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Questa è una vecchia felpa usata Ma dove
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finiscono i nostri abiti usati in gana
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in una delle più grandi discariche al
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mondo di vestiti pensate ne finiscono 15
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milioni ogni settimana la causa
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principale il fast fashion Ovvero la
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moda veloce e in questo Magazine
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itambiente vi spieghiamo il
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[Musica]
00:00:25
[Applauso]
00:00:26
perché fast fashion la moda Ultra veloce
00:00:30
che negli ultimi decenni ha
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rivoluzionato il nostro modo di vestire
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capi venduti a prezzi stracciati
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collezioni che vengono rinnovate ad una
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velocità impressionante è un modello di
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business basato sull'acquisto compulsivo
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tre sono i numeri che riassumono il
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concetto di fast fashion 25% e la
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quantità di abiti che viene prodotto
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ogni anno e rimane invenduta o viene
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gettata un secondo ogni camion di
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vestiti ogni secondo viene bruciato o
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finisce in discarica e ancora 1% altro
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dato che evidenzia la percentuale di
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vestiti che vengono effettivamente
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riciclati in nuovi capi di abbigliamento
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alcuni nomi di brandel fast fashion h&m
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Zara Primark E tra gli ultimi arrivati
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il colosso cinese
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[Musica]
00:01:24
Shane come ci vestiamo quali abiti
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scegliamo e quali Marchi preferiamo non
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è una scelta così naturale ma può fare
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davvero la differenza la rivoluzione
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comincia dal tuo armadio è il libro di
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Luisa ciuni scrittrice e giornalista e
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Marina Spadafora stilista e
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coordinatrice di Fashion Revolution
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Italia le loro voci si intrecciano per
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raccontare l'avvento del fast fashion le
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conseguenze della moda low cost la
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bulimia degli acquisti e anche le
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conseguenze dello spreco ci spiegano
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anche come garantire una filiera
00:01:54
produttiva più sostenibile perché Oggi
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più che mai è necessaria una rivoluzione
00:01:59
Nel settore della
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[Musica]
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moda e la rivoluzione è necessaria
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perché lo stato delle cose non è non è
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buono non è
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soddisfacente come ben sappiamo ormai ce
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l'hanno detto in molti La moda è il
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settore il terzo settore più inquinante
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al mondo la moda crea dovrebbe creare
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bellezza ma allo stesso tempo
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come diceva Gandi non esiste il tessuto
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più bello se crea fame e tristezza e
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unhappiness come si dice
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oggi nel mondo ci sono più di 70 milioni
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di lavoratori che lavorano
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nell'industria Tessile che vengono
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ancora pagati una
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paga che non è dignitosa che non gli
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permette di vivere una vita dignitosa
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una buona parte dei marchi italiani
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segue le leggi della Repubblica e segue
00:03:01
i
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protocolli siglati dai grandi marchi del
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lusso di cui parliamo nel nostro libro
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che devono portare a una maggiore
00:03:11
sostenibilità della moda Diciamo in una
00:03:15
decina di anni formalmente il problema
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diventa grave diventa veramente
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difficilissimo da risolvere quando
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l'imprenditore italiano non potendo più
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fare eh fronte agli ordini che gli
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vengono dati va dai terzisti che possono
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essere italiani come
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essenzialmente sistemati in Nord Africa
00:03:40
o in estremo Oriente terzista è il
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fabbricante cui tu ti rivolgi
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per produrre una parte di quella
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produzione che devi fornire Ma non hai
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la forza di fare questo terzista In
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genere il primo accetta diciamo un
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ordine per 100 magliette ma poi non ce
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la fa a fare 100 magliette ne può fare
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70 30 le dà a un secondo terzista allora
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se il primo è conosciuto in genere è
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abbastanza affine come mentalità alla
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casa madre il secondo lo è di meno il
00:04:14
terzo lo è di meno ancora nel gioco dei
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terzisti si inserisce una parte della
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grande massa di falsi che arriva sul
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mercato la catena di positività si perde
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per strada nella maniera più totale e
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questo materiale che è autentico stiamo
00:04:33
bene Attenti e dovrebbe che viene
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fornito dalla casa madre dovrebbe
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servire per esempio che so per 100 borse
00:04:41
serve per 100 borse più 30 da un'altra
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parte che sono identiche a quelle che
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devono essere vendute però sono false la
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nuova strategia dell'Unione Europea per
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il tessile circolare e sostenibile è
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stata fatta seguendo una proposta di
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legge che abbiamo inviato al Parlamento
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Europeo in 60 organizzazioni non
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governative ci sarà l'obbligo di avere
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delle etichette che danno la storia
00:05:13
della maglietta quindi attraverso un
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codice QR che si
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può diciamo inquadrare col telefonino e
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vedere ci sarà la storia di questa
00:05:23
maglietta quindi dove è stato coltivato
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il cotone Da dove arriva Che tipo di
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materiali sono stati utilizzati Che tipo
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di coloranti e quindi avremo una una è
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come quando compriamo qualcosa al
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supermercato Ci aspettiamo ed è normale
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trovare sul retro della confezione tutti
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gli ingredienti questo non era ancora
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stato sdoganato o reso legge
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nell'abbigliamento e adesso è in via di
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discussione nei vari paesi europei ma
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diventerà legge un'altra cosa da fare è
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consultare queste app ce ne sono
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parecchie ce n'è una che si chiama Good
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on you un'altra si chiama renun con due
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o e sono delle App dove uno mette il
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nome del brand a cui è interessato e c'è
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una diciamo una statistica che ti dice
00:06:14
una classifica se questo Brand si sta
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comportando bene a livello ambientale a
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livello sociale con ogni acquisto che
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noi facciamo stiamo faccendo un atto
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politico perché noi decidiamo il mondo
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che vogliamo e il mondo che vogliamo che
00:06:30
abbiano i nostri
00:06:32
[Musica]
00:06:39
figli il fenomeno dello sfruttamento
00:06:42
sociale è una delle principali critiche
00:06:44
che viene mossa al modello insostenibile
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del fast fashion la produzione di moda
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avviene più delle volte nei paesi in via
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di sviluppo e questo avviene anche in
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condizioni lavorative igieniche e
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sociali molto al di sotto degli standard
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accettabili e legali l'attenzione dei
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media sull'etica della moda è stata
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catalizzata da uno degli incidenti più
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gravi nella storia del settore tessile
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parliamo del crollo del rana plasa in
00:07:07
Bangladesh a daca avvenuto nel 2013 in
00:07:11
quell'incidente oltre 1000 persone
00:07:13
persero la vita e più di 2500 rimasero
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ferite la campagna abiti puliti fondata
00:07:18
negli anni 90 si focalizza proprio sul
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miglioramento delle condizioni di lavoro
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all'interno appunto del comparto
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dell'abbigliamento la stessa campagna ha
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lanciato l'iniziativa per il 25
00:07:30
settembre di una giornata mondiale del
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salario dignitoso a 11 anni dalla
00:07:34
tragedia del rana Plaza le condizioni
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nelle fabbriche e le fabbriche sono
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davvero più sicure a spiegarcelo Debora
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Lucchetti coordinatrice nazionale della
00:07:43
campagna abiti puliti sicuramente le
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fabbriche in Bangladesh dopo la tragedia
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del 2013 e grazie agli accordi che sono
00:07:51
stati siglati sotto la pressione delle
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Campagne internazionali come la nostra
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insieme ai sindacati internazionali
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hanno prodotto sicuramente dei
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cambiamenti significativi per
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all'incirca 1700 fabbriche circa 2
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milioni di lavoratori che oggi lavorano
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in fabbriche più sicure dal punto di
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vista della sicurezza degli dei
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fabbricati e delle norme antincendio ci
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sono stati circa 38.000 controlli
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ispezioni indipendenti dal 2013 ad oggi
00:08:18
e ci sono stati più di 120.000 problemi
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che sono stati risolti Grazie a questo
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accordo vincolante molto importante Che
00:08:24
prevedeva e poi è stato rinnovato nel
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negli anni l'ultimo rinnovo è avvenuto
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nel 2023 tre e questo accordo appunto
00:08:31
l'installazione di strutture antincendio
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la rimozione degli ostacoli per esempio
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per la eh per la uscita in caso di per
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la fuga in caso di incendi la
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ristrutturazione su larga scala di tutti
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gli edifici No questo anche grazie al
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finanziamento al supporto finanziario
00:08:46
dei Brand che hanno firmato questo
00:08:48
accordo un accordo che prevede la
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trasparenza della totale della catena di
00:08:52
fornitura prevede la formazione dei
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lavoratori e dei manager sui temi della
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sicurezza prevede anche un meccanismo di
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reclamo che i lavoratori possono usare
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in caso di problemi di
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abusi con sotto la condizione
00:09:05
dell'anonimato quindi massima sicurezza
00:09:07
Quindi un accordo che sicuramente ha
00:09:08
portato dei cambiamenti importanti
00:09:10
quell'accordo che è nato in Bangladesh a
00:09:13
seguito della tragedia D Ran plasa è
00:09:15
diventato un accordo internazionale che
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potrà essere replicato in altri paesi la
00:09:19
maggior parte delle lavoratrici in
00:09:20
questo settore non guadagna abbastanza
00:09:22
per potersi permettere una vita minima
00:09:24
decente questo è un problema enorme un
00:09:26
problema che riguarda tutta la filiera e
00:09:28
tutto il modo
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a un certo punto noi abbiamo deciso di
00:09:31
mettere in chiaro questo tipo di
00:09:32
informazioni e abbiamo creato questa
00:09:34
piattaforma che si chiama Fashion
00:09:36
Checker che ha due obiettivi quello di
00:09:38
dire a di raccontare ai consumatori ma
00:09:40
anche agli altri portatori di interesse
00:09:42
che Qual è la come dire lo scarto tra
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quello che le imprese dichiarano i
00:09:47
grandi Brand dichiarano e quello che
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fanno quindi troverete su Fashion
00:09:50
Checker che peraltro è in costante
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aggiornamento due informazioni uno come
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si comportano sulla trasparenza di
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filiera Cioè quanto mettono in
00:09:57
trasparenza la l catena di fornitura e
00:10:00
due Quali sono le loro dichiarazioni
00:10:03
Quali sono i loro impegni rispetto al al
00:10:06
al al fatto di pagare di garantire il
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pagamento dei salari dignitosi alle
00:10:11
lavoratrici delle loro filiere e quando
00:10:13
questi come come sono questi impegni e
00:10:15
come questi impegni sono lontani dalla
00:10:16
realtà perché poi Noi raccogliamo anche
00:10:18
molti dati direttamente Dalle fabbriche
00:10:21
da lavoratrice dai lavoratori che ci
00:10:22
dimostrano appunto Qual è la distanza
00:10:24
tra le dichiarazioni Infatti lo
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sfruttamento dei lavoratori e delle
00:10:28
lavoratrici non riguarda solo il settore
00:10:29
del fast fashion ma anche il comparto
00:10:31
del lusso e la campagna abiti puliti lo
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denuncia ormai da tempo lo racconta bene
00:10:36
Stefano Liberti nella nuova inchiesta
00:10:38
per l'Internazionale sul caso selezioni
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in Romania che vede coinvolti Brand come
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Dior Gucci e tods racconta questo caso
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questa fabbrica che si chiama selezione
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dove c'è più di 150 lavoratrici sono
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state sostanzialmente
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licenziate in più in più più tranch
00:10:54
diciamo nel corso dell'anno del
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2023 perché proprio perché il governo
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meno aveva aumentato del 17% il salario
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minimo portandolo appunto a €600 che
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però ricordo Appunto è la soglia minima
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che peraltro non consente Secondo i
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nostri calcoli non soltanto i nostri ma
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anche secondo gli istituti di statistica
00:11:11
Nazionale romeni di condurre una vita
00:11:13
dignitosa i Brand che sostanzialmente
00:11:16
committenti cioè che facevano produrre
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le loro calzature di lusso in
00:11:19
quell'azienda e se ne sono andati hanno
00:11:21
lasciato l'azienda sostanzialmente
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Evidentemente perché questo aumento del
00:11:25
salario minimo ancorché veramente minimo
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è stato ritenuto troppo alto per
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continuare a produrre e rendere
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competitiva Come si dice in economia
00:11:34
quell'azienda questo viaggio continua
00:11:36
arriva in Italia no viene e arriva a
00:11:38
toccare come sapete l'indagine che la
00:11:40
procura di Milano
00:11:42
ha ha messo in campo che appunto
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individuato di nuovo in alcuni Marchi
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molto importanti e citiamo di nuovo
00:11:48
quindi Dior ma in questo caso anche
00:11:50
armanii e Alviero Martini che sono stati
00:11:53
appunto trovati a utilizzare opifici
00:11:56
nell'interland Milanese dove si faceva
00:11:58
l'argo uso di manod d'opera
00:12:00
Eh come dire che lavorava in condizioni
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paraschiena al giorno Addirittura in
00:12:07
nero Ecco quindi dal dal caso selezione
00:12:09
in Romania fino a arrivare all'Italia
00:12:11
che cosa ci dice questa storia ci dice
00:12:12
che in realtà ed è quello che noi
00:12:14
denunciamo da tantissimi anni abbiamo
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rimarcato notevolmente col nostro ultimo
00:12:19
rapporto sulle pratiche commerciali
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cosiddette sleali nella nella nella
00:12:23
nella moda che abbiamo pubblicato l'anno
00:12:26
scorso in sei abbiamo fatto una ricerca
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in sei paesi dell'Europa compresa
00:12:29
l'Italia abbiamo scoperto che
00:12:32
intervistando tanti imprenditori piccoli
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imprenditori del terzisti e fornitori
00:12:37
che Sostanzialmente i grandi Brand del
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lusso adottano le stesse politiche le
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stesse modalità che adottano i i Brand i
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Grand le grandi multinazionali della
00:12:45
fast
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[Musica]
00:12:53
fashion essere Slow anche nel modo di
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vestire è da Questo obiettivo che parte
00:12:58
Slow Fiber un'iniziativa nata
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dall'Unione di Slow Food Italia e da 30
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aziende tessili italiane un impegno
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comune per rendere la moda più etica e
00:13:07
sostenibile a raccontarcelo il suo
00:13:09
fondatore Dario
00:13:12
[Musica]
00:13:20
Casalini L'idea è quella Essendo la
00:13:22
Tessile molto complessa quindi partendo
00:13:24
da una fibra attraverso vari passaggi
00:13:26
bisogna arrivare a un prodotto finito è
00:13:28
quella di applicare i nostri principi
00:13:30
guida che sono il buono il sano Il
00:13:32
pulito il giusto e il durevole in tutti
00:13:33
i passaggi di filiera per noi il buono
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significa il legame col
00:13:38
territorio il legame coi partner di
00:13:40
filiera il sano e tutta la parte chimica
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che è importantissima e deve essere
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controllata e salubre il giusto è la
00:13:47
parte di lavoro quindi tutto rispetto
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del diritti dei Lavoratori il fatto di
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lavorare in luoghi salubri e sicuri il
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pulito e l'impatto ambientale che
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cerchiamo sempre Di minimizzare nei vari
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passaggi partendo ripeto dalla Fibra
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fino al prodotto finito e infine il
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durevole è l'idea di una qualità che fa
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sì che il prodotto finito non sia
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utilizzabile solo poche volte e quindi
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non finisca rapidamente come rifiuto da
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smaltire si spreca tanto anche perché
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paghiamo poco le cose quando noi
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paghiamo il giusto valore di un prodotto
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è difficile che poi lo sprechiamo perché
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appunto abbiamo messo dell'impegno
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nell'acquisto e per noi è un valore
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Maggiore Noi vorremmo offrire sul
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mercato dei prodotti il cui prezzo
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riflette tutte le esternalità negative
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che sono state realizzate durante la
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produzione quindi attraverso il prodotto
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Slow Fiber il consumatore è sicuro di
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avver ripagato o comunque ridotto
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minimizzato l'impronta ambientale
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l'impronta sociale che la produzione
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inevitabilmente causa e questo per noi è
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un concetto fondamentale perché il
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prezzo è davvero il primo indicatore di
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sostenibilità Noi purtroppo col fenomeno
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del fast fashion abbiamo ci siamo
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convinti negli ultimi decenni che il
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valore di un Tessile di un prodotto
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Tessile è molto meno di quello che in
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realtà dovrebbe essere e questo
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purtroppo porta Quindi a un eccesso di
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volumi a un eccesso di spreco e a tutta
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una serie di conseguenze successive
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quando ci appropinquo ad acquistare un
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capo chiedere che storia c'è dietro
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quindi da dove viene la fibra Come è
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stata trasformata chi l'ha trasformata
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chi l'ha lavorata chi l'ha tagliata
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cucita e quant'altro E lì capiamo
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immediatamente che se c'è una storia
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probabilmente V la pena acquistare il
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prodotto se non c'è nulla da dire oppure
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c'è un po' di reticenza vuol dire che
00:15:32
probabilmente Qualcosa deve essere
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nascosto e quindi per il consumatore è
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più difficile capire cosa c'è dietro
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quel prodotto Noi abbiamo un potere
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fondamentale Purtroppo nella società di
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oggi come sappiamo vogliamo più come
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consumatori che per esempio come
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elettori no come cittadini politici e
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quindi il attraverso il consumo noi
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possiamo dare davvero una scossa al
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mercato è impensabile
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eh sperare che i cambiamenti arrivino
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dall'alto cioè il mercato quindi dal
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basso che deve orientare le scelte
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produttive delle aziende da un lato
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premiando chi come per esempio noi cerca
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di fare un prodotto molto sostenibile
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con però un prezzo di un certo tipo e
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dall'altra bisogna scoraggiare i modelli
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che invece offrono prodotti a bassissimo
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prezzo semplicemente perché non hanno
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pagato quegli impatti ambientali e
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sociali che hanno causato
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[Musica]
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ma in tutto questo Noi che
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responsabilità abbiamo la responsabilità
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più grande è sicuramente quella delle
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aziende ma le nostre scelte hanno delle
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conseguenze anche sulla produzione delle
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stesse aziende Cosa possiamo fare per
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limitare questi danni sicuramente dare
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molto più valore a ciò che abbiamo ma
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anche dare il valore a ciò che
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acquistiamo per questo tema e per altri
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