00:00:00
veniamo su
00:00:01
Aristotele che Dante come noto definisce
00:00:05
il maestro di color che sanno cioè
00:00:08
rispetto a coloro che sono sapienti c'è
00:00:10
un sapiente dei sapienti che è
00:00:12
Aristotele Dante Alighieri Siamo al
00:00:15
culmine del
00:00:17
Medioevo Questo sta già a significare
00:00:20
che Aristotele ha insegnato ai sapienti
00:00:24
per migliaia di anni
00:00:26
cioè possiamo considerare ancora oggi
00:00:30
valida la logica di
00:00:32
Aristotele Aristotele è diciamo è stato
00:00:35
superato nella zoologia solamente da
00:00:39
Linneo il grande escogit datore della
00:00:43
nomenclatura degli esseri viventi
00:00:45
svedese del
00:00:47
700 non si è riusciti a scalzarlo dalla
00:00:50
fisica fino ai primi del seic Cioè in
00:00:54
tutto il medioevo e valso il principio
00:00:57
IPS ed ixit lo ha detto lui si è
00:01:00
considerato inutile ricorrere alle
00:01:02
verifiche empiriche allo studio della
00:01:04
natura faceva Fede il testo di
00:01:07
Aristotele Aristotele è stato un grande
00:01:11
filosofo come diremo tra poco ma è stato
00:01:13
un grandissimo scienziato cioè tutte le
00:01:16
scienze la fisica La Botanica la
00:01:19
zoologia la biologia l'astronomia sono
00:01:23
state influenzate da Aristotele che vi
00:01:25
ripeto non è stato
00:01:28
scalzato come punto di di riferimento
00:01:31
fino ai primi del fino ai primi del 600
00:01:34
per la fisica fino al 700 per per la
00:01:37
biologia Aristotele quindi è
00:01:40
diciamo il culmine del sapere Greco però
00:01:44
è anche il culmine della Paideia greca
00:01:46
perché è vero che la Paideia è stata
00:01:49
portata a compimento con la Repubblica
00:01:51
di Platone però Aristotele ha avuto
00:01:55
un'avventura incredibile Cioè è stato il
00:01:59
Eh il maestro in qualche modo di
00:02:03
Alessandro Magno quindi ha potuto
00:02:06
diciamo mettere in pratica per certi
00:02:08
aspetti i principi della Paideia su un
00:02:11
individuo di eccezionale portata
00:02:15
Eh allora
00:02:18
appunto rapidamente gli elementi
00:02:22
biografici Aristotele nasce nel
00:02:25
384 a.co quindi è di una generazione
00:02:28
successiva a quella di Platone diventa
00:02:32
un membro dell'Accademia platonica entra
00:02:35
nell'accademia la scuola di Platone a 17
00:02:38
anni ne esce 20 anni dopo questo fatto è
00:02:42
significativo Quindi lui si forma alla
00:02:45
scuola di Platone il rapporto con
00:02:48
Platone è un
00:02:50
rapporto Tanto per cambiare diciamo di
00:02:53
tipo contraddittorio dialettico Cioè lui
00:02:57
nasce nell'ambiente dell'Accademia però
00:03:00
a un certo punto recalcitra rispetto
00:03:02
all'ambiente dell'Accademia uso questa
00:03:05
espressione perché Diogene laerzio il
00:03:08
grande biografo di tutti i filosofi
00:03:11
Greci sostiene che Platone avrebbe detto
00:03:14
ma questo non è certo che Aristotele era
00:03:18
come un puledro di razza come un giovane
00:03:21
cavallo di razza il quale menava calci
00:03:24
da tutte le parti e arrivava a colpire
00:03:27
con i suoi zoccoli anche la madre Cioè è
00:03:31
un puledro sanguigno che scalcia da
00:03:33
tutte le parti e colpisce anche la madre
00:03:35
Ora Diogene laerzio Che vuol
00:03:38
dire vuol dire che Aristotele a un certo
00:03:42
punto critica e critica aspramente anche
00:03:45
la quello che è stato il suo maestro
00:03:47
ventennale cioè Platone quindi dopo 20
00:03:50
anni Aristotele si distacca nettamente
00:03:53
da Platone e lo critica in maniera
00:03:57
diciamo
00:03:58
decisa Tra
00:04:01
l'altro per proprio per collocare
00:04:04
rapidamente i dati biografici in modo
00:04:05
che dopo passiamo al al
00:04:09
pensiero muore Platone nel
00:04:12
347 si sostiene che Aristotele abbia
00:04:17
avuto a quel punto una rottura con
00:04:19
l'accademia platonica perché gli viene
00:04:22
preferito speusippo come scolarca come
00:04:25
guida
00:04:26
dell'Accademia Aristotele quindi se ne
00:04:29
dist
00:04:30
però diciamo dopo di questo distacco gli
00:04:33
capita un un episodio diciamo di cui
00:04:37
abbiamo detto molto singolare cioè
00:04:41
riceve una missiva di Filippo di
00:04:45
Macedonia il quale si trovava con il
00:04:47
figlio Alessandro giunto a 13 anni di
00:04:51
età secondo lo storico Romano latino
00:04:56
Curzio Rufo Filippo di Macedonia scrive
00:05:01
[Musica]
00:05:02
ad Aristotele ho avuto l'avventura di
00:05:05
avere un figlio maschio dagli dei però
00:05:09
considero un'avventura ancora Maggiore
00:05:11
che sia nato nell'epoca in cui ci sei tu
00:05:14
Nel massimo del tuo splendore
00:05:16
intellettuale quindi Te lo affido perché
00:05:18
tu lo faccia diventare un grande sia per
00:05:21
te sia per me ora sicuramente Alessandro
00:05:25
è diventato un grande condottiero ha
00:05:27
proseguito e esteso il regno l'impero
00:05:30
macedone e diciamo un po' più
00:05:34
controverso e se abbia proseguito anche
00:05:37
diciamo abbia messo in pratica anche gli
00:05:39
insegnamenti di Aristotele Però noi
00:05:42
possiamo dire che questo insegnamento di
00:05:45
Aristotele che è durato dai 13 ai 16
00:05:47
anni di Alessandro Magno sicuramente ha
00:05:50
dato una impronta perché Alessandro
00:05:54
Magno che è un
00:05:56
personaggio veramente diciamo difficile
00:06:01
collocabile perché veramente si merita
00:06:03
il nome di grande è un un giovane che
00:06:07
muore a 33 anni e
00:06:10
diciamo in in 13 anni
00:06:14
conquista cioè travolge l'impero
00:06:17
persiano di Dario conquista l'India
00:06:21
quindi allarga quasi i confini del del
00:06:23
mondo conosciuto conquista Però anche
00:06:27
l'Egitto Doma TS popoli riottosi a
00:06:31
essere unificati in un impero unico ora
00:06:34
Alessandro Magno è un grandissimo
00:06:37
condottiero ha una specie di genialità
00:06:40
innata per la conduzione delle degli
00:06:44
scontri militari va rilevato anche il
00:06:46
fatto che
00:06:48
lui Insomma viene gli viene diciamo dato
00:06:55
come come antenato Achille da una parte
00:06:59
e Eracle dall'altra Cioè lui è già
00:07:02
convinto di essere discendente da una
00:07:05
schiera Divina e di eroi quando
00:07:07
conquista
00:07:08
l'Egitto i i
00:07:11
sacerdoti egiziani gli dicono che figlio
00:07:15
di ammone che è figlio del re del Sole
00:07:17
che è un immortale ora queste
00:07:20
affermazioni possono sembrare così
00:07:22
insomma semplicemente leggendarie hanno
00:07:24
una presa nella personalità di
00:07:26
Alessandro Magno Alessandro Magno
00:07:28
veramente stato detto da una parte è
00:07:31
discepolo di Aristotele il quale insegna
00:07:34
che la virtù sta nel mezzo come sapete
00:07:37
come Vedremo Però nello stesso tempo non
00:07:39
è proprio solamente un greco Si si
00:07:42
impregna di cultura greca però la
00:07:44
medietà la misura greca non le rispetta
00:07:48
lui pensa veramente di essere destinato
00:07:50
a un'impresa Divina e questo fatto è
00:07:54
testimoniato anche dalla sua
00:07:55
spericolatezza Cioè è incredibile il
00:07:58
numero di ferite grav
00:08:00
che Alessandro Magno ha riportato
00:08:02
Alessandro Magno andava in battaglia con
00:08:04
un Elmo con una piuma diciamo Bianca
00:08:09
molto molto visibile in modo da essere
00:08:12
punto di di riferimento per i suoi
00:08:14
soldati andava nel punto della mischia
00:08:16
che era più pericoloso e riceve diciamo
00:08:19
tantissimi colpi riceve Si si getta Per
00:08:23
primo per esempio nella presa delle Mura
00:08:25
nemiche riceve una volta una una pietra
00:08:28
immaginate una pietra in una battaglia
00:08:30
di quell'epoca insomma sul collo che lo
00:08:32
acceca per alcuni giorni perde una una
00:08:35
parte dell'osso dello stinco riceve
00:08:38
ferite veramente gravissime però ecco
00:08:41
basti pensare noi siamo fortunati a
00:08:43
Napoli abbiamo il mosaico della
00:08:45
battaglia di Isso della prima battaglia
00:08:47
contro Dario e appunto lui si si trova
00:08:51
nel punto della Battaglia che è quello
00:08:53
decisivo e per questo riesce poi
00:08:55
addirittura proprio a travolgere Dario
00:08:58
eh in maniera completamente impensata
00:09:01
sovvertendo il rapporto di forze
00:09:06
quindi Alessandro Magno è un grandissimo
00:09:09
condottiero Però nello stesso tempo
00:09:11
Aristotele gli ha dato l'impronta
00:09:14
dell'universalità La ragione è
00:09:16
universale i greci ci insegnano che
00:09:19
tutti gli uomini sono dotati di ragione
00:09:21
che si può creare una grande Polis
00:09:24
diciamo di tutto l'ecumene di tutto il
00:09:27
mondo conosciuto che oramai arriva fino
00:09:29
all'india E allora Alessandro si adopera
00:09:33
a mescolare diciamo le stirpi lui è
00:09:37
macedone a un certo punto Deve subire le
00:09:40
critiche dei suoi stessi comandanti
00:09:42
perché arrivato a dominare la Persia
00:09:45
adotta dei costumi anche degli abiti
00:09:47
persiani proprio per dare il segno
00:09:50
l'esempio della mescolanza delle
00:09:51
abitudini dei costumi eccetera quindi
00:09:54
cerca di dare al suo impero un'impronta
00:09:58
universalistica
00:09:59
anche il fatto di intrecciare le le
00:10:02
stirpi lui per esempio prende 3000
00:10:04
giovinetti Persiani e li fa educare dai
00:10:07
migliori maestri greci e fa insegnare
00:10:10
loro per bene la lingua greca cioè cerca
00:10:13
in tutti i modi di creare un'amalgama
00:10:15
tra i popoli Però il problema è questo
00:10:19
che a 33 anni muore muore per delle
00:10:22
febbri malariche secondo altri muore
00:10:25
avvelenato cioè muore Nel momento in cui
00:10:28
ha unificato
00:10:29
tutte le terre
00:10:31
diciamo dalla dalla dalle coste dalla
00:10:36
Grecia dall'Egitto fino all'india
00:10:39
addirittura
00:10:40
e sta cominciando quest'opera di
00:10:42
omogeneizzazione e muore improvvisamente
00:10:46
ripeto a 33 anni quindi però diciamo
00:10:50
lascia l'impronta di un impero
00:10:52
universalistico in cui tutti gli uomini
00:10:54
tendenzialmente si riconoscono non
00:10:56
membri di una tribù di un clan di un
00:10:58
popo si riconoscono esseri umani in
00:11:01
fondo apre la strada all'impero romano
00:11:04
quindi dall'impronta universalistica
00:11:08
della della ragione del logos Greco
00:11:14
Allora Alessandro muore a 33 anni nel
00:11:20
322 per una diciamo una coincidenza dopo
00:11:24
pochi mesi muore pure Aristotele muore
00:11:27
quando proprio comincia a essere anche
00:11:29
perseguitato perché venuto meno il suo
00:11:32
discepolo prediletto e protettore le
00:11:34
sorti diciamo di chi era stato amico di
00:11:36
Alessandro cominci a tramontare e quindi
00:11:39
muore anche Aristotele
00:11:44
ora Ritorniamo al punto da cui siamo
00:11:47
partiti cioè
00:11:48
Aristotele trasmette un bagaglio
00:11:51
culturale si direbbe oggi ad Alessandro
00:11:53
Magno venendo dall'accademia platonica
00:11:56
però Aristotele si da
00:11:59
Platone ancora una volta si può
00:12:02
ricorrere al famoso dipinto di Raffaello
00:12:05
nelle stanze del Vaticano la scuola di
00:12:07
Atene
00:12:09
per identificare rapidamente la
00:12:12
differenza fondamentale tra Platone e
00:12:15
Aristotele
00:12:16
perché come sapete
00:12:19
Raffaello dipinge tutti i grandi
00:12:21
filosofi Greci come se fossero coetanei
00:12:23
in un porticato al centro incedono uno
00:12:28
vicino all'altro Platone Aristotele
00:12:30
Platone indica il cielo la trascendenza
00:12:32
l'iperuranio il mondo delle idee e
00:12:34
invece Aristotele indica la terra
00:12:38
Ora Raffaello genialmente ha accolto la
00:12:41
differenza tra i due la differenza Qual
00:12:44
è per Platone l'essenza delle cose
00:12:47
quello per cui le cose sono quello che
00:12:49
sono sta fuori delle cose stesse sta
00:12:52
nell'idea e l'idea è al di là delle cose
00:12:56
sensibili ci sono le azioni giuste oltre
00:12:59
tutte le azioni giuste c'è la giustizia
00:13:02
ci sono le cose belle al di là di tutte
00:13:04
le cose belle c'è la bellezza che stanno
00:13:07
al di là di di tutte le cose belle di
00:13:09
tutte le azioni giuste cioè stanno trans
00:13:12
oltre sono trascendenti ora invece
00:13:15
Aristotele alla idea platonica
00:13:19
sostituisce In un certo qual modo la
00:13:21
forma Cioè lui sostiene che ciò per cui
00:13:24
una cosa è quello che è cioè la sua
00:13:27
forma così la chiama lui è interna alla
00:13:30
materia non è altro che la forma che
00:13:32
assume un determinato nucleo di materia
00:13:36
quindi forma e materia sono inscindibili
00:13:39
la forma cioè l'essenza di una cosa sta
00:13:42
all'interno della cosa stessa è
00:13:44
immanente
00:13:47
ora Aristotele quindi si Insomma si si
00:13:52
pone a questo punto agli antipodi
00:13:54
apparentemente rispetto a Platone
00:13:57
e diciamo critica aspramente il maestro
00:14:00
e lo critica prendiamo il punto Diciamo
00:14:02
più semplice proprio a partire da una
00:14:05
riflessione che aveva fatto lo stesso
00:14:08
Platone Il tardo Platone diciamo nel
00:14:12
Parmenide nel dialogo Parmenide aveva si
00:14:15
era posto il problema del rapporto tra
00:14:17
le idee e le cose non è che lo scopre
00:14:19
Aristotele il problema Platone già
00:14:21
l'aveva colto e aveva elaborato il
00:14:25
famoso argomento del terzo uomo che
00:14:27
viene sviluppato da Aristotele però in
00:14:30
chiave non di problematizzazione delle
00:14:32
idee ma di demolizione del mondo delle
00:14:35
idee cioè dice
00:14:38
Aristotele Platone per spiegare
00:14:41
l'individuo per spiegare Socrate un
00:14:43
essere umano concreto ricorre all uomo
00:14:48
in sé all'uomo con la u maiuscola
00:14:50
all'uomo in universale perché Socrate è
00:14:53
Socrate perché Socrate è uomo Qual è
00:14:55
l'essenza di Socrate l'umanità l'umanità
00:14:58
con la u maiuscola è la perfezione
00:15:02
dell'uomo e l'idea di uomo che vive nel
00:15:04
mondo intelligibile quindi per spiegare
00:15:07
diciamo l'uomo sensibile Socrate si fa
00:15:10
ricorso all'uomo intelligibile L'uomo in
00:15:13
sé l'uomo con la u maiuscola
00:15:17
ora Ripeto Proprio seguendo
00:15:19
però le tracce di Platone dice
00:15:23
Aristotele fatta questa affermazione si
00:15:25
complica indefinitamente la realtà
00:15:28
invece di di spiegarla la si rende più
00:15:30
complicata per quale motivo
00:15:33
perché bisognerà eh immaginare un
00:15:37
rapporto tra l'individuo Socrate e
00:15:40
l'uomo con la u maiuscola cioè tra
00:15:43
l'uomo empirico l'uomo con la u
00:15:45
minuscola diciamo così Tizio Caio
00:15:47
Sempronio Socrate e l'uomo con la u
00:15:50
maiuscola l'idea di uomo la perfezione
00:15:52
l'essenza di uomo ci dovrà essere un
00:15:55
rapporto ora se noi chiamiamo come Ama
00:15:58
fare Aristotele che come diremo tra poco
00:16:01
fonda la logica diciamo formalizza le
00:16:03
cose se noi chiamiamo Socrate con la
00:16:05
lettera A e l'uomo con la u maiuscola
00:16:08
con la lettera B ci troviamo due termini
00:16:11
A e B ma tra A e B ci sarà un rapporto
00:16:15
che sarà C questo rapporto sarà di
00:16:18
somiglianza di uguaglianza di
00:16:20
disuguaglianza di esclusione di ostilità
00:16:22
di maggiore di minore comunque di
00:16:25
estraneità ci può essere anche appunto
00:16:27
semplicemente un rapporto di estraneità
00:16:29
però se io ho due cose A e B io
00:16:32
inevitabilmente ho C cioè la relazione
00:16:34
tra A e B e allora Aristotele come devo
00:16:37
dire sta alla base del famoso detto Non
00:16:40
c'è due senza tre cioè posti i due
00:16:42
termini necessariamente se Porre un
00:16:44
terzo termine se io metto avanti a me A
00:16:47
e B devo dire che poi c'è c che è la
00:16:50
relazione tra A e B però Aristo a questo
00:16:53
punto dice questo tipo di ragionamento
00:16:56
può proseguire all'infinito perché se
00:16:58
adesso mi trovo a B e C tra A e C ci
00:17:01
sarà un altro rapporto che sarà D tra a
00:17:05
e e tra B Scusate e c ci sarà un altro
00:17:09
rapporto che sarà e quindi ognuno di
00:17:12
questi rapporti darà luogo ad altri
00:17:14
rapporti e Questo naturalmente può
00:17:16
proseguire
00:17:17
all'infinito Aristotele vuol dire che
00:17:20
Platone invece di spiegare il mondo
00:17:22
delle cose sensibili ha prolungato
00:17:25
all'infinito la difficoltà di afferrare
00:17:29
questo mondo se prendete le citazioni
00:17:34
che vi sono state
00:17:36
consegnate Voglio leggere un un punto in
00:17:41
cui Aristotele è molto
00:17:44
polemico
00:17:54
Dunque vediamo la cosa essenziale quella
00:17:57
più forte a pagina 2 la terza
00:18:00
citazione dice quelli che pongono come
00:18:04
causa le idee e naturalmente si tratta
00:18:06
di Platone e dei platonici quelli che
00:18:09
pongono come causa le idee Cercando di
00:18:11
cogliere le cause degli esseri reali Ne
00:18:14
introducono altrettanti di nuovi Cioè
00:18:16
per spiegare una cosa devono introdurre
00:18:18
un'altra cosa come se uno dovendo
00:18:20
contare degli oggetti credesse di non
00:18:23
poterlo fare Finché sono pochi e di
00:18:25
riuscirvi aumentandone il numero come
00:18:28
vedete è un'affermazione anche un po'
00:18:30
ironica insomma cioè si si dice c'è
00:18:33
l'uomo Socrate Poi c'è l'uomo in sé ma
00:18:35
quest'uomo in sé non è altro che un
00:18:37
secondo uomo è una
00:18:39
moltiplicazione si pensa di spiegare
00:18:41
Socrate Aumentando il numero eccetera
00:18:43
l'origine del loro errore sta in ciò che
00:18:46
essi non sanno dire In che consistano
00:18:48
tali sostanze incorruttibili al di fuori
00:18:51
di Quelle particolari e sensibili essi
00:18:54
le pongono quindi identiche per la
00:18:56
specie a quelle corruttibili che noi
00:18:57
conosciamo
00:18:59
e quando dicono L'uomo in sé il cavallo
00:19:01
in sé altro non fanno che aggiungere
00:19:03
alle cose sensibili l'espressione in sé
00:19:05
Io penso che questo sia uno dei brani
00:19:07
proprio più drastici contro Platone cioè
00:19:09
e addirittura ripeto ironico vale a dire
00:19:13
aggiungendo la dicitura in sé Platone
00:19:16
pensa di cavarsela e di spiegare le
00:19:19
individualità sensibili Ora
00:19:22
invece dice
00:19:25
Aristotele
00:19:27
bisognerà cercare nelle cose stesse il
00:19:31
fondamento della realtà cioè noi
00:19:34
dobbiamo cercare la sostanza l'essenza o
00:19:38
sostanza della realtà ora la sostanza è
00:19:42
letteralmente quello che sta sotto
00:19:45
Quello che sta alla
00:19:46
base dice Aristotele con una famosissima
00:19:50
frase che viene
00:19:52
poi reinterpretata fino a Heidegger
00:19:55
diciamo nell'epoca nostra si può
00:19:58
usare la parola essere in molti modi
00:20:01
prendiamo l'ultima citazione della prima
00:20:04
pagina dice Ma sebbene la parola essere
00:20:07
si usa in tanti sensi è evidente che
00:20:09
l'essere principale è l'essenza in
00:20:12
quanto significa sostanza Cioè lui dice
00:20:16
Io posso dire Socrate è uomo Socrate è
00:20:19
Greco Socrate è anziano Socrate è
00:20:24
intelligente ma al di là di tutti questi
00:20:27
che lui chiama cioè l'intelligenza la
00:20:29
grecità l'anzianità io la prima cosa che
00:20:32
devo ipotizzare è di dire che Socrate è
00:20:35
quindi praticamente l'essere si predica
00:20:38
in molti modi Io posso dire che Socrate
00:20:40
è questo quello quello e quell'altro Ma
00:20:42
soprattutto devo dire che Socrate è
00:20:44
quindi l'essere è prima di tutto la
00:20:46
sostanza ci deve stare una specie di
00:20:49
base qualche cosa che sta sotto l'essere
00:20:52
Greco l'essere intelligente l'essere
00:20:55
anziano qualche cosa che sta sotto su su
00:20:58
cui si appoggiano tutti questi accidenti
00:21:00
cioè tutte queste qualità Allora vediamo
00:21:03
come dice Aristotele poniamo che uno
00:21:06
domandi se il camminare l'essere sano lo
00:21:08
stare seduto e similmente qualche altra
00:21:11
cosa di tal fatta sia o non sia un
00:21:13
essere nessuno di essi esiste in sé per
00:21:16
natura né può essere separato dalla
00:21:19
sostanza Cioè non posso dire che esiste
00:21:21
il camminare esiste l'essere sano c'è
00:21:24
qualcuno che cammina qualcuno è
00:21:27
camminante uno è sano quindi nessuno di
00:21:30
essi esiste in sé per natura né può
00:21:32
essere separato dalla sostanza se Dunque
00:21:35
di quelli Diciamo che sono a maggior
00:21:38
ragione sarà un essere chi cammina chi
00:21:40
sta seduto Chi è sano quelli intanto
00:21:43
appaiono reali in quanto vi è qualcosa
00:21:46
di determinato che fa loro da sostrato
00:21:49
cioè ripeto l'intelligenza l'anzianità
00:21:53
l'essere Greco eccetera
00:21:57
hanno una qualche cosa di determinato
00:22:01
che fa loro da sostrato che fa loro da
00:22:03
base cioè una sostanza tale Appunto è la
00:22:07
sostanza o individuo il quale appare in
00:22:10
tale categoria Senza di esso nessuno
00:22:14
direbbe è buono è seduto Ci vuole
00:22:16
qualcuno che sia buono ci vuole qualcuno
00:22:18
che sia seduto Ora è chiaro che soltanto
00:22:20
in grazia di questa categoria esiste
00:22:23
ciascuno di quegli altri esseri così che
00:22:25
l'essere primo ossia non uno o un altro
00:22:28
modo di essere ma ciò che è
00:22:30
semplicemente sarà la sostanza quindi la
00:22:33
sostanza che cosa sarà sarà
00:22:36
l'individuo a cui possono inerire a cui
00:22:39
si possono aggiungere tutte queste note
00:22:41
il fatto che cammina che suona che parla
00:22:44
che è intelligente che è stupido
00:22:45
eccetera eccetera eccetera Ci vuole come
00:22:47
sostanza l'individuo la sostanza è
00:22:50
l'individuo quindi siamo agli antipodi
00:22:53
rispetto a Platone per Platone la
00:22:55
sostanza l'essenza sono le idee
00:22:58
universali per Aristotele la sostanza è
00:23:02
l'individuo individuo proprio nel senso
00:23:04
letterale del termine che non si può
00:23:07
dividere perché se si potesse dividere
00:23:10
ci sarebbe qualche cosa di più
00:23:13
sostanziale di più basilare Allora la
00:23:16
sostanza è
00:23:17
l'individuo Che cos'è particolarmente
00:23:21
caratterizzato
00:23:23
dall'individualismo perché le cose
00:23:26
inerti si possono una trave di legno si
00:23:29
può spezzare Si si riduce in mille
00:23:31
schegge un macigno si spezza si riduce
00:23:33
in schegge eccetera ma invece
00:23:34
l'organismo è individuo dall'organismo
00:23:37
non si può l'organismo non si può
00:23:40
separare non si può dividere quindi per
00:23:44
Aristotele la sostanza è l'individuo
00:23:47
ovvero l'organismo è stato detto che
00:23:49
Aristotele è un grande filosofo della
00:23:51
vita e infatti questo è vero perché
00:23:54
l'altro grande problema che lui si pone
00:23:57
è quello del del divenire tutto è
00:23:59
continuamente Vitale tutto è
00:24:01
continuamente in movimento la sostanza è
00:24:03
data da organismi che stanno quindi da
00:24:06
individui che stanno continuamente in
00:24:09
movimento Allora
00:24:12
per precisare la sua dottrina
00:24:18
e Come'è fatta la realtà la realtà è
00:24:21
fatta da cose individuali che si muovono
00:24:24
cioè che praticamente cambiano quindi di
00:24:28
ogni cosa si può predicare che è come ha
00:24:31
detto Parmenide dell'essere però ogni
00:24:33
cosa è anche in mutamento indivenire
00:24:36
come ha detto Eraclito ora le cose da
00:24:40
che cosa Sono caratterizzate al fatto di
00:24:42
essere individui di essere qualche cosa
00:24:45
di non confondibile con gli altri di
00:24:48
essere perfettamente
00:24:49
identificati lui usa una parola
00:24:52
specifica
00:24:54
l'individuo quindi l'essere è sostanza
00:24:56
la sostanza l'individuo l'individuo è
00:24:59
organismo l'individuo è sinolo da siun
00:25:02
Greco olos tutto totalità l'individuo è
00:25:07
una totalità organica di materia e forma
00:25:11
quella che Platone ha chiamato ideas
00:25:13
separandola dai corpi e la forma che
00:25:15
hanno i corpi quindi le cose sono
00:25:26
sinolicka
00:25:28
Aristotele alla materia associa Una
00:25:32
nuova dimensione la potenza alla forma
00:25:36
associa l'atto e questo gli permette di
00:25:39
spiegare il divenire cioè Aristotele
00:25:43
sostiene che ogni cosa è se
00:25:46
stessa però potenzialmente
00:25:49
si può trasformare in un'altra cosa non
00:25:52
in un'altra cosa qualsiasi ma in
00:25:54
un'altra cosa specifica Scusate
00:25:56
l'esempio banale L'uovo di gallina è un
00:25:59
uovo di gallina attualmente ha raggiunto
00:26:02
una certa forma è un certo sinolo però
00:26:04
Potenzialmente è un pulcino E il pulcino
00:26:07
È potenzialmente una gallina la ghianda
00:26:09
è ghianda attualmente in atto c'ha la
00:26:12
forma di Ghianda però Potenzialmente è
00:26:15
una quercia Quindi tutta la realtà è
00:26:18
fatta di
00:26:26
sinolicka
00:26:28
però la materia è potenza Cioè è
00:26:30
possibilità di svilupparsi la forma è
00:26:33
atto è quello che attualmente è la
00:26:34
configurazione la conformazione la forma
00:26:37
che una cosa ha preso in questo momento
00:26:40
attualmente Quindi tutte le cose
00:26:42
sono forma e materia potenza e atto A
00:26:46
questo
00:26:48
punto come devo dire Aristotele ha la
00:26:51
chiave del divenire tutto è fatto di
00:26:53
materia tutto è fatto di Potenza tutto
00:26:55
quanto tende a trasformarsi Cioè a
00:26:58
cambiare forma e a diventare da quello
00:27:01
che è un'altra cosa in atto quindi
00:27:05
mentre Parmenide come vi ricorderete
00:27:07
aveva escluso il divenire Perché
00:27:09
l'essere è e il non essere non è invece
00:27:12
per Aristotele il divenire è possibile
00:27:15
il divenire è passaggio da una forma di
00:27:17
essere a un'altra forma di
00:27:20
essere è un passaggio dalla potenza
00:27:23
all'atto E allora a questo punto
00:27:25
Aristotele come dire edifica la In fondo
00:27:29
la concezione della realtà che è passata
00:27:30
nel Medioevo e che sta pure nei libri di
00:27:32
scuola elementare quella che teniamo che
00:27:34
teniamo pure noi in mente cioè Esistono
00:27:36
i regni della natura esiste una sorta di
00:27:39
piramide la realtà è una specie di
00:27:42
gerarchia ordinata alla base di tutto
00:27:44
c'è la materia pura priva di forma al
00:27:49
vertice c'è Dio come atto puro come
00:27:51
forma pienamente
00:27:53
compiuta ai livelli intermedi ci sono il
00:27:56
regno minerale vegetale animale umano
00:27:58
Cioè tutta una serie di
00:28:21
[Musica]
00:28:26
sinolicka materia apparentemente in
00:28:28
forme Ha comunque una forma al vertice
00:28:31
c'è Dio Dio è atto puro è forma pura
00:28:36
Perché Dio deve essere definito in
00:28:39
questo modo
00:28:40
perché
00:28:42
Dio se non fosse atto puro se non avesse
00:28:46
sviluppato tutto se avesse una potenza
00:28:50
praticamente avrebbe un'imperfezione
00:28:52
cioè avere una una potenza una
00:28:55
possibilità significa non essere già
00:28:57
attualmente qualche cosa Il bambino è
00:29:00
potenzialmente adulto ma vuol dire che
00:29:02
manca di qualche cosa manca della
00:29:03
maturità dell'adulto cioè la potenza
00:29:05
implica sempre una mancanza Allora Dio
00:29:08
non se deve essere concepito come la
00:29:10
perfezione non può avere qualche cosa in
00:29:13
Potenza in Dio non c'è la potenza ma la
00:29:17
potenza è materia quindi in Dio non c'è
00:29:20
materia Dio non è materiale è forma pura
00:29:23
è atto puro Ma se in Dio non c'è la
00:29:26
potenza Non c'è neppure il movimento
00:29:29
perché il movimento abbiamo detto è il
00:29:32
passaggio Scusatemi se forse sto andando
00:29:34
troppo in fretta il ma ci stiamo capendo
00:29:39
cioè il il movimento è il passaggio
00:29:43
dalla potenza all'atto la potenza però
00:29:47
implica l'imperfezione Dio è atto tutto
00:29:50
sviluppato e forma tutta sviluppata se
00:29:53
in Dio ci fosse potenza Dio sarebbe
00:29:56
imperfetto e sare
00:29:59
in Dio non ci sta nessun passaggio alla
00:30:01
potenza all'atto Perché Dio ha già
00:30:02
sviluppato tutto in
00:30:04
atto allora Dio a questo punto è
00:30:08
immobile