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come si diventa artisti beh se qualcuno
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di voi a questa idea in testa e vuole
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studiare in tal senso
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molto probabilmente si scriverà a
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un'accademia di belle arti
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ma questo percorso che a noi sembra
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assolutamente normale
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non era scontato nella storia voi sapete
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che per tutto il medioevo e per tutto il
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rinascimento
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gli artisti si formavano in bottega
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quante volte noi abbiamo nominato le
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botteghe più importanti degli artisti
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più celebri che appunto accoglievano i
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ragazzini gli adottavano diciamo così di
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diventare i tutori legali e gli
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insegnarono tutto quello che sapevano
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del mestiere ma durante il rinascimento
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in particolare le botteghe erano un po
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un luogo chiuso privato nel senso che
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c'era una sorta di segretezza diciamo
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così del sapere che veniva trasmesso in
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forma individuale dal maestro agli
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allievi
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allora dobbiamo invece fare un passo in
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avanti se oggi voi potete iscrivervi
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all'accademia di belle arti lo dobbiamo
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quasi sicuramente a un gruppo di tre
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cugini li vedete qui re superi mostro un
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po meglio ecco sono tra cugini che si
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chiamavano annibale ludovico e agostino
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carracci erano originari di bologna ed
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erano tre artisti che fonderanno una
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accademia di belle arti
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la parola accademia in realtà derivata
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ancora una volta dal greco e fa
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riferimento a quella scuola di filosofia
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di platone che platone aveva nel iv
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secolo avanti cristo e fuori le mura di
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atene e prenderebbe il nome la parola
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accademia da un personaggio un certo
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academy che aveva donato il terreno su
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cui appunto platone patore ai suoi
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discepoli non discorrevano di filosofia
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facendo invece un salto in avanti nella
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storia forse la primissima accademia di
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belle arti una scuola in cui poter
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imparare le arti e probabilmente è stata
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appunto la accademia di arti ed elise le
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arti del disegno di firenze istituite da
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cosimo primo de medici nel 1563 su
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consiglio ancora una volta niente meno
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che di giorgio vasari ancora una volta
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lui ma dovremo aspettare la fine del
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cinquecento in particolare del 1582 in
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poi perché questi tre personaggi che vi
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sto mostrando che dicevo due fratelli
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hannibal e agostino e un cugino ludovico
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carracci perché questi tre personaggi
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posti tra cugini fondassero la prima
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vera e propria accademia di belle arti
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l'accademia che i tre creeranno a
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partire vi ripeto dal 1582 fino ad
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arrivare all'apertura vera e propria di
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quella che poi diventerà l'accademia
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importante nel 1590 ecco fonderanno
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dapprima una accademia che si chiamava
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accademia del naturale
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l'idea era quella che gli artisti
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dovessero essere ispirati dalla
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riproduzione del vero il naturale come
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la natura il luogo in cui poter trovare
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la realtà il vero era un po una sorta di
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risposta contro il tardo manierismo che
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nel cinquecento aveva in qualche modo
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preso piede un po in tutta italia e in
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qualche modo era davvero uno
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modo di invece avvicinarsi all'idea
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vasariana di nuovo vasari è appunto la
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ricerca del vero della verosimiglianza
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la mimesi limitazione del naturale
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appunto proprio come antitesi agli
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eccessi del tardo manierismo di cui vi
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accennavo ma dopo il primo nome
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accademia del naturale questa accademia
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nel giro di qualche anno muterà il nome
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e si trasformerà nella accademia dei
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desiderosi pensate a questo termine che
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bello desiderosi volevano in qualche
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modo i tra cugini descrivere il
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desiderio che stava dietro la formazione
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che gli artisti dovevano intraprendere
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perché adesso vi racconto che
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contenevano diverso questa accademia
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rispetto alle botteghe ma finiamo con
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parlare dell'accademia vera e propria
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appunto che dal 1593 fonderanno a
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bologna si chiamava accademia degli
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incamminati
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pensateci l'idea è quella di
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intraprendere un percorso incamminarsi
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partire avendo la consapevolezza che
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studiandosi gli artisti avrebbero potuto
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compiere un percorso di maturazione
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molto bella come idea seconda ma l'idea
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che si studia per imparare a certamente
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non per non perché già si è bravi e
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dotati allora io vi dicevo che questi
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tre cugini due fratelli e un cugino
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davvero avranno un ruolo molto
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importante perché quella era l'idea di
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fondo cosa c'era di diverso rispetto
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alle accademie scusate ripeto alle
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botteghe medievali rinascimentali in cui
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si formavano prima gli artisti
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l'idea era quella di proporre agli
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artisti o ai futuri artisti una
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formazione completa sia pratica come era
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sempre stato che teorica e questa era la
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grande novità pensate che gli artisti
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che potevano iscriversi i progetti
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promessi artisti che potevano iscriversi
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a questa accademia avevano a
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disposizione dei libri pubblicati ormai
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siamo nell'epoca in cui i libri erano
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abbastanza diffusi quindi artisti
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potevano studiare su questi testi
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e potevano inoltre disegnare dal vero
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dei modelli nudi anche questo è una
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possibilità nuova e importante perché
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ricordiamoci che siamo in piena
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controriforma e ricordiamoci che rotola
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data 1580 2590 ricordiamoci che pochi
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anni prima appena morto michelangelo
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buonarroti 1564 era stato chiamato
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daniele da volterra a coprire i nudi
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mancherà angeles chi del giudizio
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universale della sistina quindi davvero
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no anche poter dipingere disegnare dal
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vero i nudi modellino di in piena
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controriforma e rappresentava una grande
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novità e allora l'idea era quella di una
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formazione completa vi dicevo è un po
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come per i poeti o come per i musicisti
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cioè gli artisti l'avevamo già visto
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come grande tema durante tutto il 500
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non volevano più essere considerati
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soltanto degli artigiani
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conosciamoli un po meglio allora questi
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tre personaggi che vi faccio vedere
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velocemente non mi fermo assolutamente
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sulle opere ma voglio un po raccontarvi
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qualcosa in più il primo di cui vi
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voglio parlare è ludovico il cugino dei
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tuoi fratelli ludovico carracci
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diciamo che era quello che si occupava
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più della componente pratica pittorico
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tecnica diciamo così per lui era
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importantissimo che le figure potessero
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ispirare modestia santità e devozione
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ricordiamoci sempre e ve lo racconterò
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ancora meglio tra un attimo che la
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controriforma aveva avuto un ruolo
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importantissimo anche per gli artisti
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dal concilio di trento erano usciti
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anche dei testi scritti da due cardinali
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pensate niente meno che il cardinale
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carlo borromeo arcivescovo di milano
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carlo borromeo che diventerà
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veneratissimo come sappiamo verrà poi
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fatto santo agli inizi del seicento
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verrà diventerà un grande personaggio a
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cui ispirarsi che avevate scritto un
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testo appunto per dare indicazioni alla
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architetti pittori et scultori su come
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processi al mondo dell'arte ma ci sarà
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un secondo cardinale si chiamava
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gabriele paleotti ve ne parlerò meglio
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tra un attimo che aveva pubblicato un
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testo davvero significativo per i
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pittori in particolare è in questo caso
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davvero questa idea di ispirare modestia
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santità e devozione è era il punto di
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riferimento visto mostrando in questo
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senso alcuni dipinti di ludovico
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carracci in cui vedete queste sono due
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diverse annunciazioni innanzitutto
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vorrei mostrarvi che siamo comunque in
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un epoca in cui diciamo che dal
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manierismo si tengono valide validi
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modelli culturali quindi sicuramente
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vedete che questi artisti si ispirarono
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e non artisti bolognesi tutti e tre ma
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si ispiravano alla grazia raffaellesca
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ai le conquiste michelangiolesche al
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colorismo veneto e ad alcune componenti
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espressive sentimentali tipiche di
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correggio che è un artista che aveva
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appunto è lavorato in particolare nella
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zona di parma ricordiamoci che i cugini
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erano appunto bolognesi quindi la zona
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era un po quella ma vedete che quando si
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parla di pittura controriformata della
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controriforma prima del tardo
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cinquecento in questo senso anche
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l'unico carracci non sfugge alla
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definizione la pittura della
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controriforma
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con questa richiesta di ispirare
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modestia santità e devozione nei fedeli
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e vedete che allora i santi e le sante
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spesso hanno passato il termine io dico
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spesso che i santi al santone santa in
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particolare ri sentono un po di un
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effetto gatta morti smo cercate di
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capire cosa intendo le gatte morte avete
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presente quando le ragazze che vogliono
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fare una certa impressione ruotano
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inclinano un po la testa e sbattono gli
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occhi con un'espressione un pochettino
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un'area pentita diciamo così ecco queste
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sante dovevano un po suscitare questo
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senso di santità di modesti di devozione
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quindi vedrete che le santana sempre
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delle espressioni molto dolci molto
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aggraziate e spesso
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personaggi guardano negli occhi santi
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guardano negli occhi i fedeli ma hanno
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una gestualità che riprende le
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gestualità del moto il fiato leonardesco
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e tutto quello che era successo nel 500
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ma davvero con questo intendo un po no
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di ddv fare scuola ai fedeli che
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osservavano le immagini vi faccio notare
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in particolare in questa immagine di
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ludovico carracci vedete che c'è una
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ispirazione anche molto forte a tiziano
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vedete che vi può venire in mente
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nell'impostazione della composizione la
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pala pesaro con una prospettiva
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accidentale la madonna il bambino messi
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di lato della chiesa dei frari appunto
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di tiziano quindi vedete che gli
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elementi che i personaggi che i carracci
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filtrarono erano un po quelle certo
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c'era anche un ispirazione se vogliamo
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anche prettamente manieristica in parte
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anche pontormo rosso fiorentino ma si
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cercava di tre cugini cercare un po di
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eliminare gli eccessi del tardo
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manierismo anche se appunto denominato i
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personaggi del primo manierismo toscano
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ma vedete che appunto no il
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michelangiolismo questi forme anatomiche
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importanti delle composizioni molto
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articolati e spesso con delle torsioni
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dei personaggi in grande movimento anche
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sicuramente tutto questo era filtrato
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nelle opere di ludovico carracci vi
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presento il secondo personaggio forse
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per quanto riguarda la accademia quello
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più importante agostino carracci eccolo
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qua in un autoritratto giovanile era il
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più colto dei tre personaggi e in
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particolare noi conosciamo alcune sue
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opere perché lui sa essere anche un
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grande incisore che filtra tantissime
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opere antiche coppia proponendole poi in
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versione incisione tantissime opere di
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altri artisti che lo avevano preceduto
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quindi davvero un artista che permette
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di fare un discorso di studio guardate
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qui dietro è il tempietto di san pietro
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in montorio di bramante è sicuramente
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qui c'è una ripresa questo punto in e ai
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banchi ve ripresa delle stanze vaticane
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di raffaello ma non solo ci sono decine
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di
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personaggi della pittura cinquecentesca
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che vengono evocati dalle immagini di
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queste incisioni il nostro agostino
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carracci era anche un non si limitava a
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riprodurre in incisione opere importanti
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questo sarebbe da tintoretto quindi da
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un artista del tardo manierismo del
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secondo manierismo veneto meraviglioso
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non si limitava semplicemente a
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riprodurre ma avrà anche una sua
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produzione autonoma come incisore e come
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pittore in alcuni casi ci sono anche
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delle scene abbastanza particolare c'era
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una serie di decisioni ezio non le lasci
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vie in cui si possano trovare delle
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forme e delle immagini appunto la
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scimmia lascive come ci dice il termine
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stesso dell'immagine anche erotiche
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abbastanza interessante che andrebbe un
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po contro tutto quello che vi sto
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dicendo
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per quanto riguarda la controriforma ma
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tornando alla pittura guardate un
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dipinto di agostino carracci di nuovo
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vedete quanti elementi possano essere
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citati l'espressività dei personaggi
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esasperata questa devozione questo
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eccesso questo sentimentalismo un posto
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gatta marxismo in termine mio è sia
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chiaro non è della storia dell'arte
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questa espressione per avuto a capire
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cosa intendo e poi davvero questa
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citazione molto bella non il colorismo
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bene tutto il tonalismo guardate questo
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effetto del paesaggio quante volte
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abbiamo aiutato ma questi squarci
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azzurri è una componente giallorossa tra
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lanciata appunto che crea un effetto di
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profondità prospettica tipica della
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pittura veneta del tonalismo ma c'è una
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cosa importante è raggiungere a questo
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punto vi dicevo che agostino era il più
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colpito dei tre era il più colto era
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quello che faceva spesso riferimento
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alla classicità e alla storia come fonte
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d'ispirazione e insegnava lui e
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all'accademia storia dell'arte e in
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filosofia perché è una cosa importante
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che non vi ho ancora detto che al di là
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della formazione sulla storia dell'arte
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degli artisti passati o presenti gli
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artisti che studiavano l'accademia di
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belle arti e questa è la grande
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differenza degli incamminati era che gli
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artisti avevano questa formazione
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completa ve l'ho già detto più volte ma
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non vi ho detto in cosa consistesse
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questa
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questa formazione cioè a parte la
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componente tecnica e pratica gli artisti
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studiavano lettere filosofia matematica
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geometria anatomia e quindi voi capite
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che era molto importante di questo
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discorso perché vi sto mostrando qui
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in particolare il frontespizio di un
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testo scritto dal cardinale bolognese
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gabriele paleotti di cui vi parlavo
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prima proprio questo discorso intorno
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alle immagini sacre e profane un testo
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scritto appunto dopo il concilio di
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trento e che voleva il contare dire agli
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artisti come dovevano rappresentare le
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singole scene
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ora inter che vi sto facendo vedere
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questo testo parlandovi di agostino
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carracci in particolare perché agostino
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si interrogava sulla formazione completa
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degli artisti aveva introdotto in questa
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accademia in sostanza il tre cugini che
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prema in particolare costino avevano
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proposto questo studio completo per gli
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artisti perché volevano che gli artisti
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potessero diventare persone colte cioè
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il disegno e la fase di studio
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preliminare erano anche un momento di
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studio per analizzare tutti i problemi
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connessi al significato dell'opera che
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si stava elaborando e al messaggio che
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si voleva trasmettere cioè usciamo dall
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idea che gli artisti dovessero
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semplicemente imparare a disegnare o di
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disegnare in prospettiva secondo
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anatomia le proporzioni da piene ma
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dovevano anche imparare a ragionare in
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termini culturali in senso esteso
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dovevano formarsi e qui entra in gioco
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il cardinale paleotti perché il
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cardinale paleotti in questo testo che
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gli store di come sto notando la foto e
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spicchio scriverà anche le immagini
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senza tasti dire che prose
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importantissime le immagini penetreranno
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dentro di noi con molta più violenza che
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le parole non era nuova l'idea già il
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papa gregorio nell'antichità avevano
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suggerito quest'ipotesi della potenza
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espressiva delle immagini ma nell'epoca
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della controriforma di capire
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l'importanza il valore fondamentale
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della di comunicazione delle immagini è
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davvero significativo
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ripeto le immagini penetreranno dentro
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di noi con molta più violenza sentite
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l'espressione che le parole ecco a
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questo punto è fondamentale che gli
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artisti non siano meri esecutori ma
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importantissimo che gli artisti possono
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avere una loro cultura affinché possano
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poi sviluppare una sensibilità
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consapevole per produrre un effetto
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guidato e quindi sto di nuovo citando il
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cardinale paleotti un effetto guidato a
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persuadere il popolo e tirarlo ad
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abbracciare alcune cose pertinenti alla
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religione
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ora questa idea che l'artista debba
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essere un uomo colto che può progettare
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affinché poi si possa guidare i fedeli
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nella direzione scelta cioè un artista
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consapevole non semplicemente un
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esecutore ecco è un'idea molto nuovo
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modernissima tenete presente non vi ho
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detto che questa accademia l'accademia
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incamminati diventa a questo punto la
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prima scuola privata di pittura dell'età
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moderna ma in questa logica l'artista
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che non è più semplicemente un esecutore
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questo è davvero molto molto importante
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se pensate anche che quando io vi ho
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parlato del barocco
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io vi ho detto gli artisti barocchi
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diventeranno lo strumento di propaganda
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politica della chiesa ecco il punto sta
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qui gli artisti formati in senso esteso
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come persone colte che hanno sviluppato
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una sensibilità di un certo tipo possono
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mettere il loro lavoro al servizio in
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particolare ovviamente della chiesa ecco
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che quindi dal consiglio di trento
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nasco vescono queste indicazioni questi
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testi questi veri e propri manuali
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questi tommy insomma importantissimi per
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gli artisti su cui formarsi e studiare a
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questo punto vi mostro l'ultimo dei tre
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i cugini annibale carracci sicuramente
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il più importante dei tre e dimostro un
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suo ritratto
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vi dico subito che il nostro annibale
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carracci vive tra il 1560 il 1609 e vi
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dico anche che vi ricorderete il famoso
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processo intentato a caravaggio nel 1603
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quando caravaggio insieme alla ciurma
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dei suoi amici scanzonati notturni aveva
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fatto comparire questi versi che
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dileggiavano e umiliavano il pittore
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maglione vi ricordate giovanni maglione
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allora durante quel processo vi
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ricorderete che caravaggio ne aveva
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approfittato per fare l'elenco dei
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pittori aveva detto io conosco tutti i
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pittori di roma non tutti sono valenti
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uomini mai vari uomini sono e aveva
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fatto un elenco di quelli che erano i
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suoi amici di pittori che stimava tra i
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pittori valent uomini che caravaggio
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stimava ebbene sì eccolo qui c'era anche
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annibale carracci questo sicuramente ci
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propone una visione interessantissima
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del personaggio allora vi mostro in
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questo momento soltanto alcune opere
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perché vi faccio un video la parte su
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un'opera importantissima di annibale
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carracci su cui voglio farvi riflettere
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ma intanto vi mostro questa
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incoronazione della vergine
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ancora una volta le caratteristiche
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della pittura devozionale è poss
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tridentina sono evidenti anche se dei
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tre anni brera sicuramente che dicevo
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l'artista più dotato in senso puramente
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pittorico per quanto riguarda la
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composizione l'uso della luce il
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colorismo ma la sapienza vi dicevo a
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questo punto gli artisti pensateci da
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questo momento in poi dobbiamo già
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avevano notato in questo senso i grandi
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artisti del cinquecento ma da questo
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momento in poi non potremo più
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considerare gli artisti come dei
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semplici pittori esecutori è l'idea già
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file l'ottava in tal senso già
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michelangelo leonardo nota vale tal
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senso ma il nostro animale ai carracci
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sicuramente sarai più dotato dei tre
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cugini
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non a caso qui vi faccio vedere la sua
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assunzione in cielo di maria che
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troviamo
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niente meno che nella cappella cerasi di
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santa maria del popolo
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questo nome di risulta assolutamente
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conosciuto perché vi ricorderete che
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nella cappella c'era di questa una pala
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d'altare centrale il 22 i due teneri
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laterali erano rappresentavano la
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crocifissione di san pietro e la
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vocazione di san paolo di caravaggio
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vi ricorderete appunto la cessione di
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san pietro quella incredibilmente
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importante rivoluzionaria con i
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personaggi gli esecutori materiali messi
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in primo piano il pari di san pietro e
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dall'altra parte la famosa vocazione del
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cavallo come la chiamano gli storici
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dell'arte appunto è di caravaggio quindi
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questa è la pala d'altare centrale ecco
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che vedete che pur nella diversità toni
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di colore di caravaggio erano totalmente
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diversi talmente di forma in questa è
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ancora in una pittura che è ancora
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cinquecentesca da un certo punto di
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vista vedete ancora il colorismo veneto
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o il colore di colore di raffaello
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tiziano michelangelo raffaello tutto
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questo filtrato da correggio davvero
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questi sicuramente questi elementi sono
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tutti importanti dal 1595 annibale
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carracci però si sposterà a roma e in
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particolare io non mi fermo su questa
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opera ma sappiate che realizzerà
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affrescherà insieme degli aiuti
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evidentemente la galleria di palazzo
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farnese tra il 1598 il 1600 che è quella
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che vedete in questo momento vedete un
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tema mitologico trattato però secondo
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davvero l'apoteosi della della
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riflessione classicistica del
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naturalismo e di classicismo che avevano
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attraversato il 500
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con questa bellissima immagine mi fermo
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tra un attimo vi racconto qualcosa di
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più
