SCNSTR01 - Modulo 1: Stefano Guarnieri e Davide Scotti - Introduzione

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https://www.youtube.com/watch?v=aluFSpAVNNg

概要

TLDRIl corso mira a sensibilizzare i giornalisti sull'importanza della loro comunicazione riguardo agli incidenti stradali, evidenziando le conseguenze su vittime e opinione pubblica. Attraverso quattro moduli, si analizzano tematiche come la violenza stradale, il disimpegno morale e la responsabilizzazione. Si sottolinea che oltre il 95% degli incidenti non sono casualità, enfatizzando la necessità di un linguaggio accurato per evitare la vittimizzazione secondaria.

収穫

  • 📝 Aumentare la consapevolezza sui danni della comunicazione.
  • 📊 Ogni 24 secondi una persona muore in un incidente stradale.
  • 🚦 La violenza stradale è la principale causa di morte per i giovani.
  • 📉 L'85% degli incidenti è causato da comportamenti umani.
  • ⚖️ Importanza di usare un linguaggio corretto nei media.
  • 🚷 Più della metà delle vittime sono utenti vulnerabili della strada.
  • 🤝 Maggiore responsabilità per giornalisti e media.
  • 🔍 Distinguere tra incidenti e violenza stradale.
  • 🗣️ La vittimizzazione secondaria è un problema reale.
  • 🥅 È fondamentale cambiare il paradigma comunicativo.

タイムライン

  • 00:00:00 - 00:05:00

    Il corso che avete scelto ha l'obiettivo di sensibilizzare i giornalisti riguardo all'impatto della loro comunicazione sugli incidenti stradali, evidenziando le conseguenze sui pubblici e sulle vittime. Gli autori del corso, tra cui Stefano Guarnieri, Simona Bandino, Elisabetta Mancini e Ann Maria Giannini, guideranno i moduli per approfondire questi temi. Si parlerà di come una corretta narrazione possa contribuire alla sicurezza stradale e si metteranno in evidenza le statistiche tragiche riguardanti la violenza stradale a livello globale e nazionale, indicando anche che il comportamento umano è il principale fattore di rischio.

  • 00:05:00 - 00:10:00

    Nel primo modulo si discute dell'impatto della violenza stradale, con cifre drammatiche che rivelano che ogni 24 secondi una persona muore a causa di incidenti stradali. Si chiarisce che la violenza stradale è una tragedia costante e non una fatalità inevitabile. Si sottolinea la maggior vulnerabilità dei pedoni e ciclisti rispetto agli automobilisti, e si menzionano numeri allarmanti sulla mortalità stradale, con un focus particolare sulla necessità di cambiare mentalità riguardo ai modelli di mobilità.

  • 00:10:00 - 00:15:00

    Nel secondo modulo, Davide Scotti introduce il concetto di sicurezza stradale in relazione alla sicurezza sul lavoro, evidenziando quanto questa cultura sicurezza sia trasversale e fondamentale. L'intervento si concentra sull'urgente necessità di responsabilizzare le persone nella loro condotta sulle strade e nel lavoro, sottolineando che le statistiche italiane sono nettamente superiori alla media europea. Scotti evidenzia l'importanza di una comunicazione adeguata per accrescere la cultura della sicurezza nel nostro paese e il valore cruciale di avere consapevolezza nelle proprie azioni quotidiane.

  • 00:15:00 - 00:20:00

    Il corso continua a sottolineare l'importanza di come viene comunicata la sicurezza stradale e come la narrativa esistente tende spesso a colpevolizzare le vittime e a giustificare i comportamenti del guidatore. Viene evidenziato un bias che porta a descrivere gli incidenti stradali come eventi inevitabili, anziché come responsabilità di chi guida. Si discute anche della necessità di utilizzare un linguaggio appropriato e preciso per evitare malintesi nella comunicazione dei fatti.

  • 00:20:00 - 00:25:00

    La vittimizzazione secondaria viene analizzata, definita come la sofferenza aggiuntiva che le vittime provano a causa di una narrazione inadeguata o di come li affrontano le agenzie formali, come giornalisti, polizia e medici. Viene fornito un esempio di come il linguaggio utilizzato nei media possa intensificare il dolore delle vittime ed esacerbare la loro situazione personale. Viene ribadito che una narrazione più attenta e rispettosa delle vittime è essenziale per il loro recupero e per una società più giusta.

  • 00:25:00 - 00:33:53

    Si conclude il modulo enfatizzando come i giornalisti abbiano un ruolo cruciale nella costruzione di una cultura di sicurezza stradale, grazie alla loro capacità di raccontare le storie delle vittime in modo sensibile e rispettoso. Il corso si propone di educare i partecipanti su come comunicare gli eventi stradali in modo che si eviti una narrazione giustificativa e penalizzante, partecipando attivamente alla diminuzione della violenza stradale e alla salvaguardia delle vite.]}

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ビデオQ&A

  • Qual è il principale obiettivo del corso?

    Aumentare la consapevolezza nei giornalisti sull'impatto della loro comunicazione riguardo agli incidenti stradali.

  • Chi sono i relatori del corso?

    Stefano Guarnieri, Simona Bandino, Elisabetta Mancini e Ann Maria Giannini.

  • Cosa si intende per vittimizzazione secondaria?

    È la condizione di ulteriore sofferenza vissuta dalla vittima a causa di atteggiamenti inadeguati delle agenzie di controllo.

  • Quali sono i numeri degli incidenti stradali in Italia?

    In Italia si registrano circa 3.000 morti e 17.000 feriti gravi ogni anno per incidente stradale.

  • Perché il linguaggio usato dai media è importante?

    Il linguaggio può giustificare gli automobilisti e colpevolizzare le vittime, influenzando l'opinione pubblica e le percezioni di sicurezza.

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    Buongiorno a tutti voi e grazie per aver
  • 00:00:02
    scelto questo corso il corso ha due
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    obiettivi fondamentalmente Il primo è
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    quello di aumentare la consapevolezza
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    nei giornalisti dell'impatto che il
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    vostro lavoro ha nella comunicazione
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    degli scontri stradali nei confronti
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    dell'opinione pubblica e anche delle
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    possibili ripercussioni perché che il
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    vostro lavoro può avere sulle vittime
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    degli scontri
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    stradali gli autori del corso sono
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    fondamentalmente quattro e i moduli sono
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    divisi in quattro io sono Stefano
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    Guarnieri e rappresento l'associazione
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    Lorenzo Guarnieri che da 14 anni si
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    occupa di prevenzione per la sicurezza
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    stradale e di supporto alle vittime di
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    violenza stradale
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    e ho curato questo corso insieme agli
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    altri relatori che sono Simona Bandino
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    giornalista che aiuta l'associazione
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    Lorenzo Guarnieri Elisabetta
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    Mancini dirigente superiore della
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    Polizia di Stato che ha seguito la parte
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    relativa al nuovo linguaggio della
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    Polizia di Stato e Ann Maria Giannini
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    professoressa e direttrice del
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    dipartimento di psicologia
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    dell'università La Sapienza che parlerà
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    invece della
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    consapevolezza psicologica per quanto
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    riguarda la narrazione degli incidenti
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    stradali degli scontri stradali
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    e con noi saranno anche Davide Scotti
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    che parlerà invece del tema della
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    sicurezza stradale sul lavoro e anche
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    avremo una testimonianza del vostro
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    collega Luga Val di Serri che è stato
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    direttamente colpito da un omicidio
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    stradale in particolare il corso si
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    compone di quattro moduli nel primo
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    modulo andremo a
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    verificare parlare del fenomeno della
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    violenza stradale e far vedere la
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    caratteristiche della comunicazione
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    l'impatto sulle vittime e la
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    vittimizzazione secondaria nel secondo
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    modulo Ann Maria Giannini la
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    professoressa Annamaria Giannini parlerà
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    del disimpegno morale della
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    comunicazione attuale della violenza
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    stradale nel terzo modulo Elisabetta
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    Mancini parlerà invece del cambiare il
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    punto di vista e racconterà l'esperienza
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    della Polizia di Stato e finiremo con
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    Simona Bandino e Luca baldiserri Per
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    quanto riguarda i riferimenti
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    deontologici e le linee guida per una
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    migliore comunicazione una comunicazione
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    corretta Andiamo adesso direttamente al
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    primo modulo che parlerà della del tema
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    della violenza
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    stradale mentre noi siamo qui parlando E
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    voi state ascoltando questo corso ogni
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    24 Secondi una persona viene uccisa
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    Sulla strada nel mondo e inoltre la
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    violenza stradale è la prima causa di
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    morte di giovani fino a 29 anni nel
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    mondo Io credo che non Servirebbero
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    altri numeri altre parole per rendersi
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    conto che si tratta la più grande
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    tragedia che abbiamo mai affrontato come
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    come Uomini e che si consuma ormai da
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    più di 50 anni e ha fatto assolutamente
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    più vittime di ogni di ogni guerra ma
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    purtroppo della violenza stradale non si
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    parla molto ma non non si considera
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    importante come
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    fenomeno drammatico che è e diciamo
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    fondamentalmente una narrazione
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    ha portato portato avanti l'elemento
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    della
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    Fatalità come se fosse una malattia in
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    realtà non è è come fosse una cosa che
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    dovesse esistere sempre in realtà
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    Sappiamo benissimo che non non è detto
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    che si debba morire per muoversi da un
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    punto a un altro se domani mattina
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    decidessimo di non usare più l'auto la
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    moto o il camion e ci muovessi con treno
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    bicicletta a piedi e con navi
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    probabilmente potremmo salvare 1.
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    300.000 persone nel mondo Quindi è
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    chiaro che tutto questo fenomeno è
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    generato da un modello di mobilità che
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    dobbiamo in qualche modo aiutare a
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    cambiare in effetti l'animale più
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    mortale del mondo è l'uomo motorizzato
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    che uccide più di 1 milione 300.000
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    persone nel mondo Noi spesso non abbiamo
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    la consapevolezza di questo rischio
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    abbiamo ad esempio paura di fare il
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    bagno Magari dove ci sono degli squali
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    che gli squali uccidono quattro persone
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    nel mondo ogni anno ma non abbiamo paura
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    a uscire in strada o non abbiamo paura
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    noi stessi quando siamo in strada su un
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    mezzo di poter fare qualche danno che
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    accade invece
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    per milione 300.000 volte ogni anno in
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    particolare in Italia accadono
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    circa 3.000 scontri mortali muoiono più
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    di 3.000 persone al giorno 17.000 sono i
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    feriti gravi a causa della violenza
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    stradale e nel 95% dei casi questa
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    violenza è provocata dai comportamenti
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    umani si tratta assolutamente del
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    maggior problema di sicurezza che noi
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    abbiamo in Italia ma non è visto come un
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    problema di
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    sicurezza Inoltre purtroppo colpisce
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    soprattutto gli utenti più vulnerabili
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    quindi più del 50% delle persone muoiono
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    in strada sono persone che vanno a piedi
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    vanno in bicicletta o vanno in motorino
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    e quindi hanno per loro natura un
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    comportamento estremamente più
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    vulnerabile e questo fa sì che siano
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    appunto queste persone a morire sempre
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    di più e sono sempre più protette Le
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    persone all'interno delle auto ma sono
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    sempre meno protette Le persone che
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    stanno
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    fuori il tema della violenza stradale è
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    anche un tema molto importante
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    importante per la sicurezza sul lavoro
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    ma non vorrei parlarne io ma vorrei
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    parlar una persona molto più esperta di
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    me che è qui con noi che è Davide Scotti
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    che è segretario generale della
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    fondazione leadership in Health and
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    Safety e opinion leader nel campo della
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    sicurezza stradale Quindi Caro Davide
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    Grazie per essere con noi Grazie per
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    aver aiutato con la tua fondazione la
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    realizzazione e la produzione di questo
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    corso ma perché la sicurezza stradale è
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    un tema importante per la sicurezza sul
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    lavoro Quindi per la tua fondazione
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    Grazie Stefano e un saluto a tutti i
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    giornalisti che ci stanno seguendo il
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    tema della sicurezza O meglio della
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    cultura della sicurezza è a mio avviso
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    un tema globale un valore a 360° si
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    parla di sicurezza sul lavoro sicurezza
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    sulle strade e dovremmo anche parlare di
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    sicurezza in ambito domestico qualche
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    numero lo abbiamo visto ricordiamoli
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    ogni giorno tre persone perdono la vita
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    in incidenti sul lavoro
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    parliamo più di 1000 persone ogni anno
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    che perdono la vita nel nostro
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    paese più di 3000 ogni anno che perdono
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    la vita sulle strade come hai ricordato
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    prima e possiamo anche aggiungere più di
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    6000 persone che perdono la vita
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    coinvolti in incidenti di vario tipo in
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    ambito domestico è veramente un tema
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    360° e parlando di sicurezza stradale è
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    giusto ricordare che di quelle 1000
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    persone che prono una vita og hanno sul
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    lavoro il
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    40% è perché è coinvolto in un evento di
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    di violenza stradale eh O perché stanno
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    andando al posto di lavoro quindi i
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    cosiddetti incidenti in itinere o perché
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    coinvolti in in situazioni in cui stanno
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    operando un veicolo che possa essere un
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    trattore un cam una gru e così via
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    quindi veramente una
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    tematica importantissima
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    e penso che nel nostro paese dobbiamo
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    tutti fare qualcosa di più di meglio
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    per renderci in qualche modo
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    responsabili di invertire questo Trend
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    perché questi numeri che abbiamo
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    sottolineato non sono numeri normali
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    sono nettamente superiori alla media
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    europea e
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    E questo Insomma denota sicuramente
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    una mancanza di cultura della sicurezza
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    che ognuno di noi ha sicuramente potere
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    di invertire quando parlo di cultura
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    della sicurezza intendo che cosa intendi
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    per cultura della sicurezza intendo
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    proprio nella sua definizione se
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    vogliamo anglosassone cultura definita
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    come il modo di fare le cose qui ovvero
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    quell'insieme di valori di credenze di
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    di regole scritte regole non scritte di
  • 00:09:00
    usanze di tradizioni di rituali
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    condivisi da una comunità condivisi da
  • 00:09:05
    un'organizzazione così come condivisi da
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    una nazione che però poi si traducono in
  • 00:09:11
    modi di fare le cose in azione
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    comportamenti quotidiani no che sono il
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    risultato di quei valori condivisi da
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    quella comunità e qui nel nostro paese
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    Ormai è diventato normale assumere
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    comportamenti dove
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    spesso la sicurezza non è non è
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    abbracciata come come valore quindi
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    comportamenti rischiosi lo vediamo sulla
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    strada ogni giorno no questo non
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    rispetto delle regole basilari no regole
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    non solo le regole codig della strada ma
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    regole anche di di buona
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    convivenza qua
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    probabilmente c'è una mancanza no in
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    qualche modo valoriale penso che la
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    sicurezza debba soprattutto essere
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    tracciata da tutta la comunità come
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    valore ancora che ancora prima che come
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    priorità senti
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    e perché pensi Diciamo che un corso sul
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    linguaggio sulla narrazione sul racconto
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    possa essere utile a migliorare la
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    sicurezza Io penso che una delle
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    problematiche che abbiamo nel nostro
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    paese è anche la modalità con la quale
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    il valore della sicurezza viene o non
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    viene
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    comunicato faccio un esempio con il
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    mondo sassone nel quale ho vissuto tanti
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    anni ho lavorato ho studiato lì e la
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    gran britagna è un paese che ha lo
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    stesso numero di abitanti dell'Italia
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    più o meno lo stesso numero più o meno
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    di persone che lavorano Beh in quel
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    paese ci sono da oltre 10 anni meno di
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    200 vittime sul lavoro mentre in Italia
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    da oltre 10 anni sono sempre più di 1000
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    qua sempre più di 1000 lì sempre meno di
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    200 e anche le vittime sulle strade sono
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    in Gran Bretagna da anni ormai sempre
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    meno della metà di quelle che abbiamo
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    nel nostro paese e questo non è solo
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    legato ovviamente a una cultura nella
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    quale il rispetto delle regole è più
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    probabilmente affermato rispetto alla
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    nostra ma l'ho potuta Insomma vivere in
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    prima persona anche molto legato al modo
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    con cui vengono comunicate queste il
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    modo nel quale i media fanno anche
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    campagne di comunicazione ad alto
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    impatto emotivo Per sensibilizzare
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    l'opinione pubblica e anche il modo in
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    cui i giornalisti raccontano gli eventi
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    che succedono non necessariamente
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    facendo una narrazione la cosiddetta
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    narrazione del dolore o
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    andando a sviscerare
  • 00:11:49
    eh colpe piuttosto che Che situazioni
  • 00:11:53
    non centrali ma andando proprio a
  • 00:11:54
    raccontare i fatti per quelli che sono e
  • 00:11:58
    che
  • 00:11:59
    possono far capire come
  • 00:12:01
    comportamenti sbagliati hanno causato
  • 00:12:05
    quel tipo di evento e questo permette di
  • 00:12:08
    avvicinare la percezione della sicurezza
  • 00:12:11
    nel nella
  • 00:12:13
    cittadinanza un esempio che mi piace
  • 00:12:16
    fare è quello legato anche all'utilizzo
  • 00:12:18
    delle cinture di sicurezza nel nostro
  • 00:12:21
    paese Purtroppo lo dicono i dati il
  • 00:12:25
    70% delle persone non utilizza le
  • 00:12:27
    centure di sicurezza su posteriori delle
  • 00:12:30
    macchine è uno dei dati peggiori in
  • 00:12:33
    Europa no tanti altri paesi compreso la
  • 00:12:35
    Gran Bretagna è all'inverso quasi la
  • 00:12:37
    totalità delle persone le allaccia del
  • 00:12:39
    centro di sicurezza ma nel nostro paese
  • 00:12:41
    quando ci sono incidenti dove purtroppo
  • 00:12:44
    troppo spesso i nostri giovani perdono
  • 00:12:45
    la vita a seguito di di eventi che non
  • 00:12:49
    dovevano succedere perché magari c'è di
  • 00:12:52
    mezzo la velocità c'è di mezzo
  • 00:12:54
    l'utilizzo di di di
  • 00:12:55
    sostanze o altre cose che poi un
  • 00:13:00
    evento ma quando qualcosa che non deve
  • 00:13:02
    succedere per qualche motivo succede
  • 00:13:05
    quella cintura di sicurezza è l'ultima
  • 00:13:07
    barriera di di difesa e purtroppo tante
  • 00:13:10
    troppe persone e le statistiche ci
  • 00:13:12
    dicono Addirittura il 50% delle persone
  • 00:13:15
    che perdono la vita in scontri
  • 00:13:18
    automobilistici la perdono perché non
  • 00:13:20
    indossavano la cintura di sicurezza e
  • 00:13:22
    queste cose non vengono raccontate
  • 00:13:24
    tipicamente Dai Dai giornali o quando
  • 00:13:27
    vengono raccontati
  • 00:13:29
    questi questi eventi che avvengono in
  • 00:13:32
    Gran Bretagna vedo che questa cosa
  • 00:13:34
    invece è diversa se se se la persona
  • 00:13:38
    deceduta in quella macchina non aveva la
  • 00:13:39
    centura sicurezza è scritto a volte è
  • 00:13:41
    usato è anche titolato e questo permette
  • 00:13:44
    di di acquisire nella cittadinanza
  • 00:13:47
    nell'opinione Pubblica una
  • 00:13:48
    consapevolezza molto diversa sul perché
  • 00:13:52
    è necessario Ad esempio in questo caso
  • 00:13:55
    indossare un dispositivo piuttosto che
  • 00:13:58
    che e quindi questo discorso anche di
  • 00:14:01
    responsabilizzare maggiormente no le
  • 00:14:03
    persone raccontando i fatti per quelli
  • 00:14:05
    che sono penso che è una cosa molto
  • 00:14:08
    molto utile e e mi auguro che anche
  • 00:14:10
    attraverso un'iniziativa come questa un
  • 00:14:12
    corso di formazione così ben strutturato
  • 00:14:15
    da te Stefano della tua associazione
  • 00:14:19
    messo a disposizione dell'ordine de
  • 00:14:20
    giornalisti possa permettere di
  • 00:14:23
    perlomeno acquisire una consapevolezza
  • 00:14:24
    in più su quello che è anche il potere
  • 00:14:27
    che avete No nel nel raccontare che e
  • 00:14:30
    quindi nel nell'influenzare
  • 00:14:32
    positivamente l'opinione pubblica e
  • 00:14:34
    accrescere il valore della sicurezza
  • 00:14:36
    nella nostra comunità sulle strade sul
  • 00:14:39
    lavoro ovviamente in ogni ambito e
  • 00:14:41
    quindi mi auguro di contribuire a
  • 00:14:43
    rafforzare una più robusta cultura di
  • 00:14:45
    sicurezza n nostro paese perché è una
  • 00:14:47
    battaglia che oggi stiamo perdendo tutti
  • 00:14:48
    e possiamo vincerla solo attraverso il
  • 00:14:51
    coinvolgimento veramente di tutti quanti
  • 00:14:53
    compresi voi Grazie davvero David per la
  • 00:14:56
    tua per il tuo intervento che chi amente
  • 00:14:59
    introduce poi l'altra parte del corso
  • 00:15:01
    che riguarda proprio la narrazione
  • 00:15:03
    l'aspetto di come vengono raccontati gli
  • 00:15:06
    scontri stradali e quindi quello che fai
  • 00:15:08
    riferimento proprio all'aspetto della
  • 00:15:10
    sicurezza della raccontare la realtà dei
  • 00:15:13
    fatti cioè Come avvengono realmente e
  • 00:15:15
    non come immaginiamo che fossero
  • 00:15:17
    avvenuti o come li abbiamo raccontati
  • 00:15:19
    nel tempo Credo sia importante per
  • 00:15:21
    educare Poi le persone a un
  • 00:15:23
    comportamento corretto sulla strada e a
  • 00:15:26
    cercare ovviamente di salvare delle vite
  • 00:15:28
    sia sulla strada che sul lavoro e
  • 00:15:30
    utilizzando le parole giuste Perché
  • 00:15:32
    giustamente mi hai ricordato utilizzare
  • 00:15:34
    le parole giuste è importante scontri
  • 00:15:37
    invece di incidenti Come sicuramente Poi
  • 00:15:40
    spiegherai bene
  • 00:15:42
    fondamentale Grazie a
  • 00:15:44
    voi Ecco Entriamo adesso in maniera
  • 00:15:49
    diretta sulla seconda parte del mio
  • 00:15:51
    intervento che riguarda appunto le
  • 00:15:52
    caratteristiche della comunicazione
  • 00:15:54
    attuale cioè come si comunicano
  • 00:15:56
    attualmente gli scontri stradali e che
  • 00:15:59
    impatto queste caratteristiche hanno
  • 00:16:01
    sull'opinione
  • 00:16:03
    pubblica non lo diciamo noi È abbastanza
  • 00:16:06
    evidente quando lo leggi Ma è stato
  • 00:16:08
    detto anche da varie università ed è
  • 00:16:10
    presente in uno studio dell'università
  • 00:16:12
    di del New Jersey che ha esato tanti
  • 00:16:15
    articoli di giornale che esiste un bias
  • 00:16:17
    in questa narrazione uniste un bias
  • 00:16:20
    importante che ha essenzialmente questa
  • 00:16:23
    caratteristica cioè tende ad assolvere
  • 00:16:27
    gli automobilisti o le persone che
  • 00:16:29
    guidano un mezzo e a colpevolizzare
  • 00:16:31
    quelle che sono le vittime e questo è
  • 00:16:34
    quello che si ritrova in gran parte
  • 00:16:36
    dell'attuale narrazione o racconto degli
  • 00:16:40
    degli scontri stradali e della violenza
  • 00:16:42
    stradale e andremo a vedere nel
  • 00:16:43
    dettaglio alcuni esempi di questa di
  • 00:16:46
    questa forma di
  • 00:16:48
    narrazione il primo esempio riguarda una
  • 00:16:52
    caratteristica che è veramente molto
  • 00:16:54
    comune che è quella della
  • 00:16:55
    deresponsabilizzazione del guidatore
  • 00:17:00
    in genere per come viene scritto per
  • 00:17:03
    come viene raccontato la vittima È un
  • 00:17:05
    essere umano e chi uccide una cosa si
  • 00:17:08
    vede sempre scritto furgone investe
  • 00:17:11
    madre e figlio oppure auto impazzita che
  • 00:17:13
    investe utto persone ne uccide due di
  • 00:17:16
    queste oppure addirittura che un'auto
  • 00:17:19
    non si sarebbe accorta dell'uomo che
  • 00:17:21
    procedeva a bordo della strada Quindi
  • 00:17:23
    addirittura Diamo sempre delle funzioni
  • 00:17:25
    umane importanti a dei mezzi che
  • 00:17:28
    attualmente sono delle cose facendo
  • 00:17:31
    questo tipo di di racconto
  • 00:17:33
    fondamentalmente
  • 00:17:41
    deresponsabilizzazione Cioè tendiamo a
  • 00:17:44
    deresponsabilizzare ancora il guidatore
  • 00:17:46
    giustificandolo E come lo giustifichiamo
  • 00:17:49
    lo giustifichiamo attraverso diciamo le
  • 00:17:52
    le forme più classiche l'asfalto
  • 00:17:54
    scivoloso il sole che
  • 00:17:57
    abbaglia Qui abbiamo messo un esempio
  • 00:17:59
    che può essere la persona che era
  • 00:18:01
    presumibilmente distratta dal traffico
  • 00:18:03
    quindi il traffico è una condizione
  • 00:18:05
    normale come fa una persona a essere
  • 00:18:07
    distratta da una condizione normale
  • 00:18:09
    quindi tendiamo sempre a indicare delle
  • 00:18:12
    giustificazioni che poss delle cose che
  • 00:18:15
    possono giustificare fondamentalmente
  • 00:18:16
    Chi è all guida per l'atto che ha
  • 00:18:19
    compiuto e anche questo è chiaramente un
  • 00:18:22
    aspetto di responsabilizzazione
  • 00:18:24
    un altro aspetto della
  • 00:18:26
    deresponsabilizzazione è quello di D la
  • 00:18:29
    colpa ad altre cose è semplice anche per
  • 00:18:30
    voi magari googlare Stad Killer e
  • 00:18:33
    troverete molteplici titoli relativi a
  • 00:18:36
    degli scontri stradali che indicano la
  • 00:18:38
    strada come il colpevole in realtà la
  • 00:18:40
    strada ovviamente deve essere fatta
  • 00:18:43
    nella maniera migliore possibile per
  • 00:18:45
    poter prevenire gli scontri ma non ha
  • 00:18:47
    una colpa specifica per uno scontro che
  • 00:18:49
    è accaduto Accade sempre Ovviamente la
  • 00:18:52
    colpa è sempre la responsabilità è di
  • 00:18:53
    chi è la guida che deve adattare la sua
  • 00:18:55
    guida alle caratteristiche della strada
  • 00:18:58
    Pot potete leggere a volte addirittura
  • 00:18:59
    strisce pedonali Killer Come fa una
  • 00:19:01
    striscia pedonale a essere Killer Oppure
  • 00:19:04
    potete vedere è stato fatale il Cordo
  • 00:19:06
    della cicabile quando in realtà quello
  • 00:19:09
    che è accaduto è che la persona andava a
  • 00:19:10
    una velocità eccessiva e quindi dopo
  • 00:19:12
    aver urtato il cordolo si è ribaltato Ma
  • 00:19:14
    quel cordolo stava lì da sempre non dava
  • 00:19:16
    noia a nessuno e oppure si può
  • 00:19:20
    considerare l'asfalto viscido la nebbia
  • 00:19:24
    oppure anche un parabrezza che non si
  • 00:19:26
    che è ghiacciato e non permette la la
  • 00:19:28
    vista ma in quel caso lì ovviamente non
  • 00:19:30
    è colpa del parabrezza ma è colpa della
  • 00:19:32
    persona che ha deciso di partire senza
  • 00:19:34
    vista e quindi anche questa è una forma
  • 00:19:37
    importante di deresponsabilizzazione
  • 00:19:40
    deresponsabilizzazione che porta poi
  • 00:19:42
    anche all'aspetto della totale assenza
  • 00:19:45
    d'arbitrio che spesso viene Vediamo
  • 00:19:46
    negli articoli cioè le persone viene
  • 00:19:48
    scritto non potevano farci niente hanno
  • 00:19:50
    investito il pedone ma non potevano
  • 00:19:52
    farci niente non hanno potuto evitare
  • 00:19:54
    l'impatto non è riuscita a evitare quel
  • 00:19:58
    il cic cosa Cosa significa Questo
  • 00:20:00
    significa che non si pone correttamente
  • 00:20:03
    attenzione all'aspetto di cosa si poteva
  • 00:20:05
    fare per evitare quell'incidente quello
  • 00:20:07
    scontro Che comportamento prudente il
  • 00:20:10
    guidatore avrebbe potuto tenere e si fa
  • 00:20:13
    sì che al solito l'evento abbia come
  • 00:20:15
    dire un aspetto di Fatalità che spesso
  • 00:20:18
    in realtà non
  • 00:20:20
    ha ci sono poi sempre spesso tendenze a
  • 00:20:23
    giustificare le violazioni del codice
  • 00:20:25
    della strada e di questo periodo direi
  • 00:20:28
    che la la la la tendenza più importante
  • 00:20:30
    è quello del concetto D l'autovelox
  • 00:20:32
    truffa no l'autovelox fa semplicemente
  • 00:20:34
    un mestiere che è quello di misurare la
  • 00:20:36
    velocità Quindi al limite potrebbe
  • 00:20:38
    essere il limite truffa ma l'at velox
  • 00:20:41
    misura esattamente la velocità in quel
  • 00:20:43
    momento e fa il suo mestiere in quel
  • 00:20:45
    senso lì quindi se c'è quel limite quel
  • 00:20:47
    limite va rispettato se tu lo superi hai
  • 00:20:50
    violato il codice della strada e quindi
  • 00:20:52
    devi essere giustamente sanzionato allo
  • 00:20:55
    stesso tempo ti tende a come dire a a a
  • 00:20:58
    rendere un peccato lieve il fatto che
  • 00:21:00
    uno Aba avuto un bicchiere in più no
  • 00:21:02
    quindi spesso si legge si può leggere
  • 00:21:05
    fermato dalla polizia dopo aver bevuto
  • 00:21:07
    un bicchiere di troppo ma E cosa
  • 00:21:09
    significa un bicchiere di troppo la
  • 00:21:11
    persona non era in condizioni quindi un
  • 00:21:13
    bicchiere o due bicchieri o tre
  • 00:21:14
    bicchieri significa di non essere in
  • 00:21:15
    condizione di guidare Quindi non
  • 00:21:17
    dobbiamo avere la tendenza a
  • 00:21:19
    giustificare perché se abbiamo la
  • 00:21:20
    tendenza a giustificare poi lo vedremo
  • 00:21:23
    direttamente nel nel modulo della
  • 00:21:25
    professoressa Giannini questo comporta
  • 00:21:27
    che attiveremo noi dei meccanismi di
  • 00:21:29
    disimpegno morale che ci porteranno ad
  • 00:21:31
    avere dei comportamenti ancora più
  • 00:21:33
    gravi per arrivare poi al concetto della
  • 00:21:37
    colpa delle vittime nella chiaramente
  • 00:21:39
    nella descrizione spesso degli scontri
  • 00:21:42
    si pone
  • 00:21:43
    eh attenzione e si pone il focus spesso
  • 00:21:47
    sulla vittima Ovviamente la sicurezza
  • 00:21:50
    personale è importante Quindi tutti noi
  • 00:21:52
    dobbiamo cercare di essere sulle strade
  • 00:21:53
    il più possibile attenti a una forma
  • 00:21:55
    difensiva ma non dobbiamo prima Losa a
  • 00:21:59
    fare delle ipotesi sulle quali non
  • 00:22:01
    sappiamo Cioè non possiamo dire è
  • 00:22:03
    accaduto quell'evento perché il pedone è
  • 00:22:05
    vestito di nero noi non lo sappiamo che
  • 00:22:07
    se fosse vestito di giallo magari
  • 00:22:08
    quell'evento sarebbe successo o no E poi
  • 00:22:12
    tendiamo sempre i giornalisti tendono
  • 00:22:14
    sempre a descrivere a utilizzare la
  • 00:22:16
    forma passiva la forma passiva che di
  • 00:22:18
    per sé è esonerativa quindi invece di
  • 00:22:21
    dire che l'automobilista ha investito
  • 00:22:24
    ciclista tendono a dire il ciclista è
  • 00:22:26
    stato investito da un'auto e quindi la
  • 00:22:28
    forma passiva porta il focus sulla
  • 00:22:30
    vittima e quindi per certi versi la
  • 00:22:36
    colpevolizza qui poniamo due esempi che
  • 00:22:39
    facciamo che sono sostanzialmente
  • 00:22:41
    in questa in questa lettura in questa
  • 00:22:44
    articolo si dice che da una prima
  • 00:22:45
    ricostruzione sembra che il bambino in
  • 00:22:47
    compagnia di un amico anche lui in bici
  • 00:22:49
    ha urtato violentemente contro il
  • 00:22:51
    parabrezza dell'automobile
  • 00:22:53
    Ecco è molto più probabile ed
  • 00:22:55
    effettivamente è successo così che
  • 00:22:57
    l'automobile che l'automobilista abbia
  • 00:22:59
    investito il bambino no che il bambino
  • 00:23:01
    come un moscerino si è andato addosso al
  • 00:23:04
    parabrezza dell'auto oppure quest'altro
  • 00:23:07
    esempio che utilizziamo recente che è
  • 00:23:09
    sbatte in cima in bici a Cesenatico
  • 00:23:11
    nello sportello appena aperto dell'auto
  • 00:23:13
    in sosta settantottenne morto in
  • 00:23:15
    rianimazione dopo due giorni in realtà
  • 00:23:18
    qui il codice della strada è chiaro
  • 00:23:19
    l'automobilista non doveva aprire lo
  • 00:23:21
    sportello senza assicurarsi che nessuno
  • 00:23:23
    procedesse quindi non possiamo mettere
  • 00:23:25
    il Focus e l'attenzione sul ciclista per
  • 00:23:28
    scagionare fondamentalmente le
  • 00:23:30
    responsabilità dell'Automobilista che ha
  • 00:23:32
    aperto lo sportello senza assicurarsi
  • 00:23:34
    che nessuno ci
  • 00:23:35
    fosse e da lì poi chiaramente l'utilizzo
  • 00:23:39
    della parola incidente è se vogliamo il
  • 00:23:42
    più grande errore perché incidente di
  • 00:23:45
    per sé Ha una radice latina che viene da
  • 00:23:47
    incidence Che significa avvenimento
  • 00:23:49
    accadimento e quindi è una qualcosa che
  • 00:23:52
    sopravviene è una qualcosa che è dovuto
  • 00:23:54
    alla fatalità e e quindi ha dentro di sé
  • 00:23:57
    questo messaggio molto sbagliato Per cui
  • 00:24:00
    suggeriamo e suggeriamo di usarle sempre
  • 00:24:03
    di più scontro
  • 00:24:06
    collisione sinistro qualsiasi cosa che
  • 00:24:09
    non sia la parola incidente che di per
  • 00:24:11
    sé Ha nella sua natura questo concetto
  • 00:24:14
    di Fatalità che noi vorremmo in qualche
  • 00:24:16
    modo eliminare e il fenomeno non lo
  • 00:24:19
    vorremmo chiamare incidentalità stradale
  • 00:24:21
    ma violenza stradale È un termine che
  • 00:24:24
    caratterizza meglio il fenomeno che non
  • 00:24:26
    abbiamo inventato noi ma è stato coniato
  • 00:24:27
    per la prima volta in Francia nel 1983 e
  • 00:24:31
    con associazione della creazione League
  • 00:24:34
    Cont la violence
  • 00:24:37
    routier per
  • 00:24:40
    chiudere volevo fare queste questi due
  • 00:24:43
    esempi o queste queste due queste due
  • 00:24:45
    situazioni fondamentalmente
  • 00:24:48
    Abbiamo spesso dei titoli
  • 00:24:50
    che portano questa narrazione facendo
  • 00:24:54
    l'esempio di un evento che è accaduto mi
  • 00:24:56
    pare 2 anni fa a Roma dove una persona
  • 00:24:59
    ha ucciso con un coltello tre
  • 00:25:02
    donne Io credo che nessun titolista si
  • 00:25:06
    sarebbe mai sognato di scrivere coltello
  • 00:25:09
    impazzito uccide tre persone e quindi
  • 00:25:12
    non ha mai messo l'oggetto nel nel suo
  • 00:25:14
    titolo mentre possiamo trovare tanti
  • 00:25:17
    titoli in cui ne ho messo uno qua
  • 00:25:20
    tragedia a Carpi auto impazzita uccide
  • 00:25:22
    tre persone dove si vede effettivamente
  • 00:25:25
    l'oggetto che è che causa omicidio
  • 00:25:29
    quindi è evidente che c'è Come dire una
  • 00:25:32
    narrazione che è estremamente
  • 00:25:33
    sbilanciata nel caso del della
  • 00:25:36
    narrazione
  • 00:25:38
    automobilistica in realtà questa
  • 00:25:40
    narrazione non è sempre stata così
  • 00:25:43
    ehm prima che dell'Avvento massivo
  • 00:25:46
    dell'automobile negli anni 30 le prime
  • 00:25:49
    auto venivano viste molto male sia dalla
  • 00:25:52
    stampa che dai pedoni che dalle persone
  • 00:25:54
    perché erano viste come macchine per
  • 00:25:56
    uccidere fondamentalmente
  • 00:25:58
    e in realtà poi negli anni 30 l'avvento
  • 00:26:00
    dell'Industria automobilistica ha spinto
  • 00:26:02
    molto sulla sulla pubblicità ovviamente
  • 00:26:05
    su cambiare questo tipo di narrazione
  • 00:26:07
    quindi
  • 00:26:09
    ha investendo cambiato il paradigma il
  • 00:26:12
    punto di vista e ha portato a dire che
  • 00:26:15
    la strada sono delle auto e tutti gli
  • 00:26:18
    altri Ovviamente devono adeguarsi e
  • 00:26:20
    devono avere dei comportamenti che
  • 00:26:22
    lascino lo spazio alle auto e quindi
  • 00:26:25
    colpevolizzando fondamentalmente per cui
  • 00:26:28
    all'inizio degli anni 50 i pedoni negli
  • 00:26:30
    Stati Uniti dicevano che erano visti
  • 00:26:32
    come J Walker Quindi come persone de
  • 00:26:34
    Bifolchi che andavano nella strada non
  • 00:26:35
    sapevano com andarci e danneggiavano il
  • 00:26:38
    flusso delle macchine e questa forma di
  • 00:26:40
    narrazione si è portata avanti fino ai
  • 00:26:42
    nostri giorni Quindi sostanzialmente
  • 00:26:45
    tendiamo a giustificare il nostro
  • 00:26:46
    comportamento alla guida e a penalizzare
  • 00:26:49
    sempre il
  • 00:26:50
    comportamento degli altri utenti della
  • 00:26:52
    strada che sono pedoni e ciclisti che
  • 00:26:55
    non
  • 00:26:56
    lasciano abbastanza spazio e abbastanza
  • 00:27:00
    sicurezza alle altre alle auto e quindi
  • 00:27:03
    questo ha portato ovviamente a una
  • 00:27:05
    narrazione di questo tipo
  • 00:27:07
    qui e vorrei chiudere questo modulo
  • 00:27:10
    citando un una vignetta che hanno fatto
  • 00:27:15
    i vostri colleghi che è il miglior modo
  • 00:27:16
    possibile per chiudere i vostri colleghi
  • 00:27:18
    sono colleghi del giornale satirico e
  • 00:27:21
    lercio che hanno fatto una viglietta in
  • 00:27:23
    cui si dice psichiatra apre studio per
  • 00:27:27
    curare strade assass ne auto impazzite
  • 00:27:29
    quindi la narrazione che adesso c'è
  • 00:27:32
    della violenza stradale in questo
  • 00:27:34
    momento nei nostri media e nei nostri
  • 00:27:36
    giornali riflette proprio questa
  • 00:27:38
    vignetta fatta dal
  • 00:27:40
    lecio chiudiamo il primo modulo con
  • 00:27:43
    l'ultima parte sottop parte che riguarda
  • 00:27:45
    l'impatto sulle vittime della
  • 00:27:48
    vittimizzazione
  • 00:27:49
    secondaria e quindi cos'è la
  • 00:27:52
    vittimizzazione secondaria e la
  • 00:27:55
    vittimizzazione secondaria uso la
  • 00:27:56
    definizione di Rossi del 2005 e la leggo
  • 00:27:59
    che è una condizione di ulteriore
  • 00:28:01
    sofferenza e oltraggio sperimentata
  • 00:28:04
    dalla vittima in relazione a un
  • 00:28:05
    atteggiamento di insufficiente
  • 00:28:07
    attenzione o di negligenza da parte
  • 00:28:10
    delle Agenzie di controllo formale nella
  • 00:28:12
    fase del loro intervento e si manifesta
  • 00:28:14
    nelle ulteriori conseguenze negative che
  • 00:28:16
    la vittima subisce Cosa significa se io
  • 00:28:19
    sono una vittima a un certo punto vengo
  • 00:28:22
    a contatto con delle persone che fanno
  • 00:28:24
    parte di questa Chiama agenzia formale
  • 00:28:26
    che possono essere poliziotti giudici
  • 00:28:29
    medici
  • 00:28:31
    giornalisti e il loro modo di
  • 00:28:34
    affrontarmi come vittima fa sì che io ho
  • 00:28:38
    subisco un'ulteriore vittimizzazione che
  • 00:28:41
    si chiama vittimizzazione secondaria e
  • 00:28:42
    quindi mi fanno un danno e come si può
  • 00:28:45
    applicare questo a livello dei media
  • 00:28:48
    questo si può applicare ad esempio con
  • 00:28:50
    l'utilizzo di un linguaggio che è un
  • 00:28:53
    linguaggio trash o un linguaggio di
  • 00:28:55
    commiserazione o un linguaggio
  • 00:28:57
    spettacolare
  • 00:28:59
    ehm ad esempio qui facciamo l'esempio di
  • 00:29:02
    un di un omicidio stradale che è
  • 00:29:04
    avvenuto un po' di anni fa che faceva
  • 00:29:07
    riferimento a un a un ragazzo che
  • 00:29:10
    studiava medicina sarebbe diventato un
  • 00:29:12
    medico Riccardo un nome di fantasia che
  • 00:29:15
    utilizziamo per descriverlo
  • 00:29:17
    e è stato nel suo scontro è stato detto
  • 00:29:21
    che Riccardo è letteralmente volato è
  • 00:29:25
    stato indicato come poveretto e che è
  • 00:29:28
    rimasto spappolato quindi diciamo queste
  • 00:29:30
    queste tre parole ovviamente non sono
  • 00:29:32
    adatte alla descrizione di uno scontro
  • 00:29:35
    Primo perché spappolato un linguaggio
  • 00:29:37
    trash e e chiaramente non va utilizzato
  • 00:29:39
    poveretto Perché non era un poveretto ma
  • 00:29:41
    era uno studente di medicina che sarebbe
  • 00:29:43
    diventato un medico e chiaramente si
  • 00:29:46
    poteva fare a meno anche di descrivere
  • 00:29:48
    la spettacolarizzazione con
  • 00:29:50
    letteralmente volato e chiaramente
  • 00:29:52
    immaginiamo che la famiglia di Riccardo
  • 00:29:54
    abbia avuto una forma di vittimizzazione
  • 00:29:57
    secondaria a leggere questo del proprio
  • 00:30:00
    figlio e quindi sicuramente queste
  • 00:30:01
    tipologie di linguaggio vanno evitate
  • 00:30:05
    Come va evitato un linguaggio un uso di
  • 00:30:08
    linguaggio impreciso come ad esempio
  • 00:30:10
    questo titolo che mettiamo che è
  • 00:30:12
    Grosseto morto in bicicletta dopo il
  • 00:30:14
    volo dal ponte sull'ombrone la
  • 00:30:16
    ricostruzione dell'incidente il titolo
  • 00:30:19
    ci dice fondamentalmente che la persona
  • 00:30:21
    si è quasi suicidata si capisce in
  • 00:30:23
    realtà quello che accade è che qualcuno
  • 00:30:26
    l'ha colpito e lui è volato su dal ponte
  • 00:30:29
    quindi la cattiva racconto
  • 00:30:32
    l'imprecisione con la quale stata
  • 00:30:34
    descritta la situazione ci fa pensare
  • 00:30:36
    una cosa completamente diversa e quindi
  • 00:30:40
    chiaramente questa cosa Va evitata
  • 00:30:44
    chiudo con un esempio personale
  • 00:30:47
    Io ho iniziato con l'associazione a fare
  • 00:30:50
    questo tipo di attività perché nel 2010
  • 00:30:53
    lorenzio Mio figlio è stato ucciso in un
  • 00:30:55
    omicidio stradale mentre stava tornando
  • 00:30:57
    a casa da un guidatore che era sotto
  • 00:30:59
    l'effetto di alcol e di droga e da lì
  • 00:31:02
    abbiamo cominciato con l'Associazione Il
  • 00:31:04
    nostro percorso per migliorare la
  • 00:31:06
    sicurezza stradale e fornire sostegno
  • 00:31:08
    alle vittime e proprio diciamo nel caso
  • 00:31:11
    di Lorenzo che all'epoca aveva 17 anni
  • 00:31:14
    un giornale ha pubblicato la foto con
  • 00:31:17
    mio figlio coperto parzialmente da un
  • 00:31:19
    lenzuolo nel quale si vedeva a terra
  • 00:31:21
    Lorenzo morto si vedeva la testa e si
  • 00:31:23
    vedevano i piedi Ecco Quella forma di
  • 00:31:26
    immagine come poi vi racconterà nel
  • 00:31:28
    modulo 4 Simona Bandino chiaramente
  • 00:31:31
    sarebbe sarebbe non dovuta essere lì
  • 00:31:34
    perché è completamente inutile rispetto
  • 00:31:36
    al racconto quindi il racconto si poteva
  • 00:31:38
    raccontare in un altro modo perché
  • 00:31:40
    Lorenzo aveva 17 anni e perché questo
  • 00:31:43
    chiaramente ha colpito sotto forma di
  • 00:31:45
    vittimizzazione secondaria anche noi e
  • 00:31:47
    tutta la famiglia e quindi da questo
  • 00:31:49
    punto di vista credo che non si possa
  • 00:31:52
    che che migliorare Allora cosa dovreste
  • 00:31:56
    portarvi a casa da questo primo modulo
  • 00:31:59
    che è Modulo centrale ovviamente della
  • 00:32:02
    del corso la prima cosa è che il
  • 00:32:04
    linguaggio è pieno di condizionamenti
  • 00:32:06
    che alimentano delle opinioni sbagliate
  • 00:32:09
    da parte dei lettori questo credo che
  • 00:32:11
    sia semplice
  • 00:32:13
    riconoscerlo che spesso viene usato un
  • 00:32:16
    linguaggio
  • 00:32:17
    giustificativo nei confronti di chi
  • 00:32:19
    Compie lo scontro e colpevolizzante nei
  • 00:32:23
    confronti della
  • 00:32:25
    vittima il 95 degli scontri stradali non
  • 00:32:29
    sono incidenti quindi la parola
  • 00:32:31
    incidente andrebbe sicuramente evitata e
  • 00:32:35
    l'uso delle parole sbagliate può creare
  • 00:32:37
    una vittimizzazione secondaria nei
  • 00:32:40
    confronti delle vittime che hanno loro
  • 00:32:43
    il diritto anche loro di riprendersi la
  • 00:32:45
    loro vita senza avere un ulteriore danno
  • 00:32:48
    da quello che accade dopo Chiudo però il
  • 00:32:51
    modulo con un grosso Grazie
  • 00:32:54
    perché spesso i giornalisti sono molto
  • 00:32:57
    bravi anche a raccontare le storie delle
  • 00:32:59
    vittime e quando lo fate credo che sia
  • 00:33:02
    una cosa bella
  • 00:33:03
    e perché soprattutto dobbiamo renderci
  • 00:33:06
    conto che nell'ambito della sicurezza
  • 00:33:09
    stradale muoiono tantissimi giovani e
  • 00:33:11
    questi la perdita di questi giovani è
  • 00:33:14
    una perdita per tutta la società quindi
  • 00:33:16
    ringrazio i giornalisti che hanno
  • 00:33:18
    descritto molto bene un racconto
  • 00:33:21
    immaginario fra mio figlio Lorenzo e
  • 00:33:25
    Francesco Vald Serri sentirete il papà
  • 00:33:28
    Luca successivamente che sono morti
  • 00:33:31
    tutti e due giovanissimi e si sono
  • 00:33:33
    incontrati immaginariamente nell'aldilà
  • 00:33:36
    e hanno raccontato le loro passioni la
  • 00:33:39
    loro storia la loro vita Facendoci
  • 00:33:42
    capire che questo fenomeno sulla strada
  • 00:33:45
    è un fenomeno veramente incredibilmente
  • 00:33:48
    dannoso per tutti noi perché perdiamo il
  • 00:33:50
    nostro futuro
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