"Sono trans e mi fa CAGARE la comunità LGBT": la storia di Abigail

L'intervista con Abigail inizia con la sua presentazione come persona trans e libertaria. Abigail racconta di chi è, raccontando i suoi 20 anni e la sua dedizione a YouTube mentre affronta anche le difficoltà nel conseguire il diploma a causa di ostacoli esterni. La libertà per lei è fondamentale, includendo quella delle persone LGBT. Si invita a parlare della sua storia di vita in relazione al suo corpo e all'identità di genere.

Abigail ricorda che ha cominciato a sentire un'inadeguatezza nel suo corpo durante le scuole medie, quando ha iniziato a coprire il suo corpo anche in estate. Con il passare del tempo, iniziò a travestirsi di nascosto e a sviluppare un disagio sempre maggiore nei confronti della sua immagine maschile, nonché la frustrazione di non essere accettata. Racconta di come ha mantenuto tutto segreto per paura del giudizio degli altri, specialmente della sua famiglia, che alla fine ha iniziato ad accorgersene.

A scuola, Abigail non ha subito bullismo aperto, ma commenti e sguardi di giudizio sulla sua identità e aspetto. Le esperienze di discriminazione le hanno fatto capire che non si sentiva a suo agio nel suo corpo. L'inizio del suo percorso di transizione è stato graduale, a 17 anni, quando si è avvicinata ad altri online della comunità LGBT e ha cominciato a parlare di se stessa al femminile, rivelando così la sua identità.

Abigail spiega il percorso di transizione, partendo dalla terapia psicologica per la disforia di genere fino alla terapia ormonale e ad eventuali operazioni chirurgiche. Il processo è soggettivo e varia da persona a persona. Si passa dalla consulenza psicologica alla diagnosi e poi all'endocrinologo per la terapia ormonale, che prepara le persone ad un'eventuale transizione legale e fisica.

Abigail non è ancora operata, sta iniziando il processo per cambiare nome e affronta potenzialmente anni di attesa per operazioni in Italia. Sottolinea che ci sono anche persone trans che non desiderano alcun intervento chirurgico, poiché la transizione può assumere forme diverse per chaque individuo. La conversazione si sposta sull'argomento della detransizione e sul fatto che ci possono essere problematiche e confuse decisioni durante questo percorso. Infine, suggerisce la possibilità di confusione, soprattutto per i più giovani.

La sua vita sociale è cambiata notevolmente dopo la transizione. Vede che le relazioni e l'approccio degli altri nei suoi confronti è diverso, migliorando la sua autostima. Non si propone di avere una vita sociale attiva, sopratutto in ambito romantico. Incontrando persone, si accorge che gli approcci ora provengono da sia uomini e donne, il che rende la sua condizione molto più positiva.

Abigail condivide la sua opinione sulla comunità LGBT, descrivendola come estremista e caratterizzata da un approccio spesso dogmatico. Si sente esclusa a causa delle sue opinioni e questo la porta a prendere le distanze. Critica la tendenza della comunità a demonizzare chi non la pensa come loro, in particolare le opinioni dal diverso spettro politico. Il suo desiderio è quell'inclusività che viene proclamata ma mai praticata realmente.