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[Musica]
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Bentornati a questo nuovo ciclo di
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appuntamenti con idee per il dopo in cui
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ci concentriamo sul presente e sul
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futuro del nostro mondo in relazione
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allo sviluppo dell'intelligenza
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artificiale Benvenuto Luciano floridi
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contento di essere voi e bentornato
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direttore del centro per l'etica
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digitale dell'università di Yale Ma in
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questo caso coc conduttore di questo
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ciclo di appuntamenti qui in Italia
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Bentornato Grazie Luciano e come dai
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nostri piani abbiamo deciso di
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affrontare questi questo grande
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argomento dell'intelligenza
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artificiale declinandolo su vari aspetti
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oggi decidiamo di concentrarci sul
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lavoro sulle trasformazioni del mondo
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del lavoro e anche sulla Grande domanda
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che è una delle più importanti che
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riguarda l'intelligenza artificiale
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ovvero che cosa sarà dei lavori che
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conosciamo che cosa sarà del futuro del
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lavoro Sì ci sono ovviamente
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informazioni
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meravigliose terrificanti lavori che
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spariscono lavori che vengono
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trasformati fondamentalmente lavori
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nuovi che non sappiamo neanche veramente
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tanto immaginare E tutto
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questo caratterizzato da un fattore
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fondamentale la velocità tutto questo
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non solo sta avvenendo Ma sta avvenendo
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ad una velocità mai vista prima altre
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rivoluzioni sono state molto più lente
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questa dell'intelligenza artificiale del
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digitale sta trasformando il mondo del
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lavoro nel giro di pochissimi anni E
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allora sarà molto interessante cercare
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di capire che cosa sta accadendo E che
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cosa accadrà lo facciamo come al solito
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con tanti ospiti tre ospiti ve li
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presento subito cominciamo da Stefano da
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Empoli economista e presidente di ICOM
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il think Tank che lui stesso ha fondato
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nel 2005 Benvenuto Grazie Francesca
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Rossi IBM fellow nonché leader globale
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per l'etica dell'intelligenza
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artificiale e Agostino Santoni
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vicepresidente di Confindustria Con
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delega per la trasformazione Vitale
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Benvenuto grazie eh da Empoli provo a
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fare una una sintesi del del
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ragionamento che facevano Rossi E
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floridi allora c'è è presente la
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utilizziamo anche quella generativa
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entrata nelle nostre vite e la
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utilizziamo Ma allora Secondo lei perché
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siamo così siamo esiste una grande
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domanda sulla sul tema del lavoro perché
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abbiamo così questo punto interrogativo
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sul esisterà ancora il nostro modo di
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lavorare esisteremo noi come elementi
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fondamentali del del
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lavoro
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ma è chiaro che ogni novità basata
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sull'automazione è in parte sostitutiva
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Insomma del del lavoro
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ehm Io credo che questa Ondata Insomma
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sarà un'ondata nella quale eh da un lato
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Certamente ci potranno essere alcuni
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processi di sostituzione dall'altro Però
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io credo che molte delle funzioni umane
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non possono essere sostituite quindi la
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visione diciamo dell'intelligenza
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artificiale verso la quale dovremmo
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andare È una visione di complementarietà
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tra l'intelligenza umana e in qualche
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modo l'intelligenza anche se di vera
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intelligenza non si può parlare
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naturalmente da parte da parte delle
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macchine cioè le le migliori doti degli
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Uni e degli altri messe insieme daranno
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una somma Maggiore Insomma rispetto a
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quello che da solo gli umani possono
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fare e naturalmente rispetto a quello
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che da solo le macchine possono possono
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fare perché questo accada Però occorre
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mettere in atto alcune cose a mio avviso
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importanti La prima delle quali è
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investire nel capitale umano
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Eh quindi investire informazione
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investire nel fatto che le persone siano
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in grado di lavorare effettivamente con
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l'intelligenza artificiale e quindi
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nessuno insomma sia tendenzialmente
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escluso ehm e e e le persone siano in
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grado Insomma davvero di eh estrarre il
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meglio Diciamo dall'intelligenza
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artificiale e grazie all'intelligenza
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artificiale eh vedere aumentare la
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propria produttività e poi naturalmente
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ci vuole e e qua il richiamo all'etica
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Insomma è strano che lo faccia Un
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economista come me ma credo sia
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necessario Eh che ci sia un approccio
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etico Insomma da parte dei datori di
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lavoro in par in in primis e quindi
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pensino anche loro insomma in questa
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prospettiva che possa esserci Insomma un
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futuro per il lavoro umano
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e e che grazie diciamo alla alla
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formazione che sapranno dare che
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sapranno offrire all'interno ovviamente
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ci vuole anche un aiuto Insomma del
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pubblico di strumenti ma in primis
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diciamo il modo deve partire dalle
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aziende si possono riorganizzare i
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processi e si possa dare la possibilità
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a tutti i propri dipendenti di fare del
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meglio appunto grazie ai tool agli
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strumenti offerti dall'intelligenza
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artificiale da Empoli il in uno
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statement recente di
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Stanford c'è una frase chiave
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soprattutto sul tema del Lavoro ovvero
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che c'è la distanza tra l'umano e la
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macchina è ancora molto ampia Lei è
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d'accordo su questa
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definizione Beh TR di
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capire in che modo si misura la distanza
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tra tra umano e macchina Io sono sono
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sono abbastanza d'accordo e come dicevo
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in prima guardo molto alle
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complementarietà che ci sono tra tra tra
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uomini e macchine credo che ci
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siano qualità molto diverse Insomma tra
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tra tra uomini e macchine questo per
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certi
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versi permette insomma a noi di
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continuare Insomma almeno per un bel
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tratto ad avere a poter Insomma dare un
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contributo essenziale al mondo al mondo
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della produzione Insomma quindi è
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qualcosa di rassicurante ovviamente più
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qualora le macchine ci assomigliassero
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davvero tanto e Anzi magari come pensano
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alcuni Insomma ci superassero
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Evidentemente non ci sarebbe più un
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ruolo per noi Ecco io credo non credo in
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questa prospettiva credo in una
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prospettiva in cui invece il nostro
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ruolo Insomma è ancora molto importante
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E lo sarà ancora per per tanto tempo poi
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grazie diciamo al miglioramento diciamo
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tecnologico insomma queste tecnologie
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che anch'io reputo straordinarie
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Eh noi umani ce ne possiamo
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avvantaggiare e fare le cose che prima
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non riuscivamo a fare ma grazie alla
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nostra intelligenza che
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sommiamo a a quanto ci mettono a
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disposizione le macchine Questo è un
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particolare un dettaglio non da poco di
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cui credo occorra tener conto in questo
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dibattito Vorrei sapere se per ciascuno
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di voi in un tempo che potete scegliere
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Facciamo 10 anni Ma così è molto lontano
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rispetto alla velocità con cui sta
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cambiando tutto secondo voi i posti di
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lavoro creati nuovi che vedranno nuove
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figure professionali saranno più o meno
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dei posti che perderemo e delle
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professionalità che non saranno più
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richieste comincio da da
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Empoli
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Allora gli economisti notoriamente sono
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conosciuti sbagliare frequentemente le
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le previsioni Quindi non ho un po' di
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timore a cimentarmi con con una
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risposta diciamo la storia dimostra
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finora che il numero di posti creati da
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una nuova tecnologia Insomma è Superiore
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rispetto a quella
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persa secondo uno studio abbastanza
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recente di Un economista americano oltre
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il 60% dei posti di lavoro Nel 2020 non
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esistevano neppure intorno alla seconda
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guerra mondiale Chiaramente si è
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detto in questo caso c'è una velocità
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Maggiore anche se non la sovrastimare
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troppo perché poi i processi di
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riorganizzazione e di messa appunto
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tecnologie richiedono comunque del tempo
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ehm per concludere Io credo che se
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lavoreremo bene in termini di
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informazione e e con il Giusto
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Spirito con le giuste politiche
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pubbliche il giusto senso di
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responsabilità e e senso etico dei
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datori di lavoro e con naturalmente
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anche il necessario impegno dei
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Lavoratori Insomma che che ha e e dovrà
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cercare Insomma il proprio posto di
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lavoro penso che la risposta possa
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essere positiva