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nuova lezione un plir nuovo appuntamento
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con la filosofia all'aperto e oggi siamo
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più che mai all'aperto
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Siamo in un parco in un parco
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giochi miei figli stanno scorrazzando
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sulle rampe dedicate agli skateboard e
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io ne approfitto per passare alcuni
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minuti con voi
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per affrontare un
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tema molto significativo all'interno
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della filosofia di
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Platone mi riferisco al tema
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dell'arte nella Repubblica nel decimo
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libro della Repubblica vi è la celebre
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condanna dell'arte da parte di
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Platone Platone condanna duramente
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L'arte non tutte le forme di arte ma le
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principali forme di
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arte su due piani la condanna avviene
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lungo due due piani Innanzitutto
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L'arte è condannata da un punto di vista
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metafisico gnosico e poi l'arte anche
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condannata da un punto di vista
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pedagogico educativo partiamo dal primo
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punto perché Platone condanna così
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duramente l'arte Platone condanna l'arte
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perché l'arte è una forma di di
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conoscenza molto distante dalla realtà
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dalla verità il mondo della conoscenza
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per Platone si divide in due piani siamo
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in presenza di un dualismo gnosi olico
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la conoscenza reale vera quella del
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mondo delle idee e la conoscenza
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opinabile fallace quella del mondo delle
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delle cose ha una duplice realtà
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dualismo ontologico mondo delle cose
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mondo delle idee corrisponde una duplice
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conoscenza un dualismo gnoseologico una
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conoscenza fallace al massimo veros
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sibile opinabile quella del mondo delle
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cose e una conoscenza vera la conoscenza
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del mondo e le idee a cui apparterranno
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le scienze
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matematiche astronomiche e soprattutto
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la filosofia la dialettica la scienza
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delle idee Ebbene L'arte è completamente
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immersa nel mondo delle cose L'arte è
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imitazione delle imitazioni Cosa fa
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l'artista lo scultore Cosa fa l'artista
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il pittore Cosa fa
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l'artista
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imita producendo un'opera d'arte Appunto
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una statua un dipinto o componendo una
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poesia Imita la realtà e dunque dunque
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la tragedia rappresentata a teatro e
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dunque la scultura e dunque il quadro il
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dipinto rappresentano un allontanamento
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dell'uomo
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dall'asi verso il mondo delle idee
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allontana l'uomo dalla verità l'arte
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implica una dimensione più che mai
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empirica più che mai sensoriale e dunque
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una dimensione lontana dalle scienze
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dalla conoscenza vera l'arte dunque non
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avvicina alla dimensione
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metafisica del mondo delle idee non è
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l'arte la porta verso una conoscenza
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vera ma è una porta verso il mondo delle
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cose e dunque distoglie dalla vera
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conoscenza Per quanto concerne gli
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aspetti pedagogico educativi Platone è
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ancora più duro l'arte Cosa fa e
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l'arte induce l'uomo a vivere passioni
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L'arte non è educativa
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diseducativa L'arte è ciò che porta
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l'uomo a vivere di emozioni di passioni
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di pulsioni che sono ovviamente negative
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Perché distolgono l'uomo dalla vita
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razionale distolgono L'uomo dal
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diventare sapien distolgono l'uomo
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dall'essere in pieno Dom della propria
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vita e dunque le arti lungi D educare
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fortificare l'uomo ne sviluppano le
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passioni sviluppano la dimensione
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femminile in questo amente Platone è
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maschilista come tutti i filosofi gli
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artisti intellettuali dell'epoca e di
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molte anche epoche successive cioè
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passioni pulsioni significa
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femminizzazione dell'anima e dunque non
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c'è una fortificazione i valori del
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coraggio della fortezza d'an della della
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capacità di governarsi della capacità di
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essere razionali non
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vengono allenati dall'arte Anzi vengono
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profondamente indeboliti tra tutte le
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forme artistiche viene una in realtà che
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Platone non condanna ed è la musica
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Perché la musica è legata alla
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matematica in questo Platone si muove
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lungo il sentiero tracciato da Pitagora
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la matematica e la musica Vanno a
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braccetto la musica sono rapporti
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matematici La musica è data da accordi
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matematici Gli accordi sono geometrico
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matematici dunque la musica
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eleva l'anima innalza l'anima verso il
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mondo delle idee il mondo delle Scienze
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verso gli archetipi verso i modelli
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perfetti di cui questo mondo è una copia
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Dunque ben venga la musica Per quanto
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invece riguarda
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la il Teatro la rappresentazione
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teatrale Platone è durissimo siamo
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lontani
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dalla arte come catarsi al teatro
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catartico poi di di Aristotele cioè
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osservare le vicende dell'eroe
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dell'antieroe osservando le vicende
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messe in scena dei grandi tragediografi
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gli uomini cominciano ad a rapportarsi a
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le pulsioni le emozioni e dunque
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sapranno poi affrontarla nella vita di
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ogni giorno io vedo a teatro Assisto a
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teatro una rappresentazione che metterà
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in scena passioni amori tradimenti
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coraggio guerra pace e nella vita
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quotidiana quando mi imbatterà In tali
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situazioni sarò allenato la mia anima
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avrà già affrontato queste queste
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situazioni saprà meglio viverle Dunque
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io rielaboro attraverso l'arte la mia
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vita mi preparo attraverso l'arte a
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vivere la vita Ebbene per Platone non è
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non è vero tutto ciò Anzi è un errore
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per Platone L'arte in questo caso la
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tragedia l'ar teatrale aizza comportarsi
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stimola a comportarsi in un certo modo
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stimola le passioni le passioni più
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brutali la gelosia l'invidia la vendetta
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la ricerca di onore sfrenato dunque la
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tragedia la commedia le rappresentazioni
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teatrali nel Platone della Repubblica
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decimo libro della Repubblica sono da
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evitare indeboliscono l'uomo lo
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trascinano nel vortice delle passioni Il
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vortice il Vertigo cocchiano quando uno
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non si fa più seguire non si fa più
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guidare della ragione quando uno segue
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profondamente le passioni cade in una
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vertigine che ti travolge Questo è per
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Platone il
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fine dell'arte travolgere l'arte vuole
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di fatto coinvolgere emotivamente gli
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uomini e le donne e tutto ciò va
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assolutamente evitato ato Dunque Platone
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condanna l'arte Dunque Platone considera
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l'arte come un qualcosa di negativo
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anche all'interno della educazione del
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filosofo La Repubblica Infatti l'opera
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in cui Platone ci presenta lo stato
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perfetto lo Stato ideale che è quello
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governato dai sapienti C I custodi sono
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coloro che conoscono il bene coloro che
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conoscono il bene governeranno bene
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sanno guidare la comunità e Come si
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diventa filosofi ce lo descrive il mito
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della caverna abbandonando il mondo
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delle cose levandosi al mondo delle idee
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e c'è un cammino Pedagogico che va dal
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gioco sino alla filosofia passando
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attraverso appunto la musica la
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matematica Le Scienze ma non attraverso
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l'arte l'arte diseducativa il buon
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governante il buon custode il buon capo
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dello Stato gli aristocratici i migliori
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Sono quelli che hanno educato l'anima
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hanno levato l'anima hanno cresciuto
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l'anima Aurea non attraverso l'arte e
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dunque Platone ci condanna duramente
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l'arte ma non considera arte il mito il
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mito come la musica invece è una forma
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d'arte che educa dunque c'è una
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eccezione fatta per quelle forme d'arte
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che in realtà
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sono educative e formative perché sono
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un buon uso dell'arte allora se la
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musica è una buona forma d'arte perché
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ha una buona finalità educare l'uomo
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alla matematica la geometria i rapporti
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le proporzioni così vale per il mi che è
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una forma d'arte buona Cioè è un'arte
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che ha una buona finalità è un'arte che
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fa un buon uso della Dimensione
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dell'immaginazione perché un'arte che
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abbandona in realtà un'immaginazione
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sterile puerile non feconda passionale
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per essere un'immaginazione che apre la
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razionalità è un'arte quella del mito
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che educa e prepara alla ragione alla
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razionalità che prepara alla uscita
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della caverna che prepara intraprendere
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il Sentiero del Logos che prepara la
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svolta gnoseologica metafisica che
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prepara ad abbandonare la dimensione
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appunto della Pistis della credenza D
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dell'opinione comune dell'illusione per
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andare alla ricerca di qualcosa che va
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oltre educa l'anima il mito educa
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l'anima e la trasforma in bella
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l'anima l'anima l'anima è bella e di
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conseguenza sarà bello il corpo Perché
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un uomo non ha l'anima bella sarà un uo
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che avrà anche sarà un uomo che si
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prenderà cura del corpo per Platone ciò
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che è bello È buono ciò che è buono è
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bello l'anima buona l'anima bella sarà
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in un corpo bello e diventerà più bello
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il corpo in cui Alberga un'anima bella
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così come appunto i fiori Belli così
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come il paesaggio bello così come una
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città bella e quando è buona nel fuore
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buono nel fuore bello C'è del buono
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nella città bella c'è del buono nella
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città buona vi è della Bellezza vi è un
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binomio indissolubile tra bellezza e e
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bontà tra bene e bello calo C
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gazia la bellezza e la bontà la bontà è
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bella Platone è un filosofo profeta
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della caloc ragazzia è un esaltatore del
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binomio
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bellezza bontà e l'arte in pochissimi
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casi eleva la bellezza a bontà Perché
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nella maggior parte dei casi usa la
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bellezza per innescare passioni e
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pulsioni basse eleva appunto l'uomo a
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bestia e non a
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filosofo