00:00:00
Dio è un motore
00:00:02
immobile come Insomma che insomma come
00:00:05
in nel Cosmo diciamo aristotelico
00:00:07
tolemaico eccetera
00:00:09
Dio è immobile attira verso di sé il
00:00:13
mondo ma non si si muove verso il mondo
00:00:17
è stato Rilevato una cosa evidente che
00:00:19
questo Dio
00:00:21
aristotelico anche se Aristotele
00:00:23
trapassa in San Tommaso con una
00:00:25
rilettura Cristiana diventa una base del
00:00:28
pensiero Cristiano però il Dio di
00:00:30
Aristotele è molto diverso al Dio
00:00:32
Cristiano Perché il dio Cristiano è
00:00:34
provvidenziale si preoccupa dell'uomo
00:00:36
addirittura
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diciamo prende a cuore diciamo così la
00:00:40
salvezza dell'uomo invece il Dio di
00:00:43
Aristotele è un motore immobile però la
00:00:47
cosa diciamo che voglio sottolineare è
00:00:49
questa è un motore immobile E allora che
00:00:51
fa non non può fare niente perché
00:00:53
l'agire comporta il movimento quindi Dio
00:00:56
non agisce non si muove verso il mondo è
00:00:59
immobile attira come una calamita il
00:01:02
mondo verso di sé e pensa Cioè Dio è
00:01:07
atto puro forma pura motore immobile e
00:01:11
pensiero che cosa potrà pensare pensa la
00:01:15
perfezione non può pensare qualche cosa
00:01:18
di potenziale pensa le forme in atto
00:01:20
Cioè è pensiero di
00:01:23
pensiero perché sottolineo questo
00:01:25
aspetto perché Dio Quindi è un
00:01:28
intelletto motore immobile e questo
00:01:32
intelletto è pensiero che pensa se
00:01:34
stesso È pensiero di pensiero che cosa
00:01:38
pensa le forme pienamente in atto ma le
00:01:40
forme pienamente in atto si possono pure
00:01:43
chiamare con un piccolo una piccola
00:01:45
forzatura idee perciò io ricordo la la
00:01:49
fortuna di avere parlato per esempio con
00:01:51
Hans Georg gadamer che diceva però E in
00:01:54
fondo in fondo Poi Platone e Aristotele
00:01:56
Si reincontrano perché in questa
00:01:58
concezione di Come pensiero che pensa le
00:02:01
forme perfette all'origine della realtà
00:02:04
ci sta un sistema di idee pensate ma ma
00:02:08
Platone proprio di idee aveva parlato
00:02:10
quindi i due da da questa grande
00:02:12
divisione trascendenza e immanenza poi
00:02:15
in fondo forse si ritrovano
00:02:19
come naturalmente questi sono problemi
00:02:22
ancora aperti all'interpretazione io
00:02:24
tengo a sottolineare che Werner heeger
00:02:27
il grande autore di Paideia e pure
00:02:29
autore un grande libro su Aristotele e
00:02:32
negli anni 30-40 del 900 ha posto un
00:02:35
enorme problema che prima non era stato
00:02:37
considerato bene cioè Aristotele c'ha
00:02:39
una forte evoluzione
00:02:41
eh di Aristotele ci sono giunte
00:02:44
solamente le
00:02:46
opere esoteriche cioè rivolta
00:02:48
all'interno della sua scuola bisogna
00:02:51
cercare di capire come si è evoluto il
00:02:53
pensiero di Aristotele la cosa non è
00:02:54
ancora del tutto Chiara Quindi pure
00:02:56
Aristotele è oggetto ancora eh
00:03:00
fortemente di di interpretazione Allora
00:03:04
la realtà C'ha la base materiale gli
00:03:06
esseri intermedi e poi il vertice che è
00:03:10
Dio ora c'è tutto un movimento
00:03:13
all'interno di di questa piramide c'è un
00:03:17
discorrere un correre sopra e sotto
00:03:19
delle cose c'è un movimento c'è un
00:03:21
dinamismo quello che diciamo fa di
00:03:25
Aristotele un grande filosofo greco che
00:03:27
chiude tutta la paidea e tutta la
00:03:30
filosofia greca almeno chiude nel senso
00:03:33
dell'età classica del culmine classico è
00:03:36
il fatto che questa struttura con i suoi
00:03:39
movimenti interni è perfettamente
00:03:41
rispecchiata dal pensiero umano cioè la
00:03:44
struttura possiamo usare adesso la
00:03:46
parola diciamo metafisica della realtà
00:03:50
la struttura sia fisica sia metafisica
00:03:52
della realtà è
00:03:54
rispecchiata dal pensiero umano Cioè
00:03:56
dalla logica qua usiamo due parole
00:03:59
problematica metafisica e logica Allora
00:04:02
metafisica perché problematica proprio
00:04:04
nel senso della Genesi della parola
00:04:05
perché metafisica È un termine che viene
00:04:08
da un un ordinamento filologico dei
00:04:17
libri sul sul tema diciamo dell'analisi
00:04:20
che
00:04:23
Aristotele cioè scusate sul tema di
00:04:26
quello che sta oltre la realtà fisica
00:04:28
che Andronico di Rodi nel primo secolo
00:04:32
avanti Cristo nel riordinare le opere di
00:04:35
Aristotele mette dopo i libri di fisica
00:04:37
Allora per una felice coincidenza
00:04:40
metafisica È un termine che viene dal
00:04:43
fatto che Andronico di Rodi mette i
00:04:45
libri in cui Aristotele parla di
00:04:47
filosofia prima come la chiama lui li
00:04:49
mette dopo quelli di fisica metà ta
00:04:52
fusica quindi si tratta di libri che
00:04:55
vengono dopo quelli di fisica però
00:04:57
metafisica è un n felice perché
00:05:00
significa quello che sta oltre significa
00:05:02
anche quello che sta oltre la fisica
00:05:04
oltre la fiusis oltre la natura quindi
00:05:06
la metafisica è lo studio delle
00:05:09
strutture e della realtà che stanno
00:05:11
oltre il mondo visibile oltre la natura
00:05:14
ora il mondo della metafisica è
00:05:19
perfettamente rispecchiato nel mondo
00:05:22
della logica umana anche la parola
00:05:25
logica non è un termine che Aristotele
00:05:27
ha usato Lui parlava di analisi di
00:05:30
analitica eccetera Però appunto il
00:05:33
termine poi
00:05:34
adeguato che è stato escogitato per le
00:05:38
opere analitiche di Aristotele che sono
00:05:41
state unificate con il titolo di organon
00:05:44
cioè di strumento Appunto è la logica
00:05:46
c'è il modo di procedere della mente
00:05:49
umana ora Allora quindi c'è una
00:05:53
struttura del mondo piramidale con
00:05:55
movimenti interni la logica dell'uomo
00:05:58
riesce a cogliere questi movimenti a
00:06:00
riprodurre la struttura della realtà
00:06:02
L'uomo ha un intelletto potente che
00:06:06
riesce a conoscere la natura fusis e
00:06:09
anche quello che sta dietro la natura la
00:06:12
metafisica ora l'organo di
00:06:16
Aristotele comporta Prima di tutto una
00:06:20
analisi dei termini singoli come appunto
00:06:24
nella realtà ci stanno Prima di tutto
00:06:27
gli individui Nella logica ci stanno
00:06:30
Prima di tutto i termini singoli mi
00:06:32
rendo conto che insomma non è molto
00:06:36
eh leggero il discorso cerco di
00:06:39
semplificare e poi magari approfondiamo
00:06:41
qualche elemento nel nel dibattito ci
00:06:43
sono prima di tutto i termini singoli i
00:06:45
termini singoli però non sono tutti
00:06:49
equivalenti si distinguono fra di loro
00:06:52
per comprensione ed estensione Che cosa
00:06:56
significa questo fatto cioè ogni e
00:06:58
quindi praticamente si viene a creare
00:06:59
una gerarchia delle parole come c'è una
00:07:02
gerarchia una piramide delle cose un
00:07:05
termine c'ha una certa comprensione cioè
00:07:08
comprende determinate note
00:07:12
caratteristiche e c'ha una certa
00:07:14
estensione cioè si può estendere a un
00:07:16
certo numero di cose Scusate facciamo
00:07:18
degli esempi così è tutto più semplice
00:07:20
cioè se io dico per esempio se prendi il
00:07:24
termine parallelogramma il
00:07:26
parallelogramma c'ha una certa
00:07:29
comprensione cioè comprende determinate
00:07:32
caratteristiche comprende per
00:07:34
esempio
00:07:36
due figure geometriche che hanno due
00:07:40
lati paralleli no appunto
00:07:42
parallelogramma parallelogramma
00:07:44
paralleli e uguali a 2 A2 Allora per
00:07:48
esempio nel
00:07:49
eh nel termine di parallelogramma che
00:07:53
comprende queste note caratteristiche
00:07:55
c'è una certa estensione cioè si può
00:07:57
estendere ai rettangoli ai rombi ai
00:08:02
quadrati se prendo il termine
00:08:04
quadrilatero il termine quadrilatero è
00:08:07
un termine più più comprensivo più
00:08:11
Scusate più estensivo di parallelogramma
00:08:14
però comprende meno note caratteristiche
00:08:17
cioè per esempio quadrilatero può essere
00:08:19
pure un trapezio Allora parallelogramma
00:08:22
è un termine che c'ha una certa
00:08:25
comprensione una certa serie di note
00:08:27
caratteristiche e una certa estensione
00:08:30
cioè parallelogramma comprende i lati
00:08:33
paralleli a due a du si estende al al
00:08:37
punto al al rettangolo al quadrato Al
00:08:40
rombo invece quadrilatero c'ha
00:08:44
una diciamo
00:08:47
minore comprensione perché non comprende
00:08:50
dei lati paralleli però c'ha una
00:08:52
maggiore estensione perché per esempio
00:08:53
il trapezio rientra nei quadrilateri
00:08:56
Quindi ogni termine animale per esempio
00:08:59
esempio c'ha una certa estensione
00:09:01
notevole perché si
00:09:03
estende all'essere umano al al volatile
00:09:07
a rettile eccetera eccetera Se io dico
00:09:09
uomo è chiaro che il termine uomo c'ha
00:09:12
una comprensione molto maggiore cioè
00:09:15
comprende molte più note caratteristiche
00:09:17
Ma si estende a meno esseri Scusate
00:09:20
Quale sarà il termine che c'ha la
00:09:22
massima comprensione e la minima
00:09:25
estensione e così vediamo il parallelo
00:09:28
tra logica e in realtà il termine che
00:09:31
c'ha la massima comprensione il massimo
00:09:34
numero di note caratteristiche e la
00:09:37
minore estensione possibile l'individuo
00:09:39
Cioè se io dico Socrate il termine
00:09:42
Socrate comprende
00:09:44
una una comprensione enorme Cioè quanti
00:09:48
capelli ha in testa Socrate quante cose
00:09:50
ha viste viste quante parole ha dette
00:09:52
Quante azioni ha compiute Quante
00:09:54
esperienze ha fatto eccetera eccetera
00:09:56
quindi comprende moltissime
00:09:59
caratteristiche però si estende
00:10:01
solamente a una persona cioè a Socrate
00:10:04
stesso quindi alla massima comprensione
00:10:07
corrisponde la minima estensione Allora
00:10:10
anche dal punto di vista logico la base
00:10:13
di tutto saranno gli individui cioè i
00:10:17
soggetti i soggetti che potranno essere
00:10:19
solo soggetti appunto delle proposizioni
00:10:23
non potranno essere predicati cioè io
00:10:25
potrò dire Prendo base la sostanza
00:10:28
l'individuo sopra
00:10:29
posso dire che Socrate è buono è cattivo
00:10:32
è
00:10:33
Greco sta imparando un'altra lingua
00:10:35
eccetera eccetera eccetera posso dire
00:10:37
tantissime cose di Socrate posso di
00:10:40
questo soggetto predicare innumerevoli
00:10:43
predicati ma non lo posso usare come
00:10:44
predicato Cioè non posso dire questo
00:10:47
tavolo o un'altra cosa è Socrate Allora
00:10:51
vedete che pure qua si organizza una
00:10:54
gerarchia l'individuo è il fondamento di
00:10:57
tutto
00:10:59
il termine che denomina un nome proprio
00:11:01
è il fondamento di tutto Poi per
00:11:04
astrazione si arriva a 10 termini
00:11:08
generalissimo quantità
00:11:10
qualità azione passione eccetera
00:11:13
eccetera cioè le 10 categorie
00:11:14
generalissime quindi Nella logica ci sta
00:11:17
un rispecchiamento della struttura
00:11:19
diciamo così piramidale della realtà i
00:11:23
termini si caratterizzano per
00:11:26
comprensione ed estensione però diciamo
00:11:30
la conoscenza si avvia quando un termine
00:11:32
si connette con un altro Cioè si formula
00:11:34
il giudizio e si dice per esempio
00:11:36
Socrate è uomo Socrate è greco Il tavolo
00:11:40
è rosso eccetera eccetera più giudizi
00:11:43
messi assieme formano l'embrione del
00:11:46
ragionamento cioè il
00:11:47
sillogismo Aristotele ha inventato la
00:11:50
teoria del sillogismo che dà luogo a
00:11:53
tutta una serie di varianti ma quello
00:11:55
più semplice è notorio è quello che c'ha
00:11:58
come modello l'affermazione
00:12:01
l'uomo è mortale Socrate è uomo Socrate
00:12:06
è mortale cioè il sillogismo è un
00:12:10
ragionamento che nasce da due premesse
00:12:13
una maggiore l'uomo è mortale una minore
00:12:17
Socrate e uomo scompare il termine medio
00:12:20
che è uomo e si può dire Socrate è
00:12:23
mortale ora Qual è l'importanza del
00:12:26
sillogismo questo vi ripeto è quello di
00:12:29
tipo più semplice in cui il termine
00:12:30
medio scompare Dunque l'importanza del
00:12:34
sillogismo è che permette di avere delle
00:12:37
conoscenze certe su qualche cosa che non
00:12:40
si verifica empiricamente quindi
00:12:42
Aristotele è un grande empirista ha
00:12:45
fondato tutte le scienze e le ha
00:12:48
improntate per per 1500 1600 addirittura
00:12:51
1800 anni però a un certo punto è anche
00:12:56
quello che ha creato il meccanismo
00:12:58
deduttivo del sillogismo io con
00:13:00
un'operazione mentale come quella che ho
00:13:03
appena enunciato Posso sapere che
00:13:05
Socrate morirà Ma io non assisterò alla
00:13:08
morte di Socrate
00:13:10
anzi di solito nei manuali non si fa
00:13:12
forse per scaramanzie ma uno può dire
00:13:14
pure prendere come soggetto se stesso io
00:13:16
posso dire quindi che io sono mortale Ma
00:13:20
naturalmente io non potrò assistere alla
00:13:22
mia morte per il buon motivo che non ci
00:13:24
sarò Quando sarò morto Allora io
00:13:26
praticamente posso essere sembra una
00:13:28
banalità Ma io posso essere
00:13:30
assolutamente certo di un'affermazione
00:13:32
che non Verifico e non potrò mai
00:13:34
verificare
00:13:36
empiricamente Quindi io posso allargare
00:13:38
l'orizzonte delle conoscenze sicure
00:13:41
senza doverle sottoporre a verifica
00:13:44
sensibile a verifica empirica Quindi
00:13:47
tutti gli uomini sono mortali Socrate è
00:13:49
mortale Scusate Socrate uomo Socrate è
00:13:52
mortale tutti gli uomini sono mortali Io
00:13:54
sono uomo Io sono mortale quindi il
00:13:58
sillogismo è un ferreo strumento
00:14:01
deduttivo per estendere le conoscenze
00:14:03
però a questo punto nasce un grande
00:14:06
problema cioè il sillogismo è vero le
00:14:10
premesse sono assolutamente sicure se
00:14:13
Scusate le conseguenze le conclusioni
00:14:15
sono assolutamente sicure se le premesse
00:14:18
sono valide Ma io come faccio a dire che
00:14:20
l'uomo è
00:14:22
mortale l'ho verificato per via
00:14:25
induttiva quindi il metodo di Aristotele
00:14:29
intreccia insieme induzione e deduzione
00:14:32
il sillogismo è deduttivo Ma la premessa
00:14:35
generale del sillogismo è raggiunta per
00:14:38
via
00:14:39
induttiva ora Aristotele ha capito
00:14:42
perfettamente quello che ha capito Poi
00:14:44
Yum ha ridiscusso humum nel 700 Carl
00:14:48
popper nel 900 cioè che l'induzione è un
00:14:51
fatto problematico perché io in
00:14:55
filosofia in
00:14:57
scienza Miro ad avere delle conoscenze
00:15:00
universali sicure valide per sempre
00:15:03
eccetera Come faccio a raggiungere
00:15:06
conoscenze
00:15:07
universali sulla base di accumuli di
00:15:10
conoscenze particolari cioè accumulando
00:15:14
conoscenze particolari tendenzialmente
00:15:16
ci dovrei impiegare un tempo infinito e
00:15:19
non potrò mai essere sicuro di aver
00:15:21
analizzato e osservato tutti i casi
00:15:25
particolari anche nel caso della
00:15:27
mortalità dell'uomo oppure per un'altra
00:15:29
esempio che si fa semplicemente come
00:15:31
faccio a dire che il mare è salato per
00:15:33
via induttiva io teoricamente dovrei
00:15:36
assaggiare tutti i sorsi di mare
00:15:38
possibili che ovviamente è assurdo è
00:15:41
impossibile Allora
00:15:44
Aristotele Dice ci stanno dei casi in
00:15:47
cui vale l'intuizione
00:15:50
intellettuale il Nus Come lo chiama lui
00:15:54
come come diceva Come disse una volta
00:15:56
mirabilmente gadamer uno pensa che Nus è
00:15:59
una parola lontana No in Nus pensare
00:16:02
eccetera ma lui disse Ma badate che Nus
00:16:05
sta alla base di annusare
00:16:07
annusare cioè il cane annusa una cosa la
00:16:11
conosce per una per un meccanismo
00:16:14
intuitivo immediato Noi pure annusiamo
00:16:17
Cioè abbiamo delle intuizioni di
00:16:19
carattere immediato naturalmente Questo
00:16:21
è un grandissimo problema insomma quindi
00:16:24
per Aristotele la induzione è
00:16:26
problematica e ci sta una base di
00:16:29
carattere
00:16:31
intuitivo Diciamo che sembrerebbe
00:16:34
prelogico ma non è prelogico perché per
00:16:37
Aristotele il Nus è una facoltà umana
00:16:40
Allora Scusate da
00:16:41
qua facciamo un piccolo salto per
00:16:44
avviarci alla conclusione Esiste la
00:16:47
teoria Esiste la metafisica Esiste la
00:16:50
organizzazione formale delle conoscenze
00:16:52
la logica però per Aristotele esistono
00:16:55
pure delle realtà che non sono
00:16:58
granitiche sicure necessarie assolute
00:17:01
come quelle della metafisica e della
00:17:04
logica Esistono delle verità contingenti
00:17:07
che ci possono essere e non essere sono
00:17:10
quelle del mondo umano cioè politica ed
00:17:13
etica quindi ci sono le scienze
00:17:15
teoretiche la fisica la metafisica
00:17:18
coadiuvata dalla logica Ma ci sono anche
00:17:20
le scienze
00:17:22
eh pratiche che sono la politica e
00:17:25
l'etica che per lui è una parte della
00:17:27
politica cioè il modo
00:17:30
di la conoscenza che ci permette la
00:17:32
convivenza di stare insieme Insomma di
00:17:35
agire bene
00:17:37
Ora per
00:17:39
Aristotele la l'agire bene
00:17:43
cioè l'identificazione del bene La
00:17:46
scienza pratica del bene
00:17:48
l'etica dà luogo a due tipi di virtù le
00:17:52
virtù etiche e le virtù dianoetiche
00:17:55
possiamo essere molto rapidi per
00:17:57
Aristotele l'anima è
00:18:00
Eh diciamo un accumulo di tre tre tre
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anime sovr aggiunte l'una sull'altra c'è
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l'anima vegetativa in comune con i
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vegetali l'anima sensitiva in comune con
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gli animali e l'anima intellettiva ora
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l'anima intellettiva è quella che deve
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guidare come l'auriga della Balata di
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Platone e l'anima intellettiva nel
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guidare le anime inferiori cioè gli
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istinti animali le tendenze abitudinari
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i meccanismi vegetali eccetera eccetera
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darà luogo a un insegnamento solo cioè
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il seguire la via intermedia evitare
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l'eccesso e il difetto quello che
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Cicerone ha tradotto magistralmente con
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l'espressione In medio stat virtus cioè
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l'anima intellettiva guiderà le le le
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nostre parti animali Diciamo quindi il
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nostro comportamento ha una situazione
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sempre intermedia cioè ad avere misura
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ad avere capacità di non sconfinare Né
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nell'eccesso né nel difetto colui che si
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getta nel pericolo senza pensarci è
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temerario colui che si ritrae dal
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pericolo senza avere neppure saputo di
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che si tratta è vigliacco e vile il
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coraggioso è colui che sta nel mezzo
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Cioè non è né temerario né appunto un
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vile non esagera né per eccesso né per
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difetto e così via però per Aristotele
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oltre a questa queste virtù quotidiane
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che lui
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eh
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sottolinea sono frutto pure queste di
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una specie di sapere che Si acquisisce
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Con l'educazione dai genitori dai
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maestri dal costume devono diventare
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un'abitudine quindi è molto interessante
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il fatto che Aristotele ha inventato
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pure il proverbio Non una rondine non fa
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primavera Cioè lui dice praticamente non
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è che l'uomo buono è quello che fa
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un'azione virtuosa un'azione è buono
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l'uomo buono è quello che si comporta
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ogni giorno bene cioè che c'ha
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l'abitudine a fare il bene quindi una
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rondine un atto buono non fa un uomo
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buono una rondine non fa primavera
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bisogna acquistare l'abito alla medietà
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alla virtù però oltre a a queste virtù
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etiche ci sono delle Virtù intellettuali
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cioè le virtù dianoetiche cioè le virtù
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che sono proprie dell'anima intellettiva
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ora la virtù Suprema è
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la
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saggezza però Aristotele ci ci mette
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pure il Nus Cioè la capacità intuitiva e
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ci mette pure la fronesis Quindi io ci
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voglio sottolineare questo Aristotele è
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quello che ha inventato la
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logica la logica oggi Sostanzialmente
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funziona secondo le regole che
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Aristotele ha trovato poi sono nate
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delle logiche nuove nel 900 ma la logica
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del linguaggio quotidiano e del
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linguaggio scientifico sono state
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fondate da Aristotele il quale ha
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trovato anche i principi logici
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fondamentali primo fra i quali il
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principio di identità a è uguale ad a
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che sembra una banalità Ma se io non
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considero che ogni cosa è sempre uguale
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a se stessa Non posso neppure
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denominarla quindi non posso neppure
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parlare neppure iniziare un ragionamento
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quindi Aristotele ha trovato proprio i
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principi della logica i principi del
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ragionamento però Aristotele rispetto a
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questo assoluto della logica eppure
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quello che ha
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trovato insomma la sfera dell'intuizione
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dell' annusare del sapersi orientare
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allora lui sostiene una delle Virtù
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intellettive una delle Virtù supreme è
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la fronesis fronesis
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che i latini hanno tradotto con
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prudenzia cioè la saggezza pratica nella
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vita umana non si danno casi esemplari
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si hanno sempre situazioni intermedie
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situazioni non precise situazioni
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caotiche momenti di confusione l'uomo
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buono è colui che c'ha fronesis Cioè ha
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la capacità di orientarsi ha una
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saggezza pratica ha una prudenza
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prudenza nel senso dal latino
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giurisprudenza Cioè la capacità di
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applicare le leggi al caso specifico la
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capacità di orientarsi nello specifico
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che è un tema che verrà ripreso
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Gianbattista Vico a Napoli e poi è stato
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ripreso
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nella una grande diciamo rinascenza
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dell'aristotelismo che c'è stato in
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Germania negli anni 80 del 900 e di cui
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pure gadamer ci ha parlato in questo
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salone per concludere ancora veramente
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ultima affermazione giusto per amore di
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di completezza ma con Aristotele non si
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può essere completi ci sono le scienze
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teoretiche C sono le scienze pratiche
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poi Aristotele sostiene ci sono pure le
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scienze poietiche poietiche da poieo Che
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significa fare da cui viene poesia che è
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una creazione Allora ci sono le le le
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scienze che presiedono a saper fare le
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opere d'arte a saper fare le cose quindi
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Aristotele scrive una poetica che è
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un'opera però incompiuta in
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cui cerca di individuare le leggi della
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creazione artistica mentre PL aveva
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sostenuto che L'arte è una fuga dalla
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perfezione perché il mondo è una copia
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del mondo delle idee L'arte è imitazione
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della realtà Quindi è copia di una copia
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Quindi in sostanza schematizzando si può
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dire che Platone condanna l'arte perché
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l'arte allontana dal mondo delle idee è
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copia di una copia le cose sono copie
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delle idee le opere d'arte sono copie
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delle cose che sono copie delle idee per
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Aristotele invece l'arte ha una sua
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validità perché e non è un'imitazione
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delle cose ma è una ricerca dell'essenza
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delle cose cioè l'artista Cerca non di
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raffigurare un uomo che poi è la copia
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di un uomo reale No ma cerca di
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raffigurare l'essenza ideale di uomo c'è
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coglie l'universale e non non fa una
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copia di un di un particolare
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soprattutto Aristotele elabora la teoria
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della tragedia la tragedia è per lui
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l'arte Suprema che diciamo è è un'arte
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greca e allora deve tenere unità deve
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essere compatta quindi non deve avere
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dismisura Allora Aristotele inventa le
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tre famose unità di tempo di luogo e di
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azione la tragedia si deve comprendere
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un fatto unità di azione si deve
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svolgere in 24 ore in un'unità di tempo
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poi magari con dei flashback di ricordi
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precedenti e in un sol luogo Cioè non
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deve
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frastornare il pubblico con corsa avanti
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e indietro cambiamenti di scenari deve
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trattare una cosa ben circoscritta
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e a questo punto la tragedia ha una
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funzione catartica come tutta l'arte ma
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in particolare la tragedia ha una
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funzione catartica catarsi come sapete
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significa
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purificazione cioè l'arte e la tragedia
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in particolare hanno la funzione di
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purificare dalle passioni Noi siamo
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travolti dalle passioni siamo passivi
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perché le passioni ci rendono passivi
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non le riusciamo a dominare ma invece
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vedendole a distanza sulla scena
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vedendole oggettivata in personaggi
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vedendo le conseguenze a cui portano
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l'invidia la gelosia lo spirito di
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vendetta la cattiveria eccetera noi le
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contempliamo a distanza e ce ne
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purifichiamo quindi l'arte ha una
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funzione catartica quindi in qualche
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modo ha anche una funzione
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educatrice io mi fermo a questo punto
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Naturalmente per cercare di essere
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completo Poi purtroppo sono stato
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costretto a essere schematico su molti
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punti ma possiamo tentare un
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approfondimento in sede di dibattito
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Quindi se volete chiarificazione o
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volete muovere rilievi Siete
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benvenuti prego Ah Sal
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vediamo un po' se
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funziona volevo chiedere se può fare
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alcuni chiarimenti su intelletto attivo
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e intelletto passivo
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Eh
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sì è una giusta domanda perché è un tema
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importantissimo che io ho saltato
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proprio a pie pari però per mia scusante
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ci sono un paio di brani importanti nel
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nella terza pagina delle fotocopie cioè
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il problema dell'intelletto attivo
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intelletto passivo è molto decisivo
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riguarda Guido Cavalcanti riguarda tanti
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Alighieri riguarda il dolce stil nuovo
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tanto per fare un esempio perché il
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problema è questo
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Aristotele dice che l'atto precede la
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potenza se non ci sta l'atto Non c'è
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neppure la potenza che c'entra questo se
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noi prendiamo in considerazione la
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Conoscenza Sensibile per poter vedere le
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cose in atto Noi abbiamo la vista che è
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una vista in Potenza però se stiamo al
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buio questa potenza non si manifesta
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cioè noi non vediamo niente Noi abbiamo
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la possibilità di vedere ma se siamo al
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buio non vediamo niente Ci vuole una una
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realizzazione un'attualità
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un'attualizzazione di questa possibilità
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che è data dalla luce la luce fa passare
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la vista in Potenza a vista in atto ora
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con una specie di analogia lo prendo
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come punto di partenza per creare
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un'analogia semplice Aristotele sembra
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dire che praticamente Perché i nostri
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pensieri si sviluppino ci vuole un
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intelletto in atto che li ha già pensati
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una luce del mondo intellettuale questa
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luce del mondo intellettuale è
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l'intelletto pensiero di pensiero Divino
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quindi sembrerebbe che non c'è nessuna
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possibilità di pensiero se non c'è il
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pensiero
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Divino ora che c'entra questo con Dante
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Guido Cavalcanti il dolce Stilnovo
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eccetera Perché questo tipo di
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considerazioni che in Aristotele io vi
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ho riportato un paio di brani
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significativi sono enigmatiche sono
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anche interpretabili in questo senso
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l'anima veget Certo non è immortale
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perché l'anima vegetativa ce l'hanno
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pure i vegetali l'anima sensitiva ce
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l'hanno pure gli animali non possiamo
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pensare che tutti i gatti cani eccetera
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siano immortali a che cosa si appiglia
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l'immortalità dell'anima all'anima
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intellettiva però l'anima intellettiva
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sembrerebbe avere un unico intelletto
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eterno che è quello di Dio che c'ha
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tutti i pensieri in atto ma diciamo il
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nostro intelletto sarebbe mortale quindi
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l'intelletto ato e l'intelletto passivo
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l'intelletto potenziale e l'intelletto
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attuale si riconnettono al problema
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della mortalità o immortalità
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dell'anima Guido Cavalcanti e oppure più
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tardi Pietro Pomponazzi Nel 500 unendo
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queste riflessioni sull'intelletto
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attivo all'affermazione di Aristotele
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che gli individui sono sinolicka
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lo stare insieme di una certa materia
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viene meno pure