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ciao ragazzi vi ricordate la prima
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guerra di indipendenza
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beh ormai lo sapete la prima guerra
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d'indipendenza si era conclusa con una
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sconfitta per i savoia che non erano
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riusciti a cacciare gli austriaci
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dall'italia
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penserete forze che il regno di sardegna
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si sia reso così facilmente
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sapete tutti che c'è stata anche una
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seconda guerra di indipendenza ma come
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si è arrivati a questa
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lo scopriremo insieme in questa lezione
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andiamo a cominciare il regno di
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sardegna dopo la sconfitta della prima
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guerra di indipendenza
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se per risollevarsi rapidamente grazie
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all'opera di camillo benso conte di
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cavour e gli diede un notevole impulso
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all'economia del regno realizzando
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canali di irrigazione che permisero di
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sviluppare l'agricoltura ampliando la
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rete ferroviaria del piemonte che
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divenne la più estesa d'italia ed
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incentivando il commercio con l'estero
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tutto ciò fece del piemonte la regione
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più progredita d'italia a quei tempi
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anche nei rapporti tra stato e chiesa
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il regno di sardegna aveva un
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atteggiamento moderno cavour infatti
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sosteneva al celebre principio libera
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chiesa in libero stato che significava
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che alla chiesa spetta il compito di
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occuparsi delle questioni religiose e
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non di intervenire in quelle politiche
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poiché è lo stato che deve occuparsi di
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questioni politiche senza a sua volta
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intervenire in quelle religiose e
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garantendo a chiunque la libertà di
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professare la propria fede
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insomma le due istituzioni devono
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rimanere assolutamente separate dopo
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aver fondato nel 1848 il giornale il
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risorgimento che diede il nome a questo
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periodo storico capurro fu nominato
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presidente del consiglio dei ministri
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nel 1852 riguardo all'indipendenza
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dell'italia
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egli sosteneva che solo il regno di
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sardegna poteva realizzarla
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perché era l'unico stato italiano non
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sottomesso all'austria
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per questo motivo nel regno di sardegna
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si rifugiarono numerosi esuli
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perseguitati per le proprie idee
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politiche e cacciati dal governo
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austriaco o dagli altri stati italiani
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per ottenere l'appoggio delle potenze
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europee cavour approfittò della guerra
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di crimea scoppiata nel 1854 tra
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inghilterra francia e turchia contro
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l'impero russo cavour decise di inviare
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delle truppe del regno di sardegna a
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combattere al fianco di francia e
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inghilterra
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una spedizione di 15.000 uomini
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i bersaglieri comandati dal generale la
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marmora parti per la crimea nel 1855
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contribuendo alla vittoriosa battaglia
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della cernaia questo permise a cavour di
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sedere insieme ai capi delle grandi
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potenze europee nella conferenza di pace
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di parigi del 1856 e di presentare loro
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la questione dell'indipendenza italiana
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intanto in italia si verificarono altri
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moti di ispirazione mazziniana ma
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fallirono tutti particolarmente tragico
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il tentativo di rivolta di carlo
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pisacane nel 1857 pisacane giunto a
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sapri al confine tra la campania e la
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basilicata fucis e insieme ai suoi
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compagni dai contadini del luogo che ne
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avevano scambiati per briganti e avevano
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avvertito l'esercito borbonico
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il tragico episodio è ricordato nella
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poesia la spigolatrice di sapri che
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recita eran trecento eran giovani e
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forti e sono morti
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il fallimento di questa spedizione
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dimostrò che le masse popolari del
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mezzogiorno non erano affatto pronte
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alla rivolta
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inoltre il tragico esito di questi moti
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fece allontanare molti patrioti da
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l'ideale democratico e repubblicano di
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mazzini convincendoli che l'unica
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realistica speranza di unità nazionale
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era legata al regno di sardegna e al
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progetto politico di cavour
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dopo la conferenza di pace di parigi del
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1856 avvenne un episodio molto
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spiacevole che rischia di compromettere
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l'amicizia tra la francia e il regno di
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sardegna nel 1858 il repubblicano
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italiano felice orsini attentò alla vita
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del re di francia napoleone iii con una
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bomba cavour riuscì a convincere
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l'imperatore che in realtà questo
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episodio dimostra la gravità della
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situazione italiana per cui bisognava
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intervenire al più presto per appoggiare
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il progetto del regno di sardegna
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così dopo lunghe trattative cavour e
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napoleone iii firmarono degli accordi
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segreti applaudire nel luglio del 1858 e
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si prevedevano che napoleone iii sarebbe
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intervenuto militarmente contro
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l'austria solo se questa avesse
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dichiarato guerra al regno di sardegna e
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che dopo la vittoria il regno di
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sardegna avrebbe ceduto alla francia
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nizza e la savoia regioni in origine
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francesi che erano state assegnate al
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regno in sardegna dopo il congresso di
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vienna
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ricordate i famosi stati cuscinetto per
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provocare l'attacco dell'austria cavour
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schierare truppe sabaude sul fiume
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ticino presso il confine con il lombardo
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veneto
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accanto ai soldati c'erano migliaia di
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volontari giunti da tutta italia
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alcuni comandati da garibaldi l'austria
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inviò un ultimatum
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a vittorio emanuele ii intimandogli di
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disarmare l'esercito il re ovviamente
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rifiutò e le truppe austriache varcarono
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il confine
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il 29 aprile 1859 dall inizio alla
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seconda guerra di indipendenza
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le truppe franco piemontesi ottennero
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rapidi vittorie a palestro e magenta
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napoleone iii e vittorio emanuele ii
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entrarono in milan all 8 giugno
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liberandola mentre gli austriaci si
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ritirarono presso il famoso quadrilatero
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contemporaneamente garibaldi liberava
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varese como bergamo e brescia mentre a
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firenze parma modena e bologna
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furono proclamati dei governi provvisori
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e venne richiesta l'annessione al regno
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di sardegna
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a questo punto napoleone iii ebbe paura
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che la situazione gli sfuggisse di mano
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egli aveva intuito che cavour la non si
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sarebbe limitato a liberare l'italia
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settentrionale come prevedeva il loro
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accordo ed era preoccupato per le sorti
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di roma e per l'indipendenza del papa e
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del suo stato
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inoltre questa guerra era diventata
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assai impopolare a parigi a causa delle
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numerose perdite francesi in battaglia
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per questi motivi napoleone iii firmò
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con l'imperatore francesco giuseppe
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l'armistizio di villafranca l'undici
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luglio 1859 senza consultare gli alleati
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sabaudi lance e accedete la lombardia
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alla francia perché la consegnasse al
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regno di sardegna ma si tenne l'intero
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veneto vittorio emanuele ii accettò
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all'apporto ma cavour indignato diede le
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dissi
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dopo qualche neve con lo storno al
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governo e riprese a trattare con
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napoleone iii accettò di cedere comunque
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lizza e la savoia in cambio della
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lombardia che fu annessa al piemonte
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questo anche se i patti non erano stati
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rispettati e a patto che l'imperatore
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non si opponesse alle eventuali a
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lezioni di altri stati italiani al regno
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di sardegna
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in molti stati del centro nord infatti
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erano stati organizzati dei plebisciti
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cioè delle votazioni popolari
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così il 12 marzo 1860 la toscana parma e
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modena e altre città dell'emilia romagna
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appartenenti allo stato pontificio si
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unirono al regno di sardegna per volontà
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del 97 per cento dei votanti
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gli obiettivi della seconda guerra di
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indipendenza erano stati raggiunti solo
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in parte perché in veneto era rimasto
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agli astri merci
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inoltre si era dovuto cedere alla
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francia nizza la città natale di
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garibaldi e la savoia e questo fatto
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aveva suscitato molte critiche
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intanto nell'italia meridionale il
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malcontento popolare cresceva
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soprattutto in sicilia dove i
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democratici convinsero garibaldi a
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organizzare una spedizione militare ed è
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ribaldi che cosa fece ben conoscendo il
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personaggio potete immaginarlo ma lo
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scoprirete comunque guardando la
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prossima video lezione per oggi è tutto
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un saluto della vostra prof
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ciao ciao