Purgatorio (Canto 24) Riassunto - Dante Alighieri: Divina Commedia

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Summary

TLDRNel 24esimo canto del "Purgatorio", Dante incontra diverse anime purganti, compreso Forese, che parla della sua vita e della sua famiglia. Forese menziona che sua sorella è già in paradiso. Bonagiunta, un altro spirito, discute l'arte poetica e il suo amore, esprimendo un desiderio di riconoscimento. L'angelo che appare alla fine del canto simboleggia la grazia e la beatitudine, invitando i poeti a proseguire il loro cammino. La discussione si alterna tra i meriti delle anime e la loro ricerca di purificazione, evidenziando l'importanza dell'amore e della giustizia.

Takeaways

  • 📚 Patrick Cherie presenta il 24esimo canto del Purgatorio.
  • 👻 Dante incontra anime purganti, tra cui Forese e Bonagiunta.
  • ❤️ Si discute dell'amore e della sua influenza sulla poesia.
  • 🕊️ Forese parla della sua vita e della famiglia.
  • ✨ Bonagiunta esprime un desiderio di riconoscimento come poeta.
  • 👼 Un angelo invita i poeti a proseguire verso la beatitudine.
  • 🧪 Si sottolinea il desiderio di purificazione delle anime.
  • ⚖️ La giustizia divina ricorre nel dialogo delle anime.
  • 🌳 Al termine, i poeti avvertono la grazia dell'angelo.
  • 📖 Complessivamente, si farà riferimento ai temi di amore e giustizia.

Timeline

  • 00:00:00 - 00:05:00

    Patrick Cherie, docente universitario di letteratura italiana, introduce il 24esimo canto del Purgatorio di Dante, offrendo una guida completa per comprendere l'opera. In questo canto, Dante e Forese si incontrano e discutono delle anime nel Purgatorio, rivelando la gioia di queste anime nel essere nominate. Forese parla della sua sorella, già in Paradiso, e di altre anime, tra cui Bonagiunta, che esprime il desiderio di comunicare con Dante. Bonagiunta menziona una donna che apprezzerà Dante e discute della nuova poesia d'amore, evidenziando le differenze tra i poeti. Le anime, desiderose di purificarsi, si allontanano velocemente, mentre Dante riflette sulla situazione di Firenze e sul futuro.

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    Dante e Forese continuano a camminare, discutendo del destino di Firenze e delle anime nel Purgatorio. Forese prevede che un responsabile della rovina di Firenze sarà punito. Dopo essersi separati, Dante e i suoi maestri si avvicinano a un albero, dove una voce misteriosa li invita a proseguire. L'angelo che appare illumina il cammino verso la beatitudine, sottolineando la giustizia e la moderazione. Dante, seguendo Virgilio e Stazio, avanza verso la purificazione, mentre riflette sulle colpe e i castighi delle anime. La guida di Patrick Cherie conclude con un invito a scoprire di più sul Purgatorio attraverso il suo libro.

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Video Q&A

  • Di cosa parla il 24esimo canto del Purgatorio?

    Il canto descrive l'incontro di Dante con diverse anime nel Purgatorio, tra cui Forese e Bonagiunta, esplorando temi come il desiderio di purificazione e l'importanza dell'amore.

  • Chi è Forese?

    Forese è una delle anime purganti che Dante incontra, discute della vita e della sua famiglia.

  • Che cosa rappresenta Bonagiunta?

    Bonagiunta rappresenta un poeta che riflette sull'amore e la sua influenza sulla poesia.

  • Qual è il ruolo dell'angelo nel canto?

    L'angelo invita i poeti a proseguire verso la beatitudine, simboleggiando la grazia divina.

  • Qual è il tema centrale del canto?

    Il tema centrale è il desiderio di purificazione delle anime e il nocciolo della giustizia divina.

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    ciao sono patrick cherie docente
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    universitario di letteratura italiana e
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    oggi vediamo il riassunto del
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    significato letterale del 24esimo canto
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    del purgatorio prima di continuare se
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    trovi difficile il purgatorio di dante
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    ti comunico che uscito il mio libro
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    completo di parafrasi commento riassunto
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    e spiegazioni di tutti i canti del
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    purgatorio
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    si tratta di una guida chiara e
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    schematica che ti permetterà di superare
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    tutte le tue difficoltà legate alla
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    divina commedia
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    provi linking descrizione e nel primo
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    commento
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    rese camminano insieme e continuano a
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    parlare senza per questo rallentare il
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    passo e camminano come una spinta da un
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    buon vento ferì le anime che sembrano
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    morte un'altra volta a causa della
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    magrezza guardano attraverso gli occhi
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    infossati dante e prova lo stupore per
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    il fatto che quest'ultimo sia vivo dante
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    dice forese e forse spazio sta
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    camminando più lentamente per l'amore di
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    virgilio tal quali appunto vorrebbe
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    staccarsi di più tardi possibile
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    sfidante chiede a forese dove si trovi
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    sorella di carla e infine lo esorta
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    dirgli se ci sia qualcuno degno di nota
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    in quella cornice foresi risponde che
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    sua sorella che non sa se fosse più
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    bella o più buona trionfa già lieta
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    della sua corona in paradiso o ri forese
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    spiega che nel purgatori in quella
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    cornice non è vietato nominare nessuno
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    in quanto le anime sono irriconoscibili
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    a causa dell'aspetto stravolto dalla
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    magrezza e così col dito indica una lima
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    dicendo che si tratta di bona giunta e
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    poi specifica che si tratta di bona
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    giunta da lucca poi forese dice che
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    quella faccia dietro bonagiunta più
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    screpolata delle altre appartiene a
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    colui che ebbe tra le braccia la santa
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    chiesa costui fu di tool e si purifica
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    nella cornice col digiuno dagli anguille
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    di bolsena e dalla vernaccia forese
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    continua nominando tante altre anime e
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    tutte appaiono contente di essere
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    nominate e dante non nota il loro nessun
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    gesto di disappunto dante vede così un
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    baldino della pila che sta masticando a
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    vuoto per fame bonifacio che col bastone
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    pastorale guido corte popolazioni e
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    rimesse marchese degli argoviesi che a
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    forlì in ben mette con una minor 7 di
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    quella che provo adesso in purgatorio e
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    te in vita fu così grande vittore che
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    non si sentiva è sazio poi dante
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    sofferma il suo sguardo sull'anima di
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    lucca ovvero su buona giunta cornice ii
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    il quale appare molto desideroso di
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    parlare con dante bonagiunta mormora
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    gentucca è questa parola proviene dalle
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    sue labbra che sono così colpite dal
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    dolore della giustizia divina che così
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    lo consuma danti allora in vita bona
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    giunta che appare appunto così
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    desideroso di parlargli a parlare più
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    chiaramente affinché sia pagato il
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    desiderio di entrambi o raggiunta allora
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    dice che è nata una donna che ancora non
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    porta il velo maritale che farà
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    apprezzare a dante la città di buona
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    giunta poi buona giunta aggiunge che
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    dante dovrà andarsene con questa
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    profezia e se ha qualche dubbio saranno
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    le cose reali ovvero infatti a chiarire
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    tutta la situazione poi buona giunta
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    chiede se tante sia colui che ha dato
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    inizio a una nuova maniera di quotare
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    con la canzone donne cavetti intelletto
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    d'amore danti allora risponde che lui è
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    uno che quando amore lo ispira prende
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    nota e cerca di esprimere fedelmente con
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    le parole ciò che amore gli detta dentro
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    a queste parole bonagiunta esclama oh
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    fratello e dice che adesso finalmente
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    vede il nodo che trattenne lui il notaio
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    ossia giacomo d'alì e guidone al di
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    fuori di quel dolce stil novo che lui
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    sente poi buona giunta aggiunge che
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    adesso finalmente veder bene come le
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    penne degli stilisti seguono fedelmente
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    ciò che amori di detta a differenza
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    delle penne degli altri poeti come lui
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    infine bonagiunta aggiunge che se
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    qualcuno volesse andare oltre questo
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    punto troverebbe nessun altra differenza
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    dall'uno all'altro stile dopo queste
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    parole bola giunta come ha pagato touch
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    e come qualche volta gli uccelli che
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    guardano lungo il nilo formano nella ri
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    una schiera per poi volando più
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    velocemente formare una fila così le
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    anime erano lì voltandosi si allontanano
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    affrettando il passo veloce per la
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    grecia e per il desiderio di purificarsi
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    è come un uomo stanco di correre lascia
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    passare avanti compagni che in te non
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    riposa ripeto affannoso così forese
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    lascia passare avanti le altre anime e
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    resta dietro di loro camminando insieme
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    a dante o il forese chiede a dante
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    quando potrà rivederlo e tanti risponde
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    che questo non lo sa in quanto non sa
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    quanto durerà ancora la sua vita ma sa
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    di certo che quando tornerà sulla terra
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    avrai il desiderio di tornare al più
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    presto sulla spiaggia dell'anti
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    purgatorio in quanto il luogo in cui
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    vive adesso ovvero firenze è un luogo
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    che diventa giorno dopo giorno sempre
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    più privo di ogni bene e sembra andare
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    incontro ad una miserabile fine foresi
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    allora invita dante a farsi coraggio e
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    gli dice di vedere nel futuro che colui
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    che più responsabile dello scempio di
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    firenze viene trascinato dalla coda di
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    un cavallo
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    all'inferno e la bestia ad ogni passo
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    corre sempre più veloce finché lo
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    percuote lasciando nel corpo
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    vergognosamente
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    sfigurato poi forese alza gli occhi al
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    cielo e dice che non passeranno molti
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    anni prima che a dante sia chiaro ciò
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    che suo parlare non può dire più
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    chiaramente infine forese invita dante a
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    restare indietro in quanto il tempo è
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    molto prezioso nel purgatorio e lui ne
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    perde troppo a camminare di pari passo
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    con dante come qualche volta da una
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    schiera al galoppo esce un cavaliere per
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    prendersi l'onore del primo scontro così
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    forese si allontana da dante il quale
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    resta solo insieme a coloro che sono
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    stati due grandi maestri
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    dell'umanità ovvero spazio e virgilio
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    quando forese sia allontanato al punto
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    che io chi di date lo seguono nello
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    stesso modo in cui la sua mente ripensa
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    alle parole di forese ovvero
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    faticosamente durante si volta e gli
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    appaiono i rami carichi e verdi di un
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    altro albero sotto l'albero dante vedo
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    una folla di anime alzare le mani e
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    gridare qualcosa come i bambini
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    desiderosi in centri alzano le loro mani
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    verso un oggetto desiderato
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    pregando di averlo è pregato non glielo
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    concede lo chiede in alto facendoglielo
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    vedere e accrescendo così il loro
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    desiderio
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    dopo un po di tempo ne
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    disilluse si allontanano
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    albero e così i tre poeti si avvicinano
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    a questo grande albero tra le fronde
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    dell'albero una voce misteriosa
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    invita i tre poeti a passare oltre e a
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    non avvicinarsi la voce poi spiega che
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    più in alto si trova un altro albero il
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    cui frutto fu omaggiato da eva che
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    questo albero deriva da quello i tre
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    poeti così tenendosi stretti vanno oltre
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    l'albero camminando loro la parete del
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    monte mentre cammina dante sentì una
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    voce 13 di ricordarsi i maledetti nati
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    dalle nuvole
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    ossia i centauri che combatterono sassi
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    contro teseo la roccia e prosegue
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    dicendo di ricordarsi gli ebrei che si
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    dimostrarono compiacenti al bere a giù
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    per cui gedeone non li volle come
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    compagni quando discesi colli contro i
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    marianetti in questo modo i tre poeti
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    procedono lungo la cornice
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    sentendo le colpe della gola subito
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    seguite dai tristi castighi ovvero
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    sentendo gli esempi di gola pulita ho
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    visto una strada deserta
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    i tre poeti di stanziatisi l'uno
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    dall'altro riflettendo in silenzio
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    percorrono oltre mille passi quando
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    all'improvviso una voce gli chiede che
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    cosa stiano pensando loro tre così soli
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    dante si scuote come le bestie
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    spaventate pigre e danza immediatamente
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    la testa per vedere chi stia parlando e
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    quando lo fa viene abbagliato da una
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    lucentezza più intensa incandescente e
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    luminosa di quella dei metalli in una
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    fornace a parlare infatti un angelo che
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    invita i tre poeti a girare in una
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    direzione per salire verso la
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    beatitudine
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    tagliato dalla luce non vede niente e
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    così si mette dietro i due maestri
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    ovvero spazio e virgilio e cammina come
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    un cieco che segue ciò che sente come
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    l'aria di maggio annunciatrice dell'alba
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    impregnata dell'odore di erba e di fiori
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    si muove e profuma così dante sente in
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    mezzo alla fronte infetto e sente
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    muoversi l'ala dell'angelo che profuma
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    l'aria di ambrosia ori l'angelo dice che
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    sono beati coloro per i quali splende
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    tanta grazia poiché i nessi l'amore per
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    la gola non ha acceso un eccessivo
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    desiderio avendo essi sempre e soltanto
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    fabi di giustizia con questo concluso il
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    ricordo il mio libro sul purgatorio
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