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ciao sono patrick seri oggi vediamo il
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riassunto del capitolo 22 e promessi
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sposi prima di continuare ti comunico
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che uscita alla mia guida sui promessi
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sposi grazie alla quale hai a
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disposizione un'analisi chiara e
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completa di tutti i capitoli personaggi
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e temi del romanzo potrai così
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affrontare facilmente verifiche
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interrogazioni oltre ad avere un valido
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supporto per la preparazione di compiti
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e relazioni sull'argomento trovi i link
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in descrizione e nel primo commento
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il bravo inviato dall'illuminato per
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sapere che cosa stia succedendo nel
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paese e di ritorno e comunica al padrone
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che tutta quella gente accorsa per
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vedere il cardinale federigo borromeo
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arcivescovo di milano il quale è giunto
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al paese in visita pastorale le campane
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dunque solo una manifestazione della
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gioia collettiva e tutta la gente
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accorre da tutti i paesi per vedere il
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cardinale l'innominato è stupito che
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così tanta gente accorra per vedere un
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solo uomo è sicuramente secondo lui
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questa gente non sta andando dal
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cardinale per ricevere del denaro ma
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perché quest'uomo veramente procura loro
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gioia e così pensa anche lui di andare a
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parlare col cardinale borromeo in quanto
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spera che il cardinale possa porre fine
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a quel tormento che lo ha torturato
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durante la notte
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così li nominato indossa una casacca dal
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taglio militare raccoglie da terra la
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pistola con cui ha tentato di suicidarsi
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e se la mette sulla cintura dal lato
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destro prende un'altra pistola dalla
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parete e se la mette sul lato sinistro
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prende addirittura un pugnale se lo
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mette nella cintura infine prende una
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carabina famosa tanto quanto lui è la
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indossa ad arma collo dopodiché si
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dirige alla stanza di lucia prima di
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entrarvi però posa per terra la carabina
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dopo di che bussa ed entra la vecchia
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gli ha aperto la porta immediatamente li
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nominato nel vedere lucia che dorme per
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terra
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grida la vecchia la quale come al solito
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si difende dicendo che non c'è stato
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verso di convincere la ragazza a
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mangiare ea dormire sul letto
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lì nominato dopo averla sgridato
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aspramente le ordina di lasciar dormire
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in faccia e tranquilla lucia e quando
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questa si sveglierà la vecchia dovrà
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darle qualunque cosa è
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a desideri la vecchia sentire questi
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ordini e stupefatta inizia a pensare che
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lucia sia una principessa l'innominato
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esce e chiama marta la ragazza che la
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sera precedente aveva portato la cena a
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lucia e alla vecchia e le ordina di fare
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anticamera cioè di stare vicino alla
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stanza in cui si trova lucia così in
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caso di necessità potrà andare a portare
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ciò che è lucia desidera poi ordina un
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altro bravo di fare la guardia alla
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stanza di lucia e di non permettere a
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nessuno di entrare in questa stanza
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dopodiché di nominato esce dal castello
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e percorrendo verso il basso il sentiero
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che dal castello conduce alla valle
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incontra vari bravi i quali lo guardano
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aspettandosi che li nominato gli inviti
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ad unirsi a lui ha qualche impresa mali
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nominato si limita a dar loro certi
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occhiate lasci bravi pieni di stupore
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punto sulla strada pubblica le persone
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che incontra si stupiscono che li
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nominato sia solo senza seguito
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ma si scansano e lasciano lo spazio come
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se dietro li nominato ci fosse un vero e
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proprio seguito di bravi e tutti lo
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salutano facendo cenni di deferenza
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giunto al paese la folla che era
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arrivata per vedere il cardinale a
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sentire di bocca in bocca che li
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nominati arrivato si apre è lo lascia
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passare lì nominato chiede ad un
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passante dove si trovi il cardinale e il
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passante gli risponde che si trova nella
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casa del curato così li nominato entra
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nel cortile della casa del curato che è
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pieno di preti i quali tutti lo guardano
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con grande stupore è davanti a questo
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cortile nota un salottino in cui si
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trovano altrettanti preti prima di
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entrare posa la sua carabi
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in un angolo del cortile ed entra nel
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salottino anche qui tutti i preti
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provano un grande stupore alla presenza
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degli nominato il quale interroga uno di
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loro chiedendo dove si trovi il
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cardinale ma questo prete dice di essere
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un forestiero e così chiama il
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cappellano crocifero il cappellano si
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avvicina con timore e timidezza
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all'innominato il quale appunto gli
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chiede dove sia il cardinale è dopo
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qualche timido obiezione il cappellano
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si dirige ad avvertire il cardinale a
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questo punto un narratore fa una
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digressione e dice che la narrazione è
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giunta ad un personaggio storico
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soffermarsi sul quale equivale ad una
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piacevole sosta per un viandante stanco
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e triste il cardinale federigo borromeo
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è infatti una figura di incredibile
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valore morale capace di ispirare una
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straordinaria differenza interrompere il
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racconto per parlare della sua vita sarà
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dunque una gradevole digressione
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soprattutto dopo aver incontrato tante
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immagini di dolore e tanti perversi
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esempi di malvagità
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il narratore però invita il lettore che
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interessato solo alla storia ad andare
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direttamente al capitolo successivo
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federigo borromeo nasce nel 1564 ed
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impiega tutto il suo ingegno tutta la
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sua fortuna tutta la sua volontà per
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inseguire i migliori propositi la sua
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esistenza è paragonata dal narratore a
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quella di un ruscello che nasce il
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limpido e puro dalla sorgente e va a
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gettarsi nel fiume restando ancora
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limpido e puro federigo borromeo
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appartiene ad un agiata famiglia
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aristocratica e sin dall'infanzia fa
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propri gli insegnamenti della religione
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cristiana
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l'umiltà la nulla
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dell'orgoglio è la ricerca dei veri
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valori e questi insegnamenti di meritano
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per lui delle massime autentiche
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incompatibili con le massime del decoro
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nobiliare e fin dall'infanzia pensa a
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rendere la propria vita santa ed utile
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per il prossimo nel 1580 manifesta il
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proposito di farsi prete riceve l'ambito
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dal cugino carlo borromeo che già all
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epoca aveva fama di santità poco dopo
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entra nel collegio borromeo fondato
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appunto da carlo borromeo qui oltre ad
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assolvere i doveri a cui era tenuto si
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pone due propositi quello di insegnare
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la dottrina cristiana ai popolani di
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umile estrazione è quello di assistere i
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bisognosi e malattie grazie al prestigio
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del suo casato riesce a coinvolgere nel
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progetto anche se compagni nel collegio
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federigo fa una vita umile indossa degli
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abiti semplici consuma pasti frugali e
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rifiuta tutti gli agi e privilegi di cui
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potrebbe beneficiare grazie alla sua
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estrazione sociale i parenti sono
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arrabbiati per questo suo modo di
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comportarsi in quanto reputano che il
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suo comportamento e su indossare degli
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abiti semplici e logori sia uno
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svilimento per i proprio casato anche i
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maestri cercano a volte di far indossare
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a federico degli abiti più sfarzosi più
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eleganti in modo tale che si possa
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distinguere e lo fanno sia perché
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vorrebbero ben figurare sia per semplice
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servilismo ma federigo rifiuta tutte
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queste attenzioni e sgrida coloro che ne
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sono protagonisti carlo borromeo è più
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vecchio di federigo di 26 anni
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rappresenta per federico un altro
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modello di comportamento anche in virtù
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delle idee
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immediata santità che carlo in grado di
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suscitare attorno a lui quando carlo
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muore federico ha 20 anni e nessuno
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tuttavia nota che a federico è venuto a
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mancare un maestro un modello di vita
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questo perché già vent'anni la maturità
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e carattere di federigo sono lodevoli la
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fama di avere uno straordinario ingegno
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il prestigio del nome della famiglia
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l'appoggio di alcuni cardinali potenti e
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anche la memoria di carlo borromeo sono
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tutti elementi che presto faranno avere
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a federico un'alta carica ecclesiastica
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ed infatti nel 1595 papa clemente viii
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assegna federigo l'arcivescovado di
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milano federico in un primo momento
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rifiuta ma poi accetta e narratore
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avverte il lettore che questo rifiuto
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non era un gesto ipocrita in quanto
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federico veramente non voleva alcuna
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dignità ecclesiastica divenuto
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arcivescovo federigo crede che le
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rendite ecclesiastiche siano patrimonio
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dei poveri così fa calcolare quale sia
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la somma necessaria al mantenimento suo
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e della sua servitù è questa somma
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corrisponde a 600 scudi e federigo
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decide che questi 600 scudi siano presi
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dalla sua cassa privata federigo
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d'altronde conduce una vita modesta
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smette di indossare un abito solo quando
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questo è veramente è logoro inoltre a
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grandi cura della sua pulizia personale
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un fatto straordinario nel seicento in
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quanto il narratore ci dice che era un
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secolo in cui lo sfarzo si accompagnava
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al sudiciume
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infine don agli avanzi dei suoi pasti ai
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poveri permettendo che ogni giorno un
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povero entri nella sua abitazione per
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raccogliere gli avanzi da portare
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alla mensa a questo punto il narratore
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avverti il lettore che sentite queste
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cose non deve assolutamente pensare che
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federico avessi un indole greta in
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quanto lui è il fondatore della
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biblioteca ambrosiana fondata alla
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biblioteca federigo in carica otto
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uomini di andare in giro per l'europa a
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ricercare dei libri così ai libri da lui
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cercati personalmente si aggiungono 30
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mila volumi stampati e 14 mila
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manoscritti iphone da un collegio di
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dotti formato da nove dotti otto dei
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quali sono dei giovani presi dal
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seminario in quanto federigo non aveva
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una grande considerazione dei dotti del
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suo tempo questi dotti dovranno
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dedicarsi allo studio delle loro
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discipline e pubblicare un libro sulle
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loro attività di ricerca inoltre
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federigo fonda un collegio trilingue
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dove si studiano il greco e latino e
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l'italiano altre fondazioni da parte di
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federigo meritevoli di essere ricordate
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sono il collegio degli alunni
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la stamperia di lingue orientali una
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pinacoteca e una galleria d'arte
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ma soprattutto sono le disposizioni che
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dà al bibliotecario della biblioteca
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ambrosiana ad essere davvero
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straordinarie in quanto il bibliotecario
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della biblioteca ambrosiana dovrà
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mantenere relazioni con i dotti d'europa
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acquistare i libri più interessanti che
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verranno stampati e soprattutto
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mantenere il libero accesso alla
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biblioteca è permettere a chiunque
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voglia di consultare i libri
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quest'ultimo aspetto è veramente
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straordinario nel seicento in quanto le
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biblioteche non permettevano a tutti di
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consultare i libri i libri non erano
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esposti al pubblico bensì rinchiusi
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dentro gli armadi la fondazione della
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biblioteca ambrosiana e per il narratore
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certamente degna
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di lode in quanto ha influito
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positivamente contro la grettezza e
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l'ignoranza del seicento tuttavia non
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tutti furono favorevoli a questo
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progetto infatti federico incontro vari
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detrattori della sua opera
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le obiezioni principali che gli venivano
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mosse erano tendenzialmente i due la
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prima è che c'erano cose più importanti
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a cui pensare
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la seconda è che quei soldi avrebbero
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potuto essere spesi in maniera migliore
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il costo della biblioteca ammonta a
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105.000 scudi soldi che per la maggior
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parte furono presi dal patrimonio
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privato di federico federigo considera
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le elemosine poveri un dovere di ogni
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uomo
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e lui stesso più volte ha soccorso i
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bisognosi anche in occasione della
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carestia del 1628 1629 come narratore ci
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racconterà in seguito per capire meglio
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il carattere di federigo il narratore ci
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racconta due aneddoti il primo riguarda
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federigo che apprende che un nobile
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vuole mona care forzatamente sua figlia
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così federico va a parlare con questo
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nobile il quale gli spiega che vuole
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monac area forza la figlia poiché non ha
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soldi per farla maritare degnamente
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così federico appreso che la somma di
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cui ha bisogno il padre per maritare la
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figlia corrisponde a 4000 scudi i da
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questi soldi il narratore osserva che
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questi soldi si sarebbero potuti
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spendere meglio per qualcos'altro
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tuttavia apprezza e dice che lodevole il
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fatto che federico non abbia voluto che
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una ragazza fosse costretta a mona carsi
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forzatamente il secondo aneddoto
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riguarda la cordiale giovialità di
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federigo nei confronti dei più umili una
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volta federigo stava parlando a dei
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bambini poveri che erano attorno a lui
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e mentre parlava
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ma gli accarezzava oli abbracciava e un
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membro del suo seguito gli disse che non
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avrebbe dovuto stare così vicino a loro
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in quanto questi bambini erano sudici ma
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federico risponde che lui non può non
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abbracciarli e narratore osserva con
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amara ironia che purtroppo è molto raro
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che un uomo potente venga ripreso per i
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suoi difetti mentre è facile che questo
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venga trattenuto dal fare del bene
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federico e dunque umile è benevolo
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tuttavia talvolta si rivolge bruscamente
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verso alcuni preti questo perché vuole
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sgridare i preti per la loro pigrizia o
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avarizia
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riguardo alla sua gloria personale
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federico non nutre nessuna ambizione ed
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infatti durante i conclavi non si è mai
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rammaricato di non essere stato eletto
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papa anzi addirittura una volta ha
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rifiutato l'appoggio di un cardinale e
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della sua fazione per essere eletto papa
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questo perché federigo non ama comandare
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e tutta la sua vita è improntata ad una
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somma discrezione l'autore a questo
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punto ci dice che continuare ad elencare
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i meriti di federigo sarebbe una cosa
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estremamente lunga ma dice anche che
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quest'uomo a di difetti in quanto è
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colpevole di aver abbracciato alcune
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convinzioni che in seguito si sono
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rivelate completamente false e narratore
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non vuole scusarlo dicendo che queste
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convinzioni nel 600 erano del tutto
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comuni tuttavia il narratore non si
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sofferma sui suoi errori e si limita a
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dire che federico non era perfetto e
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sottolinea questo in quanto lui dice non
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ha voluto scrivere un'orazione funebre
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di federico
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infine il narratore ricorda l'attività
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di dotto di federico il quale ha
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lasciato un centinaio
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nei libri conservati nella biblioteca
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ambrosiana tuttavia di nessuno di questi
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libri si è conservata memoria e
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narratore dice che il lettore
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sicuramente si starà chiedendo il motivo
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che l'oblio letterario di federico
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tuttavia dice di non poter rispondere in
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quanto la risposta sarebbe troppo lunga
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e prolissa e dice che è meglio tornare
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alla narrazione delle vicende del
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romanzo con questo concluso per la
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spiegazione di questo capitolo fatto un
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video specifico iscriviti al canale e
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noi ci vediamo al capitolo 23 in bocca
00:16:49
al lupo