Il Rito Iniziatico di Eleusi Svelato: Iniziazione, Segreti e Vita Dopo la Morte

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https://www.youtube.com/watch?v=l_eRzwlOBy0

Summary

TLDRIl video esplora i misteri eleusini, una delle tradizioni spirituali più antiche e venerande, che si svolgevano ad Eleusi, in Grecia. Attraverso un racconto evocativo, si descrivono le cerimonie di iniziazione, il segreto iniziatico e i vari gradi del percorso iniziatico. L'iniziazione è presentata come un rito di passaggio che trasforma l'individuo, portandolo a una nuova consapevolezza e responsabilità. Si discute anche dell'importanza storica di questi misteri e del loro impatto sulla società antica, sottolineando come la tradizione eleusina abbia influenzato le credenze religiose nel corso dei secoli.

Takeaways

  • 🌊 La brezza marina accarezza Eleusi, un luogo sacro.
  • 🎶 Un coro celebra Demetra e Persefone.
  • 🔍 L'iniziazione è un rito di passaggio significativo.
  • 🔒 I misteri eleusini erano avvolti nel segreto.
  • 📜 La tradizione ha radici antiche nella civiltà minoica.
  • 🌱 L'iniziazione promuove la crescita personale e la consapevolezza.
  • 🗝️ I gradi dell'iniziazione includono la mista e altri.
  • 🕊️ L'iniziato riceve insegnamenti vitali per l'aldilà.
  • 🌌 I misteri offrono speranza di immortalità e redenzione.
  • 📚 La tradizione ha influenzato le religioni successive.

Timeline

  • 00:00:00 - 00:05:00

    La scena si apre di notte nel golfo di Salamina, dove un coro celebra Demetra e Persefone. Persone da tutto il Mediterraneo si radunano a Eleusi per ricevere l'iniziazione ai misteri eleusini, un rito sacro di grande significato. Il narratore promette di esplorare il significato e i passaggi di questi misteri dopo la sigla.

  • 00:05:00 - 00:10:00

    Il narratore, esperto di misteri eleusini, condivide la sua passione per l'argomento, sottolineando la confusione storica riguardo ai segreti iniziatici e alle cerimonie. Questi misteri, risalenti al 1216 a.C., sono stati oggetto di fraintendimenti e controversie, ma il narratore si propone di chiarire la questione.

  • 00:10:00 - 00:15:00

    La tradizione eleusina è una delle più antiche e venerabili tradizioni spirituali, che va oltre la semplice religione. Essa rappresenta un percorso di crescita personale e consapevolezza, con radici nella civiltà minoica e megalitica. La tradizione è stata custodita gelosamente e ha subito trasformazioni nel tempo, specialmente dopo la caduta della civiltà minoica.

  • 00:15:00 - 00:20:00

    Con l'arrivo di nuove popolazioni e culti patriarcali, si è verificato uno scontro religioso che ha portato alla chiusura della tradizione eleusina. I culti misterici, tra cui quello eleusino, si sono trasformati in culti segreti per proteggere il loro patrimonio di conoscenze e valori, riservandoli solo agli iniziati.

  • 00:20:00 - 00:25:00

    L'iniziazione è descritta come un rito di passaggio, simile a quelli presenti in molte culture. Il narratore fa un parallelo con i riti di passaggio moderni, come la laurea, evidenziando come l'iniziazione eleusina portasse a una trasformazione profonda dell'individuo, che entrava a far parte di una comunità di iniziati.

  • 00:25:00 - 00:30:00

    Il segreto iniziatico è un concetto centrale, riservato a coloro che sono pronti a riceverlo. Il narratore menziona Pausania, un storico che, pur avendo conosciuto i misteri, non ha mai rivelato i loro contenuti. Questo segreto ha sempre riguardato le cerimonie e gli insegnamenti impartiti agli iniziati.

  • 00:30:00 - 00:35:00

    Il narratore descrive l'area sacra di Eleusi, oggi in rovina, e il suo significato storico. Nonostante le distruzioni, l'area sacra è stata oggetto di scavi archeologici che hanno rivelato la sua importanza. I gradi dell'iniziazione eleusina erano noti nel mondo greco, ma oggi ci sono molte confusioni riguardo a questi gradi e alle loro specializzazioni.

  • 00:35:00 - 00:46:34

    L'iniziazione eleusina è un percorso che porta alla scoperta di sé e alla crescita personale. Il narratore introduce il primo grado dell'iniziazione, la mista, che rappresenta un passaggio fondamentale per coloro che desiderano avvicinarsi ai misteri. Questo grado non è vincolante per tutta la vita, ma segna l'inizio di un cammino di consapevolezza e trasformazione.

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Video Q&A

  • Cosa sono i misteri eleusini?

    I misteri eleusini erano antiche cerimonie religiose dedicate a Demetra e Persefone, che promettevano agli iniziati una vita dopo la morte e una connessione con il divino.

  • Qual è il significato dell'iniziazione?

    L'iniziazione è un rito di passaggio che segna l'ingresso in una nuova fase della vita, spesso associato a una maggiore consapevolezza e responsabilità.

  • Quali sono i gradi dell'iniziazione eleusina?

    I gradi dell'iniziazione eleusina includono la mista, che è il primo passo, e altri gradi che seguono, ognuno con significati e requisiti specifici.

  • Perché i misteri eleusini erano segreti?

    I misteri erano segreti per proteggere il loro significato profondo e per garantire che solo gli iniziati potessero accedere a certe conoscenze.

  • Qual è l'importanza dei misteri eleusini nella storia?

    I misteri eleusini hanno avuto un impatto significativo sulla spiritualità e sulla religione antica, influenzando anche le tradizioni religiose successive.

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    È notte. Una leggera brezza marina
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    soffia sul golfo di Salamina
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    accarezzando gentilmente la spiaggia di
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    Eleusi. Si ode da lontano un coro di
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    persone che cantano la gloria della
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    madre e della figlia Demetra e Core
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    Persefone. Ci sono delle persone che
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    sono giunte ad eleusi da tutto il
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    Mediterraneo. Centinaia, migliaia di
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    persone. Queste persone sono state
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    animate da un desiderio. il desiderio di
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    ricevere una iniziazione, di entrare a
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    far parte di una comunità di fedeli nel
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    luogo reputato, il più sacro di tutta la
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    terra, Eleusi. Oggi vi parlerò del
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    significato e dei
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    passaggi di uno dei più grandi misteri
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    della storia, l'iniziazione ai misteri e
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    leusini, ma lo faremo dopo la sigla.
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    [Musica]
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    Storie, la storia che non
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    sapevi. A grande richiesta di tanti di
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    voi, oggi torno a parlare di misteri
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    leusini, un argomento che ha suscitato
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    grande interesse, grande curiosità. Io
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    mi occupo di questi temi da tutta la
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    vita fondamentalmente e ho scritto
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    numerosi saggi proprio a riguardo. Ho
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    scritto diversi saggi sulla storia dei
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    misteri leusini, sull'origine dei
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    misteri Leusini e uno in particolare che
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    è la via di Eleusi dedicato al
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    significato e ai passaggi
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    dell'iniziazione ai misteri Eleusini.
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    Un argomento che è sempre stato
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    frainteso, un argomento che è sempre
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    stato oggetto di accese dispute
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    nell'ambito della storia delle
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    religioni. Per quale motivo? per via del
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    segreto iniziatico, un segreto che non è
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    stato mai
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    tradito, un segreto che ha sempre
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    caratterizzato in ogni epoca questa
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    grande tradizione misterica fino dalla
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    sua nascita nel 1216
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    a.C. Ma cosa riguardava questo segreto?
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    riguardava soprattutto gli insegnamenti
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    ricevuti e riguardava i contenuti delle
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    cerimonie iniziatiche e misteriche. Però
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    le vicissitudini storiche, la perdita di
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    documenti e anche certe travisazioni che
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    sono state ad arte portate avanti da
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    alcuni autori, come per esempio Arnobio
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    e Clemente
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    Alessandrino, hanno gettato molta
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    confusione sulla questione
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    dell'iniziazione Leusina e soprattutto
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    sui vari gradi del percorso iniziatico
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    dei misteri leusini. Oggi cercherò nei
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    limiti del possibile e chiaramente anche
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    del consentito di fare chiarezza a
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    riguardo. La tradizione leusina, ne
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    abbiamo già parlato in un nostro video
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    che potete trovare qui in descrizione, è
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    una delle più antiche e venerande
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    tradizioni spirituali, ma anche al
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    contempo
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    esoteriche e
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    iniziatiche dell'antichità. Una
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    tradizione che oggettivamente parlando è
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    più di una religione nel senso
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    tradizionale o convenzionale del
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    termine. È un complesso di elevazione
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    dell'iniziato che riguarda tutte le
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    sfere della conoscenza, sia interiore
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    che esteriore dell'essere umano. è un
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    percorso di crescita personale, un
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    percorso di consapevolezza molto antico
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    che affonda le proprie radici, come
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    abbiamo già visto nel nella civiltà
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    minoica cretese e prima ancora in quella
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    grande civiltà megalitica e matriarcale
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    che ha caratterizzato per millenni la
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    storia mediterranea ed
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    europea. un complesso di credenze, di
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    tradizioni, di nozioni e anche di
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    segreti che è stato tramandato e
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    gelosamente custodito e che è divenuto
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    misterico, vale a dire riservato agli
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    iniziati in una particolare fase
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    storica, la fase che noi conosciamo come
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    micenea, venuto meno il potere minoico
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    in seguito all'eruzione del vulcano
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    Santorini.
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    che avrebbe comportato una inesorabile
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    decadenza della civiltà minoica.
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    Aspetta, non scappare. Sai che puoi fare
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    la differenza in modo concreto?
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    bello far parte del nostro team di
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    meenati? Dai, diventa uno di noi. questa
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    grande tradizione spirituale,
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    religiosa, anche di sapienza, di
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    conoscenza, che fino a una certa epoca
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    era sempre stata pubblica e pienamente
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    condivisa da tutta la società nel suo
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    complesso, in seguito alla caduta del
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    della civiltà minoica, in seguito alle
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    invasioni e che si sono succedute per
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    secoli delle terre della Grecia, delle
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    isole dell'ego, della stessa Creta e
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    delle coste dell'Anatolia da parte di
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    popolazioni non di origine gea, di
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    popolazioni provenienti dal nord, dalla
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    penisola balcanica, dalla Valle del
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    Danubio, dai territori dell'attuale
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    Ucraina. si verificò uno scontro
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    religioso, si verificò in seguito a
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    tutte queste migrazioni e vere e proprie
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    invasioni, una serie di scontri fra un
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    elemento religioso autoctono che aveva
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    sempre praticato certi culti che poi
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    erano fondati sul matriarcato e un
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    elemento nuovo, un elemento estraneo
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    portato da queste popolazioni,
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    popolazioni che erano legate a dei culti
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    molto diversi, che erano legate a una
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    religiosità fondata su un Dio della
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    tempesta, un Dio della folgore, un Dio
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    del tuono, un Dio arrogante, un Dio
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    guerriero. di auspitar della tradizione
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    sanscrita, per esempio, che potrebbe
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    essere la matrice comune di tutte queste
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    forme divine, oppure Zeus, chiaramente
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    della tradizione ellenica, micenea prima
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    ed ellenica
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    successivamente oppure il teschup degli
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    urriti e degli ittiti, hadad della
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    tradizione assira, divinità comunque del
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    fulmine, della tempesta, del tuono che
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    brandivano
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    armi che brandivano asce, maze
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    ferrate, divinità legate a un culto
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    patriarcale e a un modello della società
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    patriarcale, quindi direttamente in
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    antitesi in opposizione con l'antico
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    modello matriarcale delle società
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    mediterranee. questo scontro religioso
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    che vide anche episodi sanguinosi, che
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    vide l'assalto di intere città, la
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    distruzione di templi e il tentativo di
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    impossessarsi soprattutto dei grandi
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    santuari oracolari dell'antichità che
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    erano ritenuti dei punti di contatto fra
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    il cielo e la terra del macrocosmo e del
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    microcosmo. Parliamo di Dodona, Delfi,
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    Sardi. Tutto questo comportò una sorta
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    di chiusura in sé stessa di questa
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    antica tradizione, una chiusura
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    finalizzata alla protezione di un
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    patrimonio di valori e di conoscenze che
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    in una certa fase storica rischiava
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    appunto di andare perduto, di essere
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    sopraffatto o di cadere in mani
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    sbagliate.
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    Quero allora attorno al X secolo aCrist
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    i culti misterici. Non soltanto fu il
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    caso di quello eleusino, ma nacquero
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    simultaneamente altri culti misterici
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    perché diverse antiche tradizioni
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    spirituali e religiose dell'antichità
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    mediterranea e vicino orientale
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    sentirono contemporaneamente la
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    necessità di proteggersi, di riservare
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    le proprie conoscenze ed il proprio
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    patrimonio di valori a iniziati a coloro
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    che superavano delle difficili prove e
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    che attraverso un'iniziazione entravano
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    a far parte della comunità dei fedeli.
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    Quello che quindi era un culto pubblico
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    si sarebbe trasformato attorno al 1200
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    acoisto in un culto
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    misterico. Mi riferisco nello specifico
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    a quello che sarebbe divenuto noto come
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    i misteri e leusini, un complesso quindi
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    tradizionale, esoterico, misterico,
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    iniziatico, nato ad Eleusi secondo la
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    tradizione nel 1216 aant.C. Ma che cos'è
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    l'iniziazione? Cos'è il segreto
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    iniziatico? Quel segreto ineffabile che
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    nessuno storicamente ha mai tradito, che
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    nessuno mai ha comunicato? Prendiamo per
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    esempio Pausania. Pausania è stato uno
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    dei più grandi storici e geografi della
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    classicità. A Pausania dobbiamo l'Egesi
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    della Grecia, un'opera
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    enciclopedica che lui ha scritto in
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    tutta una serie di viaggi effettuati
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    personalmente in tutte le regioni
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    dell'Ellade. Pausania nella sua opera ci
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    descrive le città, ci descrive i templi,
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    ci descrive gli usi e i costumi delle
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    città visitate. Ma nel quarto libro
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    delle sue perie, dove lui descrive
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    l'attica, quando arriva a descrivere
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    Eleusi si ferma.
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    parla sì della storia di Eleusi, ci
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    descrive le vicende relative alla storia
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    di questa città che sorge a 20 km da
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    Atene, una città che era unita ad Atene
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    dalla via sacra sulla quale passavano le
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    cerimonie e le
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    processioni. Ma arrivato sulla soglia
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    dell'area sacra, Pausania si ferma e
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    dice: "Non mi è consentito dire altro
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    perché ho effettuato un voto un voto del
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    silenzio, il silenzio iniziatico.
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    Pausania fa capire di essere stato
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    iniziato ai misteri leusini e non gli è
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    concesso di rivelare quello che si trova
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    oltre i
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    cancelli, quello che si trova oltre i
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    propilei, quello che si trova nell'area
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    sacra e quello che nell'area sacra si
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    svolge. Il segreto, chiaramente ha
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    riguardato sempre il contenuto delle
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    cerimonie iniziatiche e gli insegnamenti
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    che venivano impartiti agli iniziati.
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    Oggi, chiaramente sappiamo che cosa si
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    trova e che cosa si trovava
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    nell'antichità, nell'area sacra di
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    Eleusi. Sono stati condotti scavi
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    archeologici già dal X secolo. L'area
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    sacra di Eleusi è stata riportata in
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    superficie con meticolosi scavi
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    archeologici. Un'area sacra che è stata
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    devastata già nel V secolo dopo Cristo.
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    Dalle orde di barbari. Un'aria sacra che
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    era stata già duramente colpita. in
  • 00:12:12
    precedenza da attacchi, da
  • 00:12:16
    distruzioni. Un'area sacra che
  • 00:12:18
    fondamentalmente oggi è rovina. Rovine
  • 00:12:21
    maestose oggi si ergono ai piedi di una
  • 00:12:24
    collina, l'antica Acropoli di Eleusi,
  • 00:12:27
    mute testimonianze di un passato
  • 00:12:30
    splendore, di un passato di gloria, del
  • 00:12:33
    passato di un luogo che è stato il più
  • 00:12:36
    sacro della terra per, pensate, un
  • 00:12:39
    periodo di tempo lunghissimo, dal 1216
  • 00:12:43
    aC al 380.
  • 00:12:47
    Cristo, quindi sostanzialmente per quasi
  • 00:12:50
    1600 anni. Pausania, quindi, non ci
  • 00:12:53
    descrive il contenuto del dell'area
  • 00:12:55
    sacra che oggi conosciamo e tantomeno si
  • 00:12:58
    sarebbe mai azzardato a narrarci il
  • 00:13:02
    contenuto delle cerimonie iniziatiche e
  • 00:13:04
    in particolare delle cerimonie di
  • 00:13:07
    iniziazione, però
  • 00:13:10
    nell'antichità tutti conoscevano nel
  • 00:13:13
    mondo greco quali erano i gradi
  • 00:13:16
    dell'iniziazione leusina, anche perché
  • 00:13:18
    erano gradi relativamente comuni.
  • 00:13:22
    ad altri culti misterici che si erano
  • 00:13:24
    sviluppati non soltanto in Grecia, ma in
  • 00:13:27
    tutto il bacino mediterraneo. Eppure,
  • 00:13:29
    nei testi di storia delle religioni
  • 00:13:31
    troviamo oggi una grande confusione,
  • 00:13:34
    anche perché certi gradi che oggi
  • 00:13:36
    cercherò di
  • 00:13:38
    spiegarvi prevedevano anche delle
  • 00:13:41
    specializzazioni, specializzazioni che
  • 00:13:44
    dagli storici delle religioni sono state
  • 00:13:46
    spesso confuse con dei gradi a sestanti.
  • 00:13:50
    Quindi cercherò oggi di portare nei
  • 00:13:51
    limiti del consentito un po' di
  • 00:13:54
    chiarezza su quelli che erano
  • 00:13:57
    storicamente e che sono tutt'oggi i
  • 00:14:00
    gradi fondamentali dell'iniziazione
  • 00:14:03
    leusina dalla mista fino allo iero
  • 00:14:05
    fantato. Ma prima di introdurci in
  • 00:14:08
    questo complesso
  • 00:14:10
    argomento, focalizziamo l'attenzione su
  • 00:14:13
    due concetti: Sul concetto di
  • 00:14:15
    iniziazione e sul concetto di segreto
  • 00:14:19
    iniziatico. Che cos'è
  • 00:14:21
    un'iniziazione? L'iniziazione non è
  • 00:14:23
    altro che un rituale di passaggio, è un
  • 00:14:26
    rito di passaggio. Passaggio da che
  • 00:14:29
    cosa? Passaggio da una condizione ad
  • 00:14:32
    un'altra. è un rito di passaggio,
  • 00:14:35
    pensate che è presente tutt'oggi in
  • 00:14:38
    molte società primitive, in molte
  • 00:14:41
    società tribali dell'Africa, dell'Asia,
  • 00:14:44
    dell'Amazzonia. In genere questo rito di
  • 00:14:47
    passaggio nelle società tribali
  • 00:14:49
    primitive sancisce l'ingresso di una
  • 00:14:53
    persona nell'età adulta.
  • 00:14:56
    Molto spesso è un rito che caratterizza
  • 00:14:58
    soltanto i ragazzi di sesso maschile. In
  • 00:15:02
    molte tribù, invece caratterizza anche
  • 00:15:04
    le donne. Il passaggio all'età adulta in
  • 00:15:07
    certe tribù prevede l'assunzione di
  • 00:15:11
    responsabilità.
  • 00:15:13
    Il ragazzo o la ragazza non continua più
  • 00:15:17
    a dipendere dai propri genitori, dal
  • 00:15:19
    proprio nucleo familiare. viene avviato
  • 00:15:22
    all'età adulta, viene avviato a nuove
  • 00:15:25
    responsabilità, avrà facoltà di mettere
  • 00:15:28
    su una propria famiglia, avrà facoltà di
  • 00:15:31
    poter intraprendere tutta una serie di
  • 00:15:34
    mansioni e funzioni dell'età adulta e
  • 00:15:38
    per poter svolgere tutta una serie di
  • 00:15:40
    mansioni e di funzioni e anche di
  • 00:15:42
    responsabilità, riceverà degli
  • 00:15:44
    insegnamenti dai saggi del
  • 00:15:47
    villaggio. insegnamenti che gli
  • 00:15:49
    risulteranno
  • 00:15:51
    determinanti per poter diventare una
  • 00:15:53
    persona compiuta. In che cosa consiste
  • 00:15:56
    questo rito di passaggio? Può avere
  • 00:15:58
    varie forme, può avere vari percorsi. In
  • 00:16:00
    certe tribù, per esempio, vengono
  • 00:16:02
    superate delle prove di coraggio con
  • 00:16:04
    animali selvatici, con gli elementi. Ci
  • 00:16:07
    sono spesso delle prove legate agli
  • 00:16:09
    elementi naturali, all'acqua, al fuoco,
  • 00:16:13
    alla terra, all'aria.
  • 00:16:15
    Ci sono delle prove che, per esempio,
  • 00:16:17
    vengono ancora fatte in Africa che
  • 00:16:20
    consistono nel trascorrere un'intera
  • 00:16:22
    notte al buio sopra un albero. Una volta
  • 00:16:25
    disceso dall'albero, il ragazzo è
  • 00:16:28
    divenuto adulto. È divenuto adulto e
  • 00:16:31
    viene introdotto a tutti gli effetti
  • 00:16:33
    nella propria comunità, condividendo con
  • 00:16:36
    la propria comunità i segreti, le
  • 00:16:38
    tradizioni, i miti, le leggende, le
  • 00:16:41
    conoscenze più ancestrali. Ma esiste
  • 00:16:44
    tutt'oggi nella società moderna,
  • 00:16:46
    industriale, contemporanea, un rituale
  • 00:16:49
    di passaggio ovunque? Questo vi
  • 00:16:52
    sorprenderà. I rituali di passaggio più
  • 00:16:55
    comune è la consegna di un diploma, per
  • 00:16:57
    esempio, nella scuola superiore, oppure,
  • 00:17:00
    meglio ancora la discussione di una tesi
  • 00:17:03
    di laurea. Pensate, il giovane laureando
  • 00:17:08
    si avvia verso quel salone dove dovrà
  • 00:17:12
    discutere la tesi. è emozionato, può
  • 00:17:16
    avere i brividi magari per l'emozione,
  • 00:17:18
    può non credere a quello che sta
  • 00:17:19
    facendo, ha trascorso anni a studiare, a
  • 00:17:24
    prepararsi per arrivare a quel giorno.
  • 00:17:27
    Ha passato mesi magari a scrivere la
  • 00:17:29
    propria tesi e quel giorno dovrà
  • 00:17:32
    discuterla. entra in quell'aula in una
  • 00:17:35
    particolare condizione, la condizione di
  • 00:17:38
    studente, la condizione di laureando,
  • 00:17:41
    entra, discute la tesi davanti a un
  • 00:17:44
    pubblico, magari amici, familiari,
  • 00:17:47
    conoscenti, davanti a dei professoroni o
  • 00:17:50
    dei commissari che lo osservano, che lo
  • 00:17:52
    scrutano, che magari anche lo
  • 00:17:54
    intimoriscono e davanti al proprio
  • 00:17:56
    professore, al relatore della tesi.
  • 00:18:00
    Tutto finisce poi con una stretta di
  • 00:18:02
    mano, con un sorriso e quel ragazzo esce
  • 00:18:05
    da quell'aula mutando la sua condizione.
  • 00:18:09
    Lui era entrato lì dentro come laureando
  • 00:18:12
    e esce come dottore. Esce come laureato.
  • 00:18:16
    È sempre lui, sì, anagraficamente
  • 00:18:19
    parlando, ma è cresciuto simbolicamente
  • 00:18:22
    e anche socialmente. La sua condizione è
  • 00:18:25
    mutata, è entrato nel novero di chi ha
  • 00:18:29
    passato questa prova, di chi si è
  • 00:18:31
    laureato. Questo è un esempio molto
  • 00:18:33
    pratico, un esempio che apparentemente
  • 00:18:35
    può sembrare banale, ma che rende molto
  • 00:18:38
    bene l'idea del concetto di inizia, come
  • 00:18:42
    ho scritto nei miei libri, tanti culti
  • 00:18:45
    misterici dell'antichità precristiana
  • 00:18:48
    sono sopravvissuti e hanno conservato in
  • 00:18:52
    segreto, continuando ad agire come un
  • 00:18:55
    fiume carsico, anche per difendersi
  • 00:18:57
    dalle persecuzioni del cristianesimo, il
  • 00:19:00
    proprio bagaglio di tradizioni.
  • 00:19:02
    e hanno proseguito nel segreto anche le
  • 00:19:06
    cerimonie di inizia, i misteri leusini
  • 00:19:09
    fanno parte di quei culti, di quel le
  • 00:19:12
    antiche tradizioni dell'antichità
  • 00:19:15
    precristiana sopravvissute,
  • 00:19:17
    sopravvissute all'editto di Tessalonica,
  • 00:19:19
    sopravvissute a secoli di persecuzioni e
  • 00:19:22
    segretamente hanno continuato a
  • 00:19:24
    tramandare il proprio patrimonio di
  • 00:19:26
    valori e di conoscenze iniziatiche,
  • 00:19:29
    conoscenze che appunto sono sempre state
  • 00:19:31
    tram mandate attraverso un percorso
  • 00:19:34
    iniziatico, vale a dire riservato agli
  • 00:19:36
    iniziati. Chi non era iniziato veniva
  • 00:19:39
    tenuto fuori dalla porta del tempio. Chi
  • 00:19:42
    non era iniziato non poteva assistere a
  • 00:19:45
    determinati riti. esistevano
  • 00:19:47
    nell'antichità delle cerimonie di natura
  • 00:19:50
    pubblica alle quali poteva assistere
  • 00:19:52
    tutta la popolazione, ma alle cerimonie
  • 00:19:56
    di iniziazione e a determinate cerimonie
  • 00:19:59
    particolari soltanto gli iniziati
  • 00:20:01
    potevano accedere, soltanto gli iniziati
  • 00:20:04
    potevano varcare quella fatidica soglia
  • 00:20:07
    del tempio, soltanto gli iniziati erano
  • 00:20:09
    ammessi. C'è un passo delle Neide molto
  • 00:20:13
    significativo, molto interessante e
  • 00:20:16
    emblematico. Siamo in un bosco sacro. Il
  • 00:20:19
    sacerdote Lo Cerix, il cerimoniere dei
  • 00:20:23
    culti appresta a dare inizio a una
  • 00:20:26
    cerimonia segreta. Prima di invitare gli
  • 00:20:31
    iniziati a entrare nel santuario, si
  • 00:20:34
    rivolge ai profani gridando in latino:
  • 00:20:37
    "Proculeste profani, allontanatevi
  • 00:20:41
    profani". Perché? perché doveva
  • 00:20:43
    allontanare i profani e impedire loro di
  • 00:20:46
    accedere al tempio, al santuario. È
  • 00:20:48
    anche un motivo di sicurezza, non
  • 00:20:50
    soltanto per difendere quel patrimonio
  • 00:20:52
    di conoscenze che altrimenti
  • 00:20:54
    rischierebbe di essere frainteso e
  • 00:20:57
    compromesso, ma anche per proteggere gli
  • 00:21:00
    stessi profani. E questo Virgilio fra le
  • 00:21:03
    righe lo spiega molto bene nell'eneide.
  • 00:21:05
    Perché un profano deve essere protetto
  • 00:21:08
    dal manifestarsi di una divinità? Perché
  • 00:21:11
    il manifestarsi di una divinità può
  • 00:21:13
    essere uno shock, può essere un trauma
  • 00:21:16
    per chi non è preparato ad assistervi. E
  • 00:21:19
    il manifestarsi di una divinità può
  • 00:21:21
    essere traumatico al pari anche del
  • 00:21:24
    ricevimento di certi segreti,
  • 00:21:26
    dell'acquisizione di certi segreti per i
  • 00:21:28
    quali se una persona non è pronta e non
  • 00:21:30
    è preparata
  • 00:21:32
    potrebbe derivarne uno shock. segreti
  • 00:21:36
    che potrebbero addirittura mettere a
  • 00:21:37
    repentaglio la salute psichica di una
  • 00:21:41
    persona non preparata. Per questo c'è
  • 00:21:43
    sempre stato un alone di mistero, un
  • 00:21:46
    alone di
  • 00:21:47
    segretezza in relazione all'iniziazione,
  • 00:21:50
    ai contenuti dell'iniziazione e ai
  • 00:21:53
    segreti misterici che venivano
  • 00:21:55
    comunicati nell'ambito delle
  • 00:21:57
    iniziazioni. Ma cerchiamo di capire,
  • 00:21:59
    appunto, nei limiti del consentito che
  • 00:22:02
    cos'è sempre stata l'iniziazione
  • 00:22:04
    Eleusina, che cosa comportava e
  • 00:22:07
    soprattutto dove conduceva. C'è un verso
  • 00:22:10
    molto bello, un verso di Proclo. Proclo
  • 00:22:13
    è stato uno dei più grandi filosofi
  • 00:22:16
    platonici della tarda antichità, ma è
  • 00:22:19
    stato anche un iniziato ai misteri
  • 00:22:21
    leusini già nel periodo della
  • 00:22:23
    clandestinità, già dopo l'editto di
  • 00:22:25
    Tessalonica, già quando i misteri
  • 00:22:27
    leusini erano entrati in
  • 00:22:29
    clandestinità all'interno dell'Accademia
  • 00:22:32
    Platonica di Atene con Plutarco di
  • 00:22:34
    Atene, il nipote dell'ultimo plitan
  • 00:22:38
    degli Eofanti di Eleusi Nestorio il
  • 00:22:40
    grande, in un passaggio di un suo
  • 00:22:45
    commentario alla Repubblica di Platone.
  • 00:22:48
    Procolo afferma
  • 00:22:49
    testualmente: "I saanti riti di Eleusi
  • 00:22:53
    promettono agli iniziati che essi
  • 00:22:56
    godranno del soccorso di core una volta
  • 00:22:59
    che saranno liberati dai loro corpi."
  • 00:23:02
    Questo perché i misteri elusini
  • 00:23:04
    portarono una grande speranza di
  • 00:23:06
    redenzione e di immortalità in un'epoca
  • 00:23:09
    in cui, soprattutto l'epoca micenea e il
  • 00:23:12
    Medioevo ellenico, un'epoca in cui c'era
  • 00:23:14
    molta paura della morte. Nell'antichità
  • 00:23:17
    greca più arcaica non esisteva quello
  • 00:23:20
    che noi oggi possiamo concepire come il
  • 00:23:23
    paradiso, come un al di là di gioia, un
  • 00:23:26
    al di là di ricongiungimento con gli
  • 00:23:28
    dei. Esisteva semmai una visione
  • 00:23:31
    alquanto tenebrosa dell'Adade di questo
  • 00:23:33
    oscuro mondo sotterraneo dove finivano
  • 00:23:36
    le anime dei defunti. Una visione
  • 00:23:38
    terribile, spietata. L'al di là era
  • 00:23:40
    visto solo ed esclusivamente come un
  • 00:23:42
    luogo di sofferenza e di espiazione a
  • 00:23:45
    prescindere dal comportamento che la
  • 00:23:47
    persona aveva avuto in vita. Un luogo
  • 00:23:49
    terribile, quindi un luogo di
  • 00:23:52
    sofferenza, un luogo di patimento, un
  • 00:23:54
    luogo dove era anche possibile
  • 00:23:57
    l'annichilimento animico del trapassato,
  • 00:24:00
    la sua vampirizzazione, un luogo dove
  • 00:24:03
    l'anima del defunto poteva addirittura
  • 00:24:06
    mangiata e divorata da bestie infernali.
  • 00:24:08
    Una visione terribile questa che i
  • 00:24:10
    misteri leusini andarono a infrangere
  • 00:24:13
    perché insegnarono all'essere umano che
  • 00:24:17
    possiede anche una natura divina, non
  • 00:24:19
    soltanto una natura bestiale e
  • 00:24:21
    materiale. Insegnarono all'essere umano
  • 00:24:24
    che esiste la possibilità di accedere ai
  • 00:24:27
    campi elisi, ai prati di Persefone,
  • 00:24:30
    evitando certe trappole, evitando delle
  • 00:24:32
    trappole che a quanto pare esistono
  • 00:24:35
    effettivamente nei piani dell'aldilà là.
  • 00:24:37
    trappole che potrebbero portare a
  • 00:24:39
    giungere effettivamente a luoghi di
  • 00:24:40
    sofferenza e di annichilimento, come
  • 00:24:43
    testimoniano infatti le laminette che
  • 00:24:45
    vengono dette orfiche, ma che in realtà
  • 00:24:47
    sono laminette eleusine. laminette che
  • 00:24:50
    sono state rinvenute in varie regioni
  • 00:24:51
    europee, non soltanto in Grecia, anche a
  • 00:24:53
    Roma, anche in Anatolia, a Creta,
  • 00:24:56
    laminette d'oro, sottili lamine d'oro
  • 00:24:59
    che poi venivano dopo essere state
  • 00:25:00
    incise, ripiegate fino a diventare della
  • 00:25:03
    grandezza, più o meno di un francobollo
  • 00:25:05
    e poi poste nel sepolcro del defunto, in
  • 00:25:08
    genere sul cuore o in bocca o nella
  • 00:25:11
    mano. Queste laminette contenevano il
  • 00:25:13
    viatico per l'al di là, le istruzioni
  • 00:25:16
    per l'aldilà. Insegnavano
  • 00:25:18
    sostanzialmente al defunto come muoversi
  • 00:25:21
    correttamente nell'aldilà per non venire
  • 00:25:23
    annientato e per non cadere in una serie
  • 00:25:26
    di trappole. E quasi sempre queste
  • 00:25:28
    laminette contenevano anche delle parole
  • 00:25:30
    di passo, delle parole che il defunto
  • 00:25:33
    avrebbe dovuto comunicare a dei
  • 00:25:36
    guardiani che gli avrebbero sbarrato la
  • 00:25:38
    strada.
  • 00:25:39
    Una di queste formule di passo è non
  • 00:25:42
    figlio della terra sono, ma del cielo
  • 00:25:45
    stellato, come a dire la mia origine è
  • 00:25:47
    anche stellare, è divina. L'iniziato
  • 00:25:49
    quindi riceveva tutte queste istruzioni,
  • 00:25:52
    istruzioni che chiaramente non è che gli
  • 00:25:54
    venivano comunicate in punto di morte,
  • 00:25:56
    ma semplicemente le riceveva durante il
  • 00:25:59
    suo percorso iniziatico e che gli
  • 00:26:01
    venivano comunque ricordate in queste
  • 00:26:03
    laminette che poi venivano deposte con
  • 00:26:06
    lui nel sepolcro delle vere e proprie
  • 00:26:08
    istruzioni per l'uso del viaggio
  • 00:26:10
    dell'aldilà. Ma non erano soltanto
  • 00:26:12
    questi gli insegnamenti che venivano
  • 00:26:13
    comunicati agli iniziati. Ma io non vi
  • 00:26:16
    posso parlare degli insegnamenti, ma
  • 00:26:18
    oggi vi parlerò piuttosto dei gradi
  • 00:26:21
    iniziatici e del loro significato.
  • 00:26:24
    Jean-Marie Ragon, che è stato uno dei
  • 00:26:26
    più grandi iniziati del X secolo, lui
  • 00:26:30
    era francese. Era francese. Poi a una
  • 00:26:33
    certa fase della sua vita sarebbe
  • 00:26:35
    migrato negli Stati Uniti, dove poi
  • 00:26:37
    sarebbe rimasto a vivere. Prima di
  • 00:26:39
    sbarcare negli Stati Uniti, Jeanmarie
  • 00:26:41
    Ragon fu un grande iniziato della
  • 00:26:44
    massoneria francese e verosimilmente,
  • 00:26:47
    come lo possiamo ben comprendere dalle
  • 00:26:50
    sue opere, lui si iniziò anche ai
  • 00:26:53
    misteri leusini, misteri che erano ben
  • 00:26:56
    presenti nella Parigi di fine Xº inizio
  • 00:26:59
    X secolo e si iniziò successivamente
  • 00:27:02
    anche ai misteri pitagorici aderendo
  • 00:27:05
    all'ordine pitagorico. Non a caso,
  • 00:27:07
    infatti, Gianmaronci ha lasciato un
  • 00:27:10
    testo fondamentale, una storia
  • 00:27:12
    dettagliata del dell'ordine pitagorico
  • 00:27:15
    in clandestinità dal V secolo dopo
  • 00:27:18
    Cristo. fino ai tempi suoi, vale a dire
  • 00:27:20
    fino alla metà dell'800. Ma non è di
  • 00:27:22
    questo che oggi vi voglio parlare.
  • 00:27:24
    Gianmari la Gon in una sua opera molto
  • 00:27:27
    importante intitolata iniziazioni
  • 00:27:29
    antiche e moderne, un'opera che è stata
  • 00:27:31
    anche pubblicata in italiano, ci fa
  • 00:27:34
    capire che ben conosceva l'iniziazione
  • 00:27:36
    Leusina e ci fa capire benissimo lo
  • 00:27:39
    stato d'animo che doveva attraversare
  • 00:27:42
    nell'antichità l'iniziando, un iniziando
  • 00:27:45
    che era giunto adeleusi, magari da
  • 00:27:47
    lontano, che aveva effettuato un viaggio
  • 00:27:50
    anche difficile, un viaggio che poteva
  • 00:27:53
    essere durato settimane ne ommessi per
  • 00:27:55
    accedere a qualcosa, per varcare la
  • 00:27:58
    soglia del tempio, una soglia alla quale
  • 00:28:01
    aveva a lungo bussato, per entrare nel
  • 00:28:04
    novero di una comunità dei fedeli, una
  • 00:28:07
    comunità di fedeli che condivideva certi
  • 00:28:09
    insegnamenti, ma anche certi segreti. E
  • 00:28:12
    c'è un passaggio molto bello di
  • 00:28:14
    Gianmarie Ragon che io vi leggerò che fa
  • 00:28:17
    capire tante cose. Gianmarie Lagon,
  • 00:28:20
    quando viveva ancora a Parigi, divenne
  • 00:28:23
    maestro venerabile di una loggia molto
  • 00:28:25
    importante della capitale francese, una
  • 00:28:27
    loggia massonica chiamata loggia dei
  • 00:28:30
    trinosofi. Era il 2 febbraio del
  • 00:28:36
    1838 quando Jean-Marie Ragon si rivolse
  • 00:28:39
    in una sua allocuzione ai membri della
  • 00:28:42
    loggia parlando dell'iniziazione leusina
  • 00:28:45
    e recitando queste parole. Non intendo
  • 00:28:49
    lasciarvi immaginare i nove giorni di
  • 00:28:53
    preparazione cui erano sottoposti gli
  • 00:28:55
    iniziati sulla folla dei
  • 00:28:58
    partecipanti, sulla solennità e l'ordine
  • 00:29:01
    delle cerimonie, l'inevitabile tumulto
  • 00:29:04
    del loro svolgimento, gli inni, i passi,
  • 00:29:08
    le invocazioni ripetute, i simboli
  • 00:29:11
    solenni elevati in alto, i vasi mistici,
  • 00:29:15
    il suono delle lire e degli ottoni e
  • 00:29:17
    quei gravi silenzi disposti per le
  • 00:29:20
    offerte di sacrifici. Tralascerò di
  • 00:29:23
    narrare della rapidità con cui si
  • 00:29:26
    attraversava il ponte sul Cefiso, la
  • 00:29:28
    maestosità dei monumenti che venivano
  • 00:29:31
    elevati lungo la via sacra. in una
  • 00:29:33
    parola, tutto ciò che veniva allestito
  • 00:29:37
    nella preparazione delle cerimonie per
  • 00:29:40
    destare fascino e stupore al popolo. Vi
  • 00:29:43
    voglio portare però all'ultimo giorno
  • 00:29:46
    della prova e descrivervi quello che
  • 00:29:49
    precedeva immediatamente l'iniziazione.
  • 00:29:53
    Immaginatevi l'aspirante da solo, in un
  • 00:29:56
    luogo adibito all'accoglienza, egli è
  • 00:29:59
    disteso su una pelle animale di colore
  • 00:30:02
    marrone. Ha davanti a sé un vaso
  • 00:30:05
    contenente il Ciceon, la bevanda sacra
  • 00:30:08
    usata nei misteri deusini. La solitudine
  • 00:30:11
    in cui si trova gli fa paura. Invano
  • 00:30:14
    tenta di rappresentarsi nella mente ciò
  • 00:30:17
    che gli è apparso sui bordi del torrente
  • 00:30:20
    consacrato alle nove Muse, che è stato
  • 00:30:22
    purificato ad Agra sulle mistiche rive
  • 00:30:26
    del divino Illissus, che ha promesso di
  • 00:30:29
    iniziare una nuova vita e che ha
  • 00:30:31
    compiuto con
  • 00:30:33
    rassegnazione tutto ciò che gli è stato
  • 00:30:35
    richiesto, mosso dalla curiosità,
  • 00:30:38
    innervosito dall'attesa, incoraggiato
  • 00:30:41
    dalla fermezza, dimostrata nelle prove a
  • 00:30:44
    cui è stato sottoposto, ma temendo nuove
  • 00:30:48
    prove più severe e capaci di sopraffare
  • 00:30:51
    le sue forze, vive tra speranze e
  • 00:30:54
    timori, sente il suo cuore vaare tra
  • 00:30:57
    sentimenti contrastanti che lo agitano,
  • 00:31:01
    ma egli non vuole desistere. Lo
  • 00:31:03
    assediano gli spettri, vuole toccarli,
  • 00:31:06
    ma essi scompaiono. Egli vive le scene
  • 00:31:09
    più spaventose del mondo fisico. In
  • 00:31:11
    preda al terrore, non è più padrone dei
  • 00:31:14
    suoi stessi sensi. si getta con la
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    faccia a terra per evitare la visione di
  • 00:31:19
    uno spettacolo agghiacciante. Nel
  • 00:31:21
    medesimo istante sprofonda anche il
  • 00:31:24
    pavimento che lo sostiene. Un fulmine
  • 00:31:27
    scocca con vemenza e l'aspirante viene
  • 00:31:30
    precipitato in fondo ad un abisso
  • 00:31:33
    illuminato dal bagliore delle fiamme.
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    Fiamme che assumono l'aspetto di un mare
  • 00:31:38
    di fuoco. Egli è chiuso in una caverna
  • 00:31:41
    orribile contornata da punte di ferro da
  • 00:31:44
    tutte le parti. non intravede che
  • 00:31:46
    pericoli e
  • 00:31:48
    sofferenze. Si sorregge a malapena da
  • 00:31:51
    solo, non vede, non capisce più niente.
  • 00:31:54
    Un sudore freddo scorre sul suo corpo,
  • 00:31:57
    crede che sia giunta la sua ultima ora.
  • 00:32:00
    Uno spettro lo afferra per i capelli, lo
  • 00:32:03
    alza in aria, quindi lo depone sulla
  • 00:32:06
    punta di una roccia che si eleva nel
  • 00:32:09
    mezzo di un oceano di fiamme. In piedi
  • 00:32:12
    sulla ripida vetta, egli lancia grida di
  • 00:32:16
    disperazione. Scivola credendo di
  • 00:32:18
    ritrovarsi in un vortice di fiamme
  • 00:32:20
    ardenti. Attraversando nuvole infuocate,
  • 00:32:24
    cade in un lago attorno al quale i
  • 00:32:27
    sacerdoti si riuniscono. Qui viene
  • 00:32:30
    affidato alle cure di una sacerdotessa
  • 00:32:32
    di Demetra. Ella gli annuncia che dovrà
  • 00:32:35
    attraversare il regno di Plutone
  • 00:32:37
    passando attraverso una foresta oscura
  • 00:32:40
    delimitata dalle acque del fiume cocito.
  • 00:32:43
    Ma se vuole fare ritorno, dovrà arrivare
  • 00:32:47
    nel profondo della fitta
  • 00:32:49
    foresta, trovare un umbroso albero e
  • 00:32:53
    recidere da esso un ramoscello d'oro,
  • 00:32:56
    senza il quale non potrà giungere nel
  • 00:32:59
    tartaro. Un secondo prima di andare
  • 00:33:01
    avanti. Hai mai pensato a quanto sarebbe
  • 00:33:04
    bello far parte di una community che
  • 00:33:06
    condivide la tua stessa passione per la
  • 00:33:08
    storia? Abbonandoti al nostro canale non
  • 00:33:11
    solo sostieni il nostro lavoro, ma entri
  • 00:33:14
    in una famiglia di persone
  • 00:33:15
    straordinarie.
  • 00:33:16
    Ti aspettano vantaggi esclusivi, una
  • 00:33:19
    connessione più stretta con noi e la
  • 00:33:21
    soddisfazione di sapere che stai facendo
  • 00:33:24
    qualcosa di veramente importante. Dai,
  • 00:33:27
    clicca su abbonati e unisciti a noi in
  • 00:33:29
    questa incredibile avventura. Apro una
  • 00:33:32
    piccola parentesi, non so se avete avuto
  • 00:33:34
    la fortuna o la possibilità di leggere
  • 00:33:37
    un libro intitolato Il ramo d'oro, il
  • 00:33:40
    ramo d'oro di Frazer, uno dei più grandi
  • 00:33:42
    storici delle religioni e mitologi,
  • 00:33:45
    vissuto a cavallo fra il X e il Xo
  • 00:33:48
    secolo. Fraser in questo suo libro
  • 00:33:50
    spiega molto bene il significato di quel
  • 00:33:53
    ramo. In realtà nei misteri leusini non
  • 00:33:55
    si tratta di un ramo d'oro, ma si tratta
  • 00:33:57
    di un ramoscello di mirto. un ramcello
  • 00:33:59
    di mirto con il quale l'iniziato
  • 00:34:02
    supererà diverse prove e che l'iniziato
  • 00:34:05
    dovrà sempre tenere con sé fino alla
  • 00:34:08
    fine dei suoi giorni, perché sarà grazie
  • 00:34:10
    a quel ramoscello pensate che riuscirà a
  • 00:34:13
    raggiungere i campi elisi. Continuo
  • 00:34:15
    adesso la lettura avviandomi rapidamente
  • 00:34:18
    alle conclusioni di questa sorprendente
  • 00:34:21
    allocuzione di Jeanmarie Ragon che
  • 00:34:23
    magari dopo vi commenterò. L'infelice
  • 00:34:25
    candidato avanza
  • 00:34:28
    silenziosamente facendo in segreto
  • 00:34:30
    pensieri sinistri. Vede la foresta e la
  • 00:34:34
    sua estensione non fa che moltiplicare
  • 00:34:36
    la sua paura. Come entrare? come
  • 00:34:38
    spingersi in fondo, ma soprattutto come
  • 00:34:41
    trovare e recidere quel ramo d'oro.
  • 00:34:44
    Nello stesso istante ecco che una
  • 00:34:46
    colomba spicca il volo e oltrepassando
  • 00:34:50
    le profondità del scende lentamente fino
  • 00:34:54
    ad adagiarsi su un albero, su un albero
  • 00:34:58
    particolare, sul prezioso albero che lui
  • 00:35:01
    stava cercando. La lucentezza dell'oro
  • 00:35:05
    penetra allora e risplende
  • 00:35:06
    nell'oscurità. L'aspirante si fa forza,
  • 00:35:09
    giunge ai piedi di quell'albero e coglie
  • 00:35:12
    il ramoscello. Risplende chiara la luce
  • 00:35:15
    del crepuscolo intorno a lui. La terra a
  • 00:35:18
    quel punto si scuote e trema. Risuonano
  • 00:35:21
    gli echi degli animali. Tutto
  • 00:35:23
    preannuncia l'arrivo di una divinità. In
  • 00:35:26
    breve tempo l'aspirante attraversa
  • 00:35:29
    l'oscurità che lo circonda e le lande
  • 00:35:32
    desolate di Plutone popolate da spettri.
  • 00:35:35
    Affronta questi spettri, li attacca, li
  • 00:35:38
    combatte, quindi giunge nei pressi del
  • 00:35:40
    fiume sul cui bordo trova ad attenderlo
  • 00:35:44
    i nocchiere degli inferi lo scuro
  • 00:35:46
    Caronte. Alla vista del ramoscello
  • 00:35:48
    d'oro, Caronte si avvicina con la sua
  • 00:35:50
    barca facendolo salire, facendo salire
  • 00:35:54
    il nuovo amico degli dei. nuovo amico
  • 00:35:57
    degli è una è una metafora che viene
  • 00:36:00
    spesso usata nei testi classici per
  • 00:36:02
    indicare l'iniziato, colui che è ammesso
  • 00:36:06
    nel novero degli iniziati, colui che è
  • 00:36:08
    ammesso nella comunità dei fedeli, colui
  • 00:36:10
    che sa o colui che ha appena cominciato
  • 00:36:13
    a sapere. Quindi fa salire Caronte il
  • 00:36:16
    nuovo amico degli dei trasporta sulla
  • 00:36:19
    sponda opposta, lo ritrasporta nel
  • 00:36:22
    nostro mondo. L'iniziato depone allora
  • 00:36:25
    il sacro ramo all'ingresso della dimora
  • 00:36:28
    di Plutone. Caronte, alla vista di quel
  • 00:36:31
    ramoscello, si avvicina con la sua
  • 00:36:33
    barca, facendo salire il nuovo amico
  • 00:36:36
    degli e trasportandolo sulla sponda
  • 00:36:39
    opposta. L'iniziato allora si accinge ad
  • 00:36:42
    entrare nel castello di Plutone, nel
  • 00:36:45
    castello di Ade, il signore dei morti,
  • 00:36:48
    il signore dell'aldilà, dell'oltretomba,
  • 00:36:50
    deponendo il sacro ramo all'ingresso
  • 00:36:53
    della tenebrosa dimora. All'improvviso
  • 00:36:56
    l'Eliseo appare ai suoi occhi. Egli
  • 00:36:59
    rimane estasiato dalla bellezza del
  • 00:37:01
    luogo e la sua vista, dopo tanta
  • 00:37:03
    oscurità, si riposa delicatamente con la
  • 00:37:06
    spettacolare visione della dimora degli
  • 00:37:09
    dei e sapienti. Dopo aver percorso con
  • 00:37:12
    una curiosità piena di incanto quei
  • 00:37:15
    fantastici luoghi, giunge ad una porta
  • 00:37:18
    d'avorio, l'ingresso del tempio
  • 00:37:21
    dell'Addea. viene ammesso oltre la
  • 00:37:23
    soglia e si ritrova in una sala mistica
  • 00:37:26
    immensa che risplende per lucentezza. La
  • 00:37:29
    luce sembra essere emanata da una figura
  • 00:37:32
    alta, imponente, sospesa nel mezzo del
  • 00:37:35
    tempio che offre l'immagine della
  • 00:37:37
    natura. I sacerdoti sono disposti in
  • 00:37:39
    ordine e lo ierofante si alza dal suo
  • 00:37:42
    trono con la sua bacchetta d'oro e il
  • 00:37:45
    mantello sospeso tra il santuario e
  • 00:37:48
    l'ospite. Un incredibile splendore
  • 00:37:50
    colpisce gli occhi di tutti gli
  • 00:37:52
    iniziati. La statua dell'Addea si muove
  • 00:37:55
    e sembra far conoscere ai suoi adoratori
  • 00:37:58
    quanto essi debbano ritenersi fortunati
  • 00:38:01
    per ciò che lei è disposta a concedere
  • 00:38:04
    ai loro occhi. La processione in onore
  • 00:38:06
    della dea si svolge e i misteri giungono
  • 00:38:09
    al termine. Ora io non starò qui a
  • 00:38:12
    dirvi, per comprensibili ragioni, che
  • 00:38:14
    cosa di questa locuzione di Ragon
  • 00:38:17
    corrisponde effettivamente con certi
  • 00:38:19
    passaggi della cerimonia iniziatica
  • 00:38:21
    leusina. Vi lancio solo alcuni indizi,
  • 00:38:24
    molto corrisponde e ve l'ho potuto dire
  • 00:38:26
    soltanto perché è stato scritto nero su
  • 00:38:28
    bianco nel X secolo, perché queste cose
  • 00:38:31
    le ha scritte Jeanmarie Ragon, ma a
  • 00:38:33
    prescindere da certi passaggi della
  • 00:38:35
    cerimonia di iniziazione, il primo
  • 00:38:37
    gradino dell'iniziazione leusina era
  • 00:38:40
    chiamato mista o misteia. È un termine
  • 00:38:44
    che ha molto in comune con il termine
  • 00:38:47
    stesso mysterion. termine stesso
  • 00:38:49
    misterion che poi si connette anche a
  • 00:38:51
    significato di culto misterico. Ma la
  • 00:38:55
    mista o misteia era soltanto il primo
  • 00:38:58
    step, il primo passaggio ed era il
  • 00:39:00
    passaggio più comunemente intrapreso
  • 00:39:03
    nell'antichità da coloro che volevano
  • 00:39:06
    avvicinarsi alla realtà eleusina. La
  • 00:39:09
    mista non era vincolante. Era vincolante
  • 00:39:11
    sì per quanto riguardava il segreto
  • 00:39:14
    iniziatico, per quanto riguardava il
  • 00:39:16
    contenuto della cerimonia
  • 00:39:19
    diiniziazione. Era vincolante per quanto
  • 00:39:21
    riguardava il il segreto e il
  • 00:39:24
    significato di certi insegnamenti che
  • 00:39:27
    venivano ricevuti in quel contesto. Ma
  • 00:39:30
    la mista di per sé non era vincolante
  • 00:39:32
    per tutta la vita dell'iniziato. La
  • 00:39:34
    mista durava un anno. Fondamentalmente
  • 00:39:37
    l'iniziato sarebbe comunque rimasto un
  • 00:39:39
    eleusino per tutta la sua vita, perché
  • 00:39:42
    l'iniziazione non si cancella.
  • 00:39:44
    L'iniziazione è come un marchio
  • 00:39:46
    invisibile, un marchio che mette la
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    persona sotto la protezione di
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    determinate forze, sotto la protezione
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    di determinate energie, potremmo anche
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    dire di determinate divinità. Ma nei
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    tempi antichi non tutti proseguivano il
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    proprio percorso iniziatico verso gradi
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    superiori. Molti giungevano ad Eleusi o
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    ad altri santuari dove poi
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    parallelamente adeleusi si sarebbe
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    tenuta la pratica iniziatica, la pratica
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    iniziatoria. Molti arrivavano in questi
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    santuari da lontano, da molto lontano.
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    Molti giungevano a Deleusi dopo mesi o
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    settimane di viaggio dagli angoli più
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    remoti del Mediterraneo, dell'Africa,
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    del Medio Oriente, dell'Europa, stanchi,
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    stremati, volevano vivere questa
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    esperienza, volevano essere ammessi nel
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    novero degli iniziati, nel novero di un
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    popolo sacro, ma tanti poi tornavano
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    alle loro dimore, avrebbero comunque
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    visto il mondo con occhi diversi, come
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    ci dice mirabilmente Elio Aristide nel
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    passo di un suo libro. Elio Aristide, un
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    grande retore dell'antichità classica, è
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    stato un iniziato ai misteri leusini e
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    ci ha lasciato una frase molto bella:
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    "Abbiamo imparato a vedere il mondo e
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    anche la nostra anima con occhi diversi.
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    Abbiamo imparato sostanzialmente a
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    vedere noi stessi e il mondo con gli
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    occhi dell'anima." L'iniziazione,
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    infatti, stimola delle sensitività,
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    stimola delle percezioni e se svoltasi
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    correttamente favorisce lo sviluppo di
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    un grande dono, quel dono che Parmenide
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    chiamava intuizione. L'intuizione non è
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    qualche cosa di quantificabile
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    matematicamente, numericamente.
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    L'intuizione è quella nostra voce
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    interiore che a volte ci dice cosa fare
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    e cosa non fare, che ci fa riconoscere
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    il giusto dallo sbagliato, il buono dal
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    cattivo. È quella voce interiore che a
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    volte ci dice prendi quella strada
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    anziché quell'altra. Istinto è qualcosa
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    di più dell'istinto. Tutte le volte che
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    io me ne sono accorto a mie spese che
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    non ho seguito la mia intuizione, l'ho
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    pagata cara perché mi sono cacciato nei
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    guai. è come un qualche cosa che ci
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    protegge, che ci dice dove andare, che
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    ci suggerisce la scelta migliore. E
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    effettivamente certe pratiche
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    iniziatiche stimolano l'intuizione.
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    L'intuizione che Parmenide, grande
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    iniziato dell'antichità, giudicava il
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    più grande dono dell'umanità, un dono
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    divino. Tanti quindi tornavano alle
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    proprie dimore, tanti non proseguivano
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    il loro percorso. Avrebbero comunque
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    visto e imparato a vedere il mondo con
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    occhi diversi. Avrebbero imparato a
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    considerare la società in cui vivevano
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    come effimera. Si sarebbero trovati a
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    proprio agio, soltanto insieme ad altri
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    iniziati che avevano condiviso, magari
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    con loro la stessa esperienza, gli
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    stessi segreti. Ma che cos'è il segreto
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    iniziatico? Perché non è comunicabile?
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    Non è comunicabile soltanto perché è
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    segreto, non è comunicabile perché non
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    verrebbe capito, perché ogni persona lo
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    vive in maniera diversa, ogni persona lo
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    vive in una maniera non comunicabile.
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    Del resto, se lo comunicasse non sarebbe
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    neanche capita, non sarebbe neanche
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    compresa dai propri simili. Il segreto
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    iniziatico, come l'esperienza iniziatica
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    stessa, è qualcosa di individuale, di
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    personale ed è sicuramente diverso da
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    persona a persona. Ed è soprattutto per
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    questo che non è comunicabile. Prima
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    quando Ragon in questo testo che vi ho
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    letto parlava della foresta, vi è venuta
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    in mente forse la Divina Commedia di
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    Dante? A me sì, la foresta oscura.
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    Quello che Jean Maria Ragonna è
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    mirabilmente descritto è un viaggio
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    all'interno di noi. È un viaggio
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    interiore, un viaggio interiore che
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    l'iniziato compiva all'interno di sé
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    stesso, un viaggio interiore che lo
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    metteva faccia a faccia con le proprie
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    paure più recondite, i fantasmi che in
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    questo racconto vedeva, che affrontava.
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    un viaggio interiore che lo metteva
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    faccia a faccia con i propri dubbi, con
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    le proprie passioni, con le proprie
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    inquietudini, ma anche con le proprie
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    speranze, con i propri desideri. Un
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    viaggio all'interno di se stessi,
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    esattamente lo stesso viaggio interiore
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    che ha compiuto l'iniziato Dante
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    Alighieri e che Dante Alighieri ci ha
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    descritto nella sua commedia, quando nel
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    mezzo del cammin di sua vita lui si
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    trovò in una selva oscura, avendo
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    smarrito la retta via. Quindi quella
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    foresta descrittaci da Ragon è proprio
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    quella selva oscura della nostra
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    interiorità, è il nostro mondo
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    interiore, sono le nostre paure, sono i
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    nostri incubi più segreti, più
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    ancestrali. L'iniziato quindi veniva
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    messo di fronte alle proprie paure e
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    doveva sconfiggere le proprie paure
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    superando tutta una serie di prove che
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    lo avrebbero fatto accedere ad una nuova
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    condizione, una condizione che viene
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    equiparata ad una morte. fisica. In
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    realtà è una morte simbolica, è una
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    morte rituale, è una morte cerimoniale,
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    è una morte spirituale perché perché
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    muore il suo status di profano e lui
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    rinasce a nuova vita. Un po' come il
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    bruco, no? Che diventa crisalide. La
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    Crisalide a un certo punto nasce a nuova
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    vita, diventa una farfalla e si libera
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    nel cielo. Questo è il significato
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    fondamentalmente del dell'iniziazione.
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    Non è comunicabile perché ognuno la vive
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    in base alla propria personale
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    esperienza, anche se chiaramente ci sono
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    dei passaggi comuni e ognuno ne riceve
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    delle sensazioni diverse. Questa è la
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    mista sostanzialmente il primo passaggio
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    dell'iniziazione leusina, un passaggio
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    che avveniva nell'ambito dei grandi
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    misteri di primavera. In questo video
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    abbiamo affrontato il significato
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    dell'iniziazione e ci siamo soffermati
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    con una chiarezza ed una precisione che
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    difficilmente potrete trovare nei
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    manuali scolastici e nei testi di storia
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    delle religioni sul primo grado
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    dell'iniziazione leusina, la mista. Ma
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    il nostro viaggio alla scoperta dei
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    misteri della storia e soprattutto dei
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    misteri dell'iniziazione leusina non
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    finisce qui perché in un prossimo video
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    che vedrete la prossima settimana
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    entreremo nel dettaglio di quelli che
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    sono i successivi gradi dell'iniziazione
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    Leusina. cercheremo di capirli, di
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    definirli, cercheremo di entrare, per
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    quanto possibile nel dettaglio del
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    significato di questo percorso, un
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    percorso che io ho chiamato, appunto,
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    nel mio libro La via di Eleusi. Vi
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    ringrazio per aver seguito questo video
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    e vi ricordo che alla destra potete
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    trovare la playlist e l'elenco dei video
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    consigliati. M.
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