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ave legionari qualche giorno fa c'è
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stata il ricordo della strage di capaci
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degli attentati mafiosi e quindi
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ovviamente la nazione ha ricordato
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questi momenti terribili della nostra
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storia recente
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e allora in occasione di questo fatto
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sono arrivate diverse domande anzi una
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domanda molto curiosa che neanche io mi
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ero fatto che però è veramente
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stuzzicante cioè esisteva la mafia nella
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roma antica cioè questo fenomeno
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terribile che noi dobbiamo subire
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esisteva anche al tempo dei romani
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il punto fondamentale è che la domanda è
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interessantissima e merita un
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approfondimento
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chiaramente la risposta non è così
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facile cioè non abbiamo una fonte antica
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o degli studi che immediatamente ci
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dicono 09 maniera chiara
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quindi ci siamo dovuti confrontare con
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tutti i massimi esperti che all'inizio
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del video abbiamo segnalato abbiamo
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dovuto studiare confrontare delle fonti
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antiche
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ricercare il nostro bagaglio culturale
00:01:16
siamo arrivati a dare una
00:01:18
interpretazione molto circostanziata
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molto attendibile e quindi in questo
00:01:23
video
00:01:23
daremo una risposta quanto più possibile
00:01:27
precisa a questa strana domanda cioè
00:01:29
esistevano la mafia nella roma antica
00:01:55
[Musica]
00:02:03
[Musica]
00:02:05
allora per capire e per dare una
00:02:08
risposta ovviamente a questa domanda
00:02:09
molto particolare
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dobbiamo prima fare una serie di
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ragionamenti perché sennò non possiamo
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arrivarci allora partiamo dal periodo
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più moderno la mafia nell'italia moderna
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il problema della mafia nasce
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dall'assenza dello stato quando l'unità
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d'italia si è verificata e quindi quando
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lo stato italiano ha dovuto gestire
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tutta una penisola unificata ma
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certamente con tante differenze
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territoriali e storiche in alcune zone
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lo stato riusciva ad essere presente con
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le sue riforme con i suoi provvedimenti
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e con le leggi ci sono altre parti
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specialmente sud italia in cui lo stato
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non riusciva ad essere presente non
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riusciva a essere presente non riusciva
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ad intervenire le riforme non
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funzionavano il controllo del territorio
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non era soddisfacente
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laddove lo stato non riesce ad arrivare
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là dove lo stato non c'è allora il
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compito dello stato viene preso in
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carico da organizzazioni autonome
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organizzazioni anche criminali e quindi
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che cosa succede che la singola persona
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il piccolo il debole nel momento in cui
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non ha lo stato a un certo punto si rifà
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alla mafia
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arrivano i mafiosi e c'è la famosa frase
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ci pensiamo noi risolviamo noi questo è
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la base fondamentale dell'esistenza
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della mafia che poi nel corso dei
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decenni ha avuto ovviamente una grande
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evoluzione ma la base è sostanzialmente
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quella laddove manca lo stato il piccolo
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deve necessariamente rifarsi al boss di
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turno e quindi si instaura un rapporto
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di questo tipo un apporto di dipendenza
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da questi signorotti locali
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questo è il principale problema è la
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base fondamentale della mafia
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a questo punto ci domandiamo una
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situazione del genere
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esisteva anche nella roma antica anche
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nella romantica c'era questo problema si
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verificava questo fenomeno
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molti potrebbero pensare di no perché
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roma
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e potentissima e quindi arriva ovunque e
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invece non è così
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cioè roma era effettivamente
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estremamente potente però governava i
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massimi sistemi governava la politica
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dava le sue leggi
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la politica fiscale la politica estera
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cioè governava in maniera precisa i
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massimi sistemi ma arrivando al
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controllo del territorio quello
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capillare quello piccolo sulle piccole
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comunità
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roma non poteva arrivare da tutte le
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parti e quindi si verificava un fenomeno
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simile cioè quando mancava lo stato
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romano laddove lo stato romano molto
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spesso nei piccoli centri non riusciva
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ad arrivare allora il cittadino singolo
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il debole e non riusciva a essere
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rappresentato aveva dei problemi non
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poteva avere giustizia
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poteva avere dei problemi che lo stato
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non avevano gli dava risposta
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e allora questo che cosa faceva doveva
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necessariamente rivolgersi a una specie
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di sostituto dello stato cioè a un
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aristocratico a un notabile a un
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senatore
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insomma possiamo dire a un signorotto
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locale e dava delle prestazioni a questo
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potente in cambio di protezione di aiuto
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di rappresentanza quindi esisteva eccome
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ed era un fenomeno anche in realtà una
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struttura sociale che aveva un nome
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preciso il poveretto che si rifaceva il
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più ricco era un cliente è il più forte
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era un patrono quindi il patrono aveva
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dei clienti aveva la propria clientela
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quindi dal punto di vista del più debole
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che si deve rifare al più forte perché
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lo stato manca si ha nell'italia di oggi
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che nella roma antica troviamo un
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riscontro cioè esisteva questo fenomeno
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esisteva questa struttura del più debole
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che si rifà al più grande perché lo
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stato non c'è quindi cui abbiamo
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sicuramente una similitudine importante
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ovviamente adesso arriviamo però
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stabilire delle differenze
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in realtà ci sono delle differenze quali
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sono le differenze la prima differenza è
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innanzitutto di tipo culturale cioè noi
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viviamo in un'epoca post illuministica
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nel settecento durante l'illuminismo
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sono nati tutti dei concetti i diritti
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fondamentali dell'uomo
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gli uomini sono tutti uguali i cittadini
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sono tutti uguali la legge è uguale per
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tutti cioè abbiamo avuto la nascita di
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concetti fondamentali per cui noi oggi
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viviamo in uno stato di diritto in uno
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stato con delle leggi in cui cittadini
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sono tutti quanti uguali e quindi è
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chiaro che non possiamo accettare che un
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cittadino in difficoltà anziché
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rivolgersi alle istituzioni dello stato
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vada da un boss alternativo
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quindi questa è culturalmente una cosa
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che noi non possiamo accettare
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mentre invece a roma era accettata roma
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non era una democrazia non era uno stato
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illuminista moderno roma era
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innanzitutto una aristocrazia quindi
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governavano i migliori
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era una società classista divideva il
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popolo per classi dove non tutti avevano
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lo stesso diritto dove le donne non
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potevano votare dove il voto di un
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povero valeva molto meno del voto di un
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ricco era una società molto diversa
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quindi per i romani
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il fatto che un povero deve entrare
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all'interno della clientela di un ricco
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che un senatore esercita il suo potere
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sul più debole era normale era
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culturalmente la prassi la norma non vi
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era una condanna
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in tutto questo quindi la grande
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differenza è che noi oggi vediamo
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giustamente vediamo con ribrezzo
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il fatto che un poverino non viene
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ascoltato dallo stato e deve andare dal
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boss mentre invece per i romani per la
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società romana era perfettamente
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accettabile
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poi c'è una seconda però differenza che
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anche una differenza non solo culturale
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ma tecnica la differenza tecnica e che
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la mafia oggi è un'organizzazione che
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viola sistematicamente le regole non
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solo viola le regole ma cerca anche di
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infiltrarsi all'interno della politica
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all'interno dello stato per modificare
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le regole a suo piacimento a suo favore
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con delle tecniche precise cioè la mafia
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automaticamente per sua natura viola le
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regole dello stato questo è la base
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della mafia mentre invece nel mondo
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romano
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questo sistema che abbiamo detto di
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patronato che era perfettamente
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accettato
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però attenzione i patroni i potenti
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rimanevano fedeli alle loro clientele
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portavano avanti gli accordi con le loro
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clientele ma rimanevano all'interno
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delle regole dello stato romano erano
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all'interno delle regole delle
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istituzioni romane e questa è una grande
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differenza ma questo non perché diciamo
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i romani fossero più bravi di noi più
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santi o più buoni di carattere ma
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semplicemente perché lo stato romano nel
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momento in cui c'erano delle
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organizzazioni che sovvertivano il
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potere romano lo stato romano poteva
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reagire con una violenza che noi oggi
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non abbiamo
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noi oggi possiamo contrastare la mafia
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con i processi ma il peggio che può
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capitare un mafioso è 41 bis cioè
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l'ergastolo duro ai romani avevano la
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pena di morte avevano il senato consulto
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ultimo con cui dichiaravano un uomo
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nemico dello stato avevano le liste di
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proscrizione liste di persone che
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potevano essere legalmente uccise ei
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loro beni confiscati avevano la tortura
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che potevano utilizzare sui cittadini
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non romani quindi è chiaro che esisteva
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un livello di violenza immensamente
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superiore che faceva sì il più delle
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volte che questi padroni rimanessero
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all'interno di determinati limiti che
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noi oggi cerchiamo di combattere ma con
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sistemi ovviamente non paragonabili
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quindi per concludere la risposta la
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domanda è esisteva la mafia nella
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romantica no cioè esisteva il sistema
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per cui un povero 1 svantaggiato che non
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poteva rivolgersi allo stato doveva
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rifarsi al boss doveva rifarsi a 1 più
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ricco e più potente che lo
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rappresentasse al posto delle
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istituzioni esisteva sicuramente ma nel
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mondo romano questo era culturalmente
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accettato e tramite la violenza
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confinato entro i limiti della legge
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e questo fa sì che il fenomeno mafioso
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per come lo intendiamo oggi nel mondo
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romano non abbia riscontro quindi la
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risposta alla domanda è sostanzialmente
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no
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speriamo ovviamente di avervi dato una
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risposta a una domanda che era veramente
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stuzzicante e vorremmo sapere nei
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commenti che cosa ne pensate
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cosa ne pensate qual è la vostra
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opinione qual è il vostro punto di vista
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e anche se volete divertirvi un
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confronto tra la legalità oggi e la
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legalità di un tempo tra i metodi di
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oggi ai metodi di un tempo insomma la
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discussione può essere infinita quindi
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nei commenti scatenatevi pure e diteci
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che cosa ne pensate
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ovviamente a questo punto noi facciamo
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una simpatica minaccia di iscriversi al
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canale avendo parlato di mafia non ci
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sembra il caso di minacciarli perché mi
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servirebbe un po fuori luogo
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quindi se volete suggerire delle minacce
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nei commenti fatelo pure stavolta
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speriamo che vi iscriverete per simpatia
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si confronti del canale è perché la
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trovata è utile quindi fateci sapere
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commentate un caro saluto e al prossimo
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dio
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[Musica]