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Oggi ti racconto una delle divisioni che
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vedo più spesso nel mondo del lavoro IT
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e che può letteralmente fare o
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distruggere la tua carriera. La
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differenza tra team tossico e team che
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ti fa crescere. Sai qual è il problema?
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che spesso non te ne rendi conto finché
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non è troppo tardi. Magari sei in un
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team che pensi sia normale, ma in realtà
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ti sta lentamente uccidendo
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professionalmente. Se questo video lo
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reputi utile e e vuoi lasciarmi un
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commento, io sarò felice di leggerlo.
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Condividilo anche coi tuoi colleghi,
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così creeremo una bella discussione
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perché più punti di vista arricchiscono
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solamente, appunto, il panorama di
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questo video. Allora, il segnale numero
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uno è la stagnazione tecnologica. Sei in
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un team tossico che e usi ancora magari
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tecnologia del
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2010-2015, ma ogni volta che proponi un
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aggiornamento o una minoria ti
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rispondono questo. Ma perché cambiare?
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Funziona così. Ho visto sistemisti
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senior senior che gestiscono ancora
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Windows Server 2008 e fanno ancora
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backup con soluzioni ultra ultra datate
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e fuori supporto. Non hanno mai sentito
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parlare di cloud oppure non vogliono
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sentirne parlare, tantomeno di
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automazione e quando provi a suggerire
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dei miglioramenti ti guardano come se
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fossi un alieno, per non dire che ti
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guardano male, ti guardano storto. Il
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segnale numero due è la zero formazione
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e crescita. Cioè in un team tossico non
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c'è mai budget per corsi, per
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certificazioni, per conferenze, per
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qualsiasi cosa che ti possa far crescere
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professionalmente. Tanto tanto quello
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che sai già basta, ti dicono. E intanto
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le tue skill diventano sempre più
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obsolete giorno dopo giorno, oppure non
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cresceranno proprio, quindi rimarranno a
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livello preistorico. Ecco, segnale
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numero tre è la cultura del non è colpa
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mia. Quando qualcosa va storto, inizia
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la caccia al colpevole, invece della
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ricerca della soluzione. Questa è una
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cosa che veramente vedo spesso,
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spessissimo. Nessuno si prende mai una
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che sia una responsabilità. Tutti
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puntano il dito e tu finisci per
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diventare il capro espiatorio di turno.
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Tu, come per dire ultimo arrivato o più
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giovane o tu che eh proponi sempre
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soluzioni nuove, finisci per essere
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addittato come capoiratorio. Segnale
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numero quattro, la mentalità
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all'italiana del posto fisso. Qui si sta
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bene, non si fa niente, lo stipendio
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arriva sempre, questa mentalità ti
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ammazza professionalmente e io
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sinceramente non la sopporto proprio, ma
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soprattutto la superficialità con cui si
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affrontano determinate tematiche. Eh, ma
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sì, dai, è successo, che vuoi che sia?
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Ma sì, ma no, ma dove? E questo piano
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piano porta che il mercato va avanti e
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tra 5 anni tu sarai veramente
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invendibile, cioè sarai costretto a
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rimanere in quell'azienda, in quel team
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obsoleto, perché solo quell'azienda
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cerca persone che eh manengono quella
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determinata tecnologia ormai obsoleta e
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tu non puoi andare altrove perché non
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hai determinate skill che servono oggi
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come oggi. Quindi mi raccomando,
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attenzione a questi punti. Numero
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cinque, il microanagement e la sfiducia.
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Il tuo capo vuole sapere cosa fai ogni
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minuto, ti controlla leemail, ti chiede
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report su report, ti fa condividere
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calendari, ti fa vedere perché non
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rispondi, perché su Teams sei rosso,
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assente, tutto. Non ti lascia mai
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lavorare in un'autonomia perché non si
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fida mai di nessuno. Questo è la verità.
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A dire la verità questa cosa qua l'ho
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lasciata per ultima. Cioè, questo come
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ultimo punto perché eh non mi è capitato
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spesso di vederla. Ogni tanto sì. Ogni
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tanto veramente sì. Cioè c'era un
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responsabile in questo team di cui non
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ti posso fare il nome che ogni mattiva
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controllava quello che era stato fatto
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il giorno prima, ma non come sala, cioè
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lo stato avanzamento lavori per dire
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dove siamo arrivati, dove dobbiamo
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andare, qual è cosa dobbiamo fare oggi,
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no? Ma per capire se avevano lavorato
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bene, cosa avevano fatto. E questa cosa
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qua è veramente veramente tossica. un
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mio ex collega è rimasto 8 anni, 8 anni
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in un team dove facevano tutto
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manualmente, cioè quando è andato a un
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colloquio gli hanno chiesto di
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automatizzare uno script, gli ha
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risposto per "Perché automatizzare? Ci
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mettiamo 5 minuti a farlo a mano".
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Vedete, questa mentalità è veramente
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deletera, cioè veramente ti rovina
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l'esistenza professionale. Ora, in un in
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un'epoca poi in cui Lia sta prendendo
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sempre più piede, tu non puoi
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presentarti a un colloquio e dire questa
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cosa qua. Vabbè, comunque lo hanno
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scartato. Ma andiamo ancora più in
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profondità nel team tossico, quindi
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abbiamo detto che il mito del posto
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fisso c'è. Qui non licenziano mai, anche
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se non faccio niente, va bene lo stesso,
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pagano sempre, bla bla bla bla bla.
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Intanto l'azienda viene acquisita oppure
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chiude o semplicemente si modernizza, tu
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vieni tagliato fuori. Poi la resistenza
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al cambiamento. Giusto? Abbiamo sempre
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fatto così. Perché cambiare? Ok, il
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livello, le skill sono troppo basse,
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cioè non fare troppo senò poi pretendono
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lo stesso tutti. Questa mentalità è la
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più tossica che esista. Invece di alzare
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il livello generale del team del team,
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cioè io sogno utopisticamente di
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capitare sempre in team dove io sono eh
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anni luce indietro rispetto a tutti,
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anzi sono anni luce indietro rispetto al
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più al meno bravo del team. Questo fa sì
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che io debba sempre rincorrere, sempre
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studiare, apprendere, capire, evolvermi,
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cioè questa cosa qua a me piace ed è
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esattamente l'opposto di questa cosa
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qua, il livello verso il basso. Poi c'è
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anche l'invidia. che è travestita la
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saggezza. Quello là fa troppo. Vedrai
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che si brucia, vedrai che mette mani su
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cose che non gli competono. Questa può
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sembrare saggezza da parte di Signor, ma
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in realtà è un'invidia velata e
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mascherata ed è altrettanto tossica. È
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altrettanto tossica. Poi c'è la politica
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del non disturbare, cioè non proporre
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niente, non farti notare, fai il minimo
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indispensabile. Insomma, l'ho già detto
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prima, quella verità è che nessuno ti
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dice in Italia abbiamo eh esempi
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straordinari di persone di team che
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crescono costantemente, ma la stragrande
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maggioranza sono così, cioè la
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stragrande maggioranza delle persone,
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delle aziende, dei team sono così, con
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un passo avanti e uno cementato
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indietro. Ecco, questo è un vero è un
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grande problema secondo me. Quindi ora
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che io ti ho detto i segnali tossici di
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un team, ti voglio dire anche come
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riconoscere un team che ti fa crescere.
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Quindi parliamo anche del lato positivo,
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come riconoscere un team che ti fa
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crescere davvero. La caratteristica
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numero uno è l'investimento, continuo
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informazione, continuo o quasi. Eh, in
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un team sano c'è sempre budget,
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percorsi, certificazioni, libri,
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webinar, ma non solo per i senior, per
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tutti. formazione è intesa anche come
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guarda c'è sto problema qua, abbiamo il
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pomeriggio, non dico libero però
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scarico, buttaci 4 ore e capisci, quello
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è crescere, quello è crescere eh in
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maniera pratica, cioè mettendoci le
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mani. Poi la caratteristica numero due,
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la sperimentazione che incoraggia,
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quindi la proposizione di nuove
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tecnologie, tentare soluzioni diverse
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che non sempre vengono accolte. Ecco,
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però tu hai la percezione che qualcosa è
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è stato percepito, cioè che ti hanno
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ascoltato, ti hanno valutato. Questo fa
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molto perché fa sì che tu la prossima
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volta ehm ti impegni ancora di più per
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valutare una possibile soluzione e tu
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piano piano acquisisci quella forma
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mentis del professionista, cioè di
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quello lì che guarda tutto tondo, magari
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una soluzione nuova la propone perché è
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in linea con gli obiettivi, con i
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prezzi, con i target, con tutto quanto.
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Quindi questa è una caratteristica
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veramente fondamentale da avere per un
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team che ti fa crescere. Poi c'è la
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l'errore, cioè l'errore costruttivo. A
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differenza dell'errore velato
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dall'invidia, quando sbagli qui non ti
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crocifiggono, cioè non fanno m non ti
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mettono il risalto davanti a tutti, ma
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fanno un post mortem, quindi un'analisi
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approfondita per capire cosa è andato
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storto e come evitarlo in futuro. Questa
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cosa, devo dire, a me è successa spesso,
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cioè quando si fa un errore poi viene
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analizzato, ma non adesso non byte per
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byte, però viene analizzato eh il
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motivo, cosa è successo, come potrebbe
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essere andato storto, come migliorare.
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Questa cosa qua ti fa crescere. Ti fa
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crescere perché la volta successiva,
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chiaramente tu gli stessi errori non li
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ripeti più. Mentorship attiva. I signor
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non tengono per sé le conoscenze, ma le
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condivido. Che condividono, ti spiegano
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il perché delle scelte e ti coinvolgono
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perché loro credono nel ricambio
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generazionale e di farti crescere
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sistematicamente. Poi c'è la rotazione e
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la crescita verticale, quindi puoi fare
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esperienze in aree diverse, prendere più
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responsabilità, guidare anche piccoli
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progetti, c'è un percorso di crescita
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chiaro. Ecco, autonomia e fiducia, cioè
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ti danno degli obiettivi, obiettivi che
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siano chiari e ti lasciano lavorare come
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meglio credi. non ti controllano le
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mail, il calendario, il secondo, il
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click che fai, ma ti danno fiducia nelle
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competenze, ti danno dei target, certo,
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degli obiettivi e poi verrai valutato
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ogni tot su quello che hai raggiunto o
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meno. E qui arriviamo all'ultimo punto,
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il feedback continuo, cioè non aspettano
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la valutazione quella megaagalattica
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annuale per valutare il progetto in
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toto, come ho detto prima, però ci sono
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anche dei feedback che sono regolari e
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costruttivi e te ne accorgi perché anche
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se sono magari settimanalmente dei dei
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piccoli sal tecnici, però tu te ne
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accorgi perché riesci ad aggiustare la
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rotta e a puntare il tuo obiettivo per
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poi la valutazione finale, cioè o il one
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toone one oppure il megasal, cioè la
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valutazione del tuo obiettivo primario.
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E ti dico che quando lavori in un
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ambiente così non vedi l'ora di alzarti
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la mattina perché hai energia, hai
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motivazione e anche voglia di imparare,
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soprattutto cresci professionalmente in
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modo molto esponenziale, ecco. E quindi
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ricapitoliamo, la differenza tra un team
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tossico e uno che ti fa crescere può
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determinare l'intera traiettoria della
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tua carriera, cioè i team tossici ti
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portano stagnazione, resistenza al
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cambiamento e quella mentalità quasi
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all'italiana del posto fisso della
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superficialità che in realtà è un vero e
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proprio suicidio professionale. I team
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sani, d'altra parte ti portano una
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crescita continua, sperimentazione,
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mentorship e soprattutto la voglia di eh
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lavorare con persone che condividono la
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tua passione per l'IT. La scelta poi è
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tua, eh, rimanere in un ambiente che ti
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limita, però essere più tranquillo o
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avere il coraggio di cercare qualcosa di
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meglio, di più e essere un pochino più
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dinamico. Se questo video ti ha fatto
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riflettere, ti ha aiutato un pochino a
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capire, fammi sapere nei commenti la tua
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opinione, la tua esperienza. Io sarò
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veramente curioso di leggerti di
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leggervi e ci vediamo al prossimo video.
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Grazie per l'attenzione.
