Antonio Gargano - Aristotele (2 di 2)

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概要

TLDRIl video analizza la concezione di Dio in Aristotele e nel Cristianesimo, evidenziando come il Dio aristotelico sia immobile e non agisca, mentre il Dio cristiano è attivo e si preoccupa dell'umanità. Si discute della struttura piramidale della realtà, in cui Dio occupa il vertice, e di come la logica aristotelica, attraverso il sillogismo, consenta di ottenere conoscenze certe. Viene anche trattata la distinzione tra virtù etiche e dianoetiche, sottolineando l'importanza dell'abitudine nel comportamento virtuoso. Infine, si esplora il ruolo dell'arte nella ricerca dell'essenza delle cose e la distinzione tra intelletto attivo e passivo, collegandola alla mortalità dell'anima.

収穫

  • 🕊️ Dio è un motore immobile secondo Aristotele.
  • 📖 Il Dio cristiano è provvidenziale e si preoccupa dell'uomo.
  • 🔍 La logica aristotelica si basa sul sillogismo.
  • ⚖️ Le virtù etiche sono legate al comportamento, quelle dianoetiche all'intelletto.
  • 🎭 L'arte ha una funzione catartica e educativa.
  • 🧠 L'intelletto attivo è il pensiero in atto, il passivo è la capacità di ricevere pensieri.

タイムライン

  • 00:00:00 - 00:05:00

    Dio è descritto come un motore immobile che attrae il mondo verso di sé, ma non si muove. Questa concezione aristotelica di Dio, sebbene reinterpretata da San Tommaso, differisce dal Dio cristiano, che si preoccupa della salvezza dell'uomo. Aristotele presenta Dio come atto puro e pensiero che pensa se stesso, concentrandosi sulla perfezione e le forme in atto, creando un legame tra il pensiero aristotelico e le idee platoniche.

  • 00:05:00 - 00:10:00

    La realtà è strutturata in una piramide con Dio al vertice, e Aristotele è considerato un grande filosofo per la sua capacità di riflettere questa struttura nel pensiero umano. La metafisica, che studia ciò che va oltre la realtà fisica, è in sintonia con la logica umana, che analizza i termini e le loro relazioni. Aristotele distingue tra comprensione ed estensione dei termini, creando una gerarchia che riflette la struttura della realtà.

  • 00:10:00 - 00:15:00

    Nella logica aristotelica, i termini singoli sono fondamentali e si organizzano in una gerarchia. Ogni termine ha una comprensione e un'estensione specifiche, e l'individuo rappresenta la massima comprensione con la minima estensione. La logica si basa su giudizi e sillogismi, che permettono di estendere le conoscenze oltre l'esperienza empirica, creando un legame tra induzione e deduzione.

  • 00:15:00 - 00:20:00

    Il sillogismo è un metodo deduttivo che consente di ottenere conclusioni certe da premesse valide. Aristotele riconosce che l'induzione, che porta a premesse generali, è problematica, poiché non si possono osservare tutti i casi particolari. Propone l'intuizione intellettuale come un modo per raggiungere conoscenze universali, evidenziando la complessità del processo conoscitivo.

  • 00:20:00 - 00:25:00

    Aristotele distingue tra scienze teoretiche, pratiche e poietiche. Le scienze pratiche, come l'etica e la politica, si occupano del bene e della convivenza umana. L'etica aristotelica si basa sulla virtù, che si ottiene attraverso l'abitudine e la misura, evitando gli eccessi. Le virtù intellettuali, come la saggezza e la fronesis, sono essenziali per orientarsi nella vita.

  • 00:25:00 - 00:30:31

    Infine, Aristotele sviluppa una teoria dell'arte, sostenendo che l'arte non è solo imitazione, ma ricerca dell'essenza delle cose. La tragedia, in particolare, ha una funzione catartica, purificando le passioni umane. Aristotele stabilisce le unità di tempo, luogo e azione per la tragedia, sottolineando l'importanza di una narrazione coesa e significativa.

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ビデオQ&A

  • Qual è la differenza tra il Dio di Aristotele e il Dio cristiano?

    Il Dio di Aristotele è un motore immobile che non agisce, mentre il Dio cristiano è provvidenziale e si preoccupa della salvezza dell'uomo.

  • Cosa significa 'intelletto attivo' e 'intelletto passivo'?

    L'intelletto attivo è il pensiero in atto, mentre l'intelletto passivo è la capacità di ricevere e comprendere i pensieri.

  • Qual è il ruolo del sillogismo nella logica aristotelica?

    Il sillogismo è un metodo deduttivo che permette di estendere le conoscenze a partire da premesse generali.

  • Come si distingue tra virtù etiche e dianoetiche?

    Le virtù etiche riguardano il comportamento e le abitudini, mentre le virtù dianoetiche si riferiscono all'intelletto e alla saggezza.

  • Qual è la funzione catartica dell'arte secondo Aristotele?

    L'arte, in particolare la tragedia, ha la funzione di purificare dalle passioni e di educare.

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    Dio è un motore
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    immobile come Insomma che insomma come
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    in nel Cosmo diciamo aristotelico
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    tolemaico eccetera
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    Dio è immobile attira verso di sé il
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    mondo ma non si si muove verso il mondo
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    è stato Rilevato una cosa evidente che
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    questo Dio
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    aristotelico anche se Aristotele
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    trapassa in San Tommaso con una
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    rilettura Cristiana diventa una base del
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    pensiero Cristiano però il Dio di
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    Aristotele è molto diverso al Dio
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    Cristiano Perché il dio Cristiano è
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    provvidenziale si preoccupa dell'uomo
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    addirittura
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    diciamo prende a cuore diciamo così la
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    salvezza dell'uomo invece il Dio di
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    Aristotele è un motore immobile però la
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    cosa diciamo che voglio sottolineare è
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    questa è un motore immobile E allora che
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    fa non non può fare niente perché
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    l'agire comporta il movimento quindi Dio
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    non agisce non si muove verso il mondo è
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    immobile attira come una calamita il
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    mondo verso di sé e pensa Cioè Dio è
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    atto puro forma pura motore immobile e
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    pensiero che cosa potrà pensare pensa la
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    perfezione non può pensare qualche cosa
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    di potenziale pensa le forme in atto
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    Cioè è pensiero di
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    pensiero perché sottolineo questo
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    aspetto perché Dio Quindi è un
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    intelletto motore immobile e questo
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    intelletto è pensiero che pensa se
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    stesso È pensiero di pensiero che cosa
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    pensa le forme pienamente in atto ma le
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    forme pienamente in atto si possono pure
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    chiamare con un piccolo una piccola
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    forzatura idee perciò io ricordo la la
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    fortuna di avere parlato per esempio con
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    Hans Georg gadamer che diceva però E in
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    fondo in fondo Poi Platone e Aristotele
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    Si reincontrano perché in questa
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    concezione di Come pensiero che pensa le
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    forme perfette all'origine della realtà
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    ci sta un sistema di idee pensate ma ma
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    Platone proprio di idee aveva parlato
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    quindi i due da da questa grande
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    divisione trascendenza e immanenza poi
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    in fondo forse si ritrovano
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    come naturalmente questi sono problemi
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    ancora aperti all'interpretazione io
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    tengo a sottolineare che Werner heeger
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    il grande autore di Paideia e pure
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    autore un grande libro su Aristotele e
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    negli anni 30-40 del 900 ha posto un
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    enorme problema che prima non era stato
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    considerato bene cioè Aristotele c'ha
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    una forte evoluzione
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    eh di Aristotele ci sono giunte
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    solamente le
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    opere esoteriche cioè rivolta
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    all'interno della sua scuola bisogna
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    cercare di capire come si è evoluto il
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    pensiero di Aristotele la cosa non è
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    ancora del tutto Chiara Quindi pure
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    Aristotele è oggetto ancora eh
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    fortemente di di interpretazione Allora
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    la realtà C'ha la base materiale gli
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    esseri intermedi e poi il vertice che è
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    Dio ora c'è tutto un movimento
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    all'interno di di questa piramide c'è un
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    discorrere un correre sopra e sotto
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    delle cose c'è un movimento c'è un
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    dinamismo quello che diciamo fa di
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    Aristotele un grande filosofo greco che
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    chiude tutta la paidea e tutta la
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    filosofia greca almeno chiude nel senso
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    dell'età classica del culmine classico è
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    il fatto che questa struttura con i suoi
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    movimenti interni è perfettamente
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    rispecchiata dal pensiero umano cioè la
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    struttura possiamo usare adesso la
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    parola diciamo metafisica della realtà
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    la struttura sia fisica sia metafisica
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    della realtà è
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    rispecchiata dal pensiero umano Cioè
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    dalla logica qua usiamo due parole
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    problematica metafisica e logica Allora
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    metafisica perché problematica proprio
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    nel senso della Genesi della parola
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    perché metafisica È un termine che viene
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    da un un ordinamento filologico dei
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    libri sul sul tema diciamo dell'analisi
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    che
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    Aristotele cioè scusate sul tema di
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    quello che sta oltre la realtà fisica
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    che Andronico di Rodi nel primo secolo
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    avanti Cristo nel riordinare le opere di
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    Aristotele mette dopo i libri di fisica
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    Allora per una felice coincidenza
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    metafisica È un termine che viene dal
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    fatto che Andronico di Rodi mette i
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    libri in cui Aristotele parla di
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    filosofia prima come la chiama lui li
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    mette dopo quelli di fisica metà ta
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    fusica quindi si tratta di libri che
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    vengono dopo quelli di fisica però
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    metafisica è un n felice perché
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    significa quello che sta oltre significa
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    anche quello che sta oltre la fisica
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    oltre la fiusis oltre la natura quindi
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    la metafisica è lo studio delle
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    strutture e della realtà che stanno
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    oltre il mondo visibile oltre la natura
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    ora il mondo della metafisica è
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    perfettamente rispecchiato nel mondo
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    della logica umana anche la parola
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    logica non è un termine che Aristotele
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    ha usato Lui parlava di analisi di
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    analitica eccetera Però appunto il
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    termine poi
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    adeguato che è stato escogitato per le
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    opere analitiche di Aristotele che sono
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    state unificate con il titolo di organon
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    cioè di strumento Appunto è la logica
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    c'è il modo di procedere della mente
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    umana ora Allora quindi c'è una
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    struttura del mondo piramidale con
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    movimenti interni la logica dell'uomo
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    riesce a cogliere questi movimenti a
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    riprodurre la struttura della realtà
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    L'uomo ha un intelletto potente che
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    riesce a conoscere la natura fusis e
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    anche quello che sta dietro la natura la
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    metafisica ora l'organo di
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    Aristotele comporta Prima di tutto una
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    analisi dei termini singoli come appunto
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    nella realtà ci stanno Prima di tutto
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    gli individui Nella logica ci stanno
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    Prima di tutto i termini singoli mi
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    rendo conto che insomma non è molto
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    eh leggero il discorso cerco di
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    semplificare e poi magari approfondiamo
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    qualche elemento nel nel dibattito ci
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    sono prima di tutto i termini singoli i
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    termini singoli però non sono tutti
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    equivalenti si distinguono fra di loro
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    per comprensione ed estensione Che cosa
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    significa questo fatto cioè ogni e
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    quindi praticamente si viene a creare
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    una gerarchia delle parole come c'è una
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    gerarchia una piramide delle cose un
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    termine c'ha una certa comprensione cioè
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    comprende determinate note
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    caratteristiche e c'ha una certa
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    estensione cioè si può estendere a un
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    certo numero di cose Scusate facciamo
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    degli esempi così è tutto più semplice
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    cioè se io dico per esempio se prendi il
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    termine parallelogramma il
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    parallelogramma c'ha una certa
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    comprensione cioè comprende determinate
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    caratteristiche comprende per
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    esempio
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    due figure geometriche che hanno due
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    lati paralleli no appunto
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    parallelogramma parallelogramma
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    paralleli e uguali a 2 A2 Allora per
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    esempio nel
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    eh nel termine di parallelogramma che
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    comprende queste note caratteristiche
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    c'è una certa estensione cioè si può
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    estendere ai rettangoli ai rombi ai
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    quadrati se prendo il termine
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    quadrilatero il termine quadrilatero è
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    un termine più più comprensivo più
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    Scusate più estensivo di parallelogramma
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    però comprende meno note caratteristiche
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    cioè per esempio quadrilatero può essere
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    pure un trapezio Allora parallelogramma
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    è un termine che c'ha una certa
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    comprensione una certa serie di note
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    caratteristiche e una certa estensione
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    cioè parallelogramma comprende i lati
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    paralleli a due a du si estende al al
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    punto al al rettangolo al quadrato Al
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    rombo invece quadrilatero c'ha
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    una diciamo
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    minore comprensione perché non comprende
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    dei lati paralleli però c'ha una
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    maggiore estensione perché per esempio
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    il trapezio rientra nei quadrilateri
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    Quindi ogni termine animale per esempio
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    esempio c'ha una certa estensione
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    notevole perché si
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    estende all'essere umano al al volatile
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    a rettile eccetera eccetera Se io dico
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    uomo è chiaro che il termine uomo c'ha
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    una comprensione molto maggiore cioè
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    comprende molte più note caratteristiche
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    Ma si estende a meno esseri Scusate
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    Quale sarà il termine che c'ha la
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    massima comprensione e la minima
  • 00:09:25
    estensione e così vediamo il parallelo
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    tra logica e in realtà il termine che
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    c'ha la massima comprensione il massimo
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    numero di note caratteristiche e la
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    minore estensione possibile l'individuo
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    Cioè se io dico Socrate il termine
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    Socrate comprende
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    una una comprensione enorme Cioè quanti
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    capelli ha in testa Socrate quante cose
  • 00:09:50
    ha viste viste quante parole ha dette
  • 00:09:52
    Quante azioni ha compiute Quante
  • 00:09:54
    esperienze ha fatto eccetera eccetera
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    quindi comprende moltissime
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    caratteristiche però si estende
  • 00:10:01
    solamente a una persona cioè a Socrate
  • 00:10:04
    stesso quindi alla massima comprensione
  • 00:10:07
    corrisponde la minima estensione Allora
  • 00:10:10
    anche dal punto di vista logico la base
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    di tutto saranno gli individui cioè i
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    soggetti i soggetti che potranno essere
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    solo soggetti appunto delle proposizioni
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    non potranno essere predicati cioè io
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    potrò dire Prendo base la sostanza
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    l'individuo sopra
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    posso dire che Socrate è buono è cattivo
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    è
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    Greco sta imparando un'altra lingua
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    eccetera eccetera eccetera posso dire
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    tantissime cose di Socrate posso di
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    questo soggetto predicare innumerevoli
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    predicati ma non lo posso usare come
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    predicato Cioè non posso dire questo
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    tavolo o un'altra cosa è Socrate Allora
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    vedete che pure qua si organizza una
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    gerarchia l'individuo è il fondamento di
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    tutto
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    il termine che denomina un nome proprio
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    è il fondamento di tutto Poi per
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    astrazione si arriva a 10 termini
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    generalissimo quantità
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    qualità azione passione eccetera
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    eccetera cioè le 10 categorie
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    generalissime quindi Nella logica ci sta
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    un rispecchiamento della struttura
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    diciamo così piramidale della realtà i
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    termini si caratterizzano per
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    comprensione ed estensione però diciamo
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    la conoscenza si avvia quando un termine
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    si connette con un altro Cioè si formula
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    il giudizio e si dice per esempio
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    Socrate è uomo Socrate è greco Il tavolo
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    è rosso eccetera eccetera più giudizi
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    messi assieme formano l'embrione del
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    ragionamento cioè il
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    sillogismo Aristotele ha inventato la
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    teoria del sillogismo che dà luogo a
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    tutta una serie di varianti ma quello
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    più semplice è notorio è quello che c'ha
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    come modello l'affermazione
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    l'uomo è mortale Socrate è uomo Socrate
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    è mortale cioè il sillogismo è un
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    ragionamento che nasce da due premesse
  • 00:12:13
    una maggiore l'uomo è mortale una minore
  • 00:12:17
    Socrate e uomo scompare il termine medio
  • 00:12:20
    che è uomo e si può dire Socrate è
  • 00:12:23
    mortale ora Qual è l'importanza del
  • 00:12:26
    sillogismo questo vi ripeto è quello di
  • 00:12:29
    tipo più semplice in cui il termine
  • 00:12:30
    medio scompare Dunque l'importanza del
  • 00:12:34
    sillogismo è che permette di avere delle
  • 00:12:37
    conoscenze certe su qualche cosa che non
  • 00:12:40
    si verifica empiricamente quindi
  • 00:12:42
    Aristotele è un grande empirista ha
  • 00:12:45
    fondato tutte le scienze e le ha
  • 00:12:48
    improntate per per 1500 1600 addirittura
  • 00:12:51
    1800 anni però a un certo punto è anche
  • 00:12:56
    quello che ha creato il meccanismo
  • 00:12:58
    deduttivo del sillogismo io con
  • 00:13:00
    un'operazione mentale come quella che ho
  • 00:13:03
    appena enunciato Posso sapere che
  • 00:13:05
    Socrate morirà Ma io non assisterò alla
  • 00:13:08
    morte di Socrate
  • 00:13:10
    anzi di solito nei manuali non si fa
  • 00:13:12
    forse per scaramanzie ma uno può dire
  • 00:13:14
    pure prendere come soggetto se stesso io
  • 00:13:16
    posso dire quindi che io sono mortale Ma
  • 00:13:20
    naturalmente io non potrò assistere alla
  • 00:13:22
    mia morte per il buon motivo che non ci
  • 00:13:24
    sarò Quando sarò morto Allora io
  • 00:13:26
    praticamente posso essere sembra una
  • 00:13:28
    banalità Ma io posso essere
  • 00:13:30
    assolutamente certo di un'affermazione
  • 00:13:32
    che non Verifico e non potrò mai
  • 00:13:34
    verificare
  • 00:13:36
    empiricamente Quindi io posso allargare
  • 00:13:38
    l'orizzonte delle conoscenze sicure
  • 00:13:41
    senza doverle sottoporre a verifica
  • 00:13:44
    sensibile a verifica empirica Quindi
  • 00:13:47
    tutti gli uomini sono mortali Socrate è
  • 00:13:49
    mortale Scusate Socrate uomo Socrate è
  • 00:13:52
    mortale tutti gli uomini sono mortali Io
  • 00:13:54
    sono uomo Io sono mortale quindi il
  • 00:13:58
    sillogismo è un ferreo strumento
  • 00:14:01
    deduttivo per estendere le conoscenze
  • 00:14:03
    però a questo punto nasce un grande
  • 00:14:06
    problema cioè il sillogismo è vero le
  • 00:14:10
    premesse sono assolutamente sicure se
  • 00:14:13
    Scusate le conseguenze le conclusioni
  • 00:14:15
    sono assolutamente sicure se le premesse
  • 00:14:18
    sono valide Ma io come faccio a dire che
  • 00:14:20
    l'uomo è
  • 00:14:22
    mortale l'ho verificato per via
  • 00:14:25
    induttiva quindi il metodo di Aristotele
  • 00:14:29
    intreccia insieme induzione e deduzione
  • 00:14:32
    il sillogismo è deduttivo Ma la premessa
  • 00:14:35
    generale del sillogismo è raggiunta per
  • 00:14:38
    via
  • 00:14:39
    induttiva ora Aristotele ha capito
  • 00:14:42
    perfettamente quello che ha capito Poi
  • 00:14:44
    Yum ha ridiscusso humum nel 700 Carl
  • 00:14:48
    popper nel 900 cioè che l'induzione è un
  • 00:14:51
    fatto problematico perché io in
  • 00:14:55
    filosofia in
  • 00:14:57
    scienza Miro ad avere delle conoscenze
  • 00:15:00
    universali sicure valide per sempre
  • 00:15:03
    eccetera Come faccio a raggiungere
  • 00:15:06
    conoscenze
  • 00:15:07
    universali sulla base di accumuli di
  • 00:15:10
    conoscenze particolari cioè accumulando
  • 00:15:14
    conoscenze particolari tendenzialmente
  • 00:15:16
    ci dovrei impiegare un tempo infinito e
  • 00:15:19
    non potrò mai essere sicuro di aver
  • 00:15:21
    analizzato e osservato tutti i casi
  • 00:15:25
    particolari anche nel caso della
  • 00:15:27
    mortalità dell'uomo oppure per un'altra
  • 00:15:29
    esempio che si fa semplicemente come
  • 00:15:31
    faccio a dire che il mare è salato per
  • 00:15:33
    via induttiva io teoricamente dovrei
  • 00:15:36
    assaggiare tutti i sorsi di mare
  • 00:15:38
    possibili che ovviamente è assurdo è
  • 00:15:41
    impossibile Allora
  • 00:15:44
    Aristotele Dice ci stanno dei casi in
  • 00:15:47
    cui vale l'intuizione
  • 00:15:50
    intellettuale il Nus Come lo chiama lui
  • 00:15:54
    come come diceva Come disse una volta
  • 00:15:56
    mirabilmente gadamer uno pensa che Nus è
  • 00:15:59
    una parola lontana No in Nus pensare
  • 00:16:02
    eccetera ma lui disse Ma badate che Nus
  • 00:16:05
    sta alla base di annusare
  • 00:16:07
    annusare cioè il cane annusa una cosa la
  • 00:16:11
    conosce per una per un meccanismo
  • 00:16:14
    intuitivo immediato Noi pure annusiamo
  • 00:16:17
    Cioè abbiamo delle intuizioni di
  • 00:16:19
    carattere immediato naturalmente Questo
  • 00:16:21
    è un grandissimo problema insomma quindi
  • 00:16:24
    per Aristotele la induzione è
  • 00:16:26
    problematica e ci sta una base di
  • 00:16:29
    carattere
  • 00:16:31
    intuitivo Diciamo che sembrerebbe
  • 00:16:34
    prelogico ma non è prelogico perché per
  • 00:16:37
    Aristotele il Nus è una facoltà umana
  • 00:16:40
    Allora Scusate da
  • 00:16:41
    qua facciamo un piccolo salto per
  • 00:16:44
    avviarci alla conclusione Esiste la
  • 00:16:47
    teoria Esiste la metafisica Esiste la
  • 00:16:50
    organizzazione formale delle conoscenze
  • 00:16:52
    la logica però per Aristotele esistono
  • 00:16:55
    pure delle realtà che non sono
  • 00:16:58
    granitiche sicure necessarie assolute
  • 00:17:01
    come quelle della metafisica e della
  • 00:17:04
    logica Esistono delle verità contingenti
  • 00:17:07
    che ci possono essere e non essere sono
  • 00:17:10
    quelle del mondo umano cioè politica ed
  • 00:17:13
    etica quindi ci sono le scienze
  • 00:17:15
    teoretiche la fisica la metafisica
  • 00:17:18
    coadiuvata dalla logica Ma ci sono anche
  • 00:17:20
    le scienze
  • 00:17:22
    eh pratiche che sono la politica e
  • 00:17:25
    l'etica che per lui è una parte della
  • 00:17:27
    politica cioè il modo
  • 00:17:30
    di la conoscenza che ci permette la
  • 00:17:32
    convivenza di stare insieme Insomma di
  • 00:17:35
    agire bene
  • 00:17:37
    Ora per
  • 00:17:39
    Aristotele la l'agire bene
  • 00:17:43
    cioè l'identificazione del bene La
  • 00:17:46
    scienza pratica del bene
  • 00:17:48
    l'etica dà luogo a due tipi di virtù le
  • 00:17:52
    virtù etiche e le virtù dianoetiche
  • 00:17:55
    possiamo essere molto rapidi per
  • 00:17:57
    Aristotele l'anima è
  • 00:18:00
    Eh diciamo un accumulo di tre tre tre
  • 00:18:03
    anime sovr aggiunte l'una sull'altra c'è
  • 00:18:06
    l'anima vegetativa in comune con i
  • 00:18:09
    vegetali l'anima sensitiva in comune con
  • 00:18:11
    gli animali e l'anima intellettiva ora
  • 00:18:13
    l'anima intellettiva è quella che deve
  • 00:18:15
    guidare come l'auriga della Balata di
  • 00:18:19
    Platone e l'anima intellettiva nel
  • 00:18:23
    guidare le anime inferiori cioè gli
  • 00:18:26
    istinti animali le tendenze abitudinari
  • 00:18:29
    i meccanismi vegetali eccetera eccetera
  • 00:18:32
    darà luogo a un insegnamento solo cioè
  • 00:18:35
    il seguire la via intermedia evitare
  • 00:18:38
    l'eccesso e il difetto quello che
  • 00:18:41
    Cicerone ha tradotto magistralmente con
  • 00:18:43
    l'espressione In medio stat virtus cioè
  • 00:18:48
    l'anima intellettiva guiderà le le le
  • 00:18:51
    nostre parti animali Diciamo quindi il
  • 00:18:53
    nostro comportamento ha una situazione
  • 00:18:56
    sempre intermedia cioè ad avere misura
  • 00:18:59
    ad avere capacità di non sconfinare Né
  • 00:19:03
    nell'eccesso né nel difetto colui che si
  • 00:19:06
    getta nel pericolo senza pensarci è
  • 00:19:09
    temerario colui che si ritrae dal
  • 00:19:11
    pericolo senza avere neppure saputo di
  • 00:19:13
    che si tratta è vigliacco e vile il
  • 00:19:16
    coraggioso è colui che sta nel mezzo
  • 00:19:18
    Cioè non è né temerario né appunto un
  • 00:19:21
    vile non esagera né per eccesso né per
  • 00:19:23
    difetto e così via però per Aristotele
  • 00:19:27
    oltre a questa queste virtù quotidiane
  • 00:19:30
    che lui
  • 00:19:32
    eh
  • 00:19:34
    sottolinea sono frutto pure queste di
  • 00:19:37
    una specie di sapere che Si acquisisce
  • 00:19:39
    Con l'educazione dai genitori dai
  • 00:19:42
    maestri dal costume devono diventare
  • 00:19:45
    un'abitudine quindi è molto interessante
  • 00:19:48
    il fatto che Aristotele ha inventato
  • 00:19:49
    pure il proverbio Non una rondine non fa
  • 00:19:52
    primavera Cioè lui dice praticamente non
  • 00:19:55
    è che l'uomo buono è quello che fa
  • 00:19:56
    un'azione virtuosa un'azione è buono
  • 00:19:59
    l'uomo buono è quello che si comporta
  • 00:20:00
    ogni giorno bene cioè che c'ha
  • 00:20:02
    l'abitudine a fare il bene quindi una
  • 00:20:04
    rondine un atto buono non fa un uomo
  • 00:20:06
    buono una rondine non fa primavera
  • 00:20:09
    bisogna acquistare l'abito alla medietà
  • 00:20:11
    alla virtù però oltre a a queste virtù
  • 00:20:17
    etiche ci sono delle Virtù intellettuali
  • 00:20:20
    cioè le virtù dianoetiche cioè le virtù
  • 00:20:23
    che sono proprie dell'anima intellettiva
  • 00:20:27
    ora la virtù Suprema è
  • 00:20:31
    la
  • 00:20:32
    saggezza però Aristotele ci ci mette
  • 00:20:36
    pure il Nus Cioè la capacità intuitiva e
  • 00:20:40
    ci mette pure la fronesis Quindi io ci
  • 00:20:43
    voglio sottolineare questo Aristotele è
  • 00:20:45
    quello che ha inventato la
  • 00:20:47
    logica la logica oggi Sostanzialmente
  • 00:20:51
    funziona secondo le regole che
  • 00:20:53
    Aristotele ha trovato poi sono nate
  • 00:20:55
    delle logiche nuove nel 900 ma la logica
  • 00:20:59
    del linguaggio quotidiano e del
  • 00:21:01
    linguaggio scientifico sono state
  • 00:21:03
    fondate da Aristotele il quale ha
  • 00:21:05
    trovato anche i principi logici
  • 00:21:06
    fondamentali primo fra i quali il
  • 00:21:08
    principio di identità a è uguale ad a
  • 00:21:11
    che sembra una banalità Ma se io non
  • 00:21:13
    considero che ogni cosa è sempre uguale
  • 00:21:15
    a se stessa Non posso neppure
  • 00:21:17
    denominarla quindi non posso neppure
  • 00:21:19
    parlare neppure iniziare un ragionamento
  • 00:21:21
    quindi Aristotele ha trovato proprio i
  • 00:21:23
    principi della logica i principi del
  • 00:21:25
    ragionamento però Aristotele rispetto a
  • 00:21:27
    questo assoluto della logica eppure
  • 00:21:30
    quello che ha
  • 00:21:31
    trovato insomma la sfera dell'intuizione
  • 00:21:34
    dell' annusare del sapersi orientare
  • 00:21:37
    allora lui sostiene una delle Virtù
  • 00:21:42
    intellettive una delle Virtù supreme è
  • 00:21:45
    la fronesis fronesis
  • 00:21:48
    che i latini hanno tradotto con
  • 00:21:51
    prudenzia cioè la saggezza pratica nella
  • 00:21:56
    vita umana non si danno casi esemplari
  • 00:21:59
    si hanno sempre situazioni intermedie
  • 00:22:02
    situazioni non precise situazioni
  • 00:22:05
    caotiche momenti di confusione l'uomo
  • 00:22:08
    buono è colui che c'ha fronesis Cioè ha
  • 00:22:11
    la capacità di orientarsi ha una
  • 00:22:13
    saggezza pratica ha una prudenza
  • 00:22:16
    prudenza nel senso dal latino
  • 00:22:19
    giurisprudenza Cioè la capacità di
  • 00:22:22
    applicare le leggi al caso specifico la
  • 00:22:24
    capacità di orientarsi nello specifico
  • 00:22:27
    che è un tema che verrà ripreso
  • 00:22:28
    Gianbattista Vico a Napoli e poi è stato
  • 00:22:30
    ripreso
  • 00:22:33
    nella una grande diciamo rinascenza
  • 00:22:37
    dell'aristotelismo che c'è stato in
  • 00:22:39
    Germania negli anni 80 del 900 e di cui
  • 00:22:43
    pure gadamer ci ha parlato in questo
  • 00:22:45
    salone per concludere ancora veramente
  • 00:22:49
    ultima affermazione giusto per amore di
  • 00:22:52
    di completezza ma con Aristotele non si
  • 00:22:54
    può essere completi ci sono le scienze
  • 00:22:57
    teoretiche C sono le scienze pratiche
  • 00:23:00
    poi Aristotele sostiene ci sono pure le
  • 00:23:02
    scienze poietiche poietiche da poieo Che
  • 00:23:06
    significa fare da cui viene poesia che è
  • 00:23:08
    una creazione Allora ci sono le le le
  • 00:23:12
    scienze che presiedono a saper fare le
  • 00:23:15
    opere d'arte a saper fare le cose quindi
  • 00:23:17
    Aristotele scrive una poetica che è
  • 00:23:20
    un'opera però incompiuta in
  • 00:23:23
    cui cerca di individuare le leggi della
  • 00:23:25
    creazione artistica mentre PL aveva
  • 00:23:28
    sostenuto che L'arte è una fuga dalla
  • 00:23:31
    perfezione perché il mondo è una copia
  • 00:23:33
    del mondo delle idee L'arte è imitazione
  • 00:23:36
    della realtà Quindi è copia di una copia
  • 00:23:39
    Quindi in sostanza schematizzando si può
  • 00:23:42
    dire che Platone condanna l'arte perché
  • 00:23:44
    l'arte allontana dal mondo delle idee è
  • 00:23:47
    copia di una copia le cose sono copie
  • 00:23:49
    delle idee le opere d'arte sono copie
  • 00:23:52
    delle cose che sono copie delle idee per
  • 00:23:54
    Aristotele invece l'arte ha una sua
  • 00:23:56
    validità perché e non è un'imitazione
  • 00:23:59
    delle cose ma è una ricerca dell'essenza
  • 00:24:03
    delle cose cioè l'artista Cerca non di
  • 00:24:05
    raffigurare un uomo che poi è la copia
  • 00:24:07
    di un uomo reale No ma cerca di
  • 00:24:10
    raffigurare l'essenza ideale di uomo c'è
  • 00:24:14
    coglie l'universale e non non fa una
  • 00:24:17
    copia di un di un particolare
  • 00:24:19
    soprattutto Aristotele elabora la teoria
  • 00:24:22
    della tragedia la tragedia è per lui
  • 00:24:24
    l'arte Suprema che diciamo è è un'arte
  • 00:24:29
    greca e allora deve tenere unità deve
  • 00:24:32
    essere compatta quindi non deve avere
  • 00:24:34
    dismisura Allora Aristotele inventa le
  • 00:24:37
    tre famose unità di tempo di luogo e di
  • 00:24:40
    azione la tragedia si deve comprendere
  • 00:24:44
    un fatto unità di azione si deve
  • 00:24:46
    svolgere in 24 ore in un'unità di tempo
  • 00:24:49
    poi magari con dei flashback di ricordi
  • 00:24:51
    precedenti e in un sol luogo Cioè non
  • 00:24:53
    deve
  • 00:24:55
    frastornare il pubblico con corsa avanti
  • 00:24:57
    e indietro cambiamenti di scenari deve
  • 00:24:59
    trattare una cosa ben circoscritta
  • 00:25:02
    e a questo punto la tragedia ha una
  • 00:25:05
    funzione catartica come tutta l'arte ma
  • 00:25:08
    in particolare la tragedia ha una
  • 00:25:10
    funzione catartica catarsi come sapete
  • 00:25:13
    significa
  • 00:25:14
    purificazione cioè l'arte e la tragedia
  • 00:25:17
    in particolare hanno la funzione di
  • 00:25:19
    purificare dalle passioni Noi siamo
  • 00:25:22
    travolti dalle passioni siamo passivi
  • 00:25:25
    perché le passioni ci rendono passivi
  • 00:25:27
    non le riusciamo a dominare ma invece
  • 00:25:29
    vedendole a distanza sulla scena
  • 00:25:31
    vedendole oggettivata in personaggi
  • 00:25:34
    vedendo le conseguenze a cui portano
  • 00:25:36
    l'invidia la gelosia lo spirito di
  • 00:25:38
    vendetta la cattiveria eccetera noi le
  • 00:25:41
    contempliamo a distanza e ce ne
  • 00:25:43
    purifichiamo quindi l'arte ha una
  • 00:25:45
    funzione catartica quindi in qualche
  • 00:25:47
    modo ha anche una funzione
  • 00:25:50
    educatrice io mi fermo a questo punto
  • 00:25:53
    Naturalmente per cercare di essere
  • 00:25:54
    completo Poi purtroppo sono stato
  • 00:25:57
    costretto a essere schematico su molti
  • 00:25:59
    punti ma possiamo tentare un
  • 00:26:01
    approfondimento in sede di dibattito
  • 00:26:04
    Quindi se volete chiarificazione o
  • 00:26:06
    volete muovere rilievi Siete
  • 00:26:19
    benvenuti prego Ah Sal
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    vediamo un po' se
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    funziona volevo chiedere se può fare
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    alcuni chiarimenti su intelletto attivo
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    e intelletto passivo
  • 00:27:28
    Eh
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    sì è una giusta domanda perché è un tema
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    importantissimo che io ho saltato
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    proprio a pie pari però per mia scusante
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    ci sono un paio di brani importanti nel
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    nella terza pagina delle fotocopie cioè
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    il problema dell'intelletto attivo
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    intelletto passivo è molto decisivo
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    riguarda Guido Cavalcanti riguarda tanti
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    Alighieri riguarda il dolce stil nuovo
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    tanto per fare un esempio perché il
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    problema è questo
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    Aristotele dice che l'atto precede la
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    potenza se non ci sta l'atto Non c'è
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    neppure la potenza che c'entra questo se
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    noi prendiamo in considerazione la
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    Conoscenza Sensibile per poter vedere le
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    cose in atto Noi abbiamo la vista che è
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    una vista in Potenza però se stiamo al
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    buio questa potenza non si manifesta
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    cioè noi non vediamo niente Noi abbiamo
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    la possibilità di vedere ma se siamo al
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    buio non vediamo niente Ci vuole una una
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    realizzazione un'attualità
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    un'attualizzazione di questa possibilità
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    che è data dalla luce la luce fa passare
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    la vista in Potenza a vista in atto ora
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    con una specie di analogia lo prendo
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    come punto di partenza per creare
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    un'analogia semplice Aristotele sembra
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    dire che praticamente Perché i nostri
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    pensieri si sviluppino ci vuole un
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    intelletto in atto che li ha già pensati
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    una luce del mondo intellettuale questa
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    luce del mondo intellettuale è
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    l'intelletto pensiero di pensiero Divino
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    quindi sembrerebbe che non c'è nessuna
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    possibilità di pensiero se non c'è il
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    pensiero
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    Divino ora che c'entra questo con Dante
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    Guido Cavalcanti il dolce Stilnovo
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    eccetera Perché questo tipo di
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    considerazioni che in Aristotele io vi
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    ho riportato un paio di brani
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    significativi sono enigmatiche sono
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    anche interpretabili in questo senso
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    l'anima veget Certo non è immortale
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    perché l'anima vegetativa ce l'hanno
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    pure i vegetali l'anima sensitiva ce
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    l'hanno pure gli animali non possiamo
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    pensare che tutti i gatti cani eccetera
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    siano immortali a che cosa si appiglia
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    l'immortalità dell'anima all'anima
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    intellettiva però l'anima intellettiva
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    sembrerebbe avere un unico intelletto
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    eterno che è quello di Dio che c'ha
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    tutti i pensieri in atto ma diciamo il
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    nostro intelletto sarebbe mortale quindi
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    l'intelletto ato e l'intelletto passivo
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    l'intelletto potenziale e l'intelletto
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    attuale si riconnettono al problema
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    della mortalità o immortalità
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    dell'anima Guido Cavalcanti e oppure più
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    tardi Pietro Pomponazzi Nel 500 unendo
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    queste riflessioni sull'intelletto
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    attivo all'affermazione di Aristotele
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    che gli individui sono sinolicka
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    lo stare insieme di una certa materia
  • 00:30:30
    viene meno pure
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