La vita di Giovanni Pascoli parte 2

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Summary

TLDRGiovanni Pascoli, poeta italiano, sviluppò un'amicizia duratura con Gabriele D'Annunzio, nonostante le loro differenze. Dopo aver vinto la medaglia d'oro al concorso di poesia latina ad Amsterdam, Pascoli insegnò all'Università di Bologna e si trasferì a Messina, dove pubblicò opere significative come il 'Fanciullino'. Le sue poesie, spesso legate alla vita campestre, esploravano temi come la serenità che la natura potesse offrire contro le pene del mondo. Le 'Canti di Castelvecchio' sono caratterizzate da una metrica varia e riflettono sulla vita, la morte e il desiderio di ritornare ai luoghi dell'infanzia. La sua evoluzione poetica lo portò verso posizioni nazionaliste e la sua vita si concluse nel 1912.

Takeaways

  • 🤝 Pascoli e D'Annunzio: amicizia nonostante le differenze.
  • 🏆 Medaglia d'oro vinta da Pascoli nel 1892.
  • 📚 Insegnamento all'Università di Bologna e Messina.
  • 🌾 Il 'Fanciullino' esplora la vita campestre.
  • 📝 'Canti di Castelvecchio' pubblicati nel 1912.
  • 💔 Temi della morte e dell'infanzia nelle sue poesie.
  • 🎭 Pascoli come poeta civile nei 'Poemi conviviali'.
  • 🚀 Evoluzione verso posizioni nazionaliste e guerra.
  • 🔄 Riflessioni universali sulla vita e la morte.

Timeline

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    Pascoli e D'Annunzio sviluppano un'amicizia nonostante le loro divergenze artistiche, esprimendo reciproca ammirazione. Nel 1892, dopo la morte di Pascoli, D'Annunzio rende omaggio al poeta. Pascoli, a partire dal 1892 vince numerosi premi di poesia, diventando il più grande poeta latino del suo tempo. Nel 1895, si trasferisce con la sorella nella Valle del Serchio e inizia a insegnare all'Università di Bologna, trasferendosi poi a Messina nel 1897 come professore di letteratura latina. Durante questo periodo, pubblica il suo lavoro fondamentale, 'Il fanciullino', che celebra la vita rurale e la natura.

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Video Q&A

  • Qual è il rapporto tra Pascoli e D'Annunzio?

    Nonostante le differenze artistiche, Pascoli e D'Annunzio nutrivano una reciproca stima e amicizia.

  • Quando Pascoli ha vinto la medaglia d'oro al concorso di poesia latina?

    Pascoli vinse la medaglia d'oro nel 1892.

  • Qual è l'importanza del 'Fanciullino' nella poesia di Pascoli?

    Il 'Fanciullino' rappresenta una riflessione poetica fondamentale che esplora la vita e i valori campestri.

  • Quali temi ricorrono nelle opere di Pascoli?

    Temi come la morte, l'infanzia e il desiderio di serenità sono ricorrenti nelle sue poesie.

  • Quando è stata pubblicata l'edizione definitiva dei 'Canti di Castelvecchio'?

    L'edizione definitiva è stata pubblicata nel 1912.

  • Qual è il significato della raccolta 'Poemi conviviali'?

    Pascoli cercava di ritagliarsi un ruolo di poeta civile con tematiche umanitarie.

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    a cavallo dei due secoli pascoli porta
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    avanti un amicizia distanza con gabriele
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    d'annunzio poeta e personaggio
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    estremamente diverso da lui
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    al di là delle diffidenze della rivalità
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    artistica i due nutrono una stima
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    reciproca che d'annunzio esprime anche
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    nell'omaggio che rende al collega dopo
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    la sua morte nel 1892 pascoli vince la
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    prima medaglia d'oro al concorso
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    internazionale di poesia latina di
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    amsterdam
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    ne seguono altre 11 negli anni
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    successivi viene considerato dunque il
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    maggiore poeta latino del tempo nel 1895
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    anno del matrimonio della sorella ida
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    pascoli prende in affitto con la sorella
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    maria una casa nella valle del serchio a
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    castelvecchio di barga
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    nello stesso anno inizia a insegnare
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    grammatica greca e latina all'università
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    di bologna nel 1897 si trasferisce a
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    messina dove riceve l'incarico di
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    professore ordinario di letteratura
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    latina
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    nello stesso anno vede la luce la sua
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    più importante riflessione poetica il
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    fanciullino in questo periodo
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    numerosi i suoi componimenti vengono
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    pubblicati su importanti riviste come
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    con vito e il marzocco e vedono alla
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    luce le sue antologie per la suola vari
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    scritti di critica letteraria e la sua
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    raccolta fo e menti
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    i poemetti sono componimenti formati da
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    strofe di endecasillabi in terza rima e
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    presentano un andamento narrativo sono
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    legati alla poetica del fanciullino la
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    vita campestre con i suoi valori viene
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    esaltata in contrasto con il male che
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    pervade la società la natura infatti
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    appare come uno spazio consolatorio e
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    protettivo che può soddisfare il bisogno
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    del poeta di intimità di familiarità di
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    un nido che lo salvi dalle pene del
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    mondo i personaggi sono tipici
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    protagonisti della vita di campagna che
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    forniscono esempi della regolarità e
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    della genuinità ricercate dal poeta nei
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    poemetti pascoli porta avanti la sua
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    ricerca linguistica e si apre al lessico
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    specifico dei lavori agricoli e alla
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    riproduzione del parlato con
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    l'inserimento di parole straniere a
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    dimostrazione del continuo lavoro del
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    poeta sulle proprie opere anche dei quei
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    metti abbiamo tre edizioni 1897 1900 e
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    1904 nel 1902 con grandi sacrifici
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    economici pascoli e riesce a comprare la
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    casa e il potere di castelvecchio nel
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    1903 ottiene il trasferimento
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    all'università di pisa e crede di aver
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    ricreato così il nido familiare e di
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    poter raggiungere la tanto desiderata
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    serenità anche se con i consueti timori
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    del mondo esterno e le venature morbose
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    del rapporto con la sorella nel 1903
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    vengono pubblicati anche in canti di
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    castelvecchio
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    le poesie dei canti di castelvecchio
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    presentano una metrica molto varia e
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    sono generalmente più lunghe di quelle
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    di myricae con un andamento narrativo
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    l'ordine dei componimenti ricalca per
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    due volte il ciclo delle stagioni
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    dall'inverno alla primavera ancora una
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    volta ci troviamo in un mondo campestre
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    castelvecchio e il luogo in cui il poeta
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    ricerca protezione e serenità in cui ha
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    trasferito il proprio nido le
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    riflessioni possibili all'interno di
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    questo ambiente sicuro gli permettono di
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    spaziare fino a porsi domande universali
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    in particolare sulla morte che rimangono
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    però prive di risposta pascoli arriva a
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    riconoscersi come appartenente al mondo
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    dei morti
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    piuttosto che a quello dei vivi in
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    quanto legato a qualcosa che non c'è più
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    la tragica uccisione del padre è un tema
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    fortemente presente insieme a quello
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    dell'infanzia
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    la raccolta si conclude proprio con la
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    sezione il ritorno a san mauro composta
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    da nove poesie che tentano di ricreare i
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    luoghi dell'infanzia
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    non mancano i riferimenti a l'amore al
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    sesso considerati come portatori di una
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    felicità che però il poeta come abbiamo
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    visto non riesce a sperimentare nel
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    corso della sua vita
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    l'edizione definitiva dei canti di
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    castelvecchio esce nel 1912
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    poco dopo la scomparsa dell'autore
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    nel 1904 viene pubblicata alla raccolta
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    di versi poemi conviviali con
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    quest'opera pascoli cerca di ritagliarsi
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    un ruolo da poeta civile in grado di
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    stimolare gli ideali umanitari elaborate
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    in precedenza nel 1905 pascoli accetta
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    la cattedra del maestro carlucci presso
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    l'università di bologna non è una scelta
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    facile
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    egli ricopre un ruolo importante e si fa
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    carico di numerosi impegni e
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    responsabilità senza trovare un
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    immediato riscontro tra gli studenti i
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    componimenti di questo periodo
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    rispecchiano il desiderio di ufficialità
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    come si può notare dalle poesie della
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    raccolta po di annie del 1906 questa
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    svolta porta il nostro poeta verso
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    posizioni sempre più lontane dal
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    socialismo degli anni universitari si
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    avvicina ora un nazionalismo che prevede
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    la solidarietà fra tutte le classi
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    sociali e l'espansione coloniale
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    appoggia per questo motivo la guerra in
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    libia con il famoso discorso la grande
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    proletaria si è mossa pronunciato nel
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    1911 a barga malato di cancro
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    giovanni pascoli si spegne a bologna il
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    6 aprile 1912
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    vi lasciamo con questa riflessione sulla
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    poesia tratta dal fanciullino di
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    giovanni pascoli la poesia
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    consiste nella visione di un particolare
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    inavvertito fuori e dentro di noi
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