
00:11:12
i rossi l'altro testo di cui parlavo che
00:11:14
appunto i malavoglia il primo di questo
00:11:16
ciclo di romanzi ciclo dei vinti che poi
00:11:18
vergano riuscirà a completare il romanzo
00:11:21
è ambientato in un paesino di pescatori
00:11:22
il famoso acitrezza in un mondo che è
00:11:25
sempre uguale a se stesso da secoli un
00:11:27
mondo arcaico rurale nel quale però
00:11:29
comincia a penetrare e la modernità
00:11:31
questa vita di paese così monotona così
00:11:34
uguale a se stessa viene infatti scossa
00:11:36
dalla novità cioè questa famiglia decide
00:11:39
di investire in un carico di lupini cioè
00:11:41
questa famiglia di pescatori chiamati
00:11:42
malavoglia nome antifrastico cioè dice
00:11:45
il contrario di quello che erano erano
00:11:47
dei grandi lavoratori vivevano una vita
00:11:49
povera nella casa del nespolo tutti i
00:11:52
giovani ne andavano a lavorare sulla
00:11:53
loro barca chiamata la provvidenza
00:11:55
il problema è che quando il padre di
00:11:57
famiglia a padrón toni decide di
00:11:59
investire un carico di lupini e quindi
00:12:01
di inserire una novità all'interno della
00:12:03
sua vita sempre uguale
00:12:06
beh questo crea un dramma perché
00:12:08
effettivamente la provvidenza naufraga
00:12:10
il cargo di lupini preso a credito da un
00:12:12
usuraio se ne va praticamente tutto in
00:12:14
fondo al mare e perde la vita anche uno
00:12:16
dei personaggi della famiglia
00:12:17
bastianazzo da qui senza più la barca
00:12:20
cominciano una serie di disavventure per
00:12:22
tutta la famiglia famiglia che ha dei
00:12:23
personaggi memorabili come il giovane
00:12:25
ntoni ma anche il piccolo alessi che li
00:12:27
porterà sostanzialmente alla rovina ecco
00:12:29
questo romanzo sulla cui trama non mi
00:12:31
dilungo sarebbe bello direttamente
00:12:33
leggerlo mette in evidenza proprio
00:12:35
quella visione e fatalista tipica del
00:12:37
meridione di quegli anni cioè il mondo è
00:12:38
uno spazio chiuso regolato da tradizioni
00:12:41
secolari e la vita dell'uomo si può
00:12:42
muovere soltanto e dentro quello spazio
00:12:44
nel momento in cui l'uomo prova a uscire
00:12:46
da questo circolo vizioso sempre uguale
00:12:48
a se stesso è destinato al fallimento
00:12:50
utilissimo per spiegare tutto questo è
00:12:52
il concetto dell'ideale dell'ostrica di
00:12:54
cui verga parla in fantasticheria si
00:12:56
basa sull'idea che coloro che
00:12:58
appartengono ai deboli devono rimanere
00:13:00
legati alla propria famiglia al proprio
00:13:03
lavoro alle proprie tradizioni
00:13:04
per evitare di perdersi nel grande mare
00:13:07
del mondo per evitare che i pesci più
00:13:10
grandi li timori me quindi con
00:13:11
un'ostrica rimane attaccata al suo
00:13:13
scoglio i deboli gli ultimi devono
00:13:15
rimanere
00:13:15
attaccati alle loro tradizioni al loro
00:13:18
mondo altrimenti fuori il mare aperto li
00:13:20
mangerà ci sarebbero molte altre cose da
00:13:22
dire su verga e sui malavoglia
00:13:23
ricordiamoci però che prima di tutto
00:13:26
questi libri vanno letti perché sono
00:13:28
belli e perché ci raccontano ancora oggi
00:13:30
delle cose di tutti i nomi anche se sono
00:13:32
stati iscritti secoli fa
00:13:33
i malavoglia ci racconta proprio di
00:13:35
questa fiumana del progresso come la
00:13:37
definisce larga cioè questo avanzare del
00:13:40
tempo che non fa altro che lasciarci
00:13:43
vinti dei posti sulla riva dopo averci
00:13:45
travolti e annegati