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[Musica]
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salve cercatori del mistero e grazie per
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essere qui Oggi parleremo di una delle
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figure più importanti e influenti nel
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campo della conoscenza occulta
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dell'esoterismo e del misticismo Una
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donna straordinaria conosciuta come
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Elena Petrovna Blavatski Il suo vero
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nome era Elena Petrovna Han ma adottò il
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cognome Blavatski dopo il matrimonio con
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un colonnello di nome Labat Esploreremo
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i suoi misteriosi viaggi che la
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portarono in ogni angolo del mondo alla
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ricerca di un sapere antico considerato
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la radice delle culture che hanno
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dominato fin dagli albori dell'umanità
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Blava compì un lungo cammino per
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studiare le tradizioni più antiche del
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Tibet approfondire il buddismo e
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avvicinarsi a tutte quelle conoscenze
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che all'epoca erano considerate scienze
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occulte
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Il suo contributo più notevole fu la
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raccolta e la codifica di questo sapere
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in sei volumi che lei stessa definì
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teosofia una scienza filosofia che
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ambiva a unire religione scienza arte e
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natura in un'unica visione in un'unica
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coscienza Fu attraverso questo lavoro
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che introdusse all'occidente concetti
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come karma reincarnazione e registri
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akashici termini che fino ad allora
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erano sconosciuti al nostro mondo Ma il
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lascito di Blavatsky non si ferma qui
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Ella custodiva segreti che sfioravano il
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soprannaturale e ciò che ci ha lasciato
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in eredità attraverso i suoi scritti
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continua a sollevare interrogativi e ad
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affascinare i ricercatori dello spirito
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Elena nacque nel 1831 nella provincia di
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Yekaterino Zzavotsk nel sud della Russia
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Trascorse gran parte dell'infanzia con i
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nonni dai quali ereditò l'amore per la
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natura per i boschi e per la filosofia
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Immersa nelle leggende della vecchia
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Russia sviluppò una connessione profonda
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con il misticismo che permeava quelle
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terre un'aura misteriosa che come
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raccontava lei stessa aveva avvolto la
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sua anima e acceso il desiderio di
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scoprire tutti i segreti nascosti del
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mondo Eppure quell'ambiente familiare
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che l'aveva nutrita spiritualmente
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tentava anche di imprigionarla I parenti
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desideravano che Elena rimanesse una
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donna normale legata alla casa al
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matrimonio e ai doveri tradizionali ma
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dentro di lei ardeva una ribellione
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profonda Si rifiutò di sottomettersi e
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fuggì da quella realtà soffocante
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seguendo l'istinto di cercare qualcosa
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di più grande In seguito si innamorò di
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un colonnello di nome Labat e lo sposò
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prendendone il cognome Tuttavia il
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matrimonio fu breve durata e proprio la
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fine di quell'unione segnò l'inizio di
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una nuova vita Da quel momento Blavatsky
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si lanciò in un viaggio straordinario
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intorno al mondo Lasciò la sua patria a
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cui era profondamente legata con grande
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sofferenza ma sapeva che il suo cammino
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non poteva restare confinato in un solo
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luogo Doveva cercare la verità ovunque
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essa si trovasse E così fece dedicando
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ogni passo della sua esistenza alla
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scoperta del sapere nascosto
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dell'umanità Durante uno dei suoi viaggi
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si recò in Nord America dove apprese dai
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saggi tribali e dagli indiani d'America
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custodi di antiche conoscenze risalenti
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all'alba della civiltà grazie alla loro
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filosofia e cultura che parlava dei
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cacina degli opi e persino di uomini che
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vivevano nel sottosuolo Ma Blavatski non
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si fermò qui Viaggiò anche in Grecia in
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Egitto percorrendo ogni angolo d'Europa
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Fu però a Londra nel
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1851 che incontrò il grande maestro
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Kutumi un evento destinato a segnare
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profondamente la sua vita Fin da bambina
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Elena sosteneva di vedere ombre di
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percepire la presenza di persone che pur
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essendo normali ai suoi occhi lei
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affermava fossero morte
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In un'occasione ebbe persino un
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incidente con un cavallo Cadde rimanendo
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incastrata con la gamba e rischiò di
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morire investita e disintegrata
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dall'asfalto e dalle pietre Ma come
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racconta un'ombra comparsa dal nulla la
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sollevò e le salvò la vita Elena associò
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questo grande maestro Kutumi a quelle
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ombre interpretandolo come una presenza
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superiore capace di aiutarla
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spiritualmente Kutumi le trasmise due
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messaggi fondamentali Il primo
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riguardava la bomba atomica annunciata
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100 anni prima che venisse lanciata su
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Hiroshima e
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Nagasaki Per lui e per altri grandi
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maestri la bomba atomica rappresentava
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una seria
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preoccupazione Attraverso una serie di
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comunicazioni anche Elena percepì questa
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inquietudine per il futuro Il secondo
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messaggio fu a proposito di un libro
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maledetto assolutamente proibito
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nascosto nel luogo più segreto e
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protetto del Tibet Il libro intitolato
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Le stanzette di
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Ditan In sintesi questo libro custodito
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in un monastero tibetano narra che
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18.000 anni fa arrivarono sulla Terra
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esseri dall'aspetto umano ma che in
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realtà non lo erano privi di carne ossa
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e di un sistema nervoso Erano esseri
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onirici Queste entità si divisero si
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fusero tra loro e diero origine
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all'universo stesso Col tempo in
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quell'universo iniziarono ad apparire
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altre forme di vita fra cui dei giganti
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esseri autoriproducenti che venivano
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venerati come divinità da creature
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inferiori Successivamente sorsero anche
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esseri extraterrestri chiamati
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Atlantidei e dopo la loro caduta nacque
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l'umanità Naturalmente questo è quanto
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raccontano le stanzette di Ditan Non
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sappiamo se sia vero o meno ma se lo
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fosse cambierebbe radicalmente la nostra
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comprensione della storia Il Tibet
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tuttavia custodisce quel libro come se
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fosse un'antica reliquia probabilmente
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di valore inestimabile Quel libro di cui
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parlava Kutumi colpì profondamente Elena
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Lo cercò a ogni costo finché non lo
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trovò in Tibet poté sfogliarlo leggerlo
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e secondo lei ascendere trascendere e
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custodire quel sapere tanto
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amato Con il passare del tempo Blava
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affermò di aver scoperto il segreto per
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comunicare con i defunti
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Tuttavia molti spiritisti appassionati
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del paranormal si indignarono per le sue
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dichiarazioni Lei sosteneva che non
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esiste un ald là nessun luogo in cui
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vadano le anime dei morti Secondo
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Blavatski i defunti sono qui con noi
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convivono sul nostro stesso piano
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d'esistenza anche se non possiamo
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percepirli Inoltre sosteneva che essi
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siano come tracce residuali dell'anima
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impronte lasciate nell'ambiente Un'idea
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che richiama la teoria dei tulpa secondo
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cui le emozioni sono impregnare un luogo
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trascendere il tempo e assumere forma
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materiale energetica o
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spirituale Questa visione fu accolta con
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forte disappunto dagli spiritisti
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dell'epoca ma Blavatsky non si lasciò
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mai intimidire era uno spirito libero
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una ribella autentica La sua ricerca
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instancabile ben più vasta di quella di
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molti suoi contemporanei la portò a
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viaggiare in ogni parte del mondo
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ottenendo una conoscenza tanto vasta
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quanto profonda Era convinta con
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assoluta fermezza che gli spiriti non
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fossero ciò che la tradizione aveva
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sempre descritto ma qualcosa di molto
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più complesso e presente nel nostro
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stesso piano di realtà Il
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1875 segnò un anno cruciale per lei e
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per l'intero universo del sapere
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esoterico Fu in quell'anno che conobbe
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il colonnello Henry Holcott e insieme
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fondarono la società teosofica una
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pietra miliare per il pensiero occulto e
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spirituale Lo scopo della società era
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quello di unificare il sapere orientale
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con quello occidentale rendendo
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accessibili e comprensibili concetti
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fino ad allora estranei all'occidente
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come i registri akashici il karma e la
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reincarnazione Blavatski si fece
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portavoce di questi insegnamenti aprendo
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un ponte tra due mondi e diventando una
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vera pioniera del
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mistero Eh la società teosofica si
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fondava su tre principi fondamentali Il
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primo era la creazione di una
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fratellanza universale dell'umanità
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senza distinzioni di razza sesso colore
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della pelle o religione Un ideale di
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uguaglianza assoluta in cui tutti gli
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esseri umani potessero riconoscersi
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parte di un'unica grande famiglia Il
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secondo principio mirava all'unione di
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scienza religione filosofia e arte Blava
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riteneva che la scienza se separata dal
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pensiero filosofico e spirituale potesse
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condurre a forme di dogmatismo rigido
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proprio come accadeva con molte
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religioni Tutte a suo dire contenevano
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frammenti di verità ma presentati in
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modo da soggiogare l'individuo Solo una
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sintesi armoniosa di tutte queste
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discipline poteva condurre alla
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comprensione dell'essere del cosmo
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Questo concetto era il cuore della sua
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dottrina segreta un'opera monumentale in
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sei volumi in cui la teosofia veniva
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esposta come la chiave per percepire
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l'unità sottostante a tutte le cose Il
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terzo principio non meno importante era
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lo studio profondo della natura e
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dell'anima non solo umana ma anche
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animale e di ogni creatura vivente
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L'anima per Blavatsky era il centro di
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tutto Era necessario comprendere il
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perché della nostra esistenza da dove
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veniamo e dove siamo diretti La parola
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teosofia significa proprio sapienza
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divina la ricerca della conoscenza più
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profonda di Dio Ma Blavatski
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sottolineava che molte religioni ci
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avevano ingannato frammentando il divino
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in una moltitudine di nomi e figure La
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sua visione era più panteistica Dio è
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tutto e tutto è Dio Per comprendere
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l'infinito bisogna prima ritrovare se
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stessi Un aspetto affascinante della sua
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dottrina segreta è il contenuto stesso
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dei sei volumi nei quali si narrano
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storie straordinarie su ciò che sarebbe
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esistito prima dell'umanità Vi si
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descrivono esseri fatti di nebbia e
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fuoco entità oniriche che precedettero
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le prime razze umane Con il tempo
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secondo Blavatsky questi esseri
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lasciarono spazio agli esseri del nord
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gli Iperborei esseri eterei e saggi poi
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vennero i lemuriani creature dal corpo
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rettiliano e infine gli Atlantidei
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esseri ibidi a metà tra l'umano e
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l'ignoto la cui caduta avrebbe dato
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origine all'umanità moderna Ma la
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visione teosofica non si ferma al
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passato guarda anche al futuro Secondo
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questa filosofia l'umanità è destinata a
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evolversi ancora verso una sesta e una
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settima razza La natura di queste future
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razze dipenderà dalle scelte che
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l'umanità farà oggi Un concetto che
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richiama alcune profezie moderne come
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quelle di Baba Vanga che parlava di
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esseri umani destinati a trasformarsi in
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creature ibride e tecnologiche mutanti a
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metà tra uomo e macchina o tra uomo e
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bestia una visione intensa profonda e a
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tratti inquietante che ci invita a
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riflettere sul nostro cammino evolutivo
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e sul destino dell'essere umano nel
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grande disegno
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cosmico Detto questo è importante non
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interpretare alla lettera tutto ciò che
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afferma la teosofia Blavatski stessa
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ribadiva che la verità è relativa e che
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risiede dentro ciascuno di
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noi L'intento di oggi non era quello di
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convincere nessuno ma semplicemente di
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farvi conoscere la figura di Elena
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Blavatsky chi era quali erano i suoi
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interessi e quale lascito ha lasciato
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attraverso i volumi della dottrina
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segreta Parlare di lei mi ha fatto
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sentire quasi in dovere Ci sarebbe così
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tanto ancora da dire così tante scoperte
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pensieri e riflessioni i suoi scritti
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continuano a trasmettere da rendere ogni
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sintesi inevitabilmente incompleta Ma
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era giusto iniziare almeno a a
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tracciarne il profilo e ora come dico
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sempre il mistero è servito Prima di
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salutarvi voglio consigliarvi una
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lettura davvero particolare che trovate
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oggi nella sezione dei libri consigliati
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Si tratta di Prendi la pillola rossa
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scritto da Glenn Jeev e pubblicato da
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Edizioni Obelisco Unopera affascinante
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che raccoglie 14 saggi dedicati al film
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Matrix dei fratelli Wakowski
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analizzandone i simbolismi nascosti Il
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libro esplora temi profondi come il
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buddismo l'intelligenza artificiale il
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controllo delle macchine ma anche le
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cospirazioni e i riferimenti spirituali
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dietro la figura di Neo vista come
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metafora del nostro stesso mondo Si
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parla di realtà illusoria di mitologia
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di libertà e di risveglio della
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coscienza un testo ricco di spunti
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capace di farci riflettere su ciò che si
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nasconde dietro certe produzioni
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cinematografiche che a volte riescono
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davvero a trasmettere messaggi ben più
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profondi di quanto sembri E con questo è
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tutto per oggi
