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la vicenda artistica di gustav klimt
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coincide quasi per intero con la storia
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della secessione viennese con il termine
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secessione si intendono quei movimenti
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artistici nati a fine ottocento tra
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germania ed austria che avevano come
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obiettivo la creazione di uno stile che
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si distaccasse da quello accademico di
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fatto le secessioni introdussero in
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austria e in germania le novità
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stilistiche dell'ambo che in quel
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momento dilagavano per tutta europa la
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secessione viennese fu un vasto
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movimento culturale ed artistico che
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vide coinvolti architetti come olbrich
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hoffman e wagner e pittori come clint
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moser corso e voller
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la vita in cui questi artisti si
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trovarono ad operare era in quel momento
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una delle capitali europee più raffinate
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e colte la presenza di musicisti coady
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male nation ber
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gli intellettuali quali freud ebit
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kaystein scrittori quali music
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prendevano vienna una delle città più
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affascinanti d'europa
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laura biedermeier di vienna era tuttavia
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l'apoteosi di un mondo che stava per
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scomparire
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consapevole della sua prossima fine cosa
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che avvenne effettivamente con lo
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scoppio della prima guerra mondiale che
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decretò la dissoluzione dell'impero
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austro ungarico
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nello stadio dell'arte la secessione è
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riferita allo sviluppo di stili
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artistici
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sviluppatisi tra fine del xix secolo e
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l'inizio del ventesimo a monaco di
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baviera ea berlino germania e appunto a
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vienna in austria
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l'ufficializzazione di questo movimento
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avvenne con la cosiddetta vina
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secessione che consistente nella
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creazione di un'associazione di 19
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artisti tra cui pittori e architetti che
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si staccano dall accademia di belle arti
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per formare un gruppo autonomo dotato di
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una propria indipendenza e anche nella
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propria sede il palazzo della secessione
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viennese i principali fautori di questo
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movimento furono gustav klimt e riuscire
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corman mauser otto wagner joseph maria
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aldridge e josef hoffmann morti quasi
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tutti nel 1918 a causa della pandemia di
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influenza spagnola
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il palazzo della secessione venne
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costruito tra il 1897 e il 98 ad opera
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del giovane architetto joseph maria
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olbrich elemento di spicco della
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secessione allievo del già famoso otto
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wagner precursore delle tematiche
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secessioniste
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il palazzo venne realizzato come spazio
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espositivo ufficiale nettamente separato
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da quelli a disposizione dell'arte
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accademica dove allestire periodicamente
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le mostre degli artisti secessionisti
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diventando ben presto il centro dei più
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importanti e innovativi ed elementi
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artistico culturali dell'epoca
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l'idea di aldrich deriva da un disegno
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di gustav klimt
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sull'architrave della porta d'ingresso
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viene posizionato con caratteri dorati
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il motto della secessione
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ad ogni epoca la sua arte all'arte la
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sua libertà
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la scritta fu rimosso dai nazisti nel
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1938
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elemento di grande novità decorativa e
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la cupola traforata quasi sferica
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composto da migliaia di foglie di alloro
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che simboleggiano la consacrazione ad
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apollo dio delle arti e in rame
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ricoperto di lamine d'oro la cui
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lucentezza contrasta con le pareti
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semplicemente intonacate di bianco la
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cupola permette una illuminazione
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naturale dall'alto sugli spazi
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espositivi interni il 1898 fu l'anno
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della prima mostra i secessionisti
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pubblicarlo anche una propria rivista
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ver sacrum primavera sacra di cui
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verranno pubblicati 96 numeri fino al
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1903
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nel 1902 fu invece organizzata la
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quattordicesima mostra l'esposizione
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progettata come cornice per la grande
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scultura in marmo policromo di max
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klinger dedicata a lourdes si va
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bethoven fu una corale celebrazione del
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compositore tedesco particolarmente
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stimato e apprezzato durante quegli anni
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beethoven attraverso la sua opera di
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esaltazione dell'amore della delegazione
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era considerato da klimt dai suoi
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compagni l'incarnazione del genio e
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degli ideali secessionisti
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l'opera di klimt si intitola fregio di
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beethoven e lunga 34 metri e si sviluppa
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su tre pareti
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ispirato alla nona sinfonia il fregio fu
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concepito come parte di un percorso
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espositivo in cui la visita si
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trasformava in una sperimentazione
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sinestetica dove la musica diventava
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parte costituente fondamentale
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dell'opera in occasione
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dell'inaugurazione della mostra fu
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infatti eseguito l'inno alla gioia
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diretto da gustav mahler
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l'opera si compone di tre parti
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l'anelito alla felicità forze ostili e
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in una gioia nell'ultimo pannello klimt
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riporta la citazione biblica il mio
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regno non è di questo mondo
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nell'opera emerge anche la
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contrapposizione tra bene e male
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l'uomo raffigurato del cavaliere dovrà
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affrontare una sorta di viaggio agli
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inferi per raggiungere la poesia
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protagonista femminile del dipinto la
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strada verso il sublime e tortuosa colma
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di tentazioni pericolose ma il cavaliere
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ne esce vittorioso e arriva finalmente
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il momento della liberazione
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rappresentato dal raggiungimento
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dell'estasi amorose
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l'abbraccio finale tra il cavaliere
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spogliato delle sue armi e la poesia
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simboleggia il raggiungimento del regno
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ideale
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gustav klimt nacque in un sobborgo di
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vienna e in questa città frequentò dal
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1867 la con strehler di schiele scuola
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di arti e mestieri
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giovanissimo insieme al fratello e un
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amico ed evita alla prima società
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artistica procurandosi commissioni per
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decorare edifici pubblici ne ricava una
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certa notorietà e ulteriori commissioni
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quale l'importante incarico di decorare
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l'aula magna dell'università nel 1897 fu
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tra i fondatori e primo presidente della
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secessione
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partecipando sempre attivamente
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all'attività del gruppo dopo si distaccò
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in polemica nel 1906 per fondare una
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nuova formazione il gruppo cliente
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flint nei suoi primi lavori mostra una
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precisione di disegno e di esecuzione
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assolutamente straordinarie rivisitando
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ampiamente gli elementi della tradizione
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in particolare rinascimentale la sua
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personalità comincia ad acquisire una
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importante caratteristica intorno al
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1890 quando la sua pittura partecipa
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sempre più attivamente al clima
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simbolista europeo
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del vecchio teatro di corte ci resta una
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riproduzione fedele nel quadro di klimt
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l'opera fu commissionata dal governo
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viennese che ci teneva a conservare un
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ricordo quanto più fedele possibile al
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teatro vecchio
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sostituito dal nuovo
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l'artista fu impegnato per lungo periodo
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nell'osservazione davvero nella vita nel
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teatro nella misurazione fedele della
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pianta
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nello studio dei 200 personaggi
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raffigurati
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si tratta di un'opera che denota una
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straordinaria maestria una
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rappresentazione puntuale dei palchi
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della platea della galleria delle
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lampade tra i personaggi facenti parte
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del quadro un guazzo su carta di
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dimensioni ridotte si possono
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riconoscere l'imperatore francesco
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giuseppe con la moglie elisabetta nel
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primo palco di sinistra
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il soffitto dell'aula magna
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dell'università di vienna ma ospita i
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famosi quadri delle facoltà filosofia
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medicina e giurisprudenza
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realizzati nel 1893 insieme al socio o
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france march sono frutto di un incarico
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ricevuto direttamente dal ministero
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della cultura che così confermava la
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sana e la bravura dell'artista
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questa volta la decorazione doveva
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vertere sulle allegorie che richiamavano
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alla cultura purtroppo delle tre
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composizioni non restano che delle foto
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dell'epoca le opere andarono infatti
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completamente bruciate durante un
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incendio del 1945
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per impedire a disposizione nell'aula
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magna i membri dell'università ricorsero
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in una petizione e lo scontro bar piano
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ideologico investì quello politico
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nonostante lo scandalo il ministro
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dell'istruzione phone arte decise di
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ignorare le insistenti richieste di
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sollevare klimt dall'incarico l'artista
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potrà dunque continuare a lavorare alle
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sue rigori ne è rimasto
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in aiuto di finint sopraggiunse
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inaspettatamente anche l'esposizione
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universale di parigi la quale premio il
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quadro con la medaglia d'oro alla
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migliore opera straniera per non ha
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toccato dalle polemiche clint presentò
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alla decima esposizione della
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successione il secondo pannello che
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l'università la medicina
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[Musica]
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ma la svolta che portò clint al suo
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inconfondibile stile avvenne dieci anni
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dopo con il quadro giuditta 1 del 1901
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da questo momento il suo stile si fa
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decisamente
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bidimensionale con l'accentuazione del
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linearismo e delle campiture vivacemente
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decorate
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lo sguardo su chiuso la bocca rossa e
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tanto tantissimo oro questa è la
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giuditta di klimt immediatamente
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riconoscibile iconic ma anche spaventosa
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trasmette tutta l'ambigua attrazione che
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il pittore provava nei confronti delle
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donne
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avvertite come femme fatal pericolose
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tentatrici figure da temere ma anche
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portatrice di salvezza portatrice
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insieme di vita e di morte giuditta si
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staglia sullo sfondo dorato come
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un'antica e cona salvifica da venerare
00:10:40
stringendo allo stesso tempo tra le mani
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la testa dell'ultimo uomo che ho provato
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a dominarlo
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l'opera rappresenta giuditta la mitica
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eroina biblica che offrisse stessa a
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oloferne condottiero dell'esercito
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assiro per convincerlo a liberare la sua
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città betulia per porto gli altri la
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testa appena addormentarti nei secoli
00:11:04
lunetta ha sempre rappresentato
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l'immagine archetipica della donna
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coraggiosa questa figura colpisce in
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maniera incisiva la produzione cristiana
00:11:14
soprattutto perché permette all'artista
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di rappresentare la donna come lui
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l'aveva sempre immaginata pericolosa
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tentatrice crudele che porta alla rovina
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il proprio ammannita l'immagine si
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sviluppa in verticale e per meglio
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infatti usare il potere seduttivo della
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femme fatal la donna occupa quasi tutta
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la terra
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mentre la testa di oloferne e dedicato
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solo un piccolo spazio laterale il forte
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simbolismo di cui questa opera
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impregnata è incentrato tutto
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sull'esaltazione della fa tra cui la
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donna rappresentata un piano del tutto
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bene mensionare tranne che per il volto
00:11:53
e il seno nudo è circondata dalla chioma
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corvina che si espande come un oscuro
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lungo intorno alla testa
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la modella che klimt prese riferimento
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per la rappresentazione della giuditta e
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adele bloch bauer una donna dell'alta
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società viennese che bramava una libertà
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quasi impossibile avere raccolta
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complessa desiderosa di conoscenza era
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continuamente alla ricerca di emozioni e
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sollecitazioni intellettuali non era
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felice così la descrive la nipote maria
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altman avrebbe voluto frequentare
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l'università inammissibile per le donne
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del suo tempo la via di fuga era una
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preparazione culturale
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conseguita con fer e volontà e
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disciplina
00:12:37
non è difficile perciò intuire che clip
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fosse così affascinato da adele tanto da
00:12:43
farne l'unica donna rappresentata più
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volte nei suoi dipinti
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decisamente interessante la vicenda
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legata al ritratto di adele del 1907
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realizzato in pieno periodo aureo
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l'opera fu requisito nel 38 dai nazisti
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e contesa a lungo in tribunale
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recuperata solo nel 2006 dopo una lunga
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battaglia legale portata avanti con
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molta convinzione da maria altman oggi a
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new york alla noia dall'elite la vicenda
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ha ispirato anche il film woman in gold
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del 2015 diretto da simon curtis e
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interpretato da helen mirren nei panni
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di maria tra
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due viaggi compiute ravenna nel 1903
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chiedere clip ulteriori stimoli
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da quel momento l'oro già presente in
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alcune opere precedenti acquista una
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valenza espressiva maggiore fornendo la
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trama coloristica principale dei suoi
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quadri
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il periodo aureo di klimt si concluse
00:13:41
nel 1909 con il quadro giuditta 2
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realizzato distanza di otto anni dalla
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prima versione del 1901 e da
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quest'ultima possiamo riscontrare
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profonde differenze di carattere
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stilistico e una mutata rilevanza
00:13:55
simbolica l'opera presenta distintamente
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un forte influsso della corrente
00:14:01
espressionista
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cliente aveva fama di donnaiolo non si
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univa in matrimonio con alcuna delle sue
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donne ed ebbe almeno 16 figli dalle sue
00:14:12
amanti
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ma il legame con emilia flog e fu il più
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duraturo e sincero rapporto affettivo
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che ebbe con una donna durò ben 27 anni
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e probabilmente non si tratta solo di
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amicizia ma anche di amore i due erano
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inseparabili e si stimano e si
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appoggiavano reciprocamente anche dal
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punto di vista lavorativo oltre che musa
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ispiratrice di cliente emilia era una
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vera imprenditrice di successo
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dell'epoca nel campo della moda lei
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amava molto la pittura di gusto avere
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piaceva essere protagonista della sua
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arte
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lui era affascinato dall intraprendenza
00:14:51
di emilia e dal suo stile rivoluzionario
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al periodo aureo seguì un periodo di
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crisi esistenziale ed artistica dal
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quale clint uscì dopo qualche anno il
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suo stile conobbe una nuova fase
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scomparsi gli ori ed eleganti linee
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liberty nei suoi quadri diviene
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protagonista il colore acceso e vivace
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questa fase viene di certo influenzata
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dalla pittura espressionista che già da
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qualche anno si era manifestata in area
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tedesca e klimt l'aveva conosciuta
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soprattutto attraverso l'attività di due
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artisti viennesi già suoi allievi
00:15:32
egon schiele e oskar kokoshka
00:15:34
[Musica]
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poco prima di morire tra il 1916 e 17
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dipinse ritratto di signora che fu
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acquistato nel 1925
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dall'industriale piacentino giuseppe
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ricci oddi di piacenza per 30 mila lire
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da gallerista milanese luigi scopinich
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che a sua volta lo aveva acquistato a
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vienna nel 1997 il capolavoro fu rubato
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ed è stato ritrovato solo a dicembre
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2019
00:16:07
l'artista interruppe la sua attività a
00:16:09
56 anni
00:16:11
l'undici gennaio del 1918 quando fu
00:16:15
colpito da un ictus cerebrale e
00:16:17
polmonite dovuta alla spagnola
00:16:20
morì dopo un mese di agonia
00:16:22
[Musica]
