00:00:01
[Musica]
00:00:29
เ
00:00:47
[Musica]
00:00:58
เฮ เฮ
00:01:01
[Musica]
00:02:24
Bentrovati a questa nuova scorribanda
00:02:27
filosofica dedicata dal pensiero di Carl
00:02:30
Gustav
00:02:31
Jung cosaha da dirci grande psicanalista
00:02:34
svizzero sulla Pasqua in questa lezione
00:02:37
esploriamo insieme il significato
00:02:39
simbolico della morte e della
00:02:41
resurrezione alla luce della psicologia
00:02:44
del profondo il Cristo pasquale l'ombra
00:02:49
il sé e
00:02:50
l'individuazione si intrecciano in un
00:02:52
viaggio archetipico che tocca ogni anima
00:02:55
umana la Pasqua letta con gli occhi di
00:02:58
Jung diventa non solo un evento
00:03:01
religioso ma un'esperienza interiore
00:03:04
attraversare le tenebre per rinascere
00:03:08
una riflessione intensa e attuale che
00:03:11
parla a credenti agnostici e cercatori
00:03:14
spirituali buon ascolto jung è il
00:03:17
linguaggio dei simboli religiosi nel
00:03:20
pensiero di Carl Gustav Jung i simboli
00:03:22
religiosi non sono semplici
00:03:25
superstizioni o mitologie primitive da
00:03:27
superare con l'avanzare della
00:03:29
razionalità al contrario essi
00:03:32
rappresentano espressioni vive
00:03:34
dell'inconscio collettivo ossia di
00:03:37
quella dimensione archetipica che
00:03:40
accomuna l'intera umanità e che si
00:03:42
manifesta in sogni visioni miti e
00:03:45
rituali
00:03:46
jung considera i simboli religiosi come
00:03:49
forme psichiche autonome che non possono
00:03:52
essere inventate dal soggetto cosciente
00:03:55
ma che emergono come risposte profonde a
00:03:59
bisogni esistenziali universali tra
00:04:02
questi simboli quello della morte e
00:04:04
resurrezione è uno dei più potenti e
00:04:07
fecondi tanto da occupare un posto
00:04:10
centrale sia nel cristianesimo che in
00:04:12
numerose tradizioni spirituali del mondo
00:04:16
la Pasqua con la sua narrazione della
00:04:19
passione morte resurrezione di Cristo si
00:04:22
impone dunque come uno dei momenti
00:04:25
rituali più carichi di valenza
00:04:27
archetipica in essa Jung riconosce non
00:04:31
solo un evento
00:04:32
storico-religioso ma anche e soprattutto
00:04:35
una drammaturgia dell'anima un percorso
00:04:39
simbolico che ciascun individuo è
00:04:41
chiamato a ripercorrere nel proprio
00:04:44
processo di
00:04:46
individuazione questa breve scorribanda
00:04:49
filosofica intende esplorare come Jung
00:04:52
interpreti il mistero pasquale e la
00:04:55
resurrezione non come credenza
00:04:58
confessionale ma come esperienza
00:05:01
interiore come metafora psicologica del
00:05:04
rinnovamento della coscienza
00:05:10
la resurrezione come archetipo della
00:05:14
trasformazione jung colloca l'immagine
00:05:16
della resurrezione all'interno della
00:05:19
grande famiglia degli archetipi di
00:05:22
trasformazione l'archetipo della morte
00:05:24
rinascita non è esclusivo del
00:05:27
cristianesimo lo si ritrova in
00:05:29
innumerevoli culture dai misteri e
00:05:32
leusini al mito egizio di Osiride dalle
00:05:35
pratiche sciamaniche alla simbologia
00:05:38
alchemica in tutti questi casi si tratta
00:05:41
di rappresentazioni simboliche di una
00:05:44
crisi dell'io che attraverso un processo
00:05:47
di discesa spesso dolorosa giunge a una
00:05:51
nuova forma di coscienza più integrata e
00:05:55
completa nel caso della Pasqua la
00:05:58
narrazione evangelica di Gesù che muore
00:06:01
discende agli inferi e risorge al terzo
00:06:04
giorno e per Jung un simbolo psichico
00:06:08
straordinario la croce rappresenta la
00:06:11
tensione degli opposti la sofferenza
00:06:13
dell'io di fronte al conflitto tra
00:06:16
pulsioni doveri e ideali il sepolcro è
00:06:20
la notte dell'anima la fase di ritiro
00:06:24
smarrimento e
00:06:26
decomposizione delle certezze precedenti
00:06:29
la resurrezione infine è la rivelazione
00:06:33
di una nuova totalità di un io
00:06:36
trasfigurato e riunificato al proprio
00:06:39
centro il sé nel simbolismo cristiano la
00:06:43
croce è il luogo dell'unione dei
00:06:45
contrari la morte è il passaggio
00:06:48
necessario alla rinascita ogni vera
00:06:51
trasformazione psichica è preceduta da
00:06:53
una crisi un momento di morte
00:06:55
dell'identità precedente così Jung ne
00:07:00
simboli della
00:07:02
trasformazione la resurrezione non è
00:07:04
dunque soltanto la vittoria sulla morte
00:07:07
ma soprattutto la possibilità che l'uomo
00:07:11
ha di rinascere a se stesso di accedere
00:07:14
a una nuova vita interiore più autentica
00:07:17
e libera
00:07:19
la resurrezione come dinamica di
00:07:21
rinascita psichica
00:07:23
in ogni momento di crisi dolore perdita
00:07:27
l'individuo può sperimentare una morte
00:07:29
simbolica dell'io questo morire inteso
00:07:33
come caduta di illusioni identità false
00:07:37
ruoli imposti prepara però la
00:07:40
possibilità di un nuovo inizio la
00:07:42
resurrezione allora non è un evento
00:07:45
miracoloso esterno ma una dinamica
00:07:48
interiore una trasmutazione dell'essere
00:07:53
tale processo è visibile nella
00:07:55
psicoterapia nell'elaborazione del lutto
00:07:58
nella guarigione da traumi momenti in
00:08:01
cui la persona dopo un'oscurità profonda
00:08:05
può accedere a nuove consapevolezze a un
00:08:08
nuovo
00:08:09
equilibrio jung stesso riconosce in
00:08:12
molte esperienze cliniche una struttura
00:08:17
pasquale molti dei miei pazienti si
00:08:19
trovano in uno stato di morte interiore
00:08:23
il lavoro analitico è spesso un
00:08:25
accompagnamento alla loro discesa nella
00:08:28
notte e alla successiva resurrezione
00:08:31
dell'anima così Jung in la psicologia
00:08:34
della
00:08:36
traslazione la luce pasquale come
00:08:38
integrazione del dolore a differenza di
00:08:42
molte visioni spirituali che vedono la
00:08:44
salvezza come fuga dal mondo o dalla
00:08:47
materia Jung afferma che la resurrezione
00:08:50
non avviene contro la morte ma
00:08:53
attraverso di essa non si tratta di
00:08:56
cancellare il dolore ma di
00:08:58
trasformarlo in questo senso la luce
00:09:01
pasquale non è una consolazione ingenua
00:09:05
ma una luce che nasce proprio
00:09:07
dall'esperienza dell'oscurità
00:09:10
è significativo ad esempio che il Cristo
00:09:13
risorto mantenga le sue ferite esse non
00:09:17
scompaiono sono
00:09:19
trasfigurate questo ha un forte
00:09:21
significato psicologico le ferite se
00:09:25
affrontate diventano porte il dolore se
00:09:29
vissuto in profondità può diventare
00:09:32
luogo di
00:09:33
rivelazione solo chi ha conosciuto il
00:09:36
proprio inferno può sperare di accedere
00:09:38
al cielo non c'è luce autentica che non
00:09:41
sia passata per la notte così Jung in
00:09:44
simboli della trasformazione l'archetipo
00:09:47
del Cristo figura del sé
00:09:51
per Jung la figura di Cristo rappresenta
00:09:54
l'incarnazione simbolica di un archetipo
00:09:57
fondamentale quello del sé cioè della
00:10:00
totalità psichica che trascende
00:10:02
l'opposizione tra conscio e inconscio
00:10:06
tra luce e ombra tra bene e male cristo
00:10:10
non è solo un maestro morale o un
00:10:12
fondatore religioso è per la psiche la
00:10:16
manifestazione visibile di un principio
00:10:19
interiore che tende all'integrazione e
00:10:22
alla realizzazione del senso ultimo
00:10:24
della vita
00:10:26
la passione morte e resurrezione di Gesù
00:10:30
vengono lette da Jung come tappe
00:10:32
emblematiche del processo di
00:10:35
individuazione gesù affronta il dolore
00:10:38
l'incomprensione la solitudine e infine
00:10:41
la morte in questo egli assume su di sé
00:10:44
la condizione umana nella sua pienezza
00:10:47
senza rimuoverla ma proprio in questa
00:10:50
discesa si compie anche il movimento
00:10:53
ascendente la rivelazione di un senso
00:10:56
più grande è come se Jung vedesse nel
00:10:59
Cristo pasquale un'immagine
00:11:01
anticipatrice del destino di ogni uomo
00:11:04
che per giungere a se stesso deve
00:11:07
attraversare la propria notte cristo
00:11:10
come simbolo del sé rappresenta l'uomo
00:11:13
nella sua totalità egli riunisce gli
00:11:17
opposti umano e divino luce e tenebra
00:11:21
dolore e speranza in tal senso è il
00:11:25
modello del divenire interiore così Jung
00:11:28
in risposta a
00:11:30
Giobbe cristo è dunque per Jung non
00:11:34
tanto un oggetto di fede dogmatica
00:11:37
quanto una guida psichica un'immagine
00:11:40
del compimento verso cui l'anima tende
00:11:43
cristo è il processo di
00:11:46
individuazione per Jung
00:11:48
l'identificazione esclusiva con l'io
00:11:50
cosciente è fonte di squilibrio il
00:11:53
processo terapeutico e spirituale
00:11:55
consiste nel riconoscere e integrare le
00:11:58
dimensioni rimosse o inconsce della
00:12:01
personalità
00:12:03
questo processo di individuazione come
00:12:06
Jung lo definisce è ben rappresentato in
00:12:09
modo simbolico nel ciclo della vita di
00:12:12
Cristo nascita divina vita terrena
00:12:15
passione morte resurrezione ascensione
00:12:20
nel simbolo cristico troviamo
00:12:22
rappresentato l'intero processo di
00:12:24
trasformazione dalla nascita nella
00:12:27
condizione umana alla sofferenza
00:12:30
dell'esistenza alla morte dell'ego fino
00:12:33
alla trasformazione finale è un dramma
00:12:36
interiore che ogni anima è chiamata a
00:12:39
vivere così Jung in psicologia e
00:12:43
religione l'identificazione con il
00:12:45
Cristo non è quindi imitazione morale o
00:12:49
adesione dogmatica ma compimento
00:12:52
simbolico del percorso dell'anima in cui
00:12:55
la sofferenza la perdita e il sacrificio
00:12:59
si rivelano passaggi necessari per
00:13:02
l'incontro con il sé
00:13:05
riflessioni critiche Cristo se e il
00:13:09
rischio della
00:13:10
proiezione jung è consapevole del
00:13:13
rischio di proiettare sul simbolo di
00:13:15
Cristo la propria totalità non vissuta
00:13:18
facendo del messaggio evangelico una
00:13:21
fede esteriorizzata incapace di
00:13:24
trasformare per davvero l'individuo la
00:13:27
religione avverte Jung può diventare un
00:13:30
rifugio dell'io che delega al dogma ciò
00:13:34
che dovrebbe vivere in prima
00:13:36
persona tanto più il simbolo del sé è
00:13:40
proiettato su una figura esterna tanto
00:13:43
più si impoverisce l'esperienza
00:13:45
interiore dell'uomo il Cristo deve
00:13:49
rinascere in noi non come idea astratta
00:13:52
ma come vita reale dell'anima così Jung
00:13:56
in tipi
00:13:57
psicologici la resurrezione di Cristo
00:14:00
può così essere letta come la rinascita
00:14:03
del principio divino all'interno
00:14:05
dell'anima individuale la liberazione
00:14:08
dell'uomo da un'identità frammentata e
00:14:12
dolorosa verso una nuova coscienza
00:14:16
integrata la discesa agli inferi
00:14:19
l'incontro con l'ombra
00:14:21
un elemento fondamentale nella lettura
00:14:24
iunghiana della Pasqua è la discesa agli
00:14:27
inferi secondo il credo cristiano Gesù
00:14:30
dopo la morte scende nel regno dei morti
00:14:32
per liberare le anime e portare la
00:14:35
salvezza questo passaggio spesso
00:14:38
trascurato assume per Jung un
00:14:40
significato centrale rappresenta
00:14:43
l'incontro dell'io con l'ombra ovvero
00:14:46
con quelle parti rimosse negate o
00:14:49
sconosciute della psiche
00:14:51
la discesa è necessaria non c'è
00:14:54
resurrezione autentica senza prima un
00:14:56
confronto con le tenebre interiori
00:14:59
l'uomo che fugge la propria ombra resta
00:15:02
prigioniero di una coscienza unilaterale
00:15:06
fragile e nevrotica
00:15:08
solo chi osa scendere chi affronta il
00:15:11
dolore la colpa il limite può riemergere
00:15:15
trasformato jung stesso nella sua
00:15:18
esperienza autobiografica narrata in
00:15:21
ricordi sogni riflessioni descrive come
00:15:24
momenti di crisi profonda abbiano
00:15:27
preceduto le sue intuizioni più
00:15:29
importanti la discesa agli inferi è
00:15:31
simbolo dell'incontro con
00:15:34
l'inconscio come Orfeo come Cristo
00:15:37
l'uomo deve scendere per trovare ciò che
00:15:40
è perduto solo così potrà risorgere
00:15:43
portando con sé la ricchezza dell'ombra
00:15:46
integrata così Jung in gli archetipi
00:15:50
dell'inconscio collettivo la Pasqua in
00:15:53
questa prospettiva è anche il tempo del
00:15:56
buio del silenzio del sabato santo tempo
00:16:00
fecondo in cui qualcosa matura nel
00:16:02
profondo prima di potersi manifestare
00:16:05
alla
00:16:07
luce
00:16:09
l'inferno come immagine
00:16:12
dell'inconscio nel linguaggio della
00:16:14
psicologia analitica l'inferno non è
00:16:17
solo una località teologica ma una
00:16:19
regione dell'anima gli inferi
00:16:22
simboleggiano il regno delle ombre
00:16:25
psichiche dei contenuti rimossi degli
00:16:28
aspetti di sé che non sono stati
00:16:30
riconosciuti amati integrati si tratta
00:16:34
dell'ombra junghiana vale a dire quel
00:16:37
complesso che include gli istinti
00:16:39
repressi i desideri
00:16:42
inconfessabili ma anche le potenzialità
00:16:45
dimenticate il passaggio attraverso
00:16:47
l'inferno è una necessità del processo
00:16:50
di
00:16:51
individuazione non si può giungere alla
00:16:54
luce senza attraversare le tenebre in
00:16:58
tal senso il Cristo che discende agli
00:17:00
inferi diventa immagine della coscienza
00:17:03
che accetta di confrontarsi con la
00:17:05
sofferenza il lutto il senso di colpa il
00:17:09
caos per
00:17:11
trasformarli l'inferno non è che l'altro
00:17:14
volto della nostra interiorità il luogo
00:17:17
dove si addensano le ombre della nostra
00:17:20
storia e delle nostre omissioni nessuna
00:17:24
resurrezione è autentica se non passa da
00:17:27
questa notte così Jung in psicologia e
00:17:31
alchimia la funzione terapeutica della
00:17:34
discesa nel vissuto clinico e simbolico
00:17:38
la discesa agli inferi si manifesta nei
00:17:40
momenti di crisi esistenziale
00:17:43
depressione profonda perdita di senso o
00:17:46
frattura biografica lutti separazioni
00:17:49
fallimenti malattia eccetera tali
00:17:53
esperienze spesso temute giudicate
00:17:55
patologiche sono perunghe occasioni
00:17:58
preziose di
00:18:00
trasformazione esse obbligano l'io a
00:18:03
riconoscere i propri limiti e a
00:18:05
confrontarsi con le forze interiori più
00:18:07
oscure il Cristo che scende agli inferi
00:18:11
rappresenta dunque l'atto coraggioso di
00:18:14
chi non fugge dal dolore ma lo
00:18:16
attraversa lì nel fondo della notte
00:18:19
dell'anima può avvenire il miracolo una
00:18:22
nuova comprensione un risveglio una
00:18:26
liberazione delle anime prigioniere cioè
00:18:29
di quei contenuti psichici che attendono
00:18:31
di essere ascoltati e redenti
00:18:34
l'inconscio non è solo caos o
00:18:37
distruzione è anche il grembo della vita
00:18:39
nuova chi vi discende con coscienza può
00:18:42
rinascere così Jung in Il mistero della
00:18:47
Coniunzio l'alchimia pasquale morte
00:18:50
dissoluzione e
00:18:52
rubedo un'importante chiave di lettura
00:18:55
yunghiana della Pasqua si trova nella
00:18:57
simbologia alchemica che Jung ha
00:19:00
esplorato in profondità nel corso della
00:19:02
sua opera per gli alchimisti la
00:19:05
trasformazione della materia e
00:19:07
dell'anima si compie attraverso tre fasi
00:19:10
principali: Nigredo Albedo Rubedo queste
00:19:15
fasi corrispondono simbolicamente alla
00:19:18
passione morte e resurrezione di Cristo
00:19:22
la nigredo è il caos iniziale la
00:19:26
dissoluzione il buio della crisi
00:19:29
l'albedo e la fase di purificazione di
00:19:32
chiarificazione interiore la rubedo è la
00:19:36
realizzazione finale la coniunzio il
00:19:39
compimento
00:19:41
dell'opus la Pasqua è da questo punto di
00:19:44
vista un rito alchemico collettivo che
00:19:47
rappresenta il passaggio dall'oscurità
00:19:49
alla luce dalla morte simbolica alla
00:19:52
rinascita
00:19:54
jung vede nell'alchimia un linguaggio
00:19:57
protoscientifico e simbolico con cui
00:19:59
l'inconscio cercava di esprimere
00:20:01
dinamiche psichiche profonde e vi
00:20:04
ritrova gli stessi archetipi che
00:20:06
strutturano il mito
00:20:08
pasquale l'opus alchemico è una
00:20:11
drammatizzazione del processo di
00:20:14
individuazione in esso ritroviamo la
00:20:17
crocifissione la sepoltura la discesa la
00:20:21
resurrezione tappe interiori dell'anima
00:20:24
che cerca la sua pienezza così Jung in
00:20:27
my misterium
00:20:30
conis in questo senso la resurrezione
00:20:33
non è un evento puntuale ma una dinamica
00:20:36
continua un processo che si rinnova ogni
00:20:39
volta che la coscienza si lascia
00:20:41
plasmare dal fuoco dell'esperienza jung
00:20:44
è la rinascita
00:20:46
dell'interiorità la Pasqua come via del
00:20:49
sé in Jung la Pasqua viene
00:20:52
interiorizzata e generalizzata
00:20:54
diventando metafora dell'intero cammino
00:20:57
della coscienza non si tratta più di
00:21:00
aderire a un dogma o di credere a un
00:21:03
fatto storico ma di riconoscere nella
00:21:06
narrazione della morte e resurrezione di
00:21:09
Cristo un dramma psichico universale
00:21:12
valido per ogni individuo in ogni tempo
00:21:15
questo dramma si gioca tra l'io
00:21:18
coscienza personale fragile l'ombra ciò
00:21:21
che è rimosso o represso e il sé
00:21:25
principio di totalità centro
00:21:27
circonferenza della psiche la morte
00:21:31
corrisponde alla crisi dell'io la
00:21:33
resurrezione all'emergere del sé a una
00:21:37
nuova sintesi in cui l'uomo non è più
00:21:39
dominato né dall'ego né dall'inconscio
00:21:43
ma è trasformato dalla loro integrazione
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la personalità totale il sé si realizza
00:21:49
solo attraverso il sacrificio dell'io
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come Cristo è passato per la croce così
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l'uomo deve passare attraverso la
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frantumazione dell'identità per giungere
00:22:01
a una nuova totalità così Jung in
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simboli della trasformazione il concetto
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junghiano di individuazione ha anche
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profonde implicazioni etiche l'individuo
00:22:13
che rinasce al sé si sente parte di un
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tutto connesso a una dimensione
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transpersonale la Pasqua interiore
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implica la fine del narcisismo dell'io e
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l'inizio di un etos che tiene conto
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dell'altro del mondo dell'inconscio
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collettivo l'individuazione non è un
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processo egoistico ma profondamente
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etico richiede all'uomo di diventare se
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stesso per poter essere utile all'altro
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solo chi ha integrato le proprie
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contraddizioni può accogliere quelle del
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mondo così Jung in psicologia e alchimia
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alla luce di quanto detto Jung vede
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nella riscoperta del simbolismo pasquale
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una possibilità di riscatto per l'uomo
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moderno in un'epoca di nichilismo
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tecnicismo e perdita di senso solo un
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rinnovato contatto con l'interiorità può
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restituire alla vita una direzione un
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significato un centro
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quando un simbolo vive nella coscienza
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porta guarigione la Pasqua è questo un
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simbolo di trasformazione che chiede di
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essere vissuto solo allora potrà
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generare senso nel mondo
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disincantato così Jung in psicologia e
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religione il significato della Pasqua
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per l'uomo contemporaneo crisi senso e
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trasformazione una festività dimenticata
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o
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fraintesa nel tempo della
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secolarizzazione della crisi dei grandi
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racconti religiosi la Pasqua tende a
00:23:54
perdere il suo significato simbolico
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profondo resta per molti una festa
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marginale oppure un'occasione di pausa
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di vacanza senza che se ne colga la
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portata antropologica e spirituale
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tuttavia Jung sostiene che i simboli
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religiosi non scompaiono ma si
00:24:13
trasformano e se vengono rimossi dalla
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coscienza collettiva possono riemergere
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in forme distorte o patologiche
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i simboli religiosi sono espressioni
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spontanee dell'inconscio collettivo se
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non vengono compresi e integrati non
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scompaiono ma si vendicano così Jung in
00:24:34
psicologia e religione in quest'ottica
00:24:38
Jung vede nella crisi spirituale
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dell'uomo moderno un riflesso
00:24:42
dell'allontanamento dal senso profondo
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di simboli come la croce la morte la
00:24:49
resurrezione riscoprire la Pasqua non
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come rito esteriore ma come esperienza
00:24:54
interiore di passaggio significa
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restituire senso all'esperienza della
00:24:59
sofferenza e della
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trasformazione il dramma dell'uomo
00:25:05
moderno alienazione scissione nichilismo
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l'uomo contemporaneo secondo Jung è
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spesso disorientato immerso in una
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cultura ipertecnologica ma povera di
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senso la sua crisi non è solo economica
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o sociale ma spirituale e psichica si
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sente alienato dalla natura dagli altri
00:25:25
da se
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stesso le grandi narrazioni religiose
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non reggono più e l'archetipo della
00:25:32
morte rinascita è stato rimosso ma senza
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simboli di rigenerazione la sofferenza
00:25:39
diventa solo assurdità la crisi solo
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fallimento la morte solo fine invece la
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Pasqua ci ricorda che la notte può
00:25:48
essere il preludio dell'aurora e che la
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distruzione può contenere un potenziale
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rinnovamento la grande malattia
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dell'epoca moderna è la perdita
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dell'anima l'uomo non sa più chi è né
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per cosa vive ma l'anima non muore solo
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si ritira e attende il suo tempo per
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risorgere
00:26:11
così Jung in tipi
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psicologici il simbolo pasquale come
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paradigma di
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trasformazione in questo contesto il
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simbolo della Pasqua può diventare un
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modello terapeutico e trasformativo non
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si tratta di tornare alla fede in senso
00:26:27
dogmatico ma di riconnettersi
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all'archetipo della trasformazione
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profonda questo archetipo opera in ogni
00:26:36
crisi che attraversiamo in ogni
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passaggio decisivo della vita una
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separazione un lutto una malattia una
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perdita di senso l'idea è che solo
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attraversando pienamente il dolore
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accettando la discesa nella notte il
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venerdì santo dell'anima si può giungere
00:26:54
alla luce del mattino di Pasqua junge
00:26:58
definisce questi passaggi come riti di
00:27:00
iniziazione individuale che trasformano
00:27:03
radicalmente la personalità
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le esperienze più dolorose sono spesso
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quelle che aprono la porta al sé la
00:27:11
croce
00:27:13
psicologicamente è il punto in cui l'io
00:27:15
è costretto a cedere e da lì può nascere
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qualcosa di nuovo così Jung in
00:27:21
psicologia del
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transfert la resurrezione come
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esperienza individuale e collettiva
00:27:32
per Jung non solo l'individuo ma anche
00:27:34
l'umanità nel suo insieme può e deve
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attraversare processi di morte e
00:27:39
rinascita
00:27:41
le crisi storiche guerre epidemie
00:27:44
catastrofi ecologiche sono momenti
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liminali soglie che pongono l'umanità
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davanti al proprio limite la Pasqua come
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simbolo collettivo può rappresentare la
00:27:56
speranza di un cambiamento radicale di
00:27:58
coscienza l'emergere di una nuova etica
00:28:01
fondata
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sull'integrazione sulla compassione
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sull'interezza
00:28:07
questo richiede tuttavia un lavoro
00:28:10
personale e sociale un percorso di
00:28:13
individuazione collettiva che
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superi razionalità e sentimento tra
00:28:19
potere e spiritualità tra maschile e
00:28:22
femminile l'umanità deve integrare la
00:28:25
sua umbra o ne sarà distrutta la vera
00:28:29
resurrezione del mondo può avvenire solo
00:28:31
attraverso la trasformazione
00:28:34
dell'individuo così Jung in lettere
00:28:38
percorsi terapeutici e spirituali di
00:28:41
Pasqua interiore jung crede che la
00:28:44
psicologia del profondo debba offrire
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strumenti per vivere il simbolo pasquale
00:28:49
non come dottrina ma come esperienza
00:28:51
interiore questo comporta accettare la
00:28:54
crisi come necessaria non da evitare ma
00:28:57
da
00:28:58
attraversare affrontare l'ombra le parti
00:29:01
rimosse i dolori non elaborati lasciar
00:29:04
morire l'io egoico la maschera il falso
00:29:08
sé favorire l'emergere del sé ovvero
00:29:11
l'unificazione degli opposti riconoscere
00:29:15
il nuovo senso di sé come base per una
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vita eticamente trasformata
00:29:21
questa è la psicoterapia come
00:29:23
iniziazione come via la
00:29:26
totalità un confronto con la filosofia
00:29:29
Heidegger Kirkegard Hillman
00:29:33
il tema della morte rinascita come
00:29:35
passaggio esistenziale trova Echi in
00:29:37
altre tradizioni filosofiche moderne
00:29:40
alcuni esempi heidegger con la sua idea
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di essere per la morte intende la morte
00:29:47
come orizzonte rivelativo
00:29:49
dell'autenticità
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solo chi accetta la morte può vivere
00:29:54
pienamente kirkard parla del salto nella
00:29:57
fede come rottura radicale con il mondo
00:30:01
dell'immediatezza esperienza tragica ma
00:30:04
necessaria per il divenire del sé
00:30:07
autentico kilman più vicino a Jung legge
00:30:11
il mito della resurrezione come
00:30:13
necessità di discesa nell'anima dove la
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guarigione non è superamento ma
00:30:19
profondità e
00:30:21
trasformazione la discesa è necessaria
00:30:24
non si può saltare la notte per correre
00:30:27
verso la luce il vero lavoro è accettare
00:30:31
l'oscurità fino in fondo solo allora
00:30:34
qualcosa può rinascere
00:30:36
così Hilman né il codice dell'anima
00:30:40
rinascere nel nostro tempo in sintesi il
00:30:44
simbolo pasquale se assunto nella sua
00:30:46
dimensione archetipica e trasformativa
00:30:49
può ancora oggi parlare con forza
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all'uomo moderno la resurrezione non è
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una credenza da accettare o rifiutare ma
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un'immagine dell'anima che ci interroga
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nei momenti più critici della nostra
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esistenza l'alternativa è tra
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l'alienazione e la trasformazione tra
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l'insensatezza del dolore e la sua
00:31:09
possibilità di diventare porta verso un
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nuovo modo di essere la Pasqua allora
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non è solo un evento liturgico o un
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mistero teologico è un'esigenza
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interiore dell'umano e come ogni simbolo
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vitale aspetta solo di essere
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riconosciuto compreso vissuto in
00:31:31
conclusione la Pasqua come archetipo
00:31:33
della
00:31:34
speranza jung ci consegna una visione
00:31:36
della Pasqua come archetipo universale
00:31:39
della speranza non si tratta di
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ottimismo superficiale ma di una fiducia
00:31:44
profonda nella capacità della psiche
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umana di rigenerarsi di attraversare
00:31:49
l'abisso e di trovare nel buio una luce
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questo è il senso più autentico della
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resurrezione non fuga dalla sofferenza
00:31:59
ma sua
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trasfigurazione non negazione del dolore
00:32:03
ma integrazione delle sue potenzialità
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trasformative
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il simbolismo pasquale secondo Jung
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resta uno dei più potenti modelli di
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guarigione simbolica a disposizione
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dell'uomo
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contemporaneo lungi dal ridursi a
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memoria liturgica o credenza religiosa
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es esso è chiamata esistenziale a
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rinascere a morire a un'identità
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parziale frammentata e a lasciare
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emergere una coscienza più ampia che
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sappia coniugare il dolore con la
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speranza la discesa con l'ascesa l'io
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con il sé in una società che spesso
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censura il lutto teme il buio interiore
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e insegue la felicità come distrazione
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dall'inquietudine la Pasqua iunghiana
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rappresenta una contronarrazione un
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invito al coraggio dell'introspezione
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alla pazienza della trasformazione alla
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fede in un senso che non si impone
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dall'esterno ma nasce dall'incontro
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profondo con se stessi
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sé non si impone come verità dogmatica
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ma si manifesta come esperienza e ogni
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esperienza autentica è sempre una
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resurrezione il riemergere dell'anima
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dall'informe verso la forma dal caos
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verso il cosmo così Jung in psicologia
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del transfer
00:33:28
la Pasqua dunque è l'archetipo della
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speranza non perché prometta un futuro
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salvifico già scritto ma perché ci
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ricorda simbolicamente che ogni morte
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può contenere in sé una nuova nascita
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ogni fine può essere preludio a una
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metamorfosi in questo senso la
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resurrezione è il nome psichico della
00:33:50
possibilità e con questo per oggi
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abbiamo concluso grazie della vostra
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pazienza se questa lezione vi ha fatto
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accendere una qualche scintilla di
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riflessione
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autoconsapevolezza lasciate un mi piace
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condividetela con chi ha bisogno di una
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scossa filosofica e iscrivetevi al
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canale per non perdere le prossime
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scorribo meditazione a tutti e buona
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Pasqua