Carl Gustav Jung e la Pasqua: il Mistero della Resurrezione come Archetipo del Sé

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Ringkasan

TLDRLa lezione esplora il significato simbolico della Pasqua secondo Carl Gustav Jung, evidenziando come la morte e la resurrezione non siano solo eventi religiosi, ma esperienze interiori fondamentali per il processo di individuazione. Jung interpreta la resurrezione come un archetipo di trasformazione, dove l'incontro con il dolore e l'ombra è essenziale per la rinascita psichica. La Pasqua diventa così un simbolo di speranza e rinnovamento, invitando a riconoscere la potenzialità trasformativa del dolore e a integrare le parti negate della psiche. La visione junghiana della Pasqua offre un modello terapeutico per affrontare le crisi esistenziali e riscoprire il senso profondo della vita.

Takeaways

  • 🌟 La Pasqua come viaggio di individuazione.
  • 💔 La resurrezione rappresenta la trasformazione psichica.
  • 🖤 L'ombra è fondamentale per la crescita personale.
  • 🔍 La discesa agli inferi simboleggia il confronto con il dolore.
  • ⚖️ I simboli religiosi esprimono l'inconscio collettivo.
  • 🔄 La Pasqua è un rito alchemico di rinascita.
  • 🌌 La crisi moderna riflette una perdita di senso.
  • 🧠 La Pasqua come modello terapeutico di trasformazione.
  • 🌱 Ogni morte può contenere una nuova nascita.
  • ✨ La speranza è al centro della visione junghiana.

Garis waktu

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    Introduzione al pensiero di Carl Gustav Jung sulla Pasqua, esplorando il significato simbolico della morte e della resurrezione. La Pasqua diventa un'esperienza interiore che tocca ogni anima umana, non solo un evento religioso.

  • 00:05:00 - 00:10:00

    Jung colloca la resurrezione tra gli archetipi di trasformazione, evidenziando che la morte e rinascita sono presenti in molte culture. La narrazione evangelica di Gesù rappresenta un simbolo psichico che riflette il conflitto interiore e la possibilità di una nuova coscienza.

  • 00:10:00 - 00:15:00

    La resurrezione è vista come una dinamica interiore, non un evento miracoloso esterno. Jung sottolinea che il dolore e la crisi possono portare a una nuova consapevolezza e a un equilibrio interiore, simile a un processo terapeutico.

  • 00:15:00 - 00:20:00

    La figura di Cristo rappresenta l'archetipo del sé, incarnando l'integrazione tra opposti. La passione e resurrezione di Gesù sono tappe del processo di individuazione, dove il dolore diventa un passaggio necessario per l'incontro con il sé.

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    La discesa agli inferi è fondamentale per la trasformazione, simboleggiando l'incontro con l'ombra. Solo affrontando il dolore e le parti rimosse della psiche si può sperimentare una vera resurrezione.

  • 00:25:00 - 00:34:14

    La Pasqua è vista come un rito alchemico di trasformazione, rappresentando il passaggio dall'oscurità alla luce. Jung invita a riconoscere la Pasqua come un'esperienza interiore, un dramma psichico universale che parla all'uomo moderno, sottolineando la necessità di affrontare la crisi per rinascere.

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  • Qual è il significato della Pasqua secondo Jung?

    La Pasqua rappresenta un viaggio di individuazione e trasformazione psichica, dove la resurrezione simboleggia la rinascita interiore.

  • Come Jung interpreta la resurrezione?

    Jung vede la resurrezione come un processo di trasformazione che avviene attraverso l'incontro con il dolore e l'ombra.

  • Qual è il ruolo dell'ombra nella psicologia junghiana?

    L'ombra rappresenta le parti negate o sconosciute della psiche, e il confronto con essa è necessario per la vera trasformazione.

  • Cosa significa la discesa agli inferi in questo contesto?

    La discesa agli inferi simboleggia l'incontro con il dolore e le crisi interiori, essenziali per la resurrezione.

  • Qual è l'importanza dei simboli religiosi per Jung?

    I simboli religiosi sono espressioni dell'inconscio collettivo e rappresentano risposte profonde a bisogni esistenziali.

  • Come si collega la Pasqua all'alchimia?

    La Pasqua è vista come un rito alchemico che rappresenta il passaggio dall'oscurità alla luce, dalla morte alla rinascita.

  • Qual è la visione di Jung sulla crisi dell'uomo moderno?

    Jung considera la crisi moderna come una perdita di senso e un allontanamento dalla dimensione spirituale.

  • Come può la Pasqua essere un modello terapeutico?

    La Pasqua può essere un modello di trasformazione che invita a riconnettersi con l'archetipo della rinascita e della speranza.

  • Qual è il messaggio finale di Jung sulla Pasqua?

    La Pasqua è un archetipo di speranza che ricorda che ogni morte può contenere una nuova nascita.

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    Bentrovati a questa nuova scorribanda
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    filosofica dedicata dal pensiero di Carl
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    Gustav
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    Jung cosaha da dirci grande psicanalista
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    svizzero sulla Pasqua in questa lezione
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    esploriamo insieme il significato
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    simbolico della morte e della
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    resurrezione alla luce della psicologia
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    del profondo il Cristo pasquale l'ombra
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    il sé e
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    l'individuazione si intrecciano in un
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    viaggio archetipico che tocca ogni anima
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    umana la Pasqua letta con gli occhi di
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    Jung diventa non solo un evento
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    religioso ma un'esperienza interiore
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    attraversare le tenebre per rinascere
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    una riflessione intensa e attuale che
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    parla a credenti agnostici e cercatori
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    spirituali buon ascolto jung è il
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    linguaggio dei simboli religiosi nel
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    pensiero di Carl Gustav Jung i simboli
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    religiosi non sono semplici
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    superstizioni o mitologie primitive da
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    superare con l'avanzare della
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    razionalità al contrario essi
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    rappresentano espressioni vive
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    dell'inconscio collettivo ossia di
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    quella dimensione archetipica che
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    accomuna l'intera umanità e che si
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    manifesta in sogni visioni miti e
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    rituali
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    jung considera i simboli religiosi come
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    forme psichiche autonome che non possono
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    essere inventate dal soggetto cosciente
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    ma che emergono come risposte profonde a
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    bisogni esistenziali universali tra
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    questi simboli quello della morte e
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    resurrezione è uno dei più potenti e
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    fecondi tanto da occupare un posto
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    centrale sia nel cristianesimo che in
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    numerose tradizioni spirituali del mondo
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    la Pasqua con la sua narrazione della
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    passione morte resurrezione di Cristo si
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    impone dunque come uno dei momenti
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    rituali più carichi di valenza
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    archetipica in essa Jung riconosce non
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    solo un evento
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    storico-religioso ma anche e soprattutto
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    una drammaturgia dell'anima un percorso
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    simbolico che ciascun individuo è
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    chiamato a ripercorrere nel proprio
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    processo di
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    individuazione questa breve scorribanda
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    filosofica intende esplorare come Jung
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    interpreti il mistero pasquale e la
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    resurrezione non come credenza
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    confessionale ma come esperienza
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    interiore come metafora psicologica del
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    rinnovamento della coscienza
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    la resurrezione come archetipo della
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    trasformazione jung colloca l'immagine
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    della resurrezione all'interno della
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    grande famiglia degli archetipi di
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    trasformazione l'archetipo della morte
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    rinascita non è esclusivo del
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    cristianesimo lo si ritrova in
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    innumerevoli culture dai misteri e
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    leusini al mito egizio di Osiride dalle
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    pratiche sciamaniche alla simbologia
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    alchemica in tutti questi casi si tratta
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    di rappresentazioni simboliche di una
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    crisi dell'io che attraverso un processo
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    di discesa spesso dolorosa giunge a una
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    nuova forma di coscienza più integrata e
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    completa nel caso della Pasqua la
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    narrazione evangelica di Gesù che muore
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    discende agli inferi e risorge al terzo
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    giorno e per Jung un simbolo psichico
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    straordinario la croce rappresenta la
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    tensione degli opposti la sofferenza
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    dell'io di fronte al conflitto tra
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    pulsioni doveri e ideali il sepolcro è
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    la notte dell'anima la fase di ritiro
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    smarrimento e
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    decomposizione delle certezze precedenti
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    la resurrezione infine è la rivelazione
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    di una nuova totalità di un io
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    trasfigurato e riunificato al proprio
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    centro il sé nel simbolismo cristiano la
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    croce è il luogo dell'unione dei
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    contrari la morte è il passaggio
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    necessario alla rinascita ogni vera
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    trasformazione psichica è preceduta da
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    una crisi un momento di morte
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    dell'identità precedente così Jung ne
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    simboli della
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    trasformazione la resurrezione non è
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    dunque soltanto la vittoria sulla morte
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    ma soprattutto la possibilità che l'uomo
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    ha di rinascere a se stesso di accedere
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    a una nuova vita interiore più autentica
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    e libera
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    la resurrezione come dinamica di
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    rinascita psichica
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    in ogni momento di crisi dolore perdita
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    l'individuo può sperimentare una morte
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    simbolica dell'io questo morire inteso
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    come caduta di illusioni identità false
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    ruoli imposti prepara però la
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    possibilità di un nuovo inizio la
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    resurrezione allora non è un evento
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    miracoloso esterno ma una dinamica
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    interiore una trasmutazione dell'essere
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    tale processo è visibile nella
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    psicoterapia nell'elaborazione del lutto
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    nella guarigione da traumi momenti in
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    cui la persona dopo un'oscurità profonda
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    può accedere a nuove consapevolezze a un
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    nuovo
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    equilibrio jung stesso riconosce in
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    molte esperienze cliniche una struttura
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    pasquale molti dei miei pazienti si
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    trovano in uno stato di morte interiore
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    il lavoro analitico è spesso un
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    accompagnamento alla loro discesa nella
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    notte e alla successiva resurrezione
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    dell'anima così Jung in la psicologia
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    della
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    traslazione la luce pasquale come
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    integrazione del dolore a differenza di
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    molte visioni spirituali che vedono la
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    salvezza come fuga dal mondo o dalla
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    materia Jung afferma che la resurrezione
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    non avviene contro la morte ma
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    attraverso di essa non si tratta di
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    cancellare il dolore ma di
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    trasformarlo in questo senso la luce
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    pasquale non è una consolazione ingenua
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    ma una luce che nasce proprio
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    dall'esperienza dell'oscurità
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    è significativo ad esempio che il Cristo
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    risorto mantenga le sue ferite esse non
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    scompaiono sono
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    trasfigurate questo ha un forte
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    significato psicologico le ferite se
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    affrontate diventano porte il dolore se
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    vissuto in profondità può diventare
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    luogo di
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    rivelazione solo chi ha conosciuto il
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    proprio inferno può sperare di accedere
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    al cielo non c'è luce autentica che non
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    sia passata per la notte così Jung in
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    simboli della trasformazione l'archetipo
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    del Cristo figura del sé
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    per Jung la figura di Cristo rappresenta
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    l'incarnazione simbolica di un archetipo
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    fondamentale quello del sé cioè della
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    totalità psichica che trascende
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    l'opposizione tra conscio e inconscio
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    tra luce e ombra tra bene e male cristo
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    non è solo un maestro morale o un
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    fondatore religioso è per la psiche la
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    manifestazione visibile di un principio
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    interiore che tende all'integrazione e
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    alla realizzazione del senso ultimo
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    della vita
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    la passione morte e resurrezione di Gesù
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    vengono lette da Jung come tappe
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    emblematiche del processo di
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    individuazione gesù affronta il dolore
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    l'incomprensione la solitudine e infine
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    la morte in questo egli assume su di sé
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    la condizione umana nella sua pienezza
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    senza rimuoverla ma proprio in questa
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    discesa si compie anche il movimento
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    ascendente la rivelazione di un senso
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    più grande è come se Jung vedesse nel
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    Cristo pasquale un'immagine
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    anticipatrice del destino di ogni uomo
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    che per giungere a se stesso deve
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    attraversare la propria notte cristo
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    come simbolo del sé rappresenta l'uomo
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    nella sua totalità egli riunisce gli
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    opposti umano e divino luce e tenebra
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    dolore e speranza in tal senso è il
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    modello del divenire interiore così Jung
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    in risposta a
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    Giobbe cristo è dunque per Jung non
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    tanto un oggetto di fede dogmatica
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    quanto una guida psichica un'immagine
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    del compimento verso cui l'anima tende
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    cristo è il processo di
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    individuazione per Jung
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    l'identificazione esclusiva con l'io
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    cosciente è fonte di squilibrio il
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    processo terapeutico e spirituale
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    consiste nel riconoscere e integrare le
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    dimensioni rimosse o inconsce della
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    personalità
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    questo processo di individuazione come
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    Jung lo definisce è ben rappresentato in
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    modo simbolico nel ciclo della vita di
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    Cristo nascita divina vita terrena
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    passione morte resurrezione ascensione
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    nel simbolo cristico troviamo
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    rappresentato l'intero processo di
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    trasformazione dalla nascita nella
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    condizione umana alla sofferenza
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    dell'esistenza alla morte dell'ego fino
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    alla trasformazione finale è un dramma
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    interiore che ogni anima è chiamata a
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    vivere così Jung in psicologia e
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    religione l'identificazione con il
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    Cristo non è quindi imitazione morale o
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    adesione dogmatica ma compimento
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    simbolico del percorso dell'anima in cui
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    la sofferenza la perdita e il sacrificio
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    si rivelano passaggi necessari per
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    l'incontro con il sé
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    riflessioni critiche Cristo se e il
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    rischio della
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    proiezione jung è consapevole del
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    rischio di proiettare sul simbolo di
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    Cristo la propria totalità non vissuta
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    facendo del messaggio evangelico una
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    fede esteriorizzata incapace di
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    trasformare per davvero l'individuo la
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    religione avverte Jung può diventare un
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    rifugio dell'io che delega al dogma ciò
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    che dovrebbe vivere in prima
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    persona tanto più il simbolo del sé è
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    proiettato su una figura esterna tanto
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    più si impoverisce l'esperienza
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    interiore dell'uomo il Cristo deve
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    rinascere in noi non come idea astratta
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    ma come vita reale dell'anima così Jung
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    in tipi
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    psicologici la resurrezione di Cristo
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    può così essere letta come la rinascita
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    del principio divino all'interno
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    dell'anima individuale la liberazione
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    dell'uomo da un'identità frammentata e
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    dolorosa verso una nuova coscienza
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    integrata la discesa agli inferi
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    l'incontro con l'ombra
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    un elemento fondamentale nella lettura
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    iunghiana della Pasqua è la discesa agli
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    inferi secondo il credo cristiano Gesù
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    dopo la morte scende nel regno dei morti
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    per liberare le anime e portare la
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    salvezza questo passaggio spesso
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    trascurato assume per Jung un
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    significato centrale rappresenta
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    l'incontro dell'io con l'ombra ovvero
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    con quelle parti rimosse negate o
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    sconosciute della psiche
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    la discesa è necessaria non c'è
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    resurrezione autentica senza prima un
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    confronto con le tenebre interiori
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    l'uomo che fugge la propria ombra resta
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    prigioniero di una coscienza unilaterale
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    fragile e nevrotica
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    solo chi osa scendere chi affronta il
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    dolore la colpa il limite può riemergere
  • 00:15:15
    trasformato jung stesso nella sua
  • 00:15:18
    esperienza autobiografica narrata in
  • 00:15:21
    ricordi sogni riflessioni descrive come
  • 00:15:24
    momenti di crisi profonda abbiano
  • 00:15:27
    preceduto le sue intuizioni più
  • 00:15:29
    importanti la discesa agli inferi è
  • 00:15:31
    simbolo dell'incontro con
  • 00:15:34
    l'inconscio come Orfeo come Cristo
  • 00:15:37
    l'uomo deve scendere per trovare ciò che
  • 00:15:40
    è perduto solo così potrà risorgere
  • 00:15:43
    portando con sé la ricchezza dell'ombra
  • 00:15:46
    integrata così Jung in gli archetipi
  • 00:15:50
    dell'inconscio collettivo la Pasqua in
  • 00:15:53
    questa prospettiva è anche il tempo del
  • 00:15:56
    buio del silenzio del sabato santo tempo
  • 00:16:00
    fecondo in cui qualcosa matura nel
  • 00:16:02
    profondo prima di potersi manifestare
  • 00:16:05
    alla
  • 00:16:07
    luce
  • 00:16:09
    l'inferno come immagine
  • 00:16:12
    dell'inconscio nel linguaggio della
  • 00:16:14
    psicologia analitica l'inferno non è
  • 00:16:17
    solo una località teologica ma una
  • 00:16:19
    regione dell'anima gli inferi
  • 00:16:22
    simboleggiano il regno delle ombre
  • 00:16:25
    psichiche dei contenuti rimossi degli
  • 00:16:28
    aspetti di sé che non sono stati
  • 00:16:30
    riconosciuti amati integrati si tratta
  • 00:16:34
    dell'ombra junghiana vale a dire quel
  • 00:16:37
    complesso che include gli istinti
  • 00:16:39
    repressi i desideri
  • 00:16:42
    inconfessabili ma anche le potenzialità
  • 00:16:45
    dimenticate il passaggio attraverso
  • 00:16:47
    l'inferno è una necessità del processo
  • 00:16:50
    di
  • 00:16:51
    individuazione non si può giungere alla
  • 00:16:54
    luce senza attraversare le tenebre in
  • 00:16:58
    tal senso il Cristo che discende agli
  • 00:17:00
    inferi diventa immagine della coscienza
  • 00:17:03
    che accetta di confrontarsi con la
  • 00:17:05
    sofferenza il lutto il senso di colpa il
  • 00:17:09
    caos per
  • 00:17:11
    trasformarli l'inferno non è che l'altro
  • 00:17:14
    volto della nostra interiorità il luogo
  • 00:17:17
    dove si addensano le ombre della nostra
  • 00:17:20
    storia e delle nostre omissioni nessuna
  • 00:17:24
    resurrezione è autentica se non passa da
  • 00:17:27
    questa notte così Jung in psicologia e
  • 00:17:31
    alchimia la funzione terapeutica della
  • 00:17:34
    discesa nel vissuto clinico e simbolico
  • 00:17:38
    la discesa agli inferi si manifesta nei
  • 00:17:40
    momenti di crisi esistenziale
  • 00:17:43
    depressione profonda perdita di senso o
  • 00:17:46
    frattura biografica lutti separazioni
  • 00:17:49
    fallimenti malattia eccetera tali
  • 00:17:53
    esperienze spesso temute giudicate
  • 00:17:55
    patologiche sono perunghe occasioni
  • 00:17:58
    preziose di
  • 00:18:00
    trasformazione esse obbligano l'io a
  • 00:18:03
    riconoscere i propri limiti e a
  • 00:18:05
    confrontarsi con le forze interiori più
  • 00:18:07
    oscure il Cristo che scende agli inferi
  • 00:18:11
    rappresenta dunque l'atto coraggioso di
  • 00:18:14
    chi non fugge dal dolore ma lo
  • 00:18:16
    attraversa lì nel fondo della notte
  • 00:18:19
    dell'anima può avvenire il miracolo una
  • 00:18:22
    nuova comprensione un risveglio una
  • 00:18:26
    liberazione delle anime prigioniere cioè
  • 00:18:29
    di quei contenuti psichici che attendono
  • 00:18:31
    di essere ascoltati e redenti
  • 00:18:34
    l'inconscio non è solo caos o
  • 00:18:37
    distruzione è anche il grembo della vita
  • 00:18:39
    nuova chi vi discende con coscienza può
  • 00:18:42
    rinascere così Jung in Il mistero della
  • 00:18:47
    Coniunzio l'alchimia pasquale morte
  • 00:18:50
    dissoluzione e
  • 00:18:52
    rubedo un'importante chiave di lettura
  • 00:18:55
    yunghiana della Pasqua si trova nella
  • 00:18:57
    simbologia alchemica che Jung ha
  • 00:19:00
    esplorato in profondità nel corso della
  • 00:19:02
    sua opera per gli alchimisti la
  • 00:19:05
    trasformazione della materia e
  • 00:19:07
    dell'anima si compie attraverso tre fasi
  • 00:19:10
    principali: Nigredo Albedo Rubedo queste
  • 00:19:15
    fasi corrispondono simbolicamente alla
  • 00:19:18
    passione morte e resurrezione di Cristo
  • 00:19:22
    la nigredo è il caos iniziale la
  • 00:19:26
    dissoluzione il buio della crisi
  • 00:19:29
    l'albedo e la fase di purificazione di
  • 00:19:32
    chiarificazione interiore la rubedo è la
  • 00:19:36
    realizzazione finale la coniunzio il
  • 00:19:39
    compimento
  • 00:19:41
    dell'opus la Pasqua è da questo punto di
  • 00:19:44
    vista un rito alchemico collettivo che
  • 00:19:47
    rappresenta il passaggio dall'oscurità
  • 00:19:49
    alla luce dalla morte simbolica alla
  • 00:19:52
    rinascita
  • 00:19:54
    jung vede nell'alchimia un linguaggio
  • 00:19:57
    protoscientifico e simbolico con cui
  • 00:19:59
    l'inconscio cercava di esprimere
  • 00:20:01
    dinamiche psichiche profonde e vi
  • 00:20:04
    ritrova gli stessi archetipi che
  • 00:20:06
    strutturano il mito
  • 00:20:08
    pasquale l'opus alchemico è una
  • 00:20:11
    drammatizzazione del processo di
  • 00:20:14
    individuazione in esso ritroviamo la
  • 00:20:17
    crocifissione la sepoltura la discesa la
  • 00:20:21
    resurrezione tappe interiori dell'anima
  • 00:20:24
    che cerca la sua pienezza così Jung in
  • 00:20:27
    my misterium
  • 00:20:30
    conis in questo senso la resurrezione
  • 00:20:33
    non è un evento puntuale ma una dinamica
  • 00:20:36
    continua un processo che si rinnova ogni
  • 00:20:39
    volta che la coscienza si lascia
  • 00:20:41
    plasmare dal fuoco dell'esperienza jung
  • 00:20:44
    è la rinascita
  • 00:20:46
    dell'interiorità la Pasqua come via del
  • 00:20:49
    sé in Jung la Pasqua viene
  • 00:20:52
    interiorizzata e generalizzata
  • 00:20:54
    diventando metafora dell'intero cammino
  • 00:20:57
    della coscienza non si tratta più di
  • 00:21:00
    aderire a un dogma o di credere a un
  • 00:21:03
    fatto storico ma di riconoscere nella
  • 00:21:06
    narrazione della morte e resurrezione di
  • 00:21:09
    Cristo un dramma psichico universale
  • 00:21:12
    valido per ogni individuo in ogni tempo
  • 00:21:15
    questo dramma si gioca tra l'io
  • 00:21:18
    coscienza personale fragile l'ombra ciò
  • 00:21:21
    che è rimosso o represso e il sé
  • 00:21:25
    principio di totalità centro
  • 00:21:27
    circonferenza della psiche la morte
  • 00:21:31
    corrisponde alla crisi dell'io la
  • 00:21:33
    resurrezione all'emergere del sé a una
  • 00:21:37
    nuova sintesi in cui l'uomo non è più
  • 00:21:39
    dominato né dall'ego né dall'inconscio
  • 00:21:43
    ma è trasformato dalla loro integrazione
  • 00:21:46
    la personalità totale il sé si realizza
  • 00:21:49
    solo attraverso il sacrificio dell'io
  • 00:21:52
    come Cristo è passato per la croce così
  • 00:21:55
    l'uomo deve passare attraverso la
  • 00:21:57
    frantumazione dell'identità per giungere
  • 00:22:01
    a una nuova totalità così Jung in
  • 00:22:04
    simboli della trasformazione il concetto
  • 00:22:07
    junghiano di individuazione ha anche
  • 00:22:10
    profonde implicazioni etiche l'individuo
  • 00:22:13
    che rinasce al sé si sente parte di un
  • 00:22:15
    tutto connesso a una dimensione
  • 00:22:19
    transpersonale la Pasqua interiore
  • 00:22:22
    implica la fine del narcisismo dell'io e
  • 00:22:25
    l'inizio di un etos che tiene conto
  • 00:22:28
    dell'altro del mondo dell'inconscio
  • 00:22:31
    collettivo l'individuazione non è un
  • 00:22:34
    processo egoistico ma profondamente
  • 00:22:37
    etico richiede all'uomo di diventare se
  • 00:22:40
    stesso per poter essere utile all'altro
  • 00:22:45
    solo chi ha integrato le proprie
  • 00:22:47
    contraddizioni può accogliere quelle del
  • 00:22:50
    mondo così Jung in psicologia e alchimia
  • 00:22:55
    alla luce di quanto detto Jung vede
  • 00:22:57
    nella riscoperta del simbolismo pasquale
  • 00:23:00
    una possibilità di riscatto per l'uomo
  • 00:23:03
    moderno in un'epoca di nichilismo
  • 00:23:06
    tecnicismo e perdita di senso solo un
  • 00:23:09
    rinnovato contatto con l'interiorità può
  • 00:23:12
    restituire alla vita una direzione un
  • 00:23:15
    significato un centro
  • 00:23:18
    quando un simbolo vive nella coscienza
  • 00:23:21
    porta guarigione la Pasqua è questo un
  • 00:23:25
    simbolo di trasformazione che chiede di
  • 00:23:27
    essere vissuto solo allora potrà
  • 00:23:30
    generare senso nel mondo
  • 00:23:33
    disincantato così Jung in psicologia e
  • 00:23:37
    religione il significato della Pasqua
  • 00:23:39
    per l'uomo contemporaneo crisi senso e
  • 00:23:44
    trasformazione una festività dimenticata
  • 00:23:46
    o
  • 00:23:47
    fraintesa nel tempo della
  • 00:23:49
    secolarizzazione della crisi dei grandi
  • 00:23:52
    racconti religiosi la Pasqua tende a
  • 00:23:54
    perdere il suo significato simbolico
  • 00:23:57
    profondo resta per molti una festa
  • 00:24:00
    marginale oppure un'occasione di pausa
  • 00:24:03
    di vacanza senza che se ne colga la
  • 00:24:06
    portata antropologica e spirituale
  • 00:24:09
    tuttavia Jung sostiene che i simboli
  • 00:24:11
    religiosi non scompaiono ma si
  • 00:24:13
    trasformano e se vengono rimossi dalla
  • 00:24:16
    coscienza collettiva possono riemergere
  • 00:24:19
    in forme distorte o patologiche
  • 00:24:22
    i simboli religiosi sono espressioni
  • 00:24:25
    spontanee dell'inconscio collettivo se
  • 00:24:28
    non vengono compresi e integrati non
  • 00:24:31
    scompaiono ma si vendicano così Jung in
  • 00:24:34
    psicologia e religione in quest'ottica
  • 00:24:38
    Jung vede nella crisi spirituale
  • 00:24:40
    dell'uomo moderno un riflesso
  • 00:24:42
    dell'allontanamento dal senso profondo
  • 00:24:45
    di simboli come la croce la morte la
  • 00:24:49
    resurrezione riscoprire la Pasqua non
  • 00:24:51
    come rito esteriore ma come esperienza
  • 00:24:54
    interiore di passaggio significa
  • 00:24:57
    restituire senso all'esperienza della
  • 00:24:59
    sofferenza e della
  • 00:25:03
    trasformazione il dramma dell'uomo
  • 00:25:05
    moderno alienazione scissione nichilismo
  • 00:25:08
    l'uomo contemporaneo secondo Jung è
  • 00:25:11
    spesso disorientato immerso in una
  • 00:25:13
    cultura ipertecnologica ma povera di
  • 00:25:16
    senso la sua crisi non è solo economica
  • 00:25:19
    o sociale ma spirituale e psichica si
  • 00:25:23
    sente alienato dalla natura dagli altri
  • 00:25:25
    da se
  • 00:25:26
    stesso le grandi narrazioni religiose
  • 00:25:29
    non reggono più e l'archetipo della
  • 00:25:32
    morte rinascita è stato rimosso ma senza
  • 00:25:36
    simboli di rigenerazione la sofferenza
  • 00:25:39
    diventa solo assurdità la crisi solo
  • 00:25:42
    fallimento la morte solo fine invece la
  • 00:25:46
    Pasqua ci ricorda che la notte può
  • 00:25:48
    essere il preludio dell'aurora e che la
  • 00:25:51
    distruzione può contenere un potenziale
  • 00:25:55
    rinnovamento la grande malattia
  • 00:25:57
    dell'epoca moderna è la perdita
  • 00:25:59
    dell'anima l'uomo non sa più chi è né
  • 00:26:03
    per cosa vive ma l'anima non muore solo
  • 00:26:06
    si ritira e attende il suo tempo per
  • 00:26:09
    risorgere
  • 00:26:11
    così Jung in tipi
  • 00:26:13
    psicologici il simbolo pasquale come
  • 00:26:16
    paradigma di
  • 00:26:18
    trasformazione in questo contesto il
  • 00:26:20
    simbolo della Pasqua può diventare un
  • 00:26:22
    modello terapeutico e trasformativo non
  • 00:26:25
    si tratta di tornare alla fede in senso
  • 00:26:27
    dogmatico ma di riconnettersi
  • 00:26:30
    all'archetipo della trasformazione
  • 00:26:33
    profonda questo archetipo opera in ogni
  • 00:26:36
    crisi che attraversiamo in ogni
  • 00:26:38
    passaggio decisivo della vita una
  • 00:26:40
    separazione un lutto una malattia una
  • 00:26:43
    perdita di senso l'idea è che solo
  • 00:26:46
    attraversando pienamente il dolore
  • 00:26:48
    accettando la discesa nella notte il
  • 00:26:51
    venerdì santo dell'anima si può giungere
  • 00:26:54
    alla luce del mattino di Pasqua junge
  • 00:26:58
    definisce questi passaggi come riti di
  • 00:27:00
    iniziazione individuale che trasformano
  • 00:27:03
    radicalmente la personalità
  • 00:27:06
    le esperienze più dolorose sono spesso
  • 00:27:09
    quelle che aprono la porta al sé la
  • 00:27:11
    croce
  • 00:27:13
    psicologicamente è il punto in cui l'io
  • 00:27:15
    è costretto a cedere e da lì può nascere
  • 00:27:19
    qualcosa di nuovo così Jung in
  • 00:27:21
    psicologia del
  • 00:27:25
    transfert la resurrezione come
  • 00:27:28
    esperienza individuale e collettiva
  • 00:27:32
    per Jung non solo l'individuo ma anche
  • 00:27:34
    l'umanità nel suo insieme può e deve
  • 00:27:37
    attraversare processi di morte e
  • 00:27:39
    rinascita
  • 00:27:41
    le crisi storiche guerre epidemie
  • 00:27:44
    catastrofi ecologiche sono momenti
  • 00:27:46
    liminali soglie che pongono l'umanità
  • 00:27:49
    davanti al proprio limite la Pasqua come
  • 00:27:53
    simbolo collettivo può rappresentare la
  • 00:27:56
    speranza di un cambiamento radicale di
  • 00:27:58
    coscienza l'emergere di una nuova etica
  • 00:28:01
    fondata
  • 00:28:03
    sull'integrazione sulla compassione
  • 00:28:05
    sull'interezza
  • 00:28:07
    questo richiede tuttavia un lavoro
  • 00:28:10
    personale e sociale un percorso di
  • 00:28:13
    individuazione collettiva che
  • 00:28:15
    superi razionalità e sentimento tra
  • 00:28:19
    potere e spiritualità tra maschile e
  • 00:28:22
    femminile l'umanità deve integrare la
  • 00:28:25
    sua umbra o ne sarà distrutta la vera
  • 00:28:29
    resurrezione del mondo può avvenire solo
  • 00:28:31
    attraverso la trasformazione
  • 00:28:34
    dell'individuo così Jung in lettere
  • 00:28:38
    percorsi terapeutici e spirituali di
  • 00:28:41
    Pasqua interiore jung crede che la
  • 00:28:44
    psicologia del profondo debba offrire
  • 00:28:46
    strumenti per vivere il simbolo pasquale
  • 00:28:49
    non come dottrina ma come esperienza
  • 00:28:51
    interiore questo comporta accettare la
  • 00:28:54
    crisi come necessaria non da evitare ma
  • 00:28:57
    da
  • 00:28:58
    attraversare affrontare l'ombra le parti
  • 00:29:01
    rimosse i dolori non elaborati lasciar
  • 00:29:04
    morire l'io egoico la maschera il falso
  • 00:29:08
    sé favorire l'emergere del sé ovvero
  • 00:29:11
    l'unificazione degli opposti riconoscere
  • 00:29:15
    il nuovo senso di sé come base per una
  • 00:29:18
    vita eticamente trasformata
  • 00:29:21
    questa è la psicoterapia come
  • 00:29:23
    iniziazione come via la
  • 00:29:26
    totalità un confronto con la filosofia
  • 00:29:29
    Heidegger Kirkegard Hillman
  • 00:29:33
    il tema della morte rinascita come
  • 00:29:35
    passaggio esistenziale trova Echi in
  • 00:29:37
    altre tradizioni filosofiche moderne
  • 00:29:40
    alcuni esempi heidegger con la sua idea
  • 00:29:43
    di essere per la morte intende la morte
  • 00:29:47
    come orizzonte rivelativo
  • 00:29:49
    dell'autenticità
  • 00:29:51
    solo chi accetta la morte può vivere
  • 00:29:54
    pienamente kirkard parla del salto nella
  • 00:29:57
    fede come rottura radicale con il mondo
  • 00:30:01
    dell'immediatezza esperienza tragica ma
  • 00:30:04
    necessaria per il divenire del sé
  • 00:30:07
    autentico kilman più vicino a Jung legge
  • 00:30:11
    il mito della resurrezione come
  • 00:30:13
    necessità di discesa nell'anima dove la
  • 00:30:16
    guarigione non è superamento ma
  • 00:30:19
    profondità e
  • 00:30:21
    trasformazione la discesa è necessaria
  • 00:30:24
    non si può saltare la notte per correre
  • 00:30:27
    verso la luce il vero lavoro è accettare
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    l'oscurità fino in fondo solo allora
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    qualcosa può rinascere
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    così Hilman né il codice dell'anima
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    rinascere nel nostro tempo in sintesi il
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    simbolo pasquale se assunto nella sua
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    dimensione archetipica e trasformativa
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    può ancora oggi parlare con forza
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    all'uomo moderno la resurrezione non è
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    una credenza da accettare o rifiutare ma
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    un'immagine dell'anima che ci interroga
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    nei momenti più critici della nostra
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    esistenza l'alternativa è tra
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    l'alienazione e la trasformazione tra
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    l'insensatezza del dolore e la sua
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    possibilità di diventare porta verso un
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    nuovo modo di essere la Pasqua allora
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    non è solo un evento liturgico o un
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    mistero teologico è un'esigenza
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    interiore dell'umano e come ogni simbolo
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    vitale aspetta solo di essere
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    riconosciuto compreso vissuto in
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    conclusione la Pasqua come archetipo
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    della
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    speranza jung ci consegna una visione
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    della Pasqua come archetipo universale
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    della speranza non si tratta di
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    ottimismo superficiale ma di una fiducia
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    profonda nella capacità della psiche
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    umana di rigenerarsi di attraversare
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    l'abisso e di trovare nel buio una luce
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    questo è il senso più autentico della
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    resurrezione non fuga dalla sofferenza
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    ma sua
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    trasfigurazione non negazione del dolore
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    ma integrazione delle sue potenzialità
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    trasformative
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    il simbolismo pasquale secondo Jung
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    resta uno dei più potenti modelli di
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    guarigione simbolica a disposizione
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    dell'uomo
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    contemporaneo lungi dal ridursi a
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    memoria liturgica o credenza religiosa
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    es esso è chiamata esistenziale a
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    rinascere a morire a un'identità
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    parziale frammentata e a lasciare
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    emergere una coscienza più ampia che
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    sappia coniugare il dolore con la
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    speranza la discesa con l'ascesa l'io
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    con il sé in una società che spesso
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    censura il lutto teme il buio interiore
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    e insegue la felicità come distrazione
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    dall'inquietudine la Pasqua iunghiana
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    rappresenta una contronarrazione un
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    invito al coraggio dell'introspezione
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    alla pazienza della trasformazione alla
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    fede in un senso che non si impone
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    dall'esterno ma nasce dall'incontro
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    profondo con se stessi
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    sé non si impone come verità dogmatica
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    ma si manifesta come esperienza e ogni
  • 00:33:13
    esperienza autentica è sempre una
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    resurrezione il riemergere dell'anima
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    dall'informe verso la forma dal caos
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    verso il cosmo così Jung in psicologia
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    del transfer
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    la Pasqua dunque è l'archetipo della
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    speranza non perché prometta un futuro
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    salvifico già scritto ma perché ci
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    ricorda simbolicamente che ogni morte
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    può contenere in sé una nuova nascita
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    ogni fine può essere preludio a una
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    metamorfosi in questo senso la
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    resurrezione è il nome psichico della
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    possibilità e con questo per oggi
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    abbiamo concluso grazie della vostra
  • 00:33:54
    pazienza se questa lezione vi ha fatto
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    accendere una qualche scintilla di
  • 00:33:58
    riflessione
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    autoconsapevolezza lasciate un mi piace
  • 00:34:02
    condividetela con chi ha bisogno di una
  • 00:34:04
    scossa filosofica e iscrivetevi al
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    canale per non perdere le prossime
  • 00:34:09
    scorribo meditazione a tutti e buona
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    Pasqua
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