Mantegna a Mantova: le opere della maturità

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https://www.youtube.com/watch?v=o9V_j4TCqGs

Summary

TLDRIl video analizza la carriera di Andrea Mantegna come pittore di corte a Mantova, dove si inserisce in un contesto artistico floreale sotto la protezione dei Gonzaga. Mantegna si distingue per la sua capacità di innovare la prospettiva e il realismo, realizzando opere di grande impatto visivo e significato emotivo. Le sue opere, come la 'Camera Picta' e 'Cristo Morto', dimostrano un'abilità nel combinare elementi classici e contemporanei, influenzando l'arte rinascimentale e il futuro del panorama artistico.

Takeaways

  • 🎨 Mantegna diventa pittore di corte per i Gonzaga a Mantova.
  • 🏰 Mantova, sebbene non ricca, è una corte di grande prestigio artistico.
  • 🔍 Mantegna sviluppa un innovativo impianto prospettico nelle sue opere.
  • 🖼️ 'Camera Picta' rappresenta l'unione di architettura e pittura.
  • 🖋️ 'Cristo Morto' mostra virtuosismo nella rappresentazione di emozioni.
  • 🖌️ Le opere di Mantegna combinano realismo e citazioni classiche.
  • 🌌 L'arte fiamminga influisce fortemente sullo stile di Mantegna.
  • 👨‍👩‍👦 Mantegna rappresenta la famiglia Gonzaga con realismo e analisi psicologica.
  • 🧑‍🎨 Il suo lavoro precede e prepara il terreno per l'arte barocca.
  • 🔔 Mantegna ha influenzato profondamente la pittura rinascimentale e oltre.

Timeline

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    Nel 1460, Andrea Mantegna si trasferisce a Mantova per lavorare come pittore di corte per Ludovico II Gonzaga. Nonostante Mantova non sia una città ricca come Ferrara, la corte gonzaghesca apprezza profondamente le arti. Mantegna sviluppa un rapporto di fiducia con i Gonzaga, diventando quasi un membro della famiglia. Qui, trova l'ambiente ideale per realizzare opere significative, caratterizzate da innovazioni formali e un forte impianto prospettico, che influenzeranno l'arte rinascimentale settentrionale. La città di Mantova diventa cruciale per la poetica dell'artista, che la cita nelle sue opere, come nella 'Morte della Vergine', dove utilizza un impianto prospettico albertiano per rappresentare la città.

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    Mantegna realizza opere di grande importanza, come la Camera Picta, un ambiente di rappresentanza decorato con affreschi che richiedono un decennio per essere completati. Questi affreschi mostrano un dialogo tra architettura e pittura, con elementi architettonici reali e dipinti che amplificano lo spazio. Mantegna rappresenta la famiglia Gonzaga con un forte realismo, evitando idealizzazioni, e cattura la quotidianità della vita di corte. La sua opera 'Cristo Morto' è un esempio di virtuosismo prospettico, con un uso audace della composizione che prelude a sviluppi successivi nell'arte italiana. Mantegna, attraverso il suo realismo e la sua attenzione ai dettagli, lascia un'impronta duratura sull'arte rinascimentale e fiamminga.

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Video Q&A

  • Chi è Andrea Mantegna?

    Andrea Mantegna è un pittore rinascimentale italiano noto per il suo lavoro a Mantova e la sua innovazione nella prospettiva e nel realismo.

  • Qual è il ruolo di Mantegna nella corte dei Gonzaga?

    Mantegna era il pittore di corte per i Gonzaga, sviluppando un rapporto di fiducia e diventando parte integrante della loro famiglia.

  • Cosa rappresentano le opere di Mantegna?

    Le opere di Mantegna combinano realismo e elementi classici, esplorando temi come la vita quotidiana e le emozioni umane.

  • Quali tecniche artistiche utilizza Mantegna?

    Mantegna utilizza la prospettiva avanzata e dettagli precisi, spesso ispirati all'arte fiamminga.

  • Quali opere significative ha creato Mantegna?

    Tra le opere più significative ci sono 'Cristo Morto', la 'Camera Picta' e diversi dipinti di San Sebastiano.

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    nel 1460 mantegna cede all'insistenza
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    del signore di mantova ludovico ii
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    gonzaga e si reca appunto a mantova come
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    pittore di corte mantova non è una città
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    ricca e cosmopolita come ferrara ma è
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    comunque una corte dove le arti e sono
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    finita in grandissima considerazione
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    tanto che è ludovico avrà un rapporto e
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    sta all era un rapporto quel suo pittore
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    di corte da sembrare quasi un rapporto
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    paritario cioè andrea mantegna diventa
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    praticamente uno di famiglia
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    cercherà di lavorare sempre e solo per i
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    gonzaga avrà difficoltà a spostarsi da
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    mantova perché a mantova trova il suo
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    terreno ideale tanto che lo stesso
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    proprio vicolo chiamerà il mio carissimo
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    mantegna solenne maestro per parlare
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    appunto della sua grandezza e avrà
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    proprio un rapporto di fiducia
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    instaurerà un rapporto di fiducia
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    reciproca a quel suo vittoria in questo
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    contesto mantenne a trova la possibilità
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    di realizzare opere di grande importanza
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    è anche di grandi dimensioni e di
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    lasciare un segno importante in tutta
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    l'arte settentrionale rinascimentale a
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    partire dalle sue invenzioni
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    assolutamente innovative soprattutto
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    soluzioni formali ma tutte con l'iter a
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    questo potentissimo impianto prospettico
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    e da questo gusto per la citazione
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    antiquaria quindi la città di mantova
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    diventa determinante per completare la
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    poetica dell'artista città di mantova è
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    lui in qualche modo cita anche nelle sue
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    opere se noi guardiamo questa morte
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    della vergine che una porzione di una
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    tavola mostra più grande e
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    successivamente smembrata questa
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    porzione si trova al prado a madrid
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    vediamo che in un impianto assolutamente
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    albertiano con questa fuga prospettica
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    questa sorta di cannocchiale
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    sottolineato dai quadroni del pavimento
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    bianchi e rosa da questi da questo
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    scandito diciamo fine a questi pilastri
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    classici si apre questo loggiato il
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    loggiato ci mostra una veduta di mantova
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    della luna mantovana quel punto e san
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    giorgio esattamente
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    dalla cosiddetta camera picta cioè uno
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    degli ambienti più più noti e più ricchi
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    del palazzo ducale ha realizzato di cui
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    appunto la decorazione fu realizzata
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    proprio la montina se andiamo a vedere
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    la camera picta poi ribattezzata camera
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    degli sposi ci troviamo di fronte a un
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    ambiente relativamente piccolo un
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    ambiente destinato a raccogliere diciamo
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    funzioni ufficiali per cui un ambiente
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    di rappresentanza dove però le figure
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    vengono realizzate secondo uno schema di
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    quotidianità morte le caratteristiche da
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    affrontare in questo ciclo di affreschi
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    intanto voi sapete che per definizione
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    dell'affresco una tecnica molto rapida
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    molto corsiva ma in questo caso questi
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    affreschi richiedetelo una decina d'anni
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    per essere eseguiti quindi un'opera
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    molto ponderata molto pensata molto
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    calibrata molto soppesata dall'artista
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    che interviene nella stanza così come
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    era intervenuto nella pala di san zeno a
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    verona abbiamo affrontato nella scorsa
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    lezione cioè creando un ambiente
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    unitario dove l'architettura dialoga con
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    la pittura quindi voi vedete un ambiente
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    dove gli unici elementi architettonici
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    veri sono ferrucci fondamentalmente che
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    sorreggono le arche già touré e
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    ovviamente le cornici del camino e delle
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    porte il resto architettura dipinta che
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    vale ad amplificare lo spazio a creare
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    di una scenografia scenografia ancora
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    più sottolineata dal fatto che le arche
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    già tour e vedono correre diciamo al
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    colmo una sorta di cursori metallici sui
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    quali sono appesi dei tendaggi e
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    tendaggi che in due pareti appaiono
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    chiusi tendaggi ovviamente dipinti
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    appaiono chiuse come a preservare la
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    quotidianità diciamo l'intimità della
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    famiglia della famiglia del marchese
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    gonzaga mentre invece nelle altre due
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    specchiature si aprono e ci mostrano
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    come in un teatro quello che sta
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    accadendo a corte e con due episodi
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    fondamentalmente questo è quello che è
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    noto dove il marchese si trova con la
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    sua famiglia quella
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    voglio i figli all'esterno una sorta di
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    loggiato di terrazzamento con questo
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    curioso a questa curiosa spalliera
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    questa curiosa transenna fatta di oculi
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    che poi è la stessa
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    se torniamo un attimo indietro che
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    vedete sul basamento dipinta sul
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    basamento dell'interno stanza che riceve
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    un messaggio dal suo ciambellano viene
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    un momento di vita comune vediamo
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    appunto questi tendaggi e che si aprono
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    e ci lasciano vedere cosa sta accadendo
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    a corte
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    vediamo un impianto compositivo con un
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    punto di vista ribassato che serve a
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    monumentalizzata effettivamente a dare
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    monumentalità le figure monumentalità
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    che però deve fare i conti con il forte
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    realismo delle figure in questo caso
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    mantenne realizza la marchesa ai figli
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    dei due marchesi così come sono senza
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    tentativi di idealizzazione noi sappiamo
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    che dai di dei dieci figli maschi dei
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    gonzaga almeno quattro e se non cinque
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    avevano difetti fisici importanti per
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    cui anche questo a rappresentare le cose
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    così come stanno dimostra una certa
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    familiarità del pittore un con la corte
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    quindi grande realismo a questo punto di
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    vista è la monumentalità rimane solo
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    nelle dimensioni diciamo no perché in
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    questo caso voi vedete che il marchese
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    che tra l'altro è ritratto in vesti da
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    camera quindi non gestito in maniera
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    ufficiale riceve questo messaggio dal
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    ciambellano che è molto più piccolo di
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    lui
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    questo forse un tentativo di dare
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    importanza al ruolo del marchese
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    qualcosa abbiamo trovato costantemente
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    nell'arte medievale ma che abbiamo
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    rivisto per esempio anche in piero della
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    francesca dopo di che troviamo appunto
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    questa strana spalliera che può essere
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    in qualche modo che condotta elementi
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    dell'architettura classe anche se
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    elementi atipici quel mostro sulla
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    destra alla tomba cosiddetta tomba del
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    fornaio la tomba di marco virgilio e un
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    risarcire una tomba del primo secolo
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    avanti cristo non presenta questi strani
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    oculi questa combinazione di oculi e poi
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    per concludere una serie di elementi che
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    abbiamo detto
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    essere riferibili sicuramente a
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    squarcione per esempio questi grandi
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    inserimenti di elementi di verdura di
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    fiore di frutta queste ghirlande di
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    fiori e di frutta che saranno poi
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    tipiche dell'intera arte rinascimentale
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    settentrionale se noi guardiamo appunto
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    nel dettaglio maria bellonci con la sua
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    penna ci metteva appunto metteva in
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    risalto la brutalità della
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    rappresentazione il realismo nella
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    rappresentazione così come piovene
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    abbiamo visto prima parlava appunto di
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    questo grande corteggiano di questi
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    gonzaga che rappresentati come in un
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    romanzo figurata per capitoli e stanno
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    facendo delle cose nelle cose quotidiane
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    in questo romanzo l'altra scena o
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    purtroppo non ho potuto mettere l'intero
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    perché non ho trovato un'immagine di
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    qualità ma rappresenta appunto il
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    corteggio la corte di ludovico ii che va
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    ad incontrare il figlio francesco che ha
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    appena ottenuto la porpora cardinalizia
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    elemento molto importante perché
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    ottenere la pole pole a cardinalizia
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    significa che il papa dà un'importanza
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    cioè riconoscere l'importanza ai gonzaga
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    la famiglia in generale quindi legittima
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    in qualche modo alla di zoro dominio
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    sulla città di mantova in questo caso
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    noi vediamo elementi compositivi la
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    forte struttura parte l'impianto
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    prospettino ma la forte struttura
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    compositiva volumetrica dei corpi che ci
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    riguarda sicuramente chiaro della
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    francesca purtroppo non possiamo vedere
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    il corteggio che nella ricchezza nella
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    rappresentazione di cavalli cani li
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    farei ancora qualche eco forse tardo
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    gotico di gentile da fabriano di
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    cisanello che avevano avuto un impronta
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    fortissima come abbiamo visto nel
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    settentrione d'italia
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    nel particolare ovviamente un al solito
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    le dice questo collegamento tra le città
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    quindi fra la città medievale e invece
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    gli elementi romanità secci compenetrate
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    nella città tra l'altro a questa cosa è
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    stata riconosciuta tivoli diciamo nei
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    monumenti che vengono rappresentati e
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    infine loculo prospettico che viene
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    rappresentato al centro del suo affitto
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    di un virtuosismo
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    eccezionale perché appunto una spinta
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    prospetti alla vertiginosa che costringe
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    l'artista ha uno scorcio abbastanza
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    impressionante di questi frutti scorcio
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    che prelude anche se per esempio roberto
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    longhi non è d'accordo su questa
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    posizione ma sembra decisamente
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    preludere insieme alla teatralità per
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    esempio delle cortine si aprono come
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    come su un palcoscenico alla teatralità
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    che sarà tipica di un correggio e poi
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    successivamente risulta l'arte marotta
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    quindi diciamo mantenne in qualche modo
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    creduti agli sviluppi successivi
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    dell'arte dell'arte italiana con questa
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    enorme fortissima spinta prospettica che
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    appunta sa di virtuosismo e che troverà
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    il suo compimento nell'opera forse più
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    nota più famosa celeberrima e di
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    mantegna che è il cristo morto però di
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    studio potremmo dire perché continuare a
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    lavorarci fino alla morte in un operaio
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    verrà ritrovata nel suo studio e che
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    probabilmente era destinata doveva
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    essere destinata alla sua cappella
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    funebre dove il cristo morto è
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    rappresentato come uno scorcio talmente
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    ardito da mostrare come mantiglia che
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    possedeva ormai dominava completamente
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    la prospettiva brunelleschiano
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    albertiana cioè di scritta raccontata
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    spiegata da alberti riuscisse in questo
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    caso addirittura superarla perché noi
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    notiamo che in questo senso la
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    composizione a due punti di vista molto
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    diversi fra loro perché le due dolenti
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    che noi vediamo sono rappresentate come
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    se vedessimo dalla stessa altezza quindi
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    un orizzonte abbastanza basso la stessa
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    altezza dell'osservatore del pittore
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    mentre il cristo è visto più dall'alto
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    cioè l'orizzonte di l'intervento più
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    alto
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    questo perché per correggere quella
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    sarebbe stata una struttura nello
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    scorcio della sicura sono sicura sarebbe
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    stata se l'avesse rappresentata sullo
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    stesso punto di vista delle due talenti
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    quindi il punto di vista
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    dell'osservatore lo scorcio sarebbe
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    stato veramente troppo ardito i piedi
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    sarebbero risultati molto più grandi
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    della testa e questo avrebbe compromesso
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    in parte l'equilibrio formale
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    dell'immagine altri elementi che
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    possiamo notare oltre a questo
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    fortissimo virtuosismo intanto la
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    eccezionale capacità di realizzazione
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    dell'opera in quasi monocroma perché se
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    guardate vi rendete conto in si tratta
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    praticamente di un monocromo una scala
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    di grigi con dei colpi di rosa e di
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    biacca e la indagine fortissima e
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    dettagli che possiamo definire in questo
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    caso davvero dettagli lenticolari che
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    non possono farci pensare all'arte
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    fiamminga che come abbiamo visto lascia
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    una traccia importante nelle corti
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    settentrionali con artisti che passano
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    da queste corti lascia nel loro lavoro e
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    anche per opere d'arte che vengono
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    importate dal nord europa quindi diciamo
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    l'arte fiamminga ha un suo peso un peso
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    che anche a mantegna evidentemente
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    riconosce per esempio se noi guardiamo i
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    dettagli dei piedi delle mani queste
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    ferite aperte che lascia vedere la carne
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    viva
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    non possiamo non ricondurre diciamo
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    questo estremo realismo questa ricerca
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    di dettaglio che era tipica dell'arte
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    fiamminga
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    io vi propongo anche un confronto
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    abbastanza scontato
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    fra le dolenti fa la figura che troviamo
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    nella deposizione del prado geroge van
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    der weyden la figura invece di mantegna
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    che aggiunge una forma di realismo di
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    dolore e di sofferenza nella quasi
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    caricaturizzati one della figura della
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    madonna intesa come una persona anziana
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    distrutta distrutta dal dolore che sa
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    cosa le tantissime opere fra i
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    tantissimi sviluppi diciamo xi dell'arte
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    di mantenere sarà fondamentale per
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    l'arte settentrionale per tutto
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    rinascimento italiano ed europeo
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    noi non possiamo ovviamente a fare tutto
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    il corpus scegliamo una ultima opera da
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    analizzare uno dei tanti san sebastiano
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    la colonna ne realizza sud 1 noi ora
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    proviamo ad affrontare rapidamente
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    quello conservato al museo del louvre
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    che viene realizzata nel 1481 quindi in
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    piena maturità e che ci mostra tutti i
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    caratteri che abbiamo trovato fino a
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    questo momento una fortissima spinta
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    disegnativa linea ristic a quella che
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    per vasari era un limite questa tendenza
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    ha sottolineato
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    i contorni la struttura corporea che
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    sembra dare un diciamo sull'intensità
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    plastica più scultorea che non pittorica
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    che noi però sappiamo derivare dalla
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    ricerca costante di equilibrio formale
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    che deriva appunto di correttezza anche
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    formale derivare allo studio dei modelli
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    e toscani questo dialogo costante del
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    mondo antico col mondo col mondo
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    cristiano quindi anche in questo caso
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    vedete una serie infinita di citazioni
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    classiche archeologiche poi il dialogo
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    delle città sullo sfondo no quella più
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    alta nella città medievale quella più
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    bassa che invece una città una città che
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    contiene elementi evidentemente classici
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    l'inquadratura straordinaria dei due
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    carnefici che è la stessa inquadratura
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    diciamo sì abbiamo detto fotografica che
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    si ritrovava nella predella della
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    politica scusate del politico di di san
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    zeno di verona con appunto anche di la
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    crocifissione in questo caso tra l'altro
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    vediamo un altra influenza dell'arte
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    fiamminga nel fatto che queste due volti
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    sono anche in questo caso risicare
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    naturali no con l'idea che il bello è
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    anche buono il brutto e anche a tv kalos
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    kai agathos di di memoria classica e poi
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    vi chiederete perché vi ho messo a de
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    chirico semplicemente per farvi notare
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    il piede cioè di sotto che è
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    semplicemente la citazione di un
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    pezzetto di un di un reperto classico
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    che sta a significare l'inter alla
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    società ma per trovare una citazione
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    diciamo staccata in qualche modo dalla
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    narrazione dal racconto una citazione
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    non si cura dovremmo appunto aspettare
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    il novecento la metafisica e de chirico
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    questo solo per darvi un'idea della
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    grandezza della complessità anche
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    simbolica che si ritrova in un artista
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    così completo come andrea mantegna
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