Qual è la sua missione?

La sua missione è far nascere bambini in un contesto di pace e accoglienza, unendo israeliani e palestinesi.

Perché il suo lavoro è speciale?

Opera in un contesto di conflitto, cercando di promuovere la pace attraverso la nascita di bambini.

Dove avviene il suo operato?

Nel Saint Joseph Hospital a Gerusalemme.

Che tipo di nascite promuove Suor Valentina?

Promuove il parto naturale e rispettoso.

Come ha iniziato il suo percorso?

Inizialmente voleva studiare psicologia ma la nascita di sua sorella l'ha ispirata a diventare ostetrica.

Qual è il suo impatto sulla comunità locale?

Ha un impatto positivo promuovendo la coesistenza e comprensione tra diversi gruppi etnici.

Come ha cambiato la percezione degli ebrei nel suo ospedale?

Le sue iniziative hanno portato ebrei a scegliere il suo ospedale per partorire, rompendo barriere culturali.

Quali difficoltà ha affrontato?

Ha dovuto superare paure e pregiudizi reciproci tra palestinesi e israeliani.

"Sperare insieme", Valentina Sala e l'ospedale dove nascono "i figli della pace"

00:49:34

https://www.youtube.com/watch?v=vUHEa866EFM

Summary

TLDRSuor Valentina opera come ostetrica in un ospedale a Gerusalemme, un'area caratterizzata dal conflitto tra israeliani e palestinesi. Il suo lavoro si distingue per l'accoglienza di bambini di entrambe le etnie, promuovendo un parto naturale e rispettoso, lontano dalla violenza. Attraverso il suo impegno, Valentina spera di contribuire alla pace, credendo che nascere in un ambiente sereno possa influenzare positivamente il futuro dei neonati. La sua esperienza personale l'ha portata a questa missione, dopo aver rinunciato a una carriera diversa, spinta dalla vocazione di essere un'ostetrica e una suora. L'ospedale Saint Joseph è diventato un simbolo di integrazione, dove destini di persone in conflitto si incontrano nella speranza di un futuro migliore.

Takeaways

🌿 La testimonianza di Suor Valentina porta speranza in un contesto di conflitto.
🤲 La nascita di bambini in pace può contribuire a un futuro più sereno.
👶 I neonati accolti in un ambiente rispettoso ricevono un'impronta di pace.
🏥 L'ospedale Saint Joseph è un ponte tra israeliani e palestinesi.
🌍 L'incontro tra culture diverse è un passo verso la riconciliazione.
🙌 Gli ebrei e i palestinesi lavorano insieme per il bene comune dei neonati.
🙏 Il lavoro richiede comprensione e superamento dei pregiudizi.
🕊️ Anche un piccolo gesto di pace può avere un grande impatto nella realtà locale.
❤️ Le esperienze personali possono trasformarsi in vocazioni di vita.
🚼 Il parto naturale è al centro della pratica ostetrica di Suor Valentina.

Timeline

00:00:00 - 00:05:00
Il discorso inizia con una presentazione di Suor Valentina, una donna che lavora in un ospedale in una zona di conflitto tra israeliani e palestinesi. Lei vede nascere bambini israeliani e palestinesi, con l'obiettivo di farli diventare simboli di pace. È apprezzata per il suo coraggio di venire a raccontare la sua storia.
00:05:00 - 00:10:00
Suor Valentina racconta di non aver sempre saputo di voler diventare suora, inizialmente desiderava essere un'ostetrica. Descrive un momento significativo quando, tenendo in braccio sua sorella appena nata, sente la vocazione a diventare ostetrica. Nonostante il suo percorso iniziale verso la psicologia, il destino la guida infine alle scelte di sanità.
00:10:00 - 00:15:00
Mentre prosegue con i suoi studi, Suor Valentina racconta di un secondo, inaspettato, 'risveglio vocazionale' che la porta a voler diventare suora. Passa attraverso momenti di dubbio e conflitto interno, cercando di discernere il suo percorso di vita tra matrimonio e vita consacrata.
00:15:00 - 00:20:00
La nuova vocazione di Suor Valentina la mette in conflitto interiore. Racconta il momento doloroso e di profonda confusione prima di consegnarsi interamente alla nuova chiamata religiosa. Il suo fidanzato di allora condivide anch'egli questo momento di riflessione su cosa comporta realmente una vocazione.
00:20:00 - 00:25:00
Valentina narra un momento di comprensione quando, leggendo la Bibbia, sente una connessione con i sentimenti di paura e angoscia che prova Gesù nel Getsemani. Questo passaggio le consente di vedere Dio non più come un avversario, ma come un compagno di viaggio. Decide di fidarsi e consegnarsi al nuovo percorso.
00:25:00 - 00:30:00
Dopo diversi anni di lavoro pastorale giovanile ed altre attività religiose, Valentina si chiede sul valore della sua formazione come ostetrica. Nonostante il lavoro apparentemente defocalizzato dai suoi studi, continua a trovare significato e scopo spirituale anche nei compiti più umili.
00:30:00 - 00:35:00
Suor Valentina riceve un incarico a Gerusalemme che le permetterà di lavorare come ostetrica proprio quando ha quasi abbandonato la speranza di utilizzarla. Inizia nel nuovo reparto di maternità dove affronta difficoltà linguistiche e di incomunicabilità, ma intravede una missione più grande: togliere la violenza dal parto.
00:35:00 - 00:40:00
Descrive come il suo reparto a Gerusalemme diventa noto per il parto naturale e la creazione di un ambiente di nascita meno violento, attirando anche madri ebree, sfidando così i confini culturali e etnici. Con il primo parto in acqua, il reparto diventa un punto di incontro unico tra israeliani e palestinesi.
00:40:00 - 00:49:34
La testimonianza continua con racconti di come il lavoro di Suor Valentina nel reparto avvicina persone di diverse fedi e origini etniche. Si sottolinea la potenza dell'atto di nascita come potere simbolico di pace e riconciliazione, promuovendo l'incontro e la cura reciproca tra 'nemici'.

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Frequently Asked Question

Qual è la sua missione?
La sua missione è far nascere bambini in un contesto di pace e accoglienza, unendo israeliani e palestinesi.
Perché il suo lavoro è speciale?
Opera in un contesto di conflitto, cercando di promuovere la pace attraverso la nascita di bambini.
Dove avviene il suo operato?
Nel Saint Joseph Hospital a Gerusalemme.
Che tipo di nascite promuove Suor Valentina?
Promuove il parto naturale e rispettoso.
Come ha iniziato il suo percorso?
Inizialmente voleva studiare psicologia ma la nascita di sua sorella l'ha ispirata a diventare ostetrica.
Qual è il suo impatto sulla comunità locale?
Ha un impatto positivo promuovendo la coesistenza e comprensione tra diversi gruppi etnici.
Come ha cambiato la percezione degli ebrei nel suo ospedale?
Le sue iniziative hanno portato ebrei a scegliere il suo ospedale per partorire, rompendo barriere culturali.
Quali difficoltà ha affrontato?
Ha dovuto superare paure e pregiudizi reciproci tra palestinesi e israeliani.

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Ma la testimonianza che ospitiamo ora a
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un valore in più perché questa persona
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non solo fa nascere vede nascere i
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bambini ma vede nascere bambini che
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possono diventare
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germogli di pace perché nel suo ospedale
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in una zona in conflitto tra un
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conflitto che si va avanti ormai da
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decenni tra israeliani e palestinesi
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nascono bambini
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israeliani e palestinesi nascono bambini
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israeliani con personale sanitario
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palestinese si incrociano i destini di
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due realtà in conflitto per far
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sbocciare Speriamo virgulti di pace
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allora è bellissimo che questa persona
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abbia aderito al nostro invito abbia
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lasciato Gerusalemme per venire qui da
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noi per godersi questi giorni e
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raccontarci la sua storia Suor Valentina
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sala
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[Applauso]
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[Applauso]
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Sai Valentina Io io non ti conoscevo
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però quando nell'organizzazione di
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questo convegno c'avevo qualche momento
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un po' di come succede sempre quando si
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organizzano le cose di pensieri eccetera
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io Mi guardavo le tue foto il tuo
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sguardo i tuoi occhi di Come mai se
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viene lei e mi Guido quello sguardo
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davanti mi rilassa subito è così bello
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è così bello che tu sei qui e dopo che
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avevo scoperto di te Ho saputo che tra
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l'altro tu c'eri già stata qui che
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conoscevi persone una mia cara amica che
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ti conosceva e anzi forse ti ha dato una
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spinta in più per venire insomma tante
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cose belle Innanzitutto ben arrivata e
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però prima di entrare nella tua storia
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che impressione ti ha fatto stare qui Tu
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sei stata qui dall'inizio in questi due
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giorni
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Ma io sono stata qua dall'inizio perché
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volevo iniziare da lì ascoltando e non
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solo venendo parlare di quello che vivo
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io sto ricevendo tantissimo come dici tu
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è molto intenso per cui dopo ci sarà da
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far calare filtrare e vedere cosa si
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porta cos'è per noi però molto bello e
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ringrazio Mi sto facendo Sto
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immagazzinando tutto il verde che c'è
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fuori perché da noi è tutto beige e
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quindi anche tornare qui in Toscana è
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veramente un dono e quindi sino molto
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bene bene Mi fa un po' impressione
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essere qua adesso ma insomma ero lì
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allora cominciamo a raccontare questa
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storia dall'inizio dalla quella che tu
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hai chiamato la prima vocazione in
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ordine di tempo che non è quella di
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diventare suora ma è quella di diventare
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ostetrica e c'è proprio un momento
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preciso in cui arriva questa vocazione
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sì io allora ero una giovane che
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frequentava parrocchia oratorio ci
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parlavano sempre di sta vocazione e io
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dicevo Vabbè ma ognuno sceglierà quello
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che gli piace fare più o meno e questo è
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poi a un certo punto la mia prima
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esperienza nel capire che non è proprio
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che uno da solo sceglie quello che gli
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piace fare è stato quando io sono una
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prima di quattro figli due fratelli e
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una sorella e mia sorella è arrivata che
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mi detesta ogni volta che lo dico ma se
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non fa niente è arrivata quando io avevo
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16 anni terza superiore Liceo Socio
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Psico Pedagogico stavo pensando a
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psicologia psicomotricità filosofia ero
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più su quel lato di
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poi mia mamma partorisce mi porta in un
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ospedale la sera l'infermiera mi mette
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in braccio mia sorella e mia mamma qua
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me lo ricordo una foto mi dice qualcosa
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della sua ostetrica non mi ricordo ma
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quando ha pronunciato questo nome
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ostetrica
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è come se qualcosa fosse entrato e io
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ricordo che ho detto Ma sì perché
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nostrica Basta finito lì 16 anni poi
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verso la quinta superiore dovevo
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effettivamente scegliere dove iscrivermi
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e questa cosa tornava fuori questa
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questo richiamo tornava fuori solo che
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avrei dovuto essere infermiera prima
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posto dietro che a me all'ospedale
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sinceramente così e invece alla fine ho
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fatto il test di psicologia Ho fatto il
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test infermiera perché ho detto questa
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cosa è troppo particolare Mi fido E così
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ho fatto gli studi di infermieristiche e
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poi gli studi di ostetricia e
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è già facendoli io ho detto Ma sì è il
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mio posto
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Poi però è successo un'altra cosa la
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seconda vocazione che poi è diventata
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quella più importante che per come la
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racconti sembra quasi che ti abbia come
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dire quasi sia arrivata in maniera del
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tutto in attesa Forse è così A parte che
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io devo capire come arrivano queste
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vocazioni Ecco Me la spiego un po' come
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è successo Io lo so che non si capisce
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se non ci si passa perché io ero uguale
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Allora
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dunque già da adolescente avevo questo
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unico questo grande desiderio mi si è
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chiarito dopo ma se ci ripensa è vero
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ed era questo ho una vita sola passo nel
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mondo una volta sola non voglio
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sbagliarmi su chi sono Chiamata ad
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essere sono chiamata Lasciatelo che
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un'aggiunta da suora su chi devo essere
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così e questo Effettivamente era il
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desiderio di imbroccarla cioè di dire
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non voglio sbagliarmi su quello poi
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ovviamente era una ragazza come tutte le
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altre per cui metti in gioco il lavoro
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metti in gioco la relazione con gli
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altri il servizio la parte affettiva la
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gestisci tu perché insomma consegnarla
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non è proprio la cosa più semplice
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pensandola così senza una chiamata e
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allo stesso tempo avevo comunque questo
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desiderio di non
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di non farmi sconti Cioè dico io voglio
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a 360 gradi voglio capire dove Allora
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cambiano i vocazionale in diocesi sempre
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però sempre partendo da parte così e poi
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e ricordo che già lì adesso faccio
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memoria il Signore aveva cominciato un
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po' un dialogo senza spingere troppo ma
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io mi avvicinavo a questa possibilità di
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consacrazione Ma perché mi esponevo a
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cammini e poi dicevo Sì ma tanto non è
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per me E tornavo
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poi quando pensavo di aver impostato la
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mia vita quindi
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Università che sta finendo ragazzo da 4
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anni con cui c'erano delle prospettive
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eccetera e cerco un posto per studiare
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per la tesitrice perché casa mia era un
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po' un caos
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chiamo e poi volevo recuperare un po' i
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tempi di preghiera eccetera ma chiamo
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tre posti mi dicono di no alla fine
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chiamo il prete che è appena arrivato da
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noi in parrocchia mi dice guarda una
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ragazza della parrocchia precedente va a
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riposarsi da delle suore vicino a Como
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se vuoi ti do il numero e dico va bene
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Chiamo questa ragazza questa ragazza mi
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dice Ah sì le suore di San Giuseppe
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dell'apparizione e io da brava 25enne ho
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pensato tanto dopo Guccini posso dirlo
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anch'io che non mi sfigato
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[Risate]
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adesso che nome sfigato saranno tutte
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delle vecchie questo è stato il mio
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primo pensiero perché non avevo mai
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sentito parlare di questa congregazione
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e ho detto ma tanto io devo andare
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quattro giorni ponte dei Santi e dei
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morti studio venga a casa ritrovo il mio
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ragazzo vado avanti con la mia vita cioè
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ma non era proprio calcolato
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vado lì sto Ornella e testimone e io ho
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trovato una comunità la comunità dei
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suoi anziani vero e poi la comunità di
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formazione è la prima cosa che mi ha
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stupito di queste suore che erano delle
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donne Cioè tutte le suore sono delle
00:07:47
donne
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Però io lì l'ho visto cioè ho visto che
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erano delle ragazze delle donne libere
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nella loro vocazione che la vivevano
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come se fosse la cosa più normale di
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questo mondo Questa è stata una cosa poi
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questo San Giuseppe a me aveva
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affascinava in un certo senso quei
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Vangeli che si ascoltano e campi scuola
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eccetera
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Eh sì il campi invernali che questo
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sogna sogna e poi quando si sveglia
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sogna i sogni di Dio cioè capisce cosa
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deve fare con questa dimensione di sogno
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e mi affascinava tantissimo e dico
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guarda Voglio suonare anch'io ma dei
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sogni che siano di Dio e che diventino
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la mia realtà
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per cui già c'era la fregatura Ma io non
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cioè capivo e dicevo Mamma mia mi tocca
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così e poi questa vicinanza di
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sofferente questo far nascere Gesù e di
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quegli studi infermieri ostetricia
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c'erano dei punti che toccava la mia
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vita e io cominciavo avere un po' di
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strizza però perché prendevano corpo in
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maniera un po' e poi non tanto le suore
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Ma io mi fermavo in preghiera
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egli è stata l'inizio della lotta perché
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era chiaro che il Signore probabilmente
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ha detto o la prendo adesso o non la
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prendo proprio
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veramente già ho incontrato nella parola
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di Dio dei passaggi molto forti e
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soprattutto
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la percezione Chiara e questo non si può
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spiegare io è quello che non capivo
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nelle vocazioni degli altri la
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percezione Chiara che c'era un altro
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vivo vivo che interagiva con me e che mi
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tirava da tutt'altra parte rispetto ai
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programmi che invece rispetto alle
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prospettive che io mi ero fatta poi vado
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anche più però non voglio solo spezzare
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una lancia in favore di quel ragazzo che
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stava con te per 4 anni no sapere come
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l'ha presa
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vi dico due solo esempi della parola di
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Dio che il giorno prima della tesi ora
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ormai è tornata sono tornata a casa l'ho
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chiamato e ho detto Senti vieni vieni
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perché c'è qualcosa che non va
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era chiarissimo e avevo mi ricordo era
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accanto a me Io mi attaccavo al suo
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maglione perché piange Guarda sono stati
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un bivasto una settimana un buio e
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allora Mi attaccava al suo maglione
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avevo questa sensazione che me lo
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portassero via E lui poverino no
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Poverino bravissimo è stato è stato lì
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lui non capiva non è rimasto lì e
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ricordo il giorno prima della tesi ero a
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casa da sola
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seduta in terra sul tappeto col quaderno
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davanti che chissà cosa c'era scritto
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che era in grado più di leggerlo e
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ricordo che a un certo punto ho detto a
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voce alta signore basta Io non ce la
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faccio più Dimmi che cos'è questa cosa
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perché io mi sento morire
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ho aperto il Vangelo che tenevo accanto
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a letto senza aprirlo molto spesso ma
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insomma ho aperto e ho cominciato a
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leggere e c'era scritto andò a non
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Podere chiamato gitsemani e disse la mia
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anima e cominciò a provare paura e
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angoscia e disse la mia anima è triste
00:10:54
fino alla morte se poi allontanare da me
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questo Calice però non ciò che io voglio
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ma ciò che vuoi tu e io che in quei
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giorni vivevo questa lotta e vi vedo
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vedevo Dio come quello che mi stava
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portando via Cioè che voleva portarmi
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via tutto io questo Dio non lo capivo
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più che Libertà mi stava lasciando
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perché era chiaro quello che volevano ed
00:11:14
era chiaro che se dicevo di no dicevo di
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no a tutta una vita passata
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allora in quel momento lì non è la frase
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non quello che io voglio ma quello che
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vuoi tu a cui io non c'è non c'ero
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ancora a quel punto
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Ma che Gesù aveva i miei stessi
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sentimenti era la prima persona in quei
00:11:34
giorni che aveva paura angoscia e
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un'anima triste la morte come me
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È stato un momento in cui il volto di
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Dio è cambiato completamente e anziché
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uno contro di me
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era lì io me lo sono trovata accanto e
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con una capacità di comprendermi non di
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spiegarmi ma di comprendermi
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impressionante per cui io lì ho avuto un
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momento detto se c'è passato lui io mi
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attacco e posso anch'io da questo
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passaggio stretto e ripeto non mi ha
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tirata fuori forse un po' quello che
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dice anche Chiara non mi ha tirata fuori
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da quell'angoscia da quella tristezza da
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quella Ma io non c'ero più dentro da
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sola e per me questo è stato il punto
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più profondo del mio passaggio
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vocazionale la seconda così a leggere la
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seconda va bene Max era va bene era in
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giro in quei giorni mi stava vicino e
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una sera eravamo
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contenuti non volevo dire il nome ma fa
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niente Tanto nessuno lo conosce e
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Eravamo lì seduti insieme e lui dice Ma
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sai Vale Magari il Signore perché
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avevamo più o meno cercato di metterlo
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in mezzo nella nostra storia dice magari
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il Signore vuole che noi sistemiamo un
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attimo la nostra relazione lo mettiamo
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Cioè
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sì lo consideriamo di più viviamo un po'
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dico guarda Max ma con un dolore non so
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spiegarvelo perché ci volevamo bene
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allora
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e dico guarda Max è da cosa è così forte
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che mi sembra che se davvero abbiamo
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provato a vivere la nostra relazione con
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lui è il momento di lasciarlo parlare
00:13:18
dico guarda proviamo a aprire la Bibbia
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Proviamo a vedere aprire la Bibbia e
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leggere qualcosa insieme non eravamo
00:13:25
così Santi non vi preoccupate ma queste
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cose vengono fuori al momento giusto
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allora apro la Bibbia un brano che
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nemmeno sapevo esistesse Ezechiele e
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comincia a leggere dice il brano
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mi fu rivolta la parola questa parola
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del Signore Figlio dell'uomo Ecco io ti
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tolgo all'improvviso colei che la
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delizia dei tuoi occhi ma tu ve lo giuro
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Ezechiele 24 Se volete verificare
00:13:52
ma tu non fare un lamento non piangere
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non versare una lacrima eccetera e poi
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dice così il popolo è e saprete che io
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sono il Signore io ricordo ancora che
00:14:01
abbiamo chiuso la Bibbia e che dici Cioè
00:14:05
era chiaro che lì c'era non c'eravamo io
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e Massimiliano da soli lì c'era qualcun
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altro Sì ma bellissimo Adesso lo dico
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Bellissimo
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intensissimo durissimo in quei momenti
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Lì però bisognava farci i conti certo E
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quindi è cominciata
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non è che c'è che abbiamo capito cos'è
00:14:35
una vocazione Ma ci hai fatto stare lì
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dentro e questo è stato già tanto
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prezioso nasce questa nuova vita la vita
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da consacrata e tra l'altro una vita in
00:14:45
cui però per ora l'ostetrica è rimasta
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in un angolo e per qualche anno è così
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tra l'altro tu passi molti molti di
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questi anni li passi qui a due passi da
00:14:55
qui a San Martino a mensola e come sono
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stati questi anni che cosa hai fatto
00:15:01
Dunque io sono arrivata Ho finito il
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noviziato e Cavallasca vicino a Como
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sono stata mandata qui a Ponte a mensola
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centro Ma tanto qua siamo più del
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mensola e
00:15:14
niente perché abbiamo preso in giro per
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5 anni comunque per le chiuse e niente
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Abbiamo aperto una comunità con
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l'intenzione di capire un po' perché già
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le suore in Italia invecchiano eccetera
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come vivere il nostro Carisma proprio il
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nostro Carisma è aperto a tutte le opere
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della carità non siamo nati per ospedali
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o persone come vivere un po' il nostro
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Carisma oggi quindi esperienza molto
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bella molto di ricerca di condivisione
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eccetera che non è diventato niente di
00:15:40
straordinario Ma a me ha dato questo
00:15:42
gusto però di esplorare di cercare di
00:15:45
domandarsi sempre di non pensare mai che
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c'è una forma che chiude lì la vita
00:15:50
religiosa no
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e intanto facevo pastorale Giovanni
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parrocchia bicicletta pastorale
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pastorale giovanile in diocesi di
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Fiesole bellissimi anni bellissimi anni
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però io avevo dentro sta roba e dicevo
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di tanto in tanto dicevo Ma signore ma
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questa Vocazione di ostetrica ora ho
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studiato sei anni mi metti a lavorare a
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Fiesole anziano di pulire la casa
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cambiare pannoloni
00:16:14
ma sti sei anni di università Ma dove li
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hai messi bellissimi poi alla fine con
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le suore perché mi ha attaccato
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tantissimo la congregazione ma io
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ricordo un momento lavavo i piatti
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perché facciamo i turni lavavo i piatti
00:16:27
nello scantinato di questa casa per
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suore anziane a un certo punto ho visto
00:16:31
la mia immagine la mia immagine allo
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specchio che lavo i piatti da sola
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perché era il mio turno e io dicevo Ma
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sei anni di università Ma dove sono
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andate bene e non era mica una vocazione
00:16:41
dove li hai messi però anche via anche
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il fatto che fossi nel seminterrato
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c'era proprio questa sensazione di
00:16:49
ripartire dal basso No cioè di
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spogliarsi io ero una brava studente ero
00:16:55
brava avevo già il posto di lavoro a
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Monza ero capito però di spogliarsi di
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quello che puoi fare tu da sola e boh
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riprendere altri sentieri
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e ricordo questo ve lo dico ancora Poi
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però ricordo una volta in cappella a
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Fiesole liro e dico questo in Italia non
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mi si chiedeva niente dal mio ostetricia
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eccetera era mia Ecco della mia
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Ostetricia e dico ora signora Ma guarda
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ma ti sei dimenticato Ma dove l'hai
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messa questa cosa riapro la Bibbia
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perché quando ci sono delle domande
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forti il Signore risponde è chiaro penso
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riapre la Bibbia Isaia 45 attenzione e
00:17:33
dice
00:17:33
osa forse discutere con chi lo ha
00:17:36
plasmato un vaso Tra altri vasi
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d'argilla dice forse la creta al vasaio
00:17:41
che fai la tua opera non ha manichi una
00:17:44
manica
00:17:45
chi osa chiederà un padre che cosa
00:17:48
genera una donna che cosa partorisci
00:17:50
partorisci
00:17:51
dice il Signore Dio di Israele che lo ha
00:17:53
plasmato volete forse interrogarmi sul
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futuro dei miei figli e se e dirmi
00:18:00
sul futuro dei miei figli e darmi ordini
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sull'opera delle mie mani
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ok Aspetta
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però questo ha tu per tu Col signore a
00:18:14
me ha dato dei punti ma lì mi ha dato
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una legnata pazzesca e io ho detto vabbè
00:18:19
non chiedo più niente
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così ma è anche lì era molto viva la
00:18:25
parola non era per caso ma che io che io
00:18:27
non avevo una conoscenza della Bibbia
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prima a casa ma non aprite a casa non
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funziona ma non voglio dire una cosa
00:18:32
magica Ma quando c'è un dialogo vero
00:18:34
schietto probabilmente il Signore non si
00:18:36
tornano si tira indietro e quindi lì ho
00:18:39
detto E nel momento in cui poi mi ha
00:18:41
spostato a marliad lacese di Lucca due
00:18:42
anni eccetera e Lorenzo in cui ho detto
00:18:44
Vabbè basta mi lascia un pianto d'acqua
00:18:45
e intanto c'era la generale che dice a
00:18:48
Gerusalemme stiamo stanno finendo il
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reparto di maternità Sei pronta Sei
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pronta ma qua non mi molla nessuno ma in
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poi fa niente ero contenta comunque cioè
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e a un certo punto ho detto Ma va bene
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ma basta E quando ho detto basta mi
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dicono guarda Vai a Lucca a far
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volontariato nel reparto di maternità
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perché preparati dopo 9 anni Io sono
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tornata Luca sapevo neanche più come si
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metteva un monitoraggio a una donna lo
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sapevo ma insomma ma per ma quando
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proprio nel momento in cui ho detto va
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bene Basta fa niente va bene fa niente
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È tornato dopo 9 anni quando io avevo
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praticamente perso tutte queste mie
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grandi capacità
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e poi è arrivato
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l'ulteriore invito ad andare a
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Gerusalemme dove noi ti abbiamo in
00:19:34
qualche modo scoperto e arrivi a
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Gerusalemme dove nasce questo nuovo
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reparto di maternità e tu sei incaricata
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di gestirlo di dirigerlo Allora dici
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innanzitutto che cosa
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com'era la situazione quando sei
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arrivata allora vi spiego io non so
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quanti di voi non sono stati a
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Gerusalemme però per capire il contesto
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devo dire due cose io non lavoravo in
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qualsiasi ospedale il nostro ospedale
00:20:00
San Joseph a Shake jarrea se qualcuno
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segue le notizie della terra santo di
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Gerusalemme jarà e quel quartiere dove
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ci sono case che vogliono espropriare o
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che erano prima di ebrei poi palestinesi
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la storia di Israele è molto complessa
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però Israele è diventata uno stato nel
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1948 noi siamo lì dal
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1848 le nostre suore hanno un ospedale
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Saint Louis che è rimasto dopo la guerra
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a buon fine cioè la linea di confine tra
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il nuovo Israele e la giordà Giordania
00:20:33
quella che teneva il controllo sui
00:20:34
territori palestinesi era veramente
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sotto le finestre del nostro ospedale
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questa linea di confine e tagliava a
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Gerusalemme in est e ovest
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nel '67 c'è la guerra dei sei giorni si
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prende Israele prende tutto città
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vecchia e Gerusalemme est per cui questa
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linea di confine diventa adesso la
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strada principale dove passa il tram ma
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nella testa della gente è sempre
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Gerusalemme Ovest Gerusalemme est
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Gerusalemme est rimane
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ora con l'occupazione sta cambiando il
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volto anche di Shaggy e gli ebrei
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aumentano però di fatto rimane una parte
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principalmente araba considerata
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palestinese Gli ospedali sono ospedali
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Augusta pittore che ha dei protestanti
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oppure il macasted sono ospedali
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palestinesi e il nostro anche tutto
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personale palestinese o che viene da
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Israele perché israeliano è quello che
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ha la carta d'identità di Israele sono
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anche gli arabi palestinesi e israeliani
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se vivono in Israele ma comunque non
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ebrei palestinesi e gli ebrei hanno i
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loro ospedali con una sanità
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all'avanguardia non serve sicuramente il
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nostro Sen Joseph agli Ebrei Ok per
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Infatti non si è mai visto un ebreo nel
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nostro Saint Josef Hospital vengono
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Piuttosto gli arabi della zona oppure
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stanno i permessi per passare il muro i
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palestinesi che vivono in Palestina per
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cui mentre Israele dal 48 si è
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sviluppato con una sani appunto
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all'avanguardia e gli arabi che sono
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rimasti in Israele vanno tranquillamente
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da sempre
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negli ospedali israeliani non era mai
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successo che degli ebrei passassero
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invece o venissero a cercare una sanità
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data da una congregazione religiosa
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Cristiana e con personale palestinese il
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Saint Joseph è stato costruito per
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rispondere ai bisogni quando se Luis non
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ha potuto più servire quella parte lì se
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in Joseph è stato costruito per servire
00:22:34
quella la parte araba poi 67 tutti siamo
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sotto la sanità israeliana però questo è
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quindi il Saint Joseph è lì è un
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ospedale generale da sempre hanno deciso
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di costruire il reparto di maternità e
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stava per essere pronto io sono arrivata
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lì in realtà c'era solo cemento e mi
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dicono tu sarai responsabile di 5 sale
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parto sarà responsabile di 24 ore piace
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questa cosa e io dicevo Madonna se sanno
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che non ho nessuna esperienza ma
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all'inizio mi tenevo buona mi manda una
00:23:04
Bet a Betlemme per fare esperienza e io
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li dai ingenua diceva Lo steto che
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pensando che fossero
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come dire complice che ci fosse che
00:23:12
guardate Io in realtà non ho mai
00:23:14
lavorato o se non hai mai lavorato non
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serve a niente assolutamente così che ho
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detto va forse è meglio che non dica che
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non ho mai lavorato quindi ho solo visto
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poi non aveva un scarsissimo inglese e
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niente arabo per cui veramente
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un ebete io ero lì in reparto guardavo
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Ma non potevo comunicare non potevo
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spiegare spegnevo le luci mi dice alla
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sister non piacciono le luci non è che
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non mi piacciono le luci è che sul
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Travaglio le luci non vanno bene ma
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tantissime
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umiliazioni umiliazioni Nel senso che mi
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hanno però fatto guardare le cose nel
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silenzio e io ho cominciato a osservare
00:23:52
e ho cominciato a osservare che sul
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parto c'era una violenza
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che non andava Cioè quel momento sacro
00:24:00
lì della nascita avevo chiamo sacro Però
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quel momento lì unico in cui un bambino
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viene al mondo in cui una donna
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attraversa questo dolore per dare alla
00:24:10
luce non poteva essere maltrattato ora
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succede anche nei nostri ospedali ma lì
00:24:15
c'era una carica di violenza che non era
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solo professionale Era come se la gente
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si portasse addosso un carico di
00:24:25
violenza che doveva sfogare da qualche
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parte
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e anch'io vivendola ho cominciato a
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sentire che questa violenza sottile
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entrava rendeva le relazioni molto più
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reattive No molto più
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al che mi sono fermato ho detto No un
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attimo già questa terra soffre troppa
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violenza soffre violenza io non posso
00:24:50
risolvere il conflitto israelo
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palestinese non posso non sono messa ai
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checkpoint non sono messa
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nell'organizzazione non governative che
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ne so In politica non ci sono io sono in
00:25:00
una sala parto che si fa allora è nato
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questo desiderio di togliere la violenza
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almeno dalla nascita con questo sogno
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che se un bambino nasce in pace o
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comunque con una certa tenerezza e
00:25:14
accolto con compassione eccetera Questo
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imprinting Questa è impronta magari gli
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rimarrà e diventerà una persona più di
00:25:22
pace poi hai detto anche un'altra cosa
00:25:25
in quel momento dobbiamo rimettere al
00:25:28
centro la donna Sì in senso allora nel
00:25:31
senso che ma questo non è solo culturale
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perché adesso Magari si fa subito
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l'associazione Alis la Ma no ok Noi
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abbiamo principalmente donne cristiane
00:25:40
arabe e musulmane le prese sono arrivate
00:25:44
dopo il punto è che
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tutta la medicina rischia di mettere le
00:25:50
mani dove non deve Allora se devo curare
00:25:52
qualcosa che non va aiuto a mettere le
00:25:56
mani ma se devo assistere qualcosa che
00:25:59
già sta accadendo da solo le mani non le
00:26:01
metto No e non sono io ostetrica non
00:26:05
sono io medico che
00:26:07
qui Come si dice determina questo questo
00:26:12
travaglio questo parto che sta cadendo
00:26:13
davanti a me non è mia quell'esperienza
00:26:16
di quell'esperienza lì è della donna del
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bambino e delle persone che sono con lei
00:26:21
marito poi le mamme perché nelle sale
00:26:24
parto arabe tutte le mamme e le suocere
00:26:26
Vabbè fa niente Mi sono dovuta abituare
00:26:29
però capito c'è un centro che non siamo
00:26:32
noi c'è un centro che per cui ovviamente
00:26:36
io non posso dire che a Gerusalemme ho
00:26:38
visto una condizione di una donna
00:26:41
denigrata o poco rispettata No questo
00:26:44
non posso dirlo a Gerusalemme Betlemme
00:26:46
con i villaggi forse un po' di più però
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c'era proprio questa cosa tra noi
00:26:50
professionisti e la persona che
00:26:53
assistevamo che il centro eravamo noi
00:26:55
cioè siamo noi e non è vero bisogna
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creare questo spazio in cui una mamma
00:27:01
possa veramente far nascere far mano
00:27:04
sono in cui faccio nascere che la mamma
00:27:06
faccia nascere No così per cui creare
00:27:09
questo spazio in cui si dia per il
00:27:11
permesso anche al dolore perché ad
00:27:12
esempio avevo fatto la tesi sul
00:27:14
significato del dolore in travaglio di
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parto perché mi interrogavo tantissimo
00:27:17
soprattutto dopo gli incontri dopo gli
00:27:19
studi di infermieristica come noi stiamo
00:27:22
davanti al dolore perché se noi ci fa
00:27:24
problema sto dolore ma non riusciremo
00:27:25
mai a assistere un travaglio o a dare il
00:27:29
permesso che ci sia questo percorso
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prima di arrivare a una nascita lo
00:27:35
accelereremo così e questo non va
00:27:39
quindi il desiderio era proprio di
00:27:42
ridire Guarda stai lì ma stai lì E tu ti
00:27:45
chiedi per chi stai facendo una
00:27:47
determinata cosa per te perché non ce la
00:27:49
fai a star lì con tre ore 4 ore 5 ore 6
00:27:52
ore di contrazioni o per la donna
00:27:55
però questa cosa Questo cambiamento
00:27:59
Evidentemente è stato recepito non
00:28:03
soltanto da chi sarebbe comunque andato
00:28:05
anche in quell'ospedale ma anche da chi
00:28:07
non ci sarebbe mai andato e Allora
00:28:09
raccontami
00:28:11
Idealmente la prima coppia ebrea che è
00:28:14
venuta lì per far nascere un bambino che
00:28:16
cosa è successo È successo che il nostro
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ospedale ha cominciato a essere
00:28:19
conosciuto perché aveva questa
00:28:21
dimensione familiare si promuoveva il
00:28:23
parto naturale perché tutto questo
00:28:24
discorso che ho fatto prima alla fine
00:28:26
Porta al fatto di una promozione di un
00:28:29
parto naturale Le donne non più sulla
00:28:31
schiena libere di muoversi le mani dello
00:28:34
stettriche non si mettono così non si
00:28:37
taglia eccetera per cui questa poi era
00:28:39
facile per noi perché abbiamo iniziato
00:28:41
da zero per cui ogni singolo parto notte
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giorno io con l'aiuto di una dottoressa
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che adesso non c'è più Eravamo lì a dire
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non toccare lasciarla muovere e girare
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io ho visto miracoli veramente ho visto
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miracoli perché io non sapevo cosa stavo
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facendo Non avevo esperienza ho
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cominciato a mentire spudoratamente
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facendo credere che invece sapevo cosa
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stavo facendo
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per cui ho visto delle situazioni tra il
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reparto trasformarsi Ma perché io
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pregavo nostro Signore dice guarda mi
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hai messo qua se vuoi che sia così ora
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fai tu e faceva Allora cosa è successo
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che promuovendo il parto naturale prima
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coppia ebrea lei voleva il parto a casa
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poi per una rottura prolungata di
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membrana eccetera non poteva più
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partorire a casa va in un ospedale
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israeliano la fanno aspettare ore senza
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fare niente La Sosta mi chiama e dice
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Quanto costa da voi il parto così
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abbiamo cominciato do la cifra dice Ah
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costate meno che ad assa veniamo da voi
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venite Ma perché loro due erano ebrei ma
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senza carta senza assicurazione
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israeliana erano sono arrivati parto
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così fatto in modo naturale ho lasciato
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con l'ostetrica si stesse eccetera era
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bellissimo contentissimi vanno via
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dicendo a bellissime esperienza diremo
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dei nostri amici di venire bello io vado
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giù dalle ostetrica in sala parto
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due di Betlemme una Cristiana una
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musulmana dico sapete sono stati così
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contenti che diranno ai loro amici di
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venire
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il gelo il gelo una mi dice sister sono
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i nostri sono i nostri nemici dobbiamo
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occuparci dei loro bambini
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e l'altra mi dice Stai scherzando Io non
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li voglio neanche vedere qua questa non
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è la nostra Questa non è la loro terra
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non dovrebbero neanche esserci
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lì ho cominciato a stare a Gerusalemme e
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ho cominciato a realizzare che arrivavo
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da brava innocente italiana e mi
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entusiasmavo di queste riconciliazioni e
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pace e dialogano ho capito niente Ok
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veramente niente
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Allora ho detto Guardate siamo
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all'ospedale San Joseph l'ospedale San
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Joseph è per tutti le porte non si
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chiudono a nessuno per cui se qualcun
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altro di loro arriva si accoglie se voi
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però non ve la sentite lo Chiedete a me
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o a un altro ostetrica ma non possiamo
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chiudere le facce io Ecco non detto più
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niente ma le facce parlavano al posto
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delle parole ma di fatto era così poi
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abbiamo inserito il parto in acqua anche
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lì con una serie di Vabbè con un cammino
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che si apriva abbiamo inserito il parto
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in acqua Io non ho mai visto un parto in
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acqua e insegnava lo stesso che a fare
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il parto in acqua
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abbiamo fatto un gemellaggio con Bergamo
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arriviamo portiamo i nostri infermieri
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il nostro ostetriche io entro in sala
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parto il primo giorno e dico guardato e
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se mi fate vedere Giusto un parto in
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acqua per prima di pensare da noi così
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allora arriva questa donna si chiama
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Valentina secondo figlio vuole il parto
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nacque Io guardo vedo il porto in acqua
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Ma sì si spacca no torna indietro
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mettiamo ordiniamo sta piscina perché
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questa è stata la svolta epocale
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ordiniamo 'sta piscina il mese d'aprile
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dopo il workshop lì abbiamo invitato
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ostetriche anche ebrei prima volta che
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dello stretto che è breve venivano il
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nostro ospedale San Joseph ma di cose
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nessun successe non le racconto tutte
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piscina e la piscina lì nel 'sto Room e
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nessuno la usa perché chi usa e tra
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l'altro l'amministrazione Allora il
00:32:12
direttore dell'ospedale e il direttore
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sanitario la mia superiore la
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responsabile dell'infermiera è che mi
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dicono guarda Travaglia in acqua Sì ma
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parti No dico Ah si comincia Così non
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facciamo più niente arriva qua Sim che è
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il nostro ingegnere ha ordinato lui la
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piscina a luglio il 7 luglio con la
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moglie incinta del terzo sette di sera
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non c'è nessuno in giro dei responsabili
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Allora mi dice Dai sister usiamo la
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piscina Vediamo se ti fidi Ah io di te
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mi fido Eh vai bene Qui commettiamo la
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piscina mettiamo 'sta piscina entra la
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moglie terzo figlio cioè dopo un'ora
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neanche dopo amore senti sento spingere
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di Come uscire diciamo non ce la faccio
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chiamo lo stesso che chiudo la porta e
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dico via si fa il porto in acqua Io
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veramente morivo però ho detto via Si va
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Sto bimbo nasce bellissimo parco lo tiro
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su Subito che neanche fuori
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di una pressione
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adesso sto scherzando avevo letto
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davvero effettivamente L'impressione è
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quella lo tiro su Bellissimo così e poi
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però il parto nacque era fatto Ho
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chiamato direttore superiore eccetera
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dico è fatta Dico bene ben Brava bene
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vai avanti incredibile Quindi tre giorni
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dopo altro parto in acqua e da lì siamo
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partite e io insegnavo lo stesso che
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quello che stavo imparando però però
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bellissimo bellissimo perché la strada
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si apriva da sola e questa Siccome a
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Gerusalemme non c'è il non c'era il
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parto in acqua e né di ospedale
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israeliani non si faceva il parto in
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acqua ma in tutto Israele c'era forse
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uno ma molto raro Allora ha cominciato a
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arrivare da noi queste ebree e lì
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ragazzi Sì questo è Ivrea le prime
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coppie
00:33:57
[Applauso]
00:33:58
[Musica]
00:34:05
[Musica]
00:34:07
puoi raccontarci un episodio magari che
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ti è capitato che descrive molto bene
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anche un po' la difficoltà e anche la
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novità che tu nella maniera così
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semplice come hai raccontato hai saputo
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affrontare e superare perché ormai gli
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ebrei vengono normalmente nel vostro
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ospedale Ecco c'è un
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episodio qualche storia in particolare
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che ci puoi ci sono tante però si ve ne
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racconto Allora Voi tenete conto che noi
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abbiamo steto che palestinesi Betlemme
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hebron ramalla che non hanno mai
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incontrato degli ebrei se non ha
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checkpoint o se non nelle incursioni che
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i soldati fanno Ogni tanto nelle case in
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Giordania
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Palestina e tutto qua allora
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questa questa
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era una delle più semplici arriva una
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coppia ortodossa che aveva avuto un
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bambino da parto cesareo primo figlio e
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voleva partorire normalmente il secondo
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per cui siccome nel nostro ospedale la
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percentuale di parti
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normali dopo dopo cesareo è alta sono
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venuti lì dico Andy Star che è
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un'ostetrica di Betlemme Cristiana di
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quenti Sardi segui tu
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veramente ma avevano paura cioè gli
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ebrei venivano a fare la visita in
00:35:34
ospedale perché prima volevamo vedere il
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reparto mi tiravano da parte perché
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ovviamente io come straniera facevo da
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cuscinetto poi All'inizio ero sempre lì
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sempre di avere il mio numero andavo io
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perché si sentiva più tranquilli con una
00:35:46
mediazione Quindi emitterò da parte mi
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chiedevano ma è pericoloso per noi
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venire qua c'è c'è gente che è stata
00:35:54
quando attraversato la strada questa
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fatidica strada di confine che adesso la
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via del tram e la numero uno che è stata
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fermata e viene detto ma sapete Dove
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state andando per cui per farvi capire
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no allora chiedevano il nostro stato che
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avevamo paura di lavorare con alcune
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coppie ebrei perché per loro esperienza
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era quella dell'occupazione vede i
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militari al checkpoint Allora questa
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entità che è bravissima prende questa
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coppia la coppia partorisce tutto bene
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Meno male poi esce e dice sai sister Io
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avevo paura a lavorare con loro perché
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non ho mai lavorato con degli ebrei
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fisico ma come è stato in tissar dice no
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sono Nice People sono compresa sono come
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noi
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ma è che è incredibile Queste sono frasi
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che noi pronunciamo semplicemente ma è
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incredibile ma ci pensate che questa
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l'idea ha distrutto Cioè ha dovuto
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cambiare l'idea che c'era in lei degli
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ebrei Solo come dei nemici delle persone
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pericolose di cui ha paura e lei ha
00:36:50
scoperto che la gente come lei e allo
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stesso tempo e gli ho detto guarda
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intisar se tu continui così cambierai la
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realtà della tua terra e lei mi dice Sai
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sister
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è la stessa cosa che mi hanno detto loro
00:37:02
mi hanno detto loro che avevano paura di
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venire qua ma ci tenevano a un parto
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naturale e ora sono contenti che loro
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bambino ebreo sia nato in un ospedale
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palestinese dice perché questo cambierà
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le cose e poi
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un'altra volta
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[Applauso]
00:37:25
[Musica]
00:37:27
applauso dovrebbero prenderselo loro
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perché veramente per noi è troppo facile
00:37:31
comunque e un'altra vi racconto questa
00:37:34
storia di questo stettroca che io
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presento sempre Aia questa che mi ha
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detto Sisters Stai scherzando Io non li
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voglio nemmeno vedere qua cugino ucciso
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dai soldati
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E allora dopo qualche mese lei
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spontaneamente mi dice Sai sister Io li
00:37:50
Assisto bravissima e perché se vuoi le
00:37:52
vedete lavorare sono brave dice io le
00:37:55
Assisto per ogni volta che faccio
00:37:57
nascere uno dei loro bambini mi chiedo
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se in futuro questo bambino non sparerà
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uno dei miei figli
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e poi dopo qualche mese ancora lei mi
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dice Io quando lavoro con loro cerco di
00:38:11
dare il meglio di me perché spero che
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vedendoci trattarli così insegnano ai
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loro figli ad amarci e non a dodici per
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[Applauso]
00:38:29
Aia rimane una palestinese doc Ok quando
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ci sono tensioni e ci sono bombardamenti
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da Gaza non ha niente da dire anzi per
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cui rimangono palestinesi ed ebrei non
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si cambia l'identità di questa gente e
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non si cambia la storia in cinque anni
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di maternità però quello che è entrato
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il lavoro Il cammino che hanno fatto
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loro e l'apertura che hanno accettato
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questo per me è la meraviglia che mi
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sono trovata davanti e sempre dico Chi
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l'avrebbe da quando io ho studiato
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ostetricia avrei pensato così quando il
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Signore mi ha incastrato non scherzo in
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questa vita revisione avrei pensato così
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ma il fatto di ritrovare queste due
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Evocazioni insieme e capire allora lui
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quando mi ha chiuso la bocca che cosa
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stava probabilmente preparando sì È una
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realtà che mi sono vista davanti non
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sono non l'ho creata io non è certo
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c'ero per carità ma ci ho partecipato
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con tutta questa gente e sono loro che
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hanno fatto il grande cambiamento anche
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l'altro Aspetto che ha detto sono i
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nostri nemici e dobbiamo occuparci dei
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loro bambini ma Se la vedeste lavorare
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adesso con gli ebrei
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è incredibile sì
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[Applauso]
00:39:42
[Musica]
00:39:48
ho trovato
00:39:51
ho trovato un bellissimo documentario in
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cui la nostra Valentina è una delle
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protagoniste e estrapolato alcune
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immagini di Valentina in azione Mentre
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stanno nascendo i bambini e poi vedremo
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invece una foto che mi ha fatto avere
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Valentina poi magari ci dirà Perché così
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significativa per lei e
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come dire sintetizzare questa storia
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anche per presentarla quando dovevamo
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organizzare il convegno io ho detto così
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ecco lì nascono i figli della pace però
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io l'ho detto spontaneamente mettendo
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insieme gli elementi di questa storia
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Poi leggendo un po' di interviste di
00:40:32
tuoi interventi Ho saputo che tu ci
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credi davvero che un bambino che nasce
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in questo modo
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commettendo insieme due nazionalità due
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popoli in conflitto già dentro di sé
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attraverso questo semplice momento così
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importante della nascita Forse ha dentro
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qualcosa che può cambiare la storia e
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allora vorrei che tu ci articolassi
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questo tuo questa tua sensazione questo
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tuo pensiero
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Allora io ci voglio
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Io ci voglio credere nel senso che
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ovviamente toccando accogliendo un
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bambino e ne abbiamo vi assicuro accolti
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di ogni e si accoglie la famiglia perché
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la famiglia La mamma il papà no e c'è un
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incontro tra chi accoglie e chi si
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lascia cogliere perché io ho parlato del
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nostro staff ma il coraggio che hanno
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avuto Queste coppie ebree di venire nel
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nostro ospedale non è indifferente cioè
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hanno passato una paura hanno deciso di
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mettersi in mano a dei palestinesi
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Ragazzi ma detto così cioè ed era
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primissima volta nella storia di Israele
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1948 E appunto che avviene questa cosa
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infatti ha fatto molto perché tutti Si
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chiedevano come mai No allora io voglio
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chiedere che toccando le vite
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di una persona anche che tu consideri
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diametralmente opposta a un nemico Ma la
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tocchi prendendoti cura questo possa
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trasformare ripeto non siamo noi che
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risolveremo il conflitto Israele o
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palestinese e probabilmente questo
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conflitto io più andiamo avanti Io credo
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che non si risolverà Però però però
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quando si entra nella nella vita delle
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persone e un bambino ha un bambino verrà
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raccontato anche che dove è nato e come
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è nato e chi l'ha accolto perché lei
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racconti di nascita Secondo me sono
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molto importanti per ciascuno Allora
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questo farà capire da dove si viene Non
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solo da dove si viene la mia famiglia ma
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dove la mia famiglia o la mia mamma e il
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mio papà hanno a chi hanno deciso di
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mettermi in mano Secondo me questo farà
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una grande differenza e poi Certo c'è
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l'istante della nascita e questo parto
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naturale per cui la delicatezza con cui
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si cerca di accogliere che non è
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strappando che non ammettendo questa
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violenza
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semplicemente Questo rimarrà nel nostro
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vissuto vi ho tanti rileggono le storie
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no di vita intrauterina parte eccetera
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ma perché in quel momento lì nessuno ci
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può spiegare perché veniamo accolti così
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o perché non veniamo accolti in pace
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nessuno ce lo può spiegare ma ma il
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contesto ce lo lascerà impresso Penso il
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contesto sociale Sì il tocco ce lo
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lascerà addosso questa cosa Certo ti
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faccio l'ultima domanda quando ci siamo
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sentiti Abbiamo cominciato a dialogare
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qui a messaggi e l'ho tentata più volte
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poi ho utilizzato l'amica Chiara per
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spingerti a venire e tu ti sentivi in
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colpa lasciare qualche giorno la tua
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comunità
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Ok Tieni quello che e poi alla fine
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Insomma ce l'abbiamo fatta mi ha mandato
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un'ipotesi di biglietto d'aereo Ah che
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meraviglia Allora forse viene davvero e
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sei venuta ora bisogna dare senso fino
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partendo da questo viaggio alleggerito
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totalmente il senso di colpa perché è
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stato così bello averti qui con noi e
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loro racconteranno la tua storia anche
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noi saremo seminatori di Pace per chi
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incontreremo però veramente un segno un
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ultimo segno del valore della tua vita
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lì di quello che possiamo noi qua fare
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anche per far maturare quei segni di
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nascita che tu vedi ogni giorno Insomma
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mettiamo un po' insieme tutto questo
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percorso e quindi quindi non c'è una
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domanda ci sono i pensieri che ci vuoi
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consegnare prima di ripartire e
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ritornare a fare quello che abbiamo
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visto stai facendo in questo hai fatto
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in tutti questi anni Ora io mi dicevi
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una mansione un po' diversa ma insomma
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ritornare lì a continuare a far nascere
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la speranza
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è proprio questo con cui io voglio io
00:44:42
non voglio
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ingannarvi nel senso che da quasi un
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anno non torno più al Sen Joseph Se no
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se non si sono tornata per una donna
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ebrea che mi voleva mi ha chiesto ha
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chiesto la mia presenza
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al suo Travaglio perché è una storia
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sofferta alle spalle però
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da qua poco più di un anno la mia
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congregazione mi ha chiesto un'altra
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responsabilità che è occuparmi della
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provincia che vuol dire le comunità che
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abbiamo lì in Israele e Palestina
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Giordania poi abbiamo due case vuote in
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Iraq Egitto No per cui in realtà
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segua altri travagli molto più difficili
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far partorire le suore
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No dai sto scherzando
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[Applauso]
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ovviamente affrontiamo noi anche noi
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come congregazione insomma le sfide di
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tante altre però ecco Io ora ho lasciato
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il senso Joseph Io non torno a fare lo
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stittrica quando tornerà no sì torna a
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fare lo stesso cammino in un altro modo
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Perché quando anche questo è stato un
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percorso di chiamata il Signore anche lì
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è stato molto chiaro non è che mi lascia
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molto spazio per dire No Ma quindi
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E con questo nuovo incarico a un certo
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punto io mi dicevo ma non sono capace ma
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perché io mai troppo grande Ma poi a un
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certo punto ho detto Senti io so fare lo
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Stilton a fare l'ostetrica Perché i
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significati sono diversi No
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dell'ostetricia non è solo la fisicità
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della del far nascere Ma c'è questo
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passaggio di dolore veramente c'è questo
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accompagnare e credere che questo dolore
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sta portando da qualche parte capito E
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se non si passa da lì non si partorisce
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non ce n'è capito voi possiamo metterci
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addosso tutte le analgesia che vogliamo
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ma non ce ne quel percorso
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arriva fatto e dal bambino eccetera e
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dalla Allora per me il messaggio è
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questo pensavo anche al tema del
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convegno Mi dicevo Ma sperare io adesso
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racconto una cosa che non mi appartiene
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più per il momento la speranza cos'è
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perché per me è finita Non riesco ancora
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a capire come vivere questa nuova
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ma pensavo questo la speranza non è solo
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guardare in avanti la speranza è anche
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fare memoria
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di come alcune cose si sono già compiute
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no E quindi sapere che ti puoi fidare di
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qualcuno e che questa speranza non è una
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roba eterea è una cosa che tu dici
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Guarda io l'ho trovata nel Signore Certo
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c'è questa è stata questa promessa e
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questa presenza che 99% delle due volte
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non capivo niente però di fatto poi
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riguardando indietro E che caspita ha
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avuto ragione ha avuto ragione e ci sono
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si sono compiute delle cose molto più
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grandi di quello che io pensavo e io ho
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trovato il mio posto e queste mie due
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Evocazioni sono messe insieme e adesso
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gli ebrei palestinesi si incontrano
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senza me nel mezzo che è una cosa ancora
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più grande Se volete così e io sono sono
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affidata ad altro così ma questa per me
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la speranza che ci posso credere ancora
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ci posso credere ancora perché è
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avvenuto Allora quello che vi lascio Ora
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io la parola pace la tratto un po' con
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le pinze adesso perché
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cosa c'è dentro sta parola pace nel
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senso che a me piace molto il termine Sì
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speranza e riconciliazione Cioè nel
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senso che
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le persone vanno incontrate noi parliamo
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del conflitto Israele palestinese e a
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volte non Consideriamo che siamo noi a
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costruire dei muri nelle nostre
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relazioni che siamo noi a considerare
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gli altri non incontrabili Ecco io
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quello che chiedo a voi Qua e che ci
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aiuterà noi là è di buttarci i muri che
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ci sono qua tra di voi che non ci so che
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non si vedono neanche da noi si vede più
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questa divisione tra Gerusalemme e
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Gerusalemme Ovest ma sempre si vive no
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allora questo dire Guarda posso
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incontrare è possibile posso scoprire
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l'altro no così E sì per quello che è e
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posso prendermene cura Oppure posso
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lasciare che l'altro si prenda cura di
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me questo è non è romantico è molto
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tosto ma è molto vero
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Grazie
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[Applauso]
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Grazie Valentina
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[Applauso]
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e porta a casa anche
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L'abbraccio dei viandanti di romena
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[Applauso]