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musica nell'antica grecia significa
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tante cose strumenti del mediterraneo
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notazione alfabetica qualche brano su
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perde teoria musicale noi scambi con
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altre popolazioni cerimonie un sacco di
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roba bene questo apparente coacervo di
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ambienti sonori sarà il protagonista di
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questa inebriante sintetica rubrica
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fresh io sono sempre mastro e oggi si
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parla di storia della musica greca
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questo è il riassuntino
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[Musica]
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del mondo musicale greco sappiamo
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pochissimo se non le solite cose si
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suonava e cantava durante le
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rappresentazioni teatrali vi erano vere
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e proprie gare in cui determinati
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musicisti si sfidavano con loro
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strumento si accompagnava la poesia si
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suonava anche per ozio come testimonia
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la letteratura omerica ad esempio gli
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erano dei cantastorie chiamati a e di
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matera di queste faccende discorsive che
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cosa sappiamo realmente della
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costruzione musicale come suonava un
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brano nell'antichità classica del lungo
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lasso di tempo i greci hanno lasciato un
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timido ma facoltoso sistema di notazione
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basato sulle lettere alfabetiche dove
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ogni segno è vincolata ad una diversa
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altezza del suono via persino la
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distinzione per la musica vocale e
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quella strumentale ciò lo apprendiamo
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dagli stracci di teoria musicale
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sopravvissuta ai millenni di cui abbiamo
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anche pochi ma preziosissimi esempi di
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brani superstiti quindi possiamo
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osservare come al di sopra di un testo
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poetico fossero presenti delle ulteriori
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lettere indicanti l'altezza da intonare
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o eseguire ambienti nobili sacri non per
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la plebaglia ma accontentiamoci prima di
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proseguire fissiamoci bene in testa il
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termine greco con cui si identifica la
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musica ovvero musiche questo vocabolo
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contiene in realtà più significatici
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parla anche di metrica di poesia di
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danza significa che la musica e per i
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greci strettamente imparentata con altre
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discipline concretamente l'andamento
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metrico dei vari accenti di un testo
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poetico determina il ritmo di una
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melodia in genere la metrica crea
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combinazioni tra un suono più lungo e
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uno più breve tipo ta ta ta ta oppure
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datata ancora tra i suoni ta ta ta ta
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ognuno di questi ritmi di metri assume
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nomi diversi jean bondatti loana pesto
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ecc ciò si è affiancata ad esempio a
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qualche stralcio di brano superstite
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notato ci può consentire una lettura non
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dico precisa ma quantomeno verosimile in
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quanto le lettere come detto
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rappresentano l'altezza delle note
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mentre il m poetico ci suggerisce
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l'andamento ritmico sembra molto facile
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detta così realtà permangono tante
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difficoltà come detto abbiamo dei brani
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sopravvissuti che oggi possiamo leggere
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reinterpretare dal mondo antico greco un
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in si sono conservati un tantino meglio
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vediamo velocemente quali anzitutto uno
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molto antico risalente addirittura al
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quinto secolo avanti cristo mi riferisco
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al papiro vienna gill
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2315 meglio noto come kato law firm e
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dal primo stasimo dell'oreste di
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euripide per cui una musica intonata
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durante una tragedia a teatro qui il
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coro cantando e danzando sottolinea un
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momento descrive che cosa sta succedendo
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nella rappresentazione questo in poche
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parole è uno stasi guardiamo velocemente
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il papiro molto semplicemente sopra il
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testo vi sono delle lettere riferite
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all'altezza ed a intonare pulito
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conservare un papiro come potrete
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immaginare non è una cosa molto semplice
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per fortuna ci sono state delle
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incisioni anche su pietra come i due
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inni delfici rinvenuti presso il tempio
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di apollo appunto ad essi risalgono al
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128 avanti cristo e sono stati iscritti
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rispettivamente da te in ios e lime news
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secondo le attuali indiscrezioni sono
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anche detti peana in quanto dei canti
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dedicati alla dignità apollo per cui qui
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l'occasione del canto non è quella del
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teatro messi combacia con un sontuoso
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pellegrinaggio di stato da te ne adelphi
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il cosiddetto p tide nell'anno 128
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avanti cristo apprendiamo da alcune
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iscrizioni che i nove racconti ateniesi
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più funzionari civili e religiosi più
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ancora una moltitudine di musicisti
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attori chiamati tecniche di dioniso
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allestirono un programma musicale
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pratico di diversi giorni tra queste
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iscrizioni su una parete del tesoro
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ateniese si sono conservati proprio due
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brani connotazione musica ciò che noi
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appunto oggi chiamiamo il ni delfici
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come detto il primo è attribuito ad
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hatten ios probabilmente un cantante
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infatti lino lui attribuito è scritto
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connotazione vocale mentre li meglio su
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un suonatore di chitarra quindi soli noi
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scritto con dotazione strumentale
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entrambe le pietre erano affisse al
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tempio stesso in seguito sono stati
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staccati per essere conservati presso il
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museo di delfi sempre su pietra e
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conservato quello che è probabilmente il
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più famoso brano dell'antichità ovvero
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l'epitaffio di sechi un brano ha
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certamente più semplice ma che ci
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descrive una circostanza musicale
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differente dalle precedenti anzitutto ri
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sarà il primo secolo dopo cristo per cui
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di epoca imperiale a testimonianza che
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quel tipo di notazione nonostante i
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pochi esempi è sopravvissuto anche al
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crollo politico del mondo greco parliamo
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di un epitaffio di una stele funeraria
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qui un ignoto personaggio dal nome di 6
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kg rivolgendosi ad euterpe che può
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essere intesa come la musa o la madre o
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la moglie secondo le varie ipotesi
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insomma tramite un epigrafe che possiamo
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sintetizzare con goditi la vita finché
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dura notiamo ancora quei segni
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alfabetici posti sopra il testo altra
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musica si è conservata ad esempio
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tramite manoscritto come gli inni di
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mezzo mei deliberto sotto l'imperatore
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adriano avevamo raccontato di come
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attraverso alcune peripezie questi brani
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finirono alla fine nelle mani di
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vincenzo galilei che le pubblicò nel suo
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celebre testo discorsi rinascimentali
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molto importanti ma lasciamo stare è che
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già sono queste brevi aggrovigliate
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tracce che possano mostrare delle
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occasioni in cui avveniva la musica per
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rendere più completo e rotondo nostro
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discorso sulla musica antica occorra
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affacciarsi anche alla letteratura
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esempio nell'iliade sono riportate
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circostanze in cui si suona si canta
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così come nell'odissea e questi elementi
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se affiancati a ciò che abbiamo già
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raccontato ci possono allargare
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ulteriormente il nostra visione sono
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tuttavia convinto che per allargare
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veramente posso immaginare sulla musica
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dell'antica grecia bisogna attingere
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anche dall iconografia dipinti ceramiche
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rilievi sculture hanno immortalato scene
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con strumentisti e cantanti
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da qui nasce spesso la ricerca per la
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ricostruzione degli antichi arnesi sono
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come quella dei più iconici e
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rappresentati la syrinx il doppio loss
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generalmente con ancia doppia fino alla
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lira con il suo carapace di tartaruga e
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la sua evoluzione più resistente la
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chitarra e derivati da qui si aprono
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veramente tanti spiragli forse è meno
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nobili più popolari ma sicuramente
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arricchenti al fine di una comprensione
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della musica dell'antica grecia benché
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questione esecutive di intonazione
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rimarranno comunque nell'oblio della
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storia per sempre allora qui si apre
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l'ultimo grande spiraglio quello teorico
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del percorso storico greco conosciamo
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una peculiare caratteristica di
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costruzione musicale ovvero il
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tetracordo significa letteralmente
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quattro corde il riferimento all'ance
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strale lira nell'ambito puramente
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teorico e tuttavia inteso come un
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raggruppamento di quattro note e in
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genere discendenti la cui distanza tra
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la prima e l'ultima nota è un intervallo
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di quarta o si la sol ad esempio
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pensarci l'unione di due tetra cordi
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conseguenti ci consegna un ottava
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precisa quindi ad o si la sol
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aggiungiamo il tetracordo fa mi do ed
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ecco una sequenza a noi familiare
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l'esempio appena fatto veniva chiamato
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dai greci liti o nome utilizzato ancora
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oggi da noi musicisti perché con una
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sequenza differente notate che
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all'interno del tetracordo vi è un solo
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semi toro in questo caso posto
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all'inizio di entrambi per trovare altri
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riferimenti è sufficiente spostare col
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semitono centrale nel tetracordo
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troviamo il cosiddetto modo frigio
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mentre dorico per comodità di reggio si
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la sol fa mi hai semitono ubicato tra le
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ultime due note a queste tre scale
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aggiungiamo la miso lidia attribuita
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tradizionalmente alla poetessa saffo ma
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visto che prima aveva parlato di musiche
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sappiamo i punti erano che musicisti e
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quant'altro per ognuno di questi modi
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greci dorico frigio livio misolidio è
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possibile invertire i due tetracordo
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trovando altre scale aquila i pogdorica
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ipo frigia e c'era ipo significa sotto
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c'è proprio l'inversione dei due
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tetracordo molti di voi avranno notato
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due dettagli il primo che i nomi non
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corrispondono affatto al sistema di otto
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modi osato dall europa medievale fino a
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noi infatti benché ciò che conosciamo
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sia in parte erede del sistema greco
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appena visto una serie di traduzioni
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letture errate durante il medioevo hanno
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scombinato lamentela tura originaria il
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secondo dettaglio riguarda la
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scontatezza con cui mi son riferito ai
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vari intervalli intervalli di tono di
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semitono di quarta di quinta suonavano
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diversamente da ciò che ascoltiamo noi
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oggi principalmente dal settecento in
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avanti iniziamo ad avere un sistema
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chiamato temperamento equabile a cui
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distanza tra i vari semitoni è sempre la
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stessa ma le cose in grecia così nel
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medioevo nel barocco e così via erano un
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tantino differenti a governare gli
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intervalli quella che era la magna
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grecia al sesto secolo avanti cristo in
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poi sicuramente nome di pitagora e
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fondamentale fu infatti tra i primi a
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fare chiarezza sul tema degli intervalli
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pitagora e ovviamente gli allievi su
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tutti filolao e archi secondo questi
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illustri pensatori del sesto e quinto
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secolo le proporzioni che dividevano gli
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intervalli si potevano calcolare
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mediante proporzioni matematiche
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l'ottava attraverso due primi la quinta
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con tre mezzi la quarta con quattro
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terzi eccetera questa divisione in
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matematica so se poi un ruolo quasi
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divino dal medioevo in avanti ma questi
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numeri non corrispondono al cento per
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cento a ciò che ascoltiamo noi oggi
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queste bene sempre averlo in testa
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quando si racconta di musica antica
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altro aspetto importante ma che è bene
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sottolineare qui i nomi delle note che
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io ovviamente ho chiamato come re mi fa
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sol a bere comodità non esistevano
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ancora questa nomenclatura arriverà
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almeno dall'anno mille con guido
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d'arezzo qui le note le altezze del
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suono erano indicate con le lettere
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dell'alfabeto o attraverso i nomi delle
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sette corde della lira la più acuta la
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prima secondo lo schema visto poco fa è
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chiamata ipad la centrale quarta mese
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quella più grave next il riferimento
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ancora una volta le muse in questo caso
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le tre venerate adelphi a sistemare
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molte complicazioni teoriche ci penserà
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dal iv secolo avanti cristo aristosseno
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di taranto il suo elemento armonica
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rappresenta la fonte sicuramente
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principale per approcciarsi alla teoria
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musicale greca perno centrale di tutto
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il trattato è la conoscenza pratica
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elemento essenziale per comprendere
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l'argomento in contrapposizione con ciò
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che sarà invece la concezione medievale
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come quella di boezio per aristosseno è
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necessario partire dall orecchio e non
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dalla teoria posso dire che sono
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d'accordo nel suo elemento armonica ha
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luogo la celebre distinzioni in tre
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generi di tetracordo ovvero diatonico
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cromatico eden armonico ricordate gli
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esempi di poco fa e si appartenevano al
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genere diatonico ciò che ha riscosso la
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descriveva come il più antico e naturale
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di tutti grossomodo la caratteristica
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principale di questo genere è la
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presenza di un solo semitono all'interno
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di un tetracordo posto come visto
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all'inizio in mezzo o alla quello
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cromatico invece presenta due semitoni
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all'interno di un tetracordo sempre con
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la distanza fissa tra la prima nota il
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patè e la quarta cioè mese ne consegue
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che se all'inizio ad esempio troviamo
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due semitoni poi rimarrà uno spazio di
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un tono e mezzo l'unione quindi dei due
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tre corde inizia a diventare già bella
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enigmatica vi lascio qua sotto gli
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esempi per ascoltare chi conosce il
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linguaggio moderno avrà intuito una
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certa eredità con un ciò che chiamiamo
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la scala cromatica l'ultimo dei generi
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invece detto e in armonico descritto da
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aristosseno come il più alto è il più
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difficile per i sensi infatti
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l'intervallo di semitono è ridotto
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ulteriormente arrivando
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approssimatamente al quarto di tono
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decisamente enigmatico l'origine direi
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che si può ricercare nel suono è statico
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del doppio aula la cui distorsione del
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lancia può certamente creare degli
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intervalli microtonali in seguito dal
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sesto secolo avanti cristo anche il
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citaredo l'aso di hermione proverai
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medesimi passaggi con la sua cetra
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andando quindi ad accordare le corde per
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quella esigenza è nata aristosseno
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quindi raccoglie tutti quei grandi
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elementi della teoria musicale greca
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andando anche a rompere alcuni legami ad
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esempio qui i pitagorici tanto altro si
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potrebbe raccontare mai questo è un
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riassuntino se conosciamo pur con una
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vaga precisione la lettura della
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notazione greca la quale come abbiamo
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visto è assai ridotta ma dobbiamo
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principalmente ad un autore egiziano di
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epoca imperiale
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mi riferisco ad alibi o di alessandria
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il suo isa gogh e musiche rimane la
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migliore fonte di conoscenza moderna
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delle note musicali dei greci incluso un
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resoconto completo del sistema greco di
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scale trasposizioni e notazioni musicali
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ambiente romano si tutto ciò continuerà
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anche in ambiente repubblicano ed
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imperiale pur con delle differenze tra
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tutte lo spettacolo e l'imminente
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cristianizzazione proprio durante il
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periodo imperiale troviamo forse il
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testo più importante per raccogliere
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tutta la storia della musica greca mi
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riferisco ad e musica attribuito con
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sospetto a plutarco da qui il più
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prudente pseudo plutarco sicuramente un
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testo lontano rispetto a ciò che
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racconta ma imprescindibile per
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raccogliere tutte quelle testimonianze
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dopo la spaccatura è la fine dell'impero
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d'occidente sarà severino boezio
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raccogliere le ultime briciole di
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conoscenza musicale per trasmetterle ai
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vostri diventando una base solida per la
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cultura medievale il suo
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dell'istituzione musica è un ulteriore
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compendio di tutti i saperi che ho
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elencato diverso invece per il versante
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orientale romano quello di
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costantinopoli ciò che noi chiamiamo
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bizantino qui la cultura greca rimarrà
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di casa e molte caratteristiche che
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abbiamo visto sopravviveranno
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trasformandosi con la nuova religione
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quella cristiana
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l'ok toy cos'è un esempio di questo
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mutamento quel modo di concepire i tetra
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cordi verrà in seguito conosciuto pure
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ad occidente divenendo l'imperante
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sistema ecclesiastico otto modi sarà
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infine il rinascimento specie quello
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italiano a riscoprire tutto il mondo
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della grecia antica da qui come ovvio
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che sia nasceranno anche delle grandi
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incomprensioni e distorsioni veramente
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incredibili ma finiamola quinte direi
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che volevo farlo durare sette minuti per
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tutti gli ascolti dei brani che ho
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citato troverete il link qui sotto in
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descrizione mentre per approfondimenti
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chiedetemi pure altrimenti vi rimando a
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degli articoli specialistici e nel caso
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a tutti gli argomenti che ho trattato
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qui in maniera li potete trovare in
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alcuni episodi che ormai un fatto che 12
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anni fa però ci tenevo tantissimo a
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rifare questo riassunti mio sulla musica
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greca bella la sigla ne parliamo nel
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prossimo video basta così noi ci
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ritroviamo sempre qui nella perigliosa e
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cagliar da navigazione nella storia
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della musica
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[Musica]
